lunedì 30 settembre 2013

Agents of S.H.I.E.L.D. - Pilot (senza spoiler)

Il 24 Settembre 2013, sulla ABC, negli Stati Uniti, è andata in onda la prima puntata di Agents of S.H.I.E.L.D. E voi mi direte che è stata roba?
Risposta: beh, è il telefilm che più ha mandato in fibrillazione il lettore di fumetti medio mondiale. Gli appassionati di comics americani non vedevano l'ora, loro e le loro scimmie appollaiate sulla spalla, di sedersi sul divano, con un bustone di pop corn ed una mega birra (se maggiorenni) od un bicchiere jumbo di Coca-Cola, e godersi i primi 45 minuti del telefilm. Quindi il primo episodio, ironicamente intitolato Pilot, è andato in onda. Sullo schermo sono passate le immagini della battaglia che gli Avengers hanno sostenuto in quel di New York contro i Chitauri e Loki e siamo entrati nella nuova realtà dell'umanità. Una realtà in cui non ci sono solo più esseri umani a popolare la Terra, ma anche uomini in armatura, un eroe risorto dagli anni '40 del secolo scorso, un gigante verde ed un dio. Per far fronte alla possibile apparizione di nuovi super umani ecco che Phil Coulson, agente dello S.H.I.E.L.D e braccio destro di Nick Fury, e Maria Hill riuniscono una squadra di elementi variegati. Il loro scopo dovrebbe essere quello di trovare i possibili eroi e controllarli.
La squadra dovrebbe essere più o meno questa (con leggero spoiler). Phil Coulson, come nei film della Fase 1 dell'Universo Marvel è interpretato da Clark Gregg. Agente di Livello 7 che coordina e gestisce la squadra protagonista del serial.
Melinda May, interpretata da Ming-Na Wen. Personaggio dal passato misterioso, esperta di arti marziale, reclutata per guidare il "pulmino";
Grant Ward, interpretato da Brett Dalton, agente speciale esperto in bombe e combattimento che tende a lavorare da solo e non vive bene il lavoro di squadra;
Leo Fitz, interpretato da Iain De Caestecker, e Jemma Simmons, interpretata da Elizabeth Henstridge. Sono la coppia di nerd/scienziati che. L'uno è specializzato in armi e l'altra in scienze biologiche.
Skye, interpretata da Chloe Bennet. L'hacker che dal suo minivan è riuscita ad infrangere le difese informatiche dello S.H.I.E.L.D. ed a sottrarre preziosi informazioni. Coulson cerca di convincerla ad entrare in squadra, data anche la sua passione per i supereroi.
Gli agenti S.H.I.E.L.D.
Ma a cosa ci troviamo di fronte? Intanto sappiamo che ci stiamo mettendo a guardare una serie scritta da Joss Whedon (e faccio prima a linkare Wikipedia od IMBD che a scrivervi chi è) e dai suoi fedelissimi. Mentre vediamo il primo episodio ben sappiamo che ne è lui stesso il regista e ne riconosciamo la mano. Sappiamo che la potenzialità della serie è enorme e che gode di basi tanto solide finanziariamente e politicamente (Disney e Marvel non si fanno mettere facilmente i piedi in testa ed hanno, sicuramente, un gran progetto) da non finire gambe all'aria come serie simili già apparse in passato. Il riferimenti ad Heroes, gran bella prima serie che poi si è andata ad incasinare col tempo, ed Alphas, che ha avuto un finale che ha lasciato più domande che risposte.
Sappiamo che in un momento di calo ogni personaggio della scuderia della Casa delle Idee può venire in soccorso agli agenti sul campo.
Sappiamo che questa serie potrà essere usate come campo di test per nuovi personaggi ai quali dedicare film cinematografici.
Il cast è di livello. Clark Gregg lo conosciamo tutti e sarà la colonna portante di ogni episodio, Cobie Smulders ritengo che farà delle comparsate.
Cobie Smulders e che è un peccato faccia solo comparsate.
Melinda May è una sicurezza (l'abbiamo vista per quasi 120 episodi in E.R.), Brett Dalton è il belloccio, Iain De Caestecker e Elizabeth Henstridge sembrano a loro agio nei panni dei nerd schizzati e poi c'è Chloe Bennet, che vabbè.... vi metto la foto ed abbiamo capito.
Ma che ve lo dico a fare.
Quindi il primo episodio è stato un successo con 12.2 milioni di persone che l'hanno visto solo negli Stati Uniti e non so quanti altri in streaming ed per mezzo dei download illegali. Il tutto è frutto di un'attesa spasmodica che non è stata vana. Il difficile inizia adesso. Joss Whedon lascerà la regia e piano piano anche la scrittura dei soggetti. Ha fornito tante idee interessanti e messo basi solidi. Sarà show runner dietro le quinte, sicuramente, e vedrà come risponderà il pubblico alle sue sollecitazioni e ne trarrà le migliori indicazioni per mantenere la serie di successo.
Nel caso voleste fare acquisti.
Per il momento io e la mia scimmia ci stiamo organizzando per ordinare birre e pizze per il secondo episodio e questo vi fa capire quanto siamo restati delusi dalla prima puntata. Da vedere e seguire con interesse.
Logo ufficiale.
Titolo originale Agents of S.H.I.E.L.D.
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2013 – in produzione
Formato serie TV
Genere Comics
Stagioni 1 Episodi 13
Durata 45 min (episodio)
Lingua originale inglese
Caratteristiche tecniche
Aspect ratio 16:9
Risoluzione 720p
Colore colore
Audio Dolby Digital 5.1

Crediti
Personaggi Marvel creati da Stan Lee, Jack Kirby ed una miriade di altri autori
Ideatore Joss Whedon, Jed Whedon, Maurissa Tancharoen
Produttore esecutivo Jed Whedon, Jeffrey Bell, Jeph Loeb, Joss Whedon, Maurissa Tancharoen

Interpreti e personaggi
Clark Gregg: Phil Coulson
Ming-Na Wen: Melinda May
Brett Dalton: Grant Ward
Iain De Caestecker: Leo Fitz
Elizabeth Henstridge: Jemma Simmons
Chloe Bennet: Skye

Casa di produzione ABC Studios, Marvel Television
Prima visione
Prima TV Stati Uniti d'America
Dal 24 settembre 2013
Rete televisiva ABC

venerdì 27 settembre 2013

Vendesi

D

Post strano e di servizio per questa serata pre allenamento...
Si vende!
Un po' per fare spazio in casa, un po' per avere altro capitale da investire in novità, si vendono fumetti da collezione.
Alcuni sono quelli della foto qui sopra, altri ve li posso comunicare se scrivete nei commenti o mi mandate una mail.
Buoni acquisti!

giovedì 26 settembre 2013

Justice League - 4

JUSTICE LEAGUE N.4
(contiene Justice League 4, Justice League International 4, The Savage Hawkman 4)
di Geoff Johns, Dan Jurgens, Tony S. Daniel, Jim Lee, Aaron Lopresti, Philip Tan
9772280013001-20004
Formato: 16.8X25.6 
Pagine: 72 
Colore: Colore 
Caratteristiche: Spillato

Justice League
Finalmente la minaccia oscura si rivela. Dal mondo parallelo di Apokolips emerge il temibile Darkside, pronto a conquistare e distruggere la Terra ed i suoi abitanti. Un gruppo eterogeneo di eroi, però, è sulla sua strada. Batman, Lanterna Verde, Flash, Superman e Wonder Woman hanno già iniziato a combattere la battaglia contro l'invasore. A loro si sono aggiunti, negli ultimi minuti, l'erede al trono di Atlantide Aquaman ed il misterioso Cyborg. Quest'ultimo altro non è che la trasformazione del giovane Victor in un uomo robot, da parte di suo padre, per salvargli la vita dopo che il ragazzo era rimasto ferito gravemente durante un'ondata dell'invasione.

Justice League International
Tutti i membri della JLI sono stati catturati dagli omini di fango generati dai robot giganti ai comandi del conquistatore Peraxxus. Solo Lanterna Verde, Guy Richards, è ancora libero per tentare una reazione, ma fallisce. Anche se gli eroi riuscissero a liberarsi il saccheggio del pianeta da parte dell'invasore alieno sembra inevitabile.

The Savage Hawkman
Carter Hall è sempre più coinvolto nella battaglia con Morphicius. Nonostante il potere del metallo nth, da solo, non riesce ad avere ragione del suo avversario. Solo l'aiuto di un alieno di un'altra specie, nemica del suo nemico, riesce a dargli qualche speranza di vittoria. Nel caso riesca nel suo obiettivo dovrà, però, preoccuparsi anche del diabolico dottor Kane, in fuga con campione del morbo alieno.

Justice League
Continua l'opera di introduzione degli eroi che, cinque anni nel passato rispetto a tutte le altre vicende dei New 52, stanno, inconsciamente, costituendo la futura JL. Raffigurati con lineamenti molto giovani, sopratutto Superman e Wonder Woman, cercano di mettere a frutto le loro esperienze di lotta individuali per creare un team che funzioni. A Johns piace prendere eroi dismessi come Aquaman e Lanterna Verde unirli ad icone (Superman e Batman) ed a nuovi eroi come Cyborg. Siccome anche Flash (su cui lo scrittore ha già operato) e Wonder Woman necessitano di nuova linfa, ecco che i disegni di Lee sono quello che ci vuole per questo gruppo di eroi in formazione.

Justice League International
La storia volge il suo sguardo a temi sempre più scontati. Se i personaggi sembrano essere interessanti e qualche dinamica di gruppo risulta piacevole è l'avversario di turno ad impoverire il tutto. Il figlio illegittimo di Galactus e Terrax si dilunga in spiegazioni dei suoi obiettivi tanto da offrire la sponda per la riscossa degli eroi. Certo, questo è un reboot e quindi i vecchi stratagemmi narrativi sono ammessi come nuovi, ma un po' più di malizia anche per intrigare il lettore anziano non dovrebbe mancare.

The Savage Hawkman
Finalmente finisce la run più scontata della storia. Il nuovo Hawkman, un po' Venom, mette fine alla battaglia con Morphicius, alieno tanto uguale a Parassita, a suon di Cremeria Motta.
I disegni ed i colori, quindi due colpevoli al prezzo di uno, rimangono incostanti e confusi.
Neanche il finale alla George Romero sembra dare speranze per il futuro.

Finalmente il primo numero senza Variant ed Ultra Variant come copertine. L'unica proposta è a tema Aquaman. Jim Lee lo pompa tanto che sembra quasi un eroe vero con qualche dote nascosta, tanto da fare il sedere quadro a Lanterna Verde. Grande illustrazione.
I redazionali Lion si portano sempre dietro qualche refuso, ma sembrano essere utili per un novizio per seguire la crescita e la formazione dei nuovi eroi. Utili anche all'editore per, giustamente, pubblicizzare le altre sue testate.

martedì 24 settembre 2013

Justice League - 3

JUSTICE LEAGUE N.3
(contiene Justice League 3, Justice League International 3, The Savage Hawkman 3)
di Geoff Johns, Jim Lee, Dan Jurgens, Aaron Lopresti, Matt Ryan, Tony S. Daniel, Phil Tan
9772280013001-20002
16,8x25,6, S, 72 pp, col.
€ 3,95

Justice League
La minaccia dall'altra dimensione si fa incombente. Flash, Lanterna Verde, Batman e Superman hanno raggiunto un punto di chiarimento, ma non riescono a fronteggiare l'invasione. Nella battaglia arriva a dar loro man forte un'aggressiva amazzone Wonder Woman. Quando la minaccia emerge anche dalle acque marine ecco un altro supereroe mostrarsi: il principe degli abissi Aquaman.

Justice League International 
La missione in Perù non è stata un gran successo ed in patria l'attentato al Palazzo di Giustizia, sede confiscata dall'ONU per il quartier generale della JLI, mina le certezze del nuovo gruppo di eroi. Per riscattare il fallimento passato, Booster Gold organizza quattro squadre da due elementi per cercare di disattivare i robot giganti emersi dal terreno. Intanto dallo spazio una nuova minaccia si avvicina e Lanterna Verde indaga.
 
The Savage Hawkman
Hawkman riesce a scoprire qualcosa di più sull'origine del suo avversario, ma potrebbe non essergli sufficiente per combatterlo. Nel frattempo Morphicius è stato catturato, grazie all'aiuto di un'altra specie aliena, da uno scienziato di una multinazionale che lo vuole studiare per ottenere benefici economici.

Justice League
Geoff Johns e Jim Lee sono un'ottima coppia ed il sodalizio si conferma incoraggiante anche in questo terzo numero della JL. I toni sono cupi e preoccupati, ma il gradiente utilizzato nella colorazione delle tavole mantiene luminoso il campo di battaglia. Se John è abile ad introdurre ogni singolo personaggio con le giuste tempistiche Lee si conferma un gran disegnatore che riesce ad utilizzare le splash page in modo evocativo e dinamico. Finalmente può sfogarsi e disegnare una Wonder Woman bella come non se ne vedevano da tempo.

Justice League International 
La storia è in formazione.  Dan Jurgens e Aaron Lopresti mettono le loro capacità al servizio della JLI e riescono a tirar fuori una storia interessante, anche se con un cattivo con un senso del già visto enorme, utilizzando gli eroi di seconda fascia della DC Comics. Apprezzabile lo sforzo.

The Savage Hawkman
E' la serie che non riesce a decollare. Confusa nei disegni e contorta nei testi è pesante e di difficile interpretazione. Dal primo albo a questo si continua ad avere la sensazione di aver già assistito a questa storia, già vissuto la narrazione di eventi simili con altri protagonisti. Peccato.

Anche questo albo è uscito con tre copertine. La regolare di Jim Lee è terreno di presentazione per Wonder Woman, molto bella. La variant dedicata alla JLI è veramente evocativa e spettacolare: trasmette emozioni. A mio parere una delle più belle copertine che ho mai visto. Fosse stata anche metallizzata avrebbe goduto ancora di maggior impatto. Bellissima. Un po' né carne né pesce l'ultra variant dedicata a Superman. Bisogna dire che i soggetti scelti per le ultra variant in queste prime tre uscite della collana sono state un po' deludenti.
La parte di redazionali italiani della RW Lion è semplice, lineare e poco impegnativa. Gli scritti integrano e forniscono qualche informazione in più, spesso non indispensabile, sui comics americani in corso di pubblicazione nel nostro Paese.

lunedì 23 settembre 2013

Dylan Dog Speciale - La bomba!

Speciale Dylan Dog  n° 27
La Bomba!

Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Bruno Brindisi
Copertina: Angelo Stano

Sembra essere un manicomio quello in cui Dylan Dog è rinchiuso. Nessun contatto con l'esterno, nessuna visita, nessun amico che lo venga  a trovare. Solo dottori ed infermieri che lo imbottiscono di pillole, continue sedute psichiatriche, periodi in celle d'isolamento claustrofobiche ed elettroshock. Giunto ad una finta accondiscendenza l'ormai ex Indagatore dell'Incubo tenta la fuga insieme ad altri detenuti/pazienti.
Sarà una mossa azzeccata? Fuori da quel lager ci sarà un presente migliore od un passato dimenticato dall'Old Boy che ha reso ben peggiore il luogo in cui anela di andare? 

Penso di averlo già scritto in precedenza, ma ogni tanto ripetere giova: a Gualdoni, in questo periodo in Bonelli, fanno scrivere di tutto. Sceneggiature, soggetti, liste della spesa, email di reclamo ad Amazon, gli ordini per il bar, quando vanno in pizzeria prende lui il blocchetto al cameriere e raccoglie ordinazioni al posto suo. No so se è per via di un bisogno di soldi del ragazzone, perché gli altri sono all'opera sul nuovo progetto editoriale dedicato allo svecchiamento dell'Indagatore dell'incubo, che inizia il 27.09.2013 o per altri reconditi motivi, ma Gualdoni è dappertutto. Per carità a volte le cose gli vengono bene, ma altre è meglio che non le avesse scritte.
L'autore riesce a ben influenzare il lettore con le atmosfere cupe ed asfissianti del manicomio. Mette anche un po' di nervoso perché ci mette veramente tanto a dare una svolta alla prima parte della storia e quando succede non ripaga a pieno le attese. Certo, si aggancia a numeri storici (richiamati in seconda di copertina) della collana per fornire basi più solide al suo racconto, ma il citazionismo esagerato spezza il feeling. Da Brazil passando per L'esercito delle 12 scimmie, dal libro/film/serie tv La zona morta, passando per La vita è bella e, come detto, all'autocitazionismo, giusto per citare i casi più evidenti, sono i riferimenti che balzano all'occhio. Ad una seconda lettura se ne trovano anche di più, ma meglio non cercarli per evitare di innervosirsi.
Ai pennelli, alle chine ed alle matite un Bruno Brindisi in splendida forma. Di riferimenti fotografici e stilistici ne ha a bizzeffe, grazie al metodo narrativo utilizzato dallo sceneggiatore, e mette a frutto tutti i vantaggi che ne derivano. A volte i suoi disegni risultano essere tanto reali da sembrare finti. Anche lui, forse sopratutto lui, contribuisce a far soffrire il lettore con il protagonista nei momenti di detenzione.
Impossibile anche questa volta criticare la copertina di Angelo Stano, come del resto da diversi anni a questa parte. In questo caso rende evidente un evento in cui nell'albo si accenna e che mostra solo le sue conseguenze. Un vero e proprio prologo in un'unica immagine.

Tirando le somme. Questo Speciale è abbastanza particolare da essere considerato un Speciale. A volte la narrazione risente delle lungaggini gualdoniane, ma i disegni permettono di vincere parecchie difficoltà. Tutto sommato da leggere e vivere in fondo senza troppo pessimismo.
A tanti di voi ricorderà quello spot non-Mercedes con protagonista una Mercedes che ha viralizzato l'Internet  qualche settimana fa.

giovedì 19 settembre 2013

Justice League - 2

JUSTICE LEAGUE N.2
(contiene Justice League 2, Justice League International 2, The Savage Hawkman 2)
di G. Johns, D. Jurgens, T. S. Daniel, J. Lee, A. Lopresti, P. Tan
9772280013001-20002
16,8x25,6, S, 72 pp, col.
€ 3,95

Justice League
La caccia ai misteriosi cubi piazzati nelle varie città in cui operano i supereroi porta Batman, Lanterna Verde a Metropolis. Nella sua città Superman, potente eroe di origine aliena, sta inseguendo un essere simile a quello che ha fatto la festa a Batman e Lanterna Verde nella loro città. Anche in questo caso l'essere esplode, ma Superman non subisce danni. Sarà l'apparizione di Batman e Lanterna Verde ad alimentari la sua rabbia, confusione ed il suo nervosismo e che lo porterà a scazzottarsi con i due eroi in visita. Solo l'aiuto di Flash potrà salvare l'incappucciato ed il verdone da una serie di mazzate intense.

Justice League International 
Booster Gold e la sua squadra si sono trovati in un guaio ben maggiore di quello che pensassero, andando in aiuto della squadra esplorativa dispersa. Un essere di dimensioni enormi, all'apparenza un automa, sta facendo piazza pulita di tutto quello che ha intorno ed anche degli eroi della Justice League International. Dopo il ferimento di un compagno Booster richiama la squadra alla ritirata, tra i mugugni dei suoi, e ritorna a New York al palazzo di giustizia, trovandolo in fiamme a causa di un attentato dinamitardo. L'esproprio non è piaciuto ai cittadini e questo è il loro modo di manifestare. Quando gli eroi realizzano che copie della stessa creatura da loro affrontata stanno sorgendo in diversi punti del globo la preoccupazione aumenta.

The Savage Hawkman
La creatura aliena trovata dal padre di Emma è in libertà. Ha assimilato molta energia e sta cercando di controllare i poteri di Hawkman e del metallo nth. Qualcuno si aspettava la sua apparizione ed aspetta un momento di debolezza per catturarlo.
Hawkman, appena tornato in azione e non ancora convinto, del suo ruolo dovrà affrontare un'emergenza aliena prima di poter riflettere sul suo futuro.

Si confermano le impressioni positive sulla serie che da il nome all'albo. Il lavoro di reboot vero e proprio e di crescita del livello di interazione tra i personaggi di Johns è interessante. I disegni di Lee prendono corpo e sicurezza nella raffigurazione di Superman e del suo nuovo costume, da vedere.
JLI non è male. La sbruffonaggine di Booster Gold lascia lo spazio ai doppi sensi nei discorsi della della Godiva ed ai battibecchi tra l'eroe russo e quello cinese. Decisiva la presenza di Batman per dare nerbo al gruppo. Una sola domanda per Lopresti: ma con tutte le soluzioni grafiche che ci sono perchè il cattivone assomiglia nei colori e nelle forme a Galactus e nell'arma a Terrax, entrambi eroi Marvel?
The Savage Hawkman trova una sua dimensione, ma non mi convince. I disegni continunano ad essere eccessivamente scuri ed i dialoghi confusi. La serie ha grandi potenzialità, ma la scelta del nemico che assorbe energia è un dejà vu pesante (basti pensare a Superman Terra Uno - Vol.2) e molto prevedibile. La componente aliena aggiunge confusione e toglie linearità. Speriamo in un'evoluzione.

L'albo si fa leggere. I redazionali RW-Lion contengono, ancora, errori di battitura, ma sono piacevoli ed eslpicativi. Questo numero 2 presenta tre copertine per le tre edizioni. Bella la regolare, insulsa la variante ed aggressiva l'ultra variant.

martedì 17 settembre 2013

Justice League - 1

JUSTICE LEAGUE N.1
(contiene Justice League 1, Justice League International 1, The Savage Hawkman 1)
di G. Johns, D. Jurgens, T. S. Daniel, J. Lee, A. Lopresti, M. Ryan, P. Tan
9772280013001-20001
16,8x25,6, S, 72 pp, col.
€ 2,95

Justice League
I supereroi non sono ancora stati digeriti dai comuni cittadini ed ogni loro apparizione in pubblico è vista più come una minaccia che come un aiuto. Per questo motivo l'inseguimento tra i tetti di Batman dietro a qualcuno più che tranquillizzare la popolazione la allarma. L'intervento delle forze dell'ordine gli complica ulteriormente la vita. Come se non bastasse, a dargli una mano, appare Lanterna Verde (Hal Jordan), me le cose si complicano lo stesso. Quando ai due si aggiunge anche Flash il corollario è completo.

Justice League International
Dopo cinque anni di operatività della Justice League, l'ONU accarezza l'idea di organizzare un team di supereroi controllabili. Pescando a piene mani tra i meno noti, ma affidabili, l'istituzione riesce a creare una squadra. L'onere di esserne il comandante è di Booster Gold ed al suo fianco Fuoco, Ghiaccio, Rocket Red (Gavril Ivanovich), Lanterna Verde (Guy Gardner), Vixen, Augusto Generale in armatura e Godiva. Per loro fortuna, all'insaputa dell'ONU, in supporto alla loro prima missione si aggrega anche Batman.

Savage Hawkman
Carter Hall è Hawkman. La pressione psicologica e fisica, però, è tale da portarlo a decidere di abbandonare l'armatura di metallo nth che lo caratterizza. Per farla finita del tutto decide di dargli fuoco. Il metallo non risponde come previsto. Infatti, invece di distruggersi, l'armatura, muta forma e si unisce direttamente al suo possessore. Incoscientemente, da oggi Hawkman e Carter Hall vivranno in simbiosi. 

Le tre serie sono distinte. Accomunate solo dal fatto di essere rilegate nello stesso albo per l'edizione italiana.
La Justice League si svolge cinque anni prima degli eventi dei New 52. L'idea di Johns è interessante. Presentare in modo nuovo ed unire i supereroi che formeranno la Justice League uno ad uno e mostrare chiaramente le loro nuove interazioni. La storia di base sembra abbastanza semplice, una probabile invasione di Darkside nella nostra dimensione, ma potrebbe funzionare. Dei disegni di Jim Lee neanche da parlarne. Belli, carnosi, intensi. Coloranti in modo appropriato, non troppo sgargianti, ma neanche troppo cupi, avvincono. L'eventuale successo della collana sarà da dividere equamente tra i due titolari della testata.
La Justice League International muove i suoi passi nel mondo contemporaneo dei New 52. Anche qui Jurgens butta lì un soggetto per creare la squadra, ma al contrario di John introduce tutti i personaggi assieme e cerca di generare le dinamiche di gruppo durante l'azione. Booster Gold riacquista un ruolo centrale nell'universo DC, dopo 52, e sembra essere ben supportato dagli altri membri del gruppo. Bisogna dire che la scelta dei componenti  della JLI vede tanti personaggi che ricordano eroi della concorrenza. I disegni di Lopresti sono curati e luminosi, nonostante alcune tematiche trattate, e ricalcano quelli delle ultime apparizioni di Booster Gold. Apprezzabile.
La rinascita di Hawkman di Ryan trasforma questo storico eroe DC in una specie di copia buona del Venom della Marvel. Forse una buona cosa, forse no. Quello che è sicuro è che i dialoghi sono molto verbosi e leggermente pesanti. Quello che, però, affossa la serie è lo stile di disegno di Tan. Le tavole sono molto piene di soggetti e di colore, ma l'artista non riesce a gestirli. La scelta di colori cupi e quasi bronzati porta ad una eccessiva confusione sulla tavola. L'occhio del lettore, quindi, è confuso ed appesantito. Se non è un appassionato a leggere le avventure di Hawkman farà molta fatica.

Tutto sommato una collana interessante, anche solo per la Justice League di Johns. Una collana che si può tranquillamente aggiungere in libreria, anche perché l'edizione italiana della RW-Lion sembra essere partita abbastanza bene. Copertina regolare, variant e ultra variant per questo numero uno di discreto livello (molto belle le prime due, anche se a soggetto simile, un po' scadente l'ultra variant). Pochi redazionali che possono migliorare (maggior cura nella correzione del testo sarebbe gradita visto che si viene pagati per quello)

lunedì 16 settembre 2013

Giovani streghe

Sarah è nuova nella scuola e fatica a trovare amiche. Solo quando Nancy, Bonnie e Rochelle le si avvicinano trova delle anime affini. Tutte e quattro le ragazze sono appassionate d'incantesimi e di occulto. Riuscire a praticare riti ed evocare demoni è il loro scopo primario. Con l'arrivo di Sarah nel gruppo, che sembra molto dotata  e ricettiva, possono finalmente completare incantesimi più complicati.
Il culmine del loro potere arriva con l'evocazione di un demone al di sopra di tutti gli altri.
Quando le richieste fatte, a seguito di sacrifici, iniziano ad esaudirsi le giovani streghe sono felici ed orgogliose delle loro capacità. Quando, però, la situazione sembra sfuggire di mano l'intera vicenda inizia a farsi pericolosa. A rischiare la vita non saranno solo le quattro incantatrici, ma anche le persone a loro vicine.

Un film di qualche anno fa, circa venti, che ha fatto un po' storia. In parte per le attrici principali del cast Robin Tunney, che oggi è sui teleschermi con The Mentalist, e Neve Campbell, fino agli anni 2000 reginetta dei teen horror casti. Le altre due Fairuza Balk, l'antagonista della Tunney, e Rachel True son sparite da li a poco, ma han fatto il loro dovere.
Un filmino fatto in casa da Andrew Fleming (regista) e Peter Filardi (autore del romanzo) che, a quattro mani, hanno scritto la sceneggiatura. A parte qualche passaggio di troppo e qualche ridondanza, il prodotto è gustoso. All'inizio pare una semplice commedia sentimentale con poteri e poi vira nel macabro e nel disgustoso (più che nell'horror) durante il minuti finali. Gli effetti speciali, quelli che non usano animali vivi, lasciano un po' a desiderare, ma non è per questo che piace tanto alle ragazzine.
Negli anni della nascita di Buffy queste quattro bellocce e dotate hanno riscosso successo facendo diventare questo film un piccolo cult di genere.

Da rivedere ogni tanto, giusto per ricordare i bei tempi. 

Titolo originale The Craft 
Lingua originale Inglese 
Paese di produzione USA 
Anno 1996 
Durata 101 min 
Colore colore 
Audio sonoro 
Genere horror 

Regia Andrew Fleming 

Soggetto Peter Filardi (romanzo) 
Sceneggiatura Peter Filardi, Andrew Fleming 
Produttore Douglas Wick, Lisa Tornell 
Produttore esecutivo Ginny Nugent 
Fotografia Alexander Gruszynski 
Montaggio Jeff Freeman 
Musiche Graeme Revell 

Interpreti e personaggi 
Robin Tunney: Sarah Bailey
Fairuza Balk: Nancy Downs
Neve Campbell: Bonnie
Rachel True: Rochelle
Skeet Ulrich: Chris Hooker
Christine Taylor: Laura Lizzie
Assumpta Serna: Lirio

giovedì 12 settembre 2013

The uninvited

La tragedia della morte della madre in un incendio ha sconvolta la giovane Anna, tanto da portarla a tagliarsi le vene. Per fortuna il tentativo di suicidio non è andato a buon fine e lei è stata curata in una clinica psichiatrica. Al suo ritorno a casa scopre che Rachel, l'infermiera che si prendeva cura della madre malata prima dell'incidente, è diventata la nuova compagna di suo padre, uno scrittore. Per fortuna accanto a lei c'è la sua amata sorella Alex che la supporta nella sua avversione verso Rachel.
La sintonia tra la matrigna ed Anna non scatta, anzi la ragazzina cerca di scavare nel passato della donna per vedere se nasconda qualcosa. Gli indizi le indicano che Rachel non sembra essere quella brava donna che suo padre crede che lei sia. A suffragio delle ipotesi di Anna vengono una serie di visioni che la indicano come prossima vittima dell'ex infermiera.

Remake del sudcoreano Two Sisters, il film diretto dai fratelli Guard è tendenzialmente inutile e fastidioso.
La trama è talmente ovvia che non le credi fin dall'inizio. L'iniezione di Sesto senso, poi, non aiuta nell'acquistare credibilità a pellicola conclusa. Certo qualche bella scena spaventosa c'è, ma è poca roba per vederla disseminata in quasi 90 minuti di pellicola. Novanta minuti che vedono un'inutilità di buoni 20 minuti e tutto il resto si può considerare accettabile.
Tra gli attori è piacevole vedere David Strathairn, più noto grazie alla serie televisiva Alphas, che è anche l'unico motivo che non mi ha spinto a cambiare canale. Peccato che la sua parte sia molto limitata. Le attrici protagoniste sono Emily Browning, Anna, Arielle Kebbel, Alex, e Elizabeth Banks, Rachel. Niente di eccezionale, ma adatte al ruolo.

Un remake a basso costo, con poche location e qualche effetto speciale intriso di buio. Grosse spese sostenute: l'incendio della dépendance ed i litri di sangue disseminati in giro.

Non da vedere, ma se capita e non c'è altro in tv... 

Titolo originale The Uninvited 
Paese di produzione USA, Canada 
Anno 2009 
Durata 87 min 
Genere drammatico, horror, thriller, 
Regia Charles Guard, Thomas Guard 
Soggetto Ji-woon Kim 
Sceneggiatura Craig Rosenberg, Doug Miro, Carlo Bernard 
Distribuzione (Italia) Universal Pictures 
Fotografia Dan Landin 
Montaggio Jim Page, Christian Wagner 
Musiche Christopher Young 
Scenografia Andrew Menzies 


Interpreti e personaggi 
Emily Browning: Anna
Arielle Kebbel: Alex
Elizabeth Banks: Rachel Summers
David Strathairn: Steven
Jesse Moss: Matt
Maya Massar: Madre
Kevin McNulty: Sceriffo Emery
 
Doppiatori italiani 
Letizia Ciampa: Anna
Valentina Mari: Alex
Laura Romano: Rachel Summers
Antonio Sanna: Steven
Michele Gammino: Sceriffo Emery

Titolo originale The Uninvited 
Paese di produzione USA, Canada 
Anno 2009 
Durata 87 min 
Colore colore 
Audio sonoro 
Rapporto 1.85 : 1 
Genere drammatico, horror, thriller, 
Regia Charles Guard, Thomas Guard 
Soggetto Ji-woon Kim 
Sceneggiatura Craig Rosenberg, Doug Miro, Carlo Bernard 
Distribuzione (Italia) Universal Pictures 
Fotografia Dan Landin 
Montaggio Jim Page, Christian Wagner 
Musiche Christopher Young 
Scenografia Andrew Menzies 
Interpreti e personaggi 
Emily Browning: Anna
Arielle Kebbel: Alex
Elizabeth Banks: Rachel Summers
David Strathairn: Steven
Jesse Moss: Matt
Maya Massar: Madre
Kevin McNulty: Sceriffo Emery
 
Doppiatori italiani 
Letizia Ciampa: Anna
Valentina Mari: Alex
Laura Romano: Rachel Summers
Antonio Sanna: Steven
Michele Gammino: Sceriffo Emery
 

mercoledì 11 settembre 2013

Silent Hill Revelation (senza il 3D)

Heather e Harry sono in fuga perenne, apparentemente per l'assassinio commesso dall'uomo in un delle città che hanno visitato. La ragazza, sua figlia, continua a cambiare scuola e non crede più nell'amicizia. Quello che entrambi sanno è che devono essere cauti ed attenti in tutto quello che fanno,
Così quando dopo il primo giorno nella nuova scuola un uomo inizia a pedinare la giovane Heather nei due scatta un allarme interno. Heather chiede aiuto a suo padre, un aiuto che non arriverà mai. Harry  verrà, infatti, catturato da un setta misteriosa che obbligherà la ragazza a raggiungere la cittadina di Silent Hill per salvarlo. Silent Hill, come noto, non è una cittadina come le altre, le forze del male sono qui concentrate ed in continua attività Heather è attesa e sarà proprio lei a dover mettere un po' d'ordine nelle schiere del male.

Partiamo subito col dire che alla fin fine questo film è stato un successo commerciale. 20 milioni di dollari spesi e più di 50 milioni incassati non possono essere visti come un fallimento. Fatte le debite proporzioni ha mantenuto i risultati del primo capitolo. Oltretutto offrendo l'esperienza del 3D. Io l'ho visto in DVD, quindi pippe.
Il film strizza parecchio l'occhio ai fan della saga. Location, come il circo, personaggi e camei sono loro dedicati. Giusto per spiegare qualcosa anche agli apocrifi:  alla fine del film il camionista che offre il passaggio ai sopravvissuti è Travis Grady, protagonista del sesto capitolo della saga Silent Hill: Origins. Subito dopo si vede  un bus carico di carcerati, che percorre la strada verso Silent Hill: il riferimento è a Silent Hill: Downpour, ottavo capitolo della saga videoludica.
Purtroppo la critica lo ha stroncato. E' piaciuto a pochi od a nessuno ed effettivamente alcune scelte sono discutibili. Se la creazione degli scenari è accurata e l'ambientazione risulta essere realistica persino con l'utilizzo della computer grafica necessaria. un po' di credibilità al tutto la fa perdere il personaggio di Kit Harington (Vincent): dovrebbe essere un adolescente alle superiori ed invece pare il padre di Adelaide Clemens. Curiosità Harington e la buonanima di Sean Bean reciteranno da li a poco entrambi nella serie di enorme successo Il Trono di Spade. Si accennava ad Adelaide Clemens: ragazza dotata che ha iniziato con X-Men - Le Origini - Wolferine e che poi si è concessa poco al grande schermo, ma che salva alcuni buchi del film.
Film che è opera di Michael J. Bassett (non certo un fulmine di guerra, basta ricordare il suo Solomon Kane) al quale viene affidata tutta la parte creativa. Il suo nome lo troviamo anche alle voci Soggetto e Sceneggiatura.
Tutto sommato un lavoro senza infamia, di minutaggio modesto rispetto a quelli a cui siamo ultimamente abituati e con qualche spunto interessante: le infermiere cieche e Pyramid Head (protagonista anche di una scena dopo i titoli di coda, mi raccomando non perdetela).

Non sono un fan della saga di videogame che hanno ispirato la pellicola, ma mi sembra che la trasposizione non sia andata così male. Alla fine il film è piacevole anche se leggibile in anticipo senza troppo sforzo. Ci manca solo che Bassett ti passi un pizzino tra un pop corn e l'altro per semplificarti la vita.

Titolo originale Silent Hill: Revelation 3D 
Lingua originale Inglese 
Paese di produzione USA, Canada 
Anno 2012 
Durata 94 min 
Genere horror 

Regia Michael J. Bassett 
Soggetto Michael J. Bassett 
Sceneggiatura Michael J. Bassett 
Produttore esecutivo Samuel Hadida e Don Carmody 

Interpreti e personaggi 
Adelaide Clemens: Heather Mason/Alessa
Kit Harington: Vincent
Radha Mitchell: Rose Da Silva
Sean Bean: Christopher Da Silva/Harry Mason
Deborah Kara Unger: Dahlia Gillespie
Carrie-Anne Moss: Claudia Wolf
Malcolm McDowell: Leonard Wolf
Martin Donovan: Douglas Cartland
Erin Pitt : Sharon/giovane Alessa
 
Doppiatori italiani 
Gemma Donati: Heather Mason/Alessa
Daniele Giuliani: Vincent
Francesca Fiorentini: Rose Da Silva
Fabrizio Pucci: Christopher Da Silva/Harry Mason
Laura Boccanera: Dahlia Gillespie
Roberta Paladini: Claudia Wolf
Dario Penne: Leonard Wolf
Massimo Rossi: Douglas Cartland

lunedì 9 settembre 2013

A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar

Vida Boheme e Noxeema Jackson sono due famose Drag Queen di New York. Grazie alla vittoria ad un concorso di bellezza possono partecipare al "Miss Drag Queen dell'anno" che si svolgerà ad Hollywood ed usufruire di un viaggio aereo per raggiungere la loro meta. Il buon cuore di Vida, però, non riesce a resistere alla tentazione di soccorrere un Drag Queen meno fortunata di loro. Miss Chi Chi Rodiguez è una colorita Drag Queen portoricana senza stile che cerca di emergere da una vita di stenti e prostituzione attraverso i concorsi di bellezza, ma ne esce sempre sconfitta. La caritatevole Vida e la poco convinta Noxeema rinunciano ai loro biglietti aerei ed acquistano una vecchia Cadillac, piena di stile, per attraversare gli Stati Uniti coast to coast e raggiungere insieme a Chi Chi la terra dei sogni.
Durante il viaggio, come pronosticato loro dal venditore di auto usate, la Cadillac ha un collasso e cede. Nel piccolo paesino di Snyderville il pezzo di ricambio non c'è e le tre devono passare il week end nell'albergo della gentile Carol Ann e di suo marito, il meccanico Virgil.
Non ci metteranno molto a sconvolgere la vita del piccolo borgo con la loro energia e la loro voglia di vivere.
Tra passioni e amicizia la "Feste delle Fragole" della domenica sarà un successo. Tutto sotto lo sguardo attento della foto di Julie Newmar che benedice il loro viaggio.

All'epoca fu definito il "Priscilla" degli Stati Uniti, ma A Wong Foo, grazie di tutto Julie Newmar è qualcosa di diverso. Meno canzoni, meno spettacolo, ma sempre tanto colore e tanta energia. E' una storia on the road come tante, ma che ha il pregio di essere estremamente delicata e gradevole. Anche qui, come nel predecessore australiano, la fanno da padrone i vestiti. I costumisti hanno dato una caratteristica precisa ad ogni personaggio dalla sguaiata Chi Chi, alla colorata Noxeema ed alla sempre elegante Vida.
Grande merito della riuscita di questo classico è dovuto agli attori che hanno dato vita ai protagonisti. Patrick Swayze è strepitoso e la sua Miss Vida Boheme è un'esempio di grande sensibilità e tatto quanto di eleganza e grazia. Davvero una piacevole sorpresa. Accanto a lui Wesley Snipes, attore di classici film d'azione e dal carattere fortemente mascolino, tocca punte di femminilità inaspettate. Quello che stupisce è John Leguizamo che tanto crede nelle sue capacità da riuscire a fare credere allo spettatore di essere davvero una donna. Devo dire che io ho scoperto questo attore proprio grazie a questo film ed in ogni pellicola successiva che l'ho incontrato l'ho apprezzato.
Beeban Kidron e sinceramente mentirei se dicessi di sapere qualcosa della sua carriera. Magari ho visto qualcos'altro di suo, magari no, quello che so è che questo film gli è riuscito particolarmente bene.
Quello che manca un po' è l'energia musicale. Probabilmente nell'ambiente, in quegli anni, le canzoni che andavano di più erano quelle scelte per la colonna sonora, ma adesso mancano un di un po' di brio e di energia. Resta, comunque, una colonna sonora rispettabile.
Note di colore importanti. Anche se nel film i tre attori maschi si sentono a loro agio nei vestiti femminili Patrick Swayze e Wesley Snipes alla fine delle riprese hanno bruciato alcuni costumi di scena per sfogarsi dolo le costrizioni che hanno subito per indossarli. Julie Newmar, la Catwoman della serie televisiva di Batman degli anni '60 del secolo scorso, appare veramente in un cameo durante il film: è brevissimo, ma le vale il nome nei titoli di testa.
Una domanda però nasce spontanea: chi è Wong Foo? Io ho fatto ricerche in rete, ma non l'ho scoperto. Magari la risposta a questa domanda è in qualche indizio disseminato nel DVD o nel Blu Ray del film. Nel caso voi lo abbiate scoperto fatelo sapere anche a me, grazie.

Titolo originale To Wong Foo, Thanks for Everything! Julie Newmar 

Paese di produzione Stati Uniti 
Anno 1995 
Durata 108 min 
Genere commedia 

Regia Beeban Kidron 

Sceneggiatura Douglas Carter Beane 
Fotografia Steve Mason 
Montaggio Andrew Mondshein 
Musiche Rachel Portman 
Scenografia Wynn Thomas 

Interpreti e personaggi 
Patrick Swayze: Vida Boheme
Wesley Snipes: Noxeema Jackson
John Leguizamo: Chi Chi Rodriguez
Stockard Channing: Carol Ann
Blythe Danner: Beatrice
Arliss Howard: Virgil
Jason London: Bobby Ray
Chris Penn: sceriffo Dollard
Melinda Dillon: Merna
Beth Grant: Loretta
Michael Vartan: Tommy