venerdì 29 aprile 2016

Hunger Games - Il canto della rivolta parte 1

C'eravamo lasciati con una freccia lanciata verso il cielo e scopriamo l'esistenza di un Distretto 13 ancora in vita. Nei sotterranei di quello che era il vecchio Distretto, una nutrita ribellione aspetta il momento opportuno per insorgere contro Capitol City e provare a destituire il Governatore Snow.

Il momento sembra propizio grazie all'esempio che Katniss Everdeen ha dato agli abitanti di Panem durante le ultime due edizioni degli Hunger Games. Adesso, l'incarnazione della ghiandaia imitatrice, può diventare la guida e l'ispirazione per tutti coloro che anelano alla libertà dalla dittatura. Sotto la guida di Alma Coin e con la strategia ideata da Plutarch Heavensbe tutto questo potrebbe realizzarsi. Ma come reagiranno i governanti e gli eletti di Capitol City?


Alla fine questa politica di spezzare in due l'ultimo libro, per i film tratti da esso, sembra non pagare molto.
Questo episodio punta a costruire pathos per la battaglia finale, ma si ritrova, spesso, a ripetere i medesimo concetti per riempire i 120 della sua durata.
Un paio di momenti, forse tre, risultano valere il prezzo del biglietto. Il primo è il "classico" sacrificio della popolazione per arrecare danno ai tiranni (scena della diga), l'emozione per il sacrificio è ben resa. Il secondo è l'esecuzione del canto della rivolta intonato da Katniss, molto meglio della versione rock/pop allegata come speciale nel blu-ray. Il terzo e conclusivo potrebbe essere il comportamento di Peta (detto Frodo) in quel momento lì.

Natalie Dormer in un ruolo marginale, ma ben interpretato.
Per il resto il film poco si distingue, se non per qualche dialogo ricamato e qualche effetto speciale riuscito, anche se senza troppe pretese. La crescita dei personaggi secondari è decisamente mal gestita. C'è chi si trova a compiere azioni da commando senza averne avuto l'addestramento, c'è chi continua a ripetere di essere alla ricerca di alcool e droghe, ma, spesso, non si capisce la loro utilità.
Importanti gli innesti di Julianne Moore (Alma Coin) e, in un ruolo speculare al film precedente, di Philip Seymour Hoffman (Plutarch Heavensbee), che dipartirà poco dopo la conclusione delle riprese di questo film. Nonostante la Moore ci abbia abituato a performance migliori, spero, che in questo primo capitolo abbia dato vita ad un personaggio ambiguo in vista della parte 2. Hoffman l'ho spesso sottovalutato, ma devo dire che la sua presenza eleva decisamente la qualità delle scene. Come lui anche Woody Harrelson, sebbene mal sfruttato, e Donald Sutherland danno un significato alla visione del film.

Donald , cattivone.
Un capitolo di troppo per giungere alla conclusione. Nonostante sia, a tratti, godibile e coinvolgente una maggiore sintesi sarebbe stata più rispettosa dello spettatore.

Titolo originale The Hunger Games: Mockingjay - Part 1 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 2014 
Durata 123 minuti 
Audio Dolby Digital 

Genere azione, guerra, thriller, avventura, drammatico, fantastico, fantascienza 

Regia Francis Lawrence 

Soggetto Suzanne Collins (romanzo Il canto della rivolta) 
Sceneggiatura Danny Strong, Peter Craig adattamento di Suzanne Collins 
Produttore Jon Kilik, Nina Jacobson 
Produttore esecutivo Suzanne Collins, Jan Foster, Allison Shearmur 
Casa di produzione Lions Gate Entertainment, Color Force 
Distribuzione (Italia) Universal Pictures 
Fotografia Jo Willems 
Montaggio Alan Edward Bell, Mark Yoshikawa 
Effetti speciali Gerd Nefzer, Adrian De Wet, Charles Gibson, Jay Grunfeld, David Seager, Edson Williams, Cantina Creative, Double Negative, Halon Entertainment, Lidar Guys, Lola Visual Effects, Moving Picture Company, Pixomondo, Rising Sun Pictures, ScanlineVFX, Whiskytree, fx3x 
Musiche James Newton Howard 
Scenografia Philip Messina 
Costumi Kurt and Bart 
Trucco Lay'Na Anderson, Elena Arroy, Véronique Boumaza, Shutchai Tym Buacharern, Avril Carpentier, Kim Collea, Gigi Collins, Jason Collins, Becky Cotton, Victor Del Castillo, Gunn Espegard, Noel Hernandez, Glenn Hetrick, Brian Kinney, Corinna Liebel, Brad Look, Conor McCullagh, Tracey L. Miller-Smith, Angela Moos, Bill Myer, Ve Neill, Douglas Noe, Fawn Ortega, [Quintessence Patterson]], Nadyne Peoples, Stephanie Ponder, Don Rutherford, Aida Scuffle, Joanetta Stowers, Louis Lazzara 
Sfondi Larry Dias 

Interpreti e personaggi

Jennifer Lawrence: Katniss Everdeen
Josh Hutcherson: Peeta Mellark
Liam Hemsworth: Gale Hawthorne
Woody Harrelson: Haymitch Abernathy
Elizabeth Banks: Effie Trinket
Julianne Moore: Alma Coin
Philip Seymour Hoffman: Plutarch Heavensbee
Jeffrey Wright: Beetee Latier
Stanley Tucci: Caesar Flickerman
Donald Sutherland: Presidente Snow
Willow Shields: Primrose Everdeen
Sam Claflin: Finnick Odair
Jena Malone: Johanna Mason
Mahershala Ali: Boggs
Natalie Dormer: Cressida
Evan Ross: Messalla
Wes Chatham: Castor
Elden Henson: Pollux
Paula Malcomson: Mrs. Everdeen
Patina Miller: Comandante Paylor
Robert Knepper: Antonius
Sarita Choudhury: Egeria
Stef Dawson: Annie Cresta
 
Doppiatori italiani

Joy Saltarelli: Katniss Everdeen
Manuel Meli: Peeta Mellark
Flavio Aquilone: Gale Hawthorne
Stefano Benassi: Haymitch Abernathy
Francesca Guadagno: Effie Trinket
Franca D'Amato: Alma Coin
Pasquale Anselmo: Plutarch Heavensbee
Paolo Marchese: Beetee Latier
Massimo Foschi: Presidente Snow
Agnese Marteddu: Primrose Everdeen
Andrea Mete: Finnick Odair
Chiara Gioncardi: Cressida
Domitilla D'Amico: Johanna Mason
Alessandro Ballico: Boggs
Roberto Pedicini: Caesar Flickerman
Alessandra Cassioli: Comandante Paylor

mercoledì 27 aprile 2016

Batman 47

Batman 47 (104)
di Scott Snyder, Brian Buccellato, Tom King, Tim Seeley, Greg Capullo, Fernando Blanco, Mikel Janin 
Contiene Batman 43, Detective Comics 43, Grayson 10

Specifiche
Titolo: Batman 47 (104)
Linea: Lion
Collana: Batman 47
ISBN: 9788869718229
16,8x25,6, S, col., 72 pp
Pubblico: Per Ragazzi
Genere: Supereroi
Titolo da: edicola
Prezzo: € 3.50

Batman

Finalmente il nuovo Batman è sulle tracce del criminale che sta potenziando i bulli di quartiere, rendendoli nemici temibili per l'erede del vero Crociato Incappucciato. Intanto Bruce Wayne si scopre essere vivo e vegeto nei bassifondi della città. Alfred era a conoscenza della sua presenza, come era a conoscenza della sua nuova condizione spirituale: non è più intenzionato ad essere Batman, a trovato la pace con se stesso e non ne ha più le motivazioni.

A me quando sostituiscono il Batman originale da sempre fastidio. Non che mi dispiacciano soluzioni nuove, ma meno di quattro anni dopo la ripartenza dell'Universo Dc non sentivo la necessita di un nuovo erede del mantello. Snyder ha fatto la sua scelta e sta scrivendo la storia più debole della sua gestione, senza un nemico sentito e senza l'unico vero Batman. A Capullo niente si può imputare, fa il suo meglio sempre. Ciò che mi auguro è che il tutto serva per riportare sulle pagine dei fumetti un Batman, Bruce Wayne, meno cupo e con il costume con sprazzi di blu.

Su Detective Comics. Jim Gordon nei panni, robotici ed adamitici, di Batman si è fatto buggerare dal trio di assassino conosciuti come La Morte. La loro committente si rivela essere la figlia del Joker, che ha un piano interessante per mettere in crisi il nuovo Batman. La storia di Buccellato e Blanco ci riporta all'attenzione un personaggio di grandi aspettative, ma decisamente sottovalutato fino ad oggi. In questi mesi sembra non essere stata con le mani in mano, ma avere intessuto un piano anche tecnologicamente organizzato.
Su Grayson, che non ho ancora capito bene se sta subendo la stessa sorte di Nightwing o meno, ossia entrando nel momento di stanca prima della chiusura, Dick si trova di fronte un calvo che non si aspettava. E che ha la tecnologia per riconoscerlo. Vediamo come si evolveranno le due trame parallele scritte da Seeley e disegnate da Janin. Anello debole della testata.

martedì 19 aprile 2016

Justice League 47

Justice League 47
di Geoff Johns, Daniel H. Wilson, David F. Walker, Jason Fabok, Jorge Jimenez, Ivan Reis
Contiene Justice League 43, Earth 2: Society 2-3, Cyborg 2

Collana: Justice League
Linea: Lion
ISBN: 9788869718458
ISSN: 9772280013001-60047
16,8x25,6, S,col., 72 pp
Pubblico: Per Tutti
Genere: Supereroi
Titolo da: edicola
Prezzo: € 3.95

Darkseid War si sta svolgendo su due universi DC in contemporanea. Sulla Terra giungono Darkseid e l'Anitmonitor e Diana deve decidere con chi allearsi e chi sconfiggere. Sempre sulla Terra Batman, ormai onnisciente, sulla sedia di Moebius intraprende una missione nello spazio profondo in compagnia di Al Jordan. Su Apokolis, Superman sta perdendo i suoi poteri e deve dipendere sempre di più da Lex Luthor per sopravvivere. Peccato che l'episodio finisca nel momento di maggior interesse. Mossa astuta di Johns che, così, lascia il lettore con un cliffhanger ricco di suspense fino al mese prossimo.
Terra-2 e la genesi del nuovo pianeta che potrebbe ospitare i sopravvissuti alla distruzione della loro Terra originaria sono al centro delle pagine di Wilson. La storia continua a non prendermi più di tanto, ma vediamo dove andrà a parare. C'è un nuovo, misterioso, eroe che potrebbe entrare in gioco ed uno che potrebbe morire a breve. Staremo a vedere. Per forza.
La miniserie, spero mini, dedicata a Cyborg ci getta in mondi dominati dalla tecnologia, da riflessioni umanistiche e filosofiche sulla natura del protagonista, ma tende a somigliare molto ad Avengers A.I. letta qualche mese fa. Personalmente trovo abbastanza inutile, narrativamente, un tale approccio ad un personaggio. Mi aveva convinto maggiormente la scelta presa per re-introdurre i cattivi nel mondo di Batman. Grazie a Detective Comics ed interagendo con Batman, molti malvagi erano entrati in azione e penetrato l'immaginario (persino quelle di terzo piano). Una scelta simile anche per i nuovi membri della JL non sarebbe stata sbagliata.

lunedì 18 aprile 2016

Spider-Gwen 0

SPIDER-GWEN 0
MARVEL CULT 1
Autori: J. LaTour (S), G. Conway (S), R. Rodriguez (D), S. Sanders (D)
Contiene: Edge of Spider-Verse #2, Spider-Verse Team-Up #2 (seconda storia)
17x26, B., 48 pp., col. 
MARVEL ITALIA
Disponibile dal 24/03/2016
prezzo: € 3.00

Se quella volta il ragno radioattivo non avesse morso Peter Parker, ma Gewn Stacy, come sarebbe cambiata la vita dei due ragazzi? Sulle ali delle conseguenze del Ragnoverso e dall'idea di Dan Slott nasce un nuovo personaggio: Spider-Gwen. O meglio la Spider Woman con l'aspetto di Gwen Stacy e che i fan hanno battezzato Spider Gwen. L'idea di riportare in vita, in qualche modo, il primo amore di Peter è la prima, probabilmente, sviluppata con un senso e con una base sotto che potrebbe portarle la giusta durabilità. Non è un clone, non è un mutaforma, non è nemmeno l'originale (e quello è sempre un grosso fardello da portare per un personaggio che ritorno), ma il primo numero scritto da J. LaTour e disegnato da R. Rodriguez ha lo smalto giusto. Un numero 0 per raccontare chi è questa ragazza, con giusto due facciate di origini, che ha appassionato migliaia di lettori americani e lettrici di tutto il mondo. Se la serie regolare manterrà la stessa qualità per qualche anno sarebbe veramente una lieta sorpresa.

giovedì 14 aprile 2016

Dylan Dog - Miseria e crudeltà

Dylan Dog  N°  354 
Miseria e crudeltà

Soggetto e Sceneggiatura: Gigi Simeoni 

Disegni: Emiliano Tanzillo 

Copertina: Angelo Stano 

Periodicità: mensile 
Uscita: 26/02/2016 

Il Fantasma dei Vicoli. Una creatura mistica che riesce ad apparire in più luoghi, molto distanti, a brevi intervalli di tempo, sta uccidendo i senza tetto di Londra. Sui corpi, o nei corpi, delle sue vittime vengono ritrovati gioielli di grande valore di cui non se ne conosce l'origine. L'unico indizio che questa creatura si è lasciata dietro è un scritta, cancellata male, su un anello: Paupertas Malum (La Povertà è il Male).
Dylan Dog, assunto da un paio di suoi amici barboni, inizia la sua indagine partendo dal presupposto che questo fantasma sia un criminale umano. Parallelamente a lui, Rania segue la stessa indagine. Lo scambio di indizi tra i due potrebbe portare all'arresto di un pericoloso serial killer.

Gigi Simeoni è uno dei più contestati e bistrattati autori del nuovo ciclo vitale di Dylan Dog. A lui vengono rivolte accuse di non essere mai entrato in sintonia con il personaggio di Sclavi, di aver deluso i fan con sceneggiature sciatte e prevedibili. Onestamente, visto questo numero della collana, non posso che sostenere parte di questa tesi. 
Ho trovato la sceneggiatura di Miseria e Crudeltà semplice, banale, ovvia e caotica. L'autore vuole buttare nel calderone molti argomenti collaterali diversi, come il razzismo e la questione sociale sui senza tetto, ma si dimentica di articolare in modo credibile i movimenti della sue pedine. Dylan e Groucho se ne vanno in giro per la città in modo assolutamente casuale e, senza alcuna indagine, riescono a scovare l'identità segreta del fantasma. I dialoghi e le citazioni sembrano abbastanza raffazzonati e le battute della spalla comica dell'Indagatore dell'Incubo prese a caso da un libretto sulla scrivania. Il colpevole viene intuito con estrema facilità, anche se non ci vengono forniti indizi sul perché delle sue azioni (il solo è: la povertà mi fa schifo). Le poche pagine buone, anche se l'ultima è un po' troppo da romanzo rosa, che ho trovato interessanti sono lo sviluppo, finalmente, del rapporto tra Rania e Dylan. Rapporto promesso da due anni, ma mai creatosi in tutto questo tempo.
Nota estremamente positiva di questo albo è il tratto grafico di Emiliano Tanzillo. Cura maniacale per il dettaglio, realizzazione questi fotografica di ogni vignetta, sfondi che sembrano piccoli quadri in bianco e nero. Tutto questo ti riappacifica con il fumetto che tieni per le mani. Unica nota di disagio: le espressioni di Rania. Fino alla sua ultima apparizione aveva verso Dylan un certa diffidenza professionale e nessun interesse sentimentale. Adesso, in ogni inquadratura, sembra essere una scolaretta innamorata ed intimidita. Un po' strano. In ogni caso, la più bella e viva Rania di sempre.

Continuo a dire che il ciclo di Recchioni non è iniziato. Gestionalmente si osserva il rinnovamento dello staff, sceneggiatori e disegnatori, ed un deciso taglio con il modo gestionale delle tematiche del passato. E' in opera uno svecchiamento del personaggio, un adattamento ad i gusti dei lettori più giovani, o nuovi, che erode lo zoccolo duro dei lettori storici (basta vedere le critiche sul sito dei Dylandogofili per rendere conto). Come dico da un po', Recchioni ci ha promesso serie televisive di dodici numeri, legate da un trama orizzontale che si interseca con quella verticale. Tutto questo non si è ancora visto. Gli unici indizi sono un Ghost 9100, che in due anni sarà anche diventato obsoleto, saltuariamente Rania e poco altro. Veramente un po' troppo poco.
Magari se pensasse un po' di più a questa collana che ad accumulare lavori ed assegnazioni in questo periodo d'oro per lui, il RRobe, renderebbe maggiore giustizia a Dylan Dog e rispetterebbe un po' di più i vecchi fan.

mercoledì 13 aprile 2016

Justice League 46

Justice League 46
di Geoff Johns, Daniel H. Wilson, David F. Walker, Jason Fabok, AA.VV.
Contiene Justice League 42, Earth 2: Society 1-2, Sneak Peek - Cyborg, Cyborg 1

Specifiche
Titolo: Justice League 46
Linea: Lion
Collana: Justice League  46
Autore: Geoff Johns, Daniel H. Wilson, David F. Walker, Jason Fabok, AA.VV.
ISBN: 9788869717543
ISSN: 9772280013001-60046
16,8×25,6, S, col., 72 pp
Pubblico: Per Tutti
Genere: Supereroi
Titolo da: edicola
Prezzo: € 3.95

Questo albo di casa Lion sta diventando sempre più un crocevia di serie casuali. Se, per fortuna, mantiene fede al suo titolo ospitando la nuova battaglia che potrebbe distruggere il mondo abbiamo, anche, un Terra-2 che non si sapeva dove pubblicare ed il monografico di Cyborg.
Le prime pagine sono dedicate a Myrina ed a sua figlia Grail, ai segugi di Darkseid giunti sul nostro mondo e sulle loro tracce, a Mister Miracle, anche lui su Terra-1, a Wonder Woman che cerca di pianificare la battaglia imminente ed a Batman divenuto un dio. Ogni anno c'è almeno una battaglia che deve sterminare il mondo, mai un momento di pace. Il lato positivo è che Geoff Johns sa come valorizzare i personaggi secondari ed ha dedicato questa "volta" a Wonder Woman. Sarà interessante vedere, tramite i disegni esplosivi di Fabok, come andranno avanti gli eventi.
Terra-2 ci presenta le versioni alternative degli eroi comunemente conosciuti: Freccia Verde è Freccia Rossa e le identità segrete degli altri eroi variano di poco, se si esclude una specie di Superman nero. Disegni graffianti e spigolosi accompagnano la storia, il tutto è interessante fino ad un certo punto.
Operazione "conosciamolo meglio prima che esca il film ed, intanto, prepariamo del materiale da ristampare da due o tre anni" è il sottotitolo della seria Cyborg. Sentivate il bisogno di conoscere meglio Victor Stone, rispetto a quanto già avete saputo fino ad adesso? Chi sì, chi no. Positivo è vedere i disegni di Reis.

venerdì 8 aprile 2016

Daredevil - Stagione 2 (no spoiler)

Dopo un esordio, l'anno scorso, così convincente è ritornato il Cornetto mascherato che tanto successo aveva riscosso su Netflix. Ed è tornato in compagnia di due amiconi, che tranquillo ci penso io, di tutto rispetto: il Punitore ed Elektra.

Chi sono?
Il primo è Frank Castle ex-soldato reduce da decine di missioni difficili nei territori di guerra più estremi. Tornato a casa per godersi la famiglia, la famiglia gli hanno ucciso ed hanno ucciso anche lui. Solo che lui, nonostante un colpo nel cranio a buciapelo, è sopravvissuto ed ora sta dando la caccia a tutti i criminali di Hell's Kitcken coinvolti. Trovare il vero mandante della strage di Central Park non sarà facile.
La seconda è una vecchia fiamma, dei tempi del college, di Matt Murdock. Una bella ragazza tranquillamente fuori di testa che eccelle nelle arti marziali ed ha una missione da compiere nello stesso quartiere di New York in cui vive il suo ex. Coinvolgerlo, e sconvolgergli la vita, è un attimo e lui si trasforma in un cagnolino tignoso nelle sue mani.

A contorno, ma con storie importanti da vivere, Karen Page e Foggy Nelson. Il secondo sarà direttamente coinvolto nel processo che vedrà imputato Frank Castle e che Matt vorrà difendere a tutti i costi (non che pretenda di vederlo assolto da tutte le accuse, ma, forse, per convincersi che l'uomo dietro alle azioni non è malvagio, ma solo il vendicatore di un torto). La prima scoprirà che la sua vera vocazione non è quella di essere un'assistente legale, ma quella di giornalista d'inchiesta. Segue la storia del Punitore con piglio deciso ed umanamente coinvolta. L'attrazione per il suo cieco datore di lavoro la coinvolgerà sempre di più, ma non sarà facile; d'altronde di giorno lui è un avvocato e di notte il vigilante di Hell's Kitchen.
Tante citazioni
Un vigilante con un nuovo costume decisamente intrigante. Rinforzato, ma che permette movimenti agili. Dotato di un elmetto resistente, aderente e cornetto munito. Interessante la scelta delle lenti rosse a coprire gli occhi. Forse sono un po' forzate nelle scene con più luce, ma sono azzeccate per quelle al buio od in penombra, che sono decisamente la parte dominante. Il costume permette di eseguire sequenze di combattimento complesse e coinvolgenti. Finalmente arrivano i magici manganelli di Daredevil ed il Gladiatore sa il fatto suo su come creare costumi ed armi. Belli i riferimenti nel suo laboratorio sia i poster che quell'atteggiamento difensivo che solo chi ne conosce la sua fumettosa identità segreta apprezzerà.

Le sequenze di combattimento sono ben calibrate. Si nota la differenza quando Daredevil deve combattere contro gli sgherri della Mano o contro un boss di fine livello. Topici gli scontri con il Punitore, meno quelli con Nobu. Non si capisce, in questo secondo caso, come una volta, Devil, le prenda di santa ragione, un'altra lo faccia fuori in un attimo per poi tornarle a prendere senza ritegno. Nonostante tutto, le sequenze di combattimento sono troppe. Sopratutto verso il finale della stagione viene a mancare un po' di trama a favore di lotte contro vagonate di ninja anonimi. Un po' disarmante è la convinzione del vigilante di non voler uccidere nessuno. I combattimenti lo stremano e gli avversari tornano alla carica. Solo grazie all'aiuto degli altri protagonisti, che li uccidono al posto suo, riesce ad avere salva la vita. Riuscirà a continuare così ancora per tanto?


Una spanna sopra.
La trama è parecchio articolata La narrazione si svolge su diversi livelli. Vi è quello che coinvolge direttamente Matt, la concomitanza con il suo alterego, i piani narrativi in flashback per Elektra, il Punitore, Karen, Foggy, i cattivi, il Boss e tanti altri. E' ovvio che alla fine della stagione non tutti i fili vengano tirati e quello del buco, per lo meno, rimane ancora aperto per una terza stagione (o per la serie dei Defenders?).

I nuovi personaggi, ed i loro attori, mi hanno convinto anche se non pienamente. Jon Bernthal ha indossato i panni di un Punitore convincente, ma non si è discostato molto dallo Shane che interpretava in The Walking Dead. Che sia un bene? Un male? Un limite? Non lo so. Quello che so è che ho rivisto molte del suo vecchio anarchico personaggio in questo nuovo anarchico personaggio. L'approccio interessante portato degli sceneggiatori, riguardo a Frank, è stato quello di presentare il suo dolore e le sue motivazioni senza ricorrere ai flashback. Lo sviluppo di tale situazione attraverso il dialogo è stata ben gestita ed ha trasmesso le giuste emozioni anche senza mostrare direttamente gli eventi che hanno traumatizzato l'anti-eroe.
Il Punitore o Shane?
Elodie Yung ha vestito i diversi strati di ricchezza che circondano Elektra ed anche i suoi abiti da lotta. Brava, agile, sinuosa e con la faccia da schiaffi. Però, sarò pignolo, avrei voluto vederne qualche aspetto diverso che non è emerso in questi tredici episodi. Sarà interessante vedere come Netflix intenderà utilizzare il personaggio o quel che ne rimane.
Deborah Ann interpreta una Karen Page ancora più complicata che nella prima stagione. E' fuor di questioni che questa bella ragazza bionda ne abbia viste più di quante sia disposta ad ammettere. Karen è diventato un personaggio affascinante nella sua timidezza e riconoscibile per i piccoli gesti, come sistemarsi i capelli dietro l'orecchio, ed atteggiamenti. Speriamo che nel prossimo futuro vi sia meno palleggiamento tra certi aspetti che l'hanno caratterizzata in questa serie e che possa crescere ancora. Interessante il futuro ruolo che potrà assumere vista la sua posizione, al momento decisamente diversa a quanto accaduto nei fumetti.
Friendzone
Come al solito non mancano i cameo dalla precedenti serie Netflix e si rivelano essere degli ingranaggi per mettere in moto futuri possibili in questo mondo di fantasia.

Interessante, piccola nota polemica, che quando vengono sensibilmente o lievemente modificate le linee narrative dei fumetti Marvel, per ottenere una trasposizione televisiva e/o cinematografica, nessuno si lamenta. Anzi il tutto viene sempre accolto con grande euforia o per lo meno senza contraddittorio (cito la morte di Ben Urlich ed il nuovo ruolo di Karen Page ad esempio). Quando viene mossa una virgola nell'Universo DC succede sempre il finimondo. Sono mondi diversi, con metodi narrativi differenti. Se si accetta l'uno si deve accettare anche l'altro. Poi potranno non piacere i Vendicatori in cui è morto Quicksilver o la paura di osare con i costumi in DC (sopratutto nelle serie TV), ma questa sarà un'opinione personale rispettabilissima. Non è perché Disney ha più spazio mediatico di WB e allora tutti ci dobbiamo, per forza, far influenzare da lei e dai commentatori sentimentalmente a lei vicini. Facciamoci una nostra opinione vedendo il film, la serie, leggendo il fumetto e non scorrendo rapidamente i commenti su un social network o di un blog partigiano.

Ora. Dopo lo sfogo.

Daredevil 2 è una serie interessante. Una transizione ricca di spunti per un futuro pieno di eventi importanti. Per forza di cose è uno scalino sotto la linea tracciata dalla prima serie, ma, purtroppo per Jessica Jones, si aggiudica la piazza d'onore tra le serie fumettose proposte da Netflix. Vediamo che approccio useranno per Luke Cage, di cui attendiamo l'uscita.
Riassunto di alcuni personaggi
Paese Stati Uniti d'America 
Anno 2015 - in produzione 
Formato serie TV 
Genere Supereroi
Stagioni 2 
Episodi 26 
Durata 48-59 min (episodio) 
Lingua originale inglese 

Caratteristiche tecniche
Rapporto 16:9 
Risoluzione 4K 
Audio Dolby Digital 5.1 

Crediti

Ideatore Drew Goddard 

Soggetto Stan Lee, Bill Everett (fumetto) 

Interpreti e personaggi

Charlie Cox: Matt Murdock/Daredevil
Deborah Ann Woll: Karen Page
Elden Henson: Foggy Nelson
Rosario Dawson: Claire Temple
Toby Leonard Moore: James Wesley
Vondie Curtis-Hall: Ben Urich
Bob Gunton: Leland Owlsley
Ayelet Zurer: Vanessa Marianna
Vincent D'Onofrio: Wilson Fisk/Kingpin
Jon Bernthal: Frank Castle/The Punisher
Élodie Yung: Elektra Natchios
Stephen Rider: Blake Tower

Doppiatori e personaggi

Francesco Pezzulli: Matt Murdock/Daredevil
Eleonora Reti: Karen Page
Luigi Morville: Foggy Nelson
Francesca Fiorentini: Claire Temple
Carlo Scipioni: James Wesley
Massimo Lopez: Ben Urich
Ambrogio Colombo: Leland Owlsley
Claudia Razzi: Vanessa Marianna
Luca Ward: Wilson Fisk/Kingpin
Simone D'Andrea: Frank Castle/The Punisher
Monica Vulcano: Elektra Natchios
Stefano Thermes: Blake Tower

Fotografia Matt Lloyd 
Montaggio Jonathan Chibnal 
Musiche John Paesano 
Produttore Kati Johnston 
Produttore esecutivo Steven S. DeKnight (st. 1), Drew Goddard, Jeph Loeb, Joe Quesada, Jim Chory, Dan Buckley, Stan Lee, Alan Fine, Cindy Holland, Kris Henigman, Allie Goss, Peter Friedlander, Doug Petrie, Marco Ramirez 
Casa di produzione Marvel Television, ABC Studios, DeKnight Prods. (st. 1), Goddard Textiles 

Prima visione
Pubblicazione originale
Dal 10 aprile 2015 
Al in corso 
Sito web Netflix 
Pubblicazione in italiano
Dal 22 ottobre 2015 
Al in corso 
Sito web Netflix 

giovedì 7 aprile 2016

Le critiche a caso su Batman V Superman (contiene parecchi spoiler sul film)

Devo ammettere che un po' troppe critiche mi scocciano. Persino quando non sono indirizzate a me.
Prendete il film in questione. Batman V Superman: Dawn of the Justice di Zack Snyder. Quanto ne stiamo leggendo, su questo film che ha incassato, in meno di tre settimane circa 700 milioni di dollari?
Tante ed al di là del gusto personale, il film può piacere o meno, mi chiedo un po' perchè ed un po' se non siano messe lì apposta per affondare, quello che trovo, un film potente.

Non ci sono le gag comiche. Ma davvero? Come mai? Anche a me non fa impazzire questa tendenza alla cupezza che i film superoistici hanno preso da un pezzo (ci cadrà dentro anche la Marvel con Civil War?), ma non è che tutti i film dedicati agli eroi in costume debbano essere farciti di battute nello stile che contraddistingue spesso l'Uomo Ragno e Tony Stark. Quello è un modo, una visione, una linea guida che ha scelto una casa di produzione. Altri sono liberi di interpretare la letteratura fumettistica del personaggio che gli è stato affidato in un modo differente. Un film di eroi dotati di poteri può anche veicolare messaggi, e non esclusivo divertimento, ricorrendo alla serietà. Tanto è vero che è proprio nel momento di maggior difficoltà, quando anche Wonder Woman si ritaglia il suo posto sullo schermo, che, in un paio di scambi, il tono si alleggerisce. Se escludiamo l'acida ironia dell'ottimo Alfred interpretato da Jeremy Irons.

Martha. Sono passati più di settantacinque anni da quando questi due iconici personaggi hanno debuttato sulle pagine di Action Comics e di Detective Comics. All'epoca i loro creatori hanno, casualmente, deciso che in nome della madre di entrambi dovesse essere Martha. Gli sceneggiatori di BvS se ne sono accorti ed hanno usato questa coincidenza per accrescere la rabbia nel Crociato Incappucciato ad uccidere Superman. Ah, voi avete pensato che il nome comune delle madri li avesse resi amici da un secondo all'altro? Beh, vuol dire che non avete seguito bene il film. Quando Superman cita il nome della donna che lo ha accudito come fosse un figlio ed è in pericolo di vita, il Pipistrello si fa ancora più minaccioso con l'arpione di Kriptonite. Solo l'intervento di Lois Lane chiarisce la situazione al miliardario di Gotham e gli fa intuire che, forse, quello scontro è stato orchestrato da qualcun altro e che ci sia qualcosa di più oltre all'alieno nell'essere in costume, a cui sta schiacciando il collo con il piede rivestito dall'armatura. Il nome di Martha è stato la leva sulla quale Lex Luthor, ma è lui o no e tra poco ci arriviamo, scommette per decretare la fine di almeno uno dei due eroi invincibili. Tale scelta gli si ritorce contro nel momento in cui per Batman si presenta il riscatto: salvando Martha Kent potrebbe lenire il dolore di essere stato impotente durante l'omicidio di Martha Wayne. sua madre.

Scontro tra titani

Luthor. Chi è veramente, se "il Lex sull'insegna era mio padre"? E' Alexander od Alexander Junior? Forse lo scopriremo in futuro. Ma come fa a sapere che Clark Kent è Superman? Ma se aveva dati sugli altri metaumani, Wonder Woman, Cyborg, Flash, Aquaman, perchè non avrebbe potuto averne anche sul kriptoniano e sul Cavaliere Oscuro. A nessuno è venuto il sospetto che già sapesse tutto durante la scena della festa a casa del folle magnate di Metropolis?
Come è riuscito a creare Doomsday? In che senso come? Ha chiesto il corpo di Zod, l'ha portato nella nave kryptoniana, funzionante, precipitata in città ed ha interrogato l'intelligenza artificiale ed ha perseguito il suo scopo, da genio che è. Per le risposte ad altre domande sul ruolo di questo malvagio sarà il caso di aspettare il bluray della versione estesa del film e ne vedremo delle belle, sopratutto su come è a conoscenza dell'arrivo di Darkseid.

Dalla scena eliminata.
La formazione futura della Justice League. Non è solo una sensazione, come dice Bruce a Diana alla fine del film, ma un insieme di piccoli pezzi di un esteso puzzle a portare il più grande detective del mondo a questa conclusione. La prima è la visione del futuro distopico causato dalla morte di Lois Lane, la seconda è la confessione che Luthor fa al Pipistrello quando va a trovarlo in galera. Con certi indizi è meglio essere prudenti e pronti a qualsiasi cosa.

Chi sarà mai?
Batman ammazza tutti. Onestamente. Per fuoco diretto, nel senso maneggiando un'arma, Batman causa la morte, non uccide, di un'unica persona: il lanciafiammiere che minaccia di bruciare Martha Kent. Davvero? Sì. Ma prima? Prima utilizza i suoi mezzi per distruggere quelli che gli sparano addosso, molto probabilmente causandone la morte, ma non siamo sicuri, e durante lo scontro con i sequestratori di Martha li rende innocui senza ucciderli direttamente. Se la bomba a mano cade tu ti butti a riprenderla e quella esplode...beh... sono rischi del mestiere. Già bravo e quella scena nel futuro in cui uccide tutti quelli con il simbolo di Superman sulla divisa, quando viene fermato solo dai Parademoni di Darkseid? Eh, no. Quella non è una scena del futuro, ma di un possibile futuro. Quel Batman ancora non c'è e lo stesso Bruce Wayne vorrebbe che non quell'aspetto del vigilante mascherato che interpreta vedesse la luce.

Futuro possibile.
Ora. Criticare un film, per gusto personale, è giustissimo; conosco gente che ha trovato Le Streghe di Salem di Rob Zombie un capolavoro. Ma criticarlo senza volerlo analizzare no. Per avere un'opinione bisogna avere i mezzi e la voglia per costruirsela e supportarla, non basta prendere in prestito opinioni degli altri ed indossarle.
Non ti è piaciuto: bene. Ti è piaciuto? Ancora meglio, sono d'accordo con te. Ma criticare un lavoro importante, impegnativo e ricco di citazioni (l'immagine di scuola raffaellita nel momento della deposizione di Superman dopo la morte: ne vogliamo giusto accennare?) senza nemmeno sapere il perchè, ecco, questo no.

Detto questo: quando esce il bluray?


mercoledì 6 aprile 2016

Dylan Dog - L'uomo dei tuoi sogni

Dylan Dog N°  355 
L'uomo dei tuoi sogni

Soggetto e Sceneggiatura: Paola Barbato 
Disegni: Paolo Martinello 

Copertina: Angelo Stano 

Periodicità: mensile 
Uscita: 30/03/2016 

Chi è quell'uomo che compare da tempo, regolarmente, nei sogni di Sandy, la ragazza di Dylan Dog? Ogni volta che lei si addormenta, appena inizia a sognare, lui è lì: la aspetta. E' come se volesse farle del male, se fosse lì, minaccioso, per lei. Ma perché? Oltretutto, Dylan, riesce a scoprire che il sogno della sua ragazza ha qualcosa di anomalo. è un incubo che altre persone stanno vivendo e che le porta alla morte. Violenta. Come potrà l'Indagatore dell'Incubo aiutare la donna che ama? Ci potrà riuscire? A che prezzo?

Finalmente Paola Barbato ritorna in forma. Dopo qualche passaggio a vuoto riesce a maneggiare l'incubo con consapevole coinvolgimento. Rielabora in modo scorrevole e convincente il mito di Morfeo e lo mischia con il retaggio che Wes Craven e Freddy Kruger ci hanno lasciato in anni di film horror. Il risultato è un avversario temibile, e giurato, che Dylan Dog potrebbe tornare a trovarsi di fronte.
Fluidi, ricchi di dettagli, con qualche soluzione stilistica decisamente apprezzabile, sono i disegni di Paolo Martinello. Mi chiedo, vista la dovizia di dettagli, le innumerevoli sfumature dal nero al grigio che utilizza, quanto tempo ci metta a realizzare non dico una storia, ma, anche, solo, una tavola. Uno stile grafico decisamente corposo e ricco di particolari che rischia di saturare anche l'occhio più attento. Un bene od un male? A me è piaciuto, ma penso che sia un fattore puramente soggettivo.

Successo a metà per la copertina di Angelo Stano. L'idea di utilizzare vernice, o colori, fluorescenti per valorizzarla è interessante. Peccato che sia un'operazione all'apparenza riuscita a metà. L'idea grafica è che oltre all'area intorno alla testa di Dylan altre zone dovessero beneficiare dello stesso trattamento è forte. Infatti ci si aspetta che spenta la luce anche la chiave ed il volto del protagonista della serie diventino visibili. Così non è. Io punto su problemi in fase di stampa per questa mancanza. Se così non fosse sarebbe un peccato non averci pensato ed una pecca ulteriore nella gestione Recchioni.

Gestione Recchioni che merita due righe a parte. Dal momento in cui è stato annunciato come curatore ho supportato e sperato nel suo lavoro. E' innegabile, però, che troppo cose inizino alla lunga a non quagliare. Che fine hanno fatto le stagioni da dodici episodi, legate tra loro da una trama orizzontale? Come mai il rapporta tra Dylan e Rania continua a non svilupparsi, in un modo o nell'altro, nonostante l'accelerazione vista nel numero scorso? 

Tutta la carne lasciata sulla brace ormai da due anni inizia a bruciare, speriamo che qualcuno si ricordi di toglierla dal fuoco prima che diventi indigesta.

Continuiamo a confidare, in fondo questa è stata una buona storia. Ma di buone storie, per caso e senza tutti i proclami pregressi, c'erano anche durante l'era Gualdoni. Il che è tutto dire.

lunedì 4 aprile 2016

Dylan Dog Magazine N° 2

Dylan Dog Magazine N°  2 
Dylan Dog Magazine 2016

Periodicità: annuale 
Uscita: 24/03/2016 

Torna dopo un anno di pausa e di paura, il seconda Magazine di Dylan Dog, l'Almanacco secondo la visione di Roberto Recchioni.
Sono presenti i dossier d'approfondimento e due storie, una breve ed una lunga.

Concentrandoci prima sulla parte informativa, che quest'anno si diverte a parlarci degli Zombie in televisione, le famiglie da incubo e ci coinvolge in un interessante excursus sulla visionaria bellezza dei Freak secondo il regista Guillermo del Toro. Tranne l'ultimo servizio citato, che ho trovato interessante e decisamente utile come spunto per, volendo, approfondire gli aspetti dell'arte del regista messicano, ho trovato gli altri sciapi. Alcuno di loro mi ha fornito uno spunto, una curiosità, una scintilla che mi mettesse in moto in caccia, o ricerca, di qualche nuovo titolo, di film o libro, della stagione passata. Tutti i servizi mi sono sembrati decisamente troppo superficiali e necessitanti di ulteriore profondità per arrivare ad essere interessanti. Spunti che, invece, come detto, offre il dossier sul regista di Hellboy e Pacific Rim, tra gli altri.

Le due storie presentate sono:

Il mostruoso banchetto
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Paolo Bacilieri

Nella quale una famiglia della nobiltà inglese risiedente a Wickerdford, meta scelta dall'ex ispettore Bloch per godersi la sua pensione, sta organizzando un matrimonio decisamente ricco per il suo primogenito. Questa famiglia, però, ha un profondo segreto che la contraddistingue dalle altre. Dylan ci capita in mezzo in quanto innamorato della sposa che non si capacita di essere stato abbandonato nel giorno delle di lei nozze.

Ricordi di un’estate
Soggetto e sceneggiatura: Alberto Ostini
Disegni: Luca Genovese

Qui Dylan Dog, imbucato al matrimonio di cui sopra grazie all'aiuto del fratello dello sposo, condivide un doloroso ricordo di un'estate lontana con il suo ospite. Isolati dalla festa di matrimonio del Hawthorne in una vecchia cisterna, i due uomini discutono di amicizia, di famiglia e di lealtà.

Il giochetto delle storie inaspettatamente collegate funzione. Rende intrigante la seconda storia e svela quello che succede tra le pieghe dei racconti. Entrambe sono state ben scritte da Ostini e, seppure il suo stile non mi sia congeniale, riccamente illustrata da Bacilieri la prima e, già più in linea con i trascorsi del padrone di casa ed Indagatore dell'Incubo, da Luca Genovese.

Se per anni gli almanacchi si erano contraddistinti per storie poco intriganti e dossier acculturanti, quest'anno la tendenza sembra essersi invertita con quest'ultimo.
Speriamo che il 2017 porti maggiore equilibrio lungo le via della Forza... ehm dell'orrore.