mercoledì 14 gennaio 2015

Dimentica il mio nome

DIMENTICA IL MIO NOME
Autori: Zerocalcare 
Genere: Ammenda postuma 
Pagine: 240 
ISBN: 978-88-6543-254-9 
Formato e rilegatura: Cartonato, 17x24 
Data di pubblicazione: 16/10/14 
Editore: BAO Publishing

Parlare di Dimentica il mio nome non è facile. E' diverso da quello che leggi di solito. E' diverso dal badaboom dei supereroi, diverso dai manga giapponesi di tipo commerciale, diverso dalla maggior parte delle pubblicazioni Bonelli.

Zerocalcare, nato Michele Rech ad Arezzo, stabile residente di Rebibbia (inteso come quartiere di Roma non come carcere) è, in pochi anni di pubblicazioni a grande diffusione, diventato un simbolo di una generazione. Molti lettori di fumetti si rispecchiano nei suoi lavori, grazie al suo raccontare ironico la vita quotidiana. Di libri ne ha già pubbicati diversi in pochi anni, qui le coordinate per recuperarli:
La profezia dell'armadillo, Edizioni Graficart, 2011, ISBN 8889021446
La profezia dell'armadillo - colore 8 bit, BAO Publishing, 2012, ISBN 9788865431030
Un polpo alla gola, BAO Publishing, 2012, ISBN 9788865431139
Ogni maledetto lunedì su due, BAO Publishing, 2013, ISBN 9788865431559
Dodici, BAO Publishing, 2013, ISBN 9788865431801
Dimentica il mio nome, BAO Publishing, 2014
tutti sono disponibili in giro un po' per dovunque per essere letti ed apprezzati.

Io, personalmente, l'ho conosciuto grazie all'internet, nel quale lui gestice un blog da una decina d'anni e dove si possono trovare molti esempi del suo lavoro. Fautori di questa scoperta sono stati gli amici del faccialibro blu che condividono le sue vignette a volte divertenti, acide, esasperate, ma che strappano sempre almeno un sorriso. Tutti coloro che frequentano la rete, ed anche quelli che non lo fanno e quindi non lo sanno, si possono sentire interpreti degli eventi che capitano a Zerocalcare nelle sue pagine. Le chat in rete, le cozze che ti si attaccano finchè non dai loro retta, la mamma che si perde Google sul pc e tanto altro sono tutti eventi in cui ci possiamo riconoscere.
In questo suo ultimo libro, vendutissimo anche sotto le feste come regalo di Natale tanto da richiedere una seconda ristampa, racconta di quello che ci succede quando viene a mancare una persona cara. Non si focalizza sul dolore ed il distacco che si prova in quel momento, ma sull'importanza di quello che la persona ci ha lasciato ha avuto nella nostra vita. Zerocalcare affronta il dolore per la perdita della nonna ricordando quello che lei ha fatto per lui, i suoi comportamenti, da bambino e da adolescente, nei suoi confronti e nei confronti dei genitori. Li romanza con abile ironia, anche grazie all'aiuto della zoomorficazione che lo contraddistingue, e ci pone anche qualche spunto riflessivo che anrdà a stimolarci nell'analizzare la nostra vita quotidiana. L'ironia e la storia sono il motivo principale per cui uno legge i suoi romanzi grafici, lo stile di disegno: beh è originale. Zerocalcare ha trovato un tratto distintivo semplice, veloce, basato sulla pulizia e sull'alternanza del bianco della pagina con i neri ed i grigi. Qualche volta ci scappa un po' di arancione, come in questo libro, ma non abiutatevi troppo: è dosato per le cose importanti. Come dicevo, uno stile personale che può non piacere a tutti, ma al quale ci si adatta e che, dopo un po', diventa un gradito compagno di viaggio nella fantasia di Zerocalcare.

Un libro di 240 pagine, cartonato, stampato molto bene su una carta di un certo peso. Un'opera su cui anche la BAO, l'editore, si capisce che ha puntato molto. Azzeccando la scommessa. Diciotto euro possono sembrare tanti, pochi non sono, ma si trovano tremendi libri a molto di più solo perchè sono di tendenza.

Ma a te è piaciuto? L'ho trovato un lavoro molto ben fatto. L'ho sentito impregnato di sentimento, di malinconica tristezza e di un sincero affetto per una persona che è stata importante nella vita di Zerocalcare. Gli sviluppi narrativi, tra fantasia e cronaca, si rivelano interessanti e le piccole pillole di comicità alleggeriscono nel modo opportuno il mix preparato. Poi ci sono elementi che mi sono piaciuti meno: l'autoreferenzialità, il romanesco in cui sono scritti la maggior parte dei dialoghi, alcuni punti di vista "da giovane" dell'autore.

Zerocalcare è un autore giovane, generoso ed interessante.Se vi capita per le mani un suo libro, questo, chi ha letto anche gli altri, dicono sia il migliore, non fatevi scrupoli nel leggerlo. Se vi piacerà avrete conosciuto qualcosa di nuovo che vi accompagnerà per anni, altrimenti avrete provato a leggere qualcosa di nuovo, italiano, e vi sarete fatti la vostra opinione per esperienza diretta e non per "sentito dire".

2 commenti:

  1. ...E ricordate di rimanere seduti fino alla fine della proiezione! C'è la scena post titoli di coda nella quarta di copertina. Ah e hai visto l'interpretazione del cane della Bao!?! In altri volumi cambiano ^^

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    1. Vero! E da quanto ho capito ad ogni autore pubblicato viene chiesto di reinterpretare Cliff. Simpatica iniziativa.

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