venerdì 30 settembre 2016

Batman 53

Batman #53 (110)
di SCOTT SNYDER, PETER J. TOMASI, TOM KING, TIM SEELEY, James Tynion IV, Yanick Paquette, Fernando Pasarin, Carmine Di Giandomenico

Contiene Batman 49, Detective Comics 48-49, Grayson 17
Specifiche
Titolo: Batman #53 (110)
Linea: Lion
Collana: Batman
ISBN: 9788893512558
ISSN: 9771887472334-60110
16,8×25,6, S, col., 96 pp
Pubblico: Per Tutti
Genere: Supereroi
Titolo da: edicola
Prezzo: € 4.50

Bruce Wayne ha preso coscienza di se. Nel momento giusto, ossia quando il nuovo Batman è così nelle peste che Gotham sta cadendo nelle mani, dalle unghie affilate, del misterioso Bloom. Per tornare a vestire i panni dell'originale Cavaliere Oscuro, il miliardario, dovrà usare LA macchina di sua invenzione per trasferire la coscienza del crociato incappucciato nei suoi possibili eredi. Bruce Wayne perderà tutto ciò che ha ricevuto dalla sua nuova vita o le due esistenze potranno convivere?
Al posto di Capullo,  Yanick Paquette alle tavole ci avvicina sempre di più al ritorno dell'unico Batman. Il lavoro di Snyder per guidare sul sentiero della rinascita Bruce Wayne sembra interessante. Sarà da ben valutare come rimetterà al proprio posto i comprimari.

Un'avventura investigativa per il Superpesante Commissario Gordon lo ridimensiona e ci fa capire quanto inutili gli siano indosso i panni della riserva di Batman. Interessante è il rapporto con la figlia, Batgirl, che è sempre un piacere vedere in azione.

Grayson persiste nella sua confusa inutilità. Unica nota positiva è la presenza della matita di Carmine Di Giandomenico. L'italiano è virtuoso, lo ha dimostrato ampiamente sulle copertine e di Dylan Dog, per la serie i Colori del Buio, ed illustrando alcune storie dell'Indagatore dell'Incubo e di Orfani. Il suo tratto è però danneggiato da una colorazione non ottimale.

martedì 27 settembre 2016

Alla ricerca di Dory

Dory, l'amica blu di Nemo e Marlin, si ricorda di aver avuto dei genitori e parte alla loro ricerca.
Il viaggio la porterà a confrontarsi con la sua disabilità, la perdita di memoria a breve termine, ed a ripercorrere al contrario una strada percorsa anni prima. Ritrovando vecchi amici ed incontrandone di nuovi lei, Marlin e Nemo vivranno una nuova avventura.

Tanto uguale a quella di tredici anni fa.
Un film del quale sentivano il bisogno solo i markettari della Disney e della Pixar per raggranellare un po' di soldi vintage. Un ennesimo seguito/remake che affonda sempre di più la qualità dei prodotti Pixar. Questo Finding Dory si piazza decisamente sotto al livello raggiunto da altri prodotti Disney degli ultimi anni. Non vede nemmeno Zootropolis, Inside Out o Frozen. Forse fa giusto il paio con Arlo, ma lì era un'idea originale. Qui la storia ricalca appieno quella del primo capitolo, senza alcuno spunto originale. Non sono presenti avversari, nemici, malvagi di sorta. Solo uno scorbutico, personaggio azzeccato, ma buon Octopus di nome Hank.
Il film si trascina per quasi cento minuti, di cui almeno venti (esclusi i titoli di coda) di troppo.
Nulla si può dire della qualità della resa grafica e delle animazioni. Anche se a me l'apparente eccessiva umanizzazione dei pesci pagliazzo non è che sia piaciuta molto.


Il prezzo del biglietto lo ripaga, in ogni caso, il corto proiettato prima del film vero e proprio. Lo svezzamento del piccolo gabbiano è tanto tenero quanto commovente. La Pixar questo sa fare, ancora, in modo egregio: i corti. Spettacolare.


Tirando le somme: no, non ne vale la pena. Una perdita di tempo che, nel buio della sala, porta al sonnellino facile facile.


Titolo originale Finding Dory 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 2016 
Durata 97 minuti 
Genere animazione, commedia, avventura 

Regia Andrew Stanton, Angus McLane (co-regia) 

Soggetto Andrew Stanton 
Sceneggiatura Andrew Stanton, Victoria Strouse 
Produttore Lindsey Collins 
Casa di produzione Pixar Animation Studios 
Art director Don Shank 
Montaggio Axel Geddes 
Musiche Thomas Newman 

Doppiatori originali

Ellen DeGeneres: Dory
Sloane Murray: Dory da piccola
Lisa Geddes: Dory da adolescente
Albert Brooks: Marlin
Hayden Rolence: Nemo
Ed O'Neill: Hank
Diane Keaton: Jenny
Eugene Levy: Charlie
Kaitlin Olson: Destiny
Ty Burrell: Bailey
Idris Elba: Fluke
Dominic West: Rudder
Bob Peterson: maestro Ray
Andrew Stanton: Scorza
Bennett Dammann: Guizzo
Bill Hader: Stan
Kate McKinnon: moglie di Stan
Sigourney Weaver: voce dell'istituto oceanografico
Alexander Gould: Carl
John Ratzenberger: Bill
Katherine Ringgold: Becky L'anatra
Allison Janney: Diva
Willem Dafoe: Branchia
Brad Garrett: Bombo
Austin Pendleton: GluGlù
Stephen Root: BloBlò
Vicky Lewis: Deb e Flo
Jerome Ranft: Jacques
Torbin Xan Bullock: Gerald
 

Doppiatori italiani

Carla Signoris: Dory
Charlotte Infussi D'Amico: Dory da piccola
Sara Labidi: Dory da adolescente
Luca Zingaretti: Marlin
Gabriele Meoni: Nemo
Ugo Maria Morosi: Hank
Melina Martello: Jenny
Carlo Valli: Charlie
Francesca Manicone: Destiny
Ambrogio Colombo: Bailey
Stefano De Sando: Fluke
Pasquale Anselmo: Rudder
Marco Mete: maestro Ray
Stefano Masciarelli: Scorza
Sebastiano Pezzulli: Guizzo
Gerolamo Alchieri: Stan
Franca D'Amato: moglie di Stan
Licia Colò: voce dell'istituto oceanografico
Alex Polidori: Carl
Renato Cecchetto: Bill
Stefanella Marrama: Becky L'anatra
Silvia Pepitoni: Diva
Angelo Nicotra: Branchia
Massimo Corvo: Bombo
Oliviero Dinelli: GluGlù
Luca Graziani: BloBlò
Giò Giò Rapattoni: Deb e Flo
Alessandro Ballico: Jacques
Massimiliano Rosolino: Charlie il Pesce Luna
Baby K: ricercatrice Debbie

venerdì 23 settembre 2016

Puffi 2017 - L'anteprima

Che ti ammali qualche giorno, vaghi nell'Internet vedi certe cose e peggiori.

Onestamente ho aspettato un po' a pubblicare la notizia perché non credevo ai miei occhi. Principiamo dall'inizio. A gennaio 2017 uscirà la nuova serie dei puffi Schleich, gli unici che colleziono, e sarà composta da sei elementi:

20794  Guardian Angel (angelo custode);
20795  Smurf with key (puffo con la chiave);
20796  Groom (sposo);
20797  Smurf with Cloverleaf (puffo con quadrifoglio);
20798  Smurf with bunch of flowers (puffo con mazzo di fiori);
20799  Bride Smurfette (puffetta sposa);

e sono orribili. Almeno dalla foto disponibile. Hanno uno sculpt completamente diverso dal solito, che si avvicina a quello dei pupazzetti che per mano della Giochi Preziosi avevano invaso le edicole e gli scaffali dei Toys. Oltre a questo, ed ad essere un set ridotto, è manifesta l'assenza di un Grande Puffo e di quella che si chiama originalità. Davvero ancora una volta i puffi sposi? Per di più con gli occhi a mezz'asta, da sonnambuli? Ancora quello col mazzo di fiori? Ancora l'angelo? Ma l'originalità dove è finita? Avete finito tutto lo sprint con gli esploratori del 2016?


Speriamo sia uno scherzo.
In più cosa dovremo aspettarci? Un set per marzo 2017 ispirato al film Smurfs The Lost Village di prossima uscita?

Vogliamo fare un altro scherzone come quello dei quattro puffi calciatori dedicati a Euro2016? Di cui non sapeva nulla nessuno e che son diventati materiale speculativo per i negozianti? Quattro puffi, stesso stampo, quattro colori di maglia diversi (Germania, Francia, Spagna, Italia) che, adesso, solo perché ne avete stampati pochi vengono venduti ad 80€ il set? Va bene la passione, va bene il collezionismo, va bene tutto, ma mica stiamo parlando di oro: è abs!


Prezzi folli.
Per favore tornate in voi stessi prima che la passione passi!

UPDATE. 22.12.2016

Visto che per Natale, ai più fortunati, arriveranno un po' di soldini, ecco che la Schleich ci suggerisce come investirli. Grazie alle immagini misteriose su Bluedwarfs ecco come potrebbero presentarsi i set aggiuntivi previsti per il 2017.

Set 1
Set 2
Somma dei Set 1 & 2
Playset.

Prezzi? Il primi due sui 17€ cad, il secondo il doppio, il terzo si conferma intorno ai 35€.

Vedremo, anche se le aspettative non sono molto alte.

giovedì 15 settembre 2016

Indipendence Day: Risurrezione

Sono passati venti anni da quel quattro di luglio nel quale gli alieni tentarono di conquistare la Terra e vennero sconfitti grazie ad un virus informatico.
La civiltà umana ha fatto passi da gigante grazie alla tecnologia sottratta agli invasori e riconvertita in ogni settore, dalle armi ai trasporti. Sono passati venti anni e gli alieni hanno avuto il tempo di preparare una nuova invasione. Arrivano e ci ribaltano come dei calzini. Poi però...

Eh, sì. Questa è l'elaborata trama pensata dagli sceneggiatori capitanati dal regista di questo, e dell'originale, capitolo della lotta alieni vs terrestri: Roland Emmerich. Il regista è un vero esperto dei disaster movie ed ha rotto molti schemi in passato, offrendoci momenti di onesto divertimento spensierato. Oggi, dopo qualche flop di troppo, torna dietro alla macchina da presa per dirigere il secondo (dei tre) capitoli della sua saga fantascientifica preferita. Gli riesce bene? Mica tanto.
Nel senso che durante le due ore di questa pellicola sono ricche di avvenimenti, informazioni, nozioni, colpi di scena (per quanto prevedibili) e graditi ritorni, ma il pathos è completamente assente. 


Certo le scene di disastro sono sconvolgenti, ci mancherebbe altro da Emmerich, ma è a tensione sempre alleggerita che viene a mancare. Ciò che succede è un innanellamento di stereotipi, che peraltro lo stesso cineasta ha contribuito a consolidare, con nessuna vera innovazione, se non in campo visivo. Ciò che vediamo sullo schermo è un ripetersi degli avvenimenti del primo film mescolati ad effetti alla Alien, Predator e tanti altri film di fantascienza che ci sono passati davanti negli ultimi venti anni.



Ciò che salva la baracca dall'oblio e la rende scorrevole è il cast scelto. Sebbene i ruoli siano ovvi e Jessie Usher negli ereditati panni di Dylan Dubrow-Hiller faccia pesantemente rimpiangere l'assente Will Smith, gli altri, tra nuovi e vecchi, portano a casa la missione. Rivedere l'invecchiato presidente Withmore, con barba e faccia di Bill Pullman, Jeff Goldblum e Judd Hirsh, padre e figlio Levinson è stato veramente un piacere (anche se la sottotrama di quest'ultimo è veramente inutile in oltre ogni concepibilità). Una buona aggiunta è stata Charlotte Gainsbourg, la dottoressa Catherine Marceaux, Sela Ward, dopo aver lasciato il lavoro come avvocato presso l'ospedale in cui opera il Dott. House, suo ex-marito, è diventata Presidente degli Stati Uniti d'America e non ne fa una giusta. Tendenzialmente inutile Maika Monroe, la figlia Pullman nel film. Risolleva un po' il morale il piccolo Thor, Liam Hemsworth, che se non lo guardi bene quasi ti convince di essere suo fratello. 

Si chiama davvero così!
Infine, si sa, ormai, che il mercato cinese è diventato il secondo in ordine di incassi a livello mondiale doverosa, quindi, la presenza di Angelababy. Chi è? Rain Lao la pilota cinese dello squadrone anti-alieni. Bel sorriso, minuta e simpatica. Fa specie comunque che tutti i più abili top-gun interstellari siano dei ventenni alle prime esperienze di volo.

Un gradito ritorno.
Ultima menzione per Brent Spiner. Io l'avevo creduto morto durante il primo film, invece, sorpresa, risorge dal coma proprio a venti anni di distanza. La sua storia è piacevole, divertente grazie al pizzico di follia che riesce ad iniettare in ogni sua apparizione. Mi fa piacere (piccolo spoiler) che sia suo la battuta che chiude il film.

La pellicola è guardabile. Non segnerà un'epoca come è accaduto per il suo predecessore, non trasmette emozioni, non eccelle nel divertimento. In ogni caso è un buon disaster movie.


Titolo originale Independence Day: Resurgence 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 2016 
Durata 120 minuti
Rapporto 2,35 : 1 
Genere fantascienza

Regia Roland Emmerich 

Soggetto Roland Emmerich, Dean Devlin, James A. Woods, Nicholas Wright
personaggi creati da Dean Devlin e Roland Emmerich 
Sceneggiatura Roland Emmerich, Dean Devlin, James A. Woods, Nicholas Wright, James Vanderbilt 
Produttore Dean Devlin, Roland Emmerich, Harald Kloser 
Produttore esecutivo Ute Emmerich, Carsten H.W. Lorenz, Larry J. Franco 
Casa di produzione 20th Century Fox 
Distribuzione (Italia) 20th Century Fox 
Fotografia Markus Förderer 
Montaggio Adam Wolfe 
Musiche Harald Kloser, Thomas Wanker 
Scenografia Barry Chusid 
Costumi Lisy Christl 
Trucco Stuart Gordon Tribble 

Interpreti e personaggi

Liam Hemsworth: Jake Morrison
Bill Pullman: Thomas J. Whitmore
Jeff Goldblum: David Levinson
Jessie Usher: Dylan Dubrow-Hiller
Maika Monroe: Patricia Whitmore
Sela Ward: presidente Lanford
Charlotte Gainsbourg: dottoressa Catherine Marceaux
Joey King: Sam
Judd Hirsch: Julius Levinson
Vivica A. Fox: Jasmine
William Fichtner: generale Adams
Brent Spiner: dott. Brakish Okun
DeObia Oparei: Dikembe
Gbenga Akinnagbe: agente Travis
Samantha Logan: Anissa
Angelababy: Rain Lao

Doppiatori italiani

Andrea Mete: Jake Morrison
Sandro Acerbo: Thomas J. Whitmore
Massimo Corvo: David Levinson
Simone Crisari: Dylan Dubrow-Hiller
Joy Saltarelli: Patricia Whitmore
Laura Boccanera: presidente Lanford
Carlo Valli: Julius Levinson
Angelo Maggi: generale Adams
Marco Mete: dott. Brakish Okun
Veronica Puccio: Rain Lao

martedì 13 settembre 2016

Batman 51

Batman 51 (108)
di Scott Snyder, Tom King, Tim Seeley, Greg Capullo, Stephen Mooney, Mikel Janin
Contiene batman 47, Grayson 14-15,

Specifiche
Titolo: Batman 51 (108)
Linea: Lion
Collana: Batman
Autore: Scott Snyder, Tom King, Tim Seeley, Greg Capullo, Stephen Mooney, Mikel Janin
ISBN: 9788893510912
ISSN: 9771887472334-60108
16,8x25,7; S, col., 72 pp
Pubblico: Per Tutti
Genere: Supereroi
Titolo da: edicola
Prezzo: € 3.50

Batman ha messo alle strette Mister Bloom. O forse è il contrario? Pivello si è ribellato a chi doveva proteggere, ma, forse, potrebbe aiutarlo lo stesso.
Intanto, dopo una gita nei sotterranei di Gotham con uno dei nuovi Robin, Bruce Wayne inizia a sospettare una verità su se stesso. Accanto a lui, sulla panchina vista lago sulla quale ama andarsi a sedere per riflettere, si siede uno strano individuo che sembra condividere con lui ricordi su quel luogo.

A piccoli passi, sempre troppo lentamente, quasi un anno di camminata, ci stiamo avvicinando al momento in cui il vero Batman potrebbe tornare alla luce. Io continuo a chiedermi, comunque, come si legheranno i momenti trascorsi qui, sulla serie principale, con quello che sta accadendo nelle avventure del Crociato Incappucciato su Justice League. Troveranno il modo. Io non vedo l'ora di rimettere al suo posto Gordon, ma con quello che sta accadendo a Gotham lo trovo difficile, e ridere il mantello al vero e solo Batman.

Su questo mensile ci sono le due collane di cui poco frega a chiunque. Detective Comics, che era sempre stata interessante, butta li la Robin War, iniziata su un'altra testata, e qui già al secondo capitolo. Per me era già troppo un pettirosso, figuriamoci vederne una moltitudine. Servirà a riportare al centro delle scene la Corte dei Gufi, ma la dimenticherò presto.
Grayson sta per iniziare a smantellare Spyral. In questo numero transitorio scopriamo l'origine della società segreta che vuole sapere i segreti di tutti, in primis gli eroi se ce lo fossimo dimenticati, e che vuole annientare se stessa per ritornare più forte. Un concetto da mal di testa, interessante, ma anche: basta!

mercoledì 7 settembre 2016

Justice League 52

Justice League 52
di Geoff Johns, Dan Abnett, David F.Walker, AA. VV.
Contiene Justice League 48, Earth 2: Society 8, Cyborg 7-8

Specifiche
Linea: Lion
Collana: Justice League
Autore: Geoff Johns, Dan Abnett, David F.Walker, AA. VV.
ISBN: 9788893511865
ISSN: 9772280013001-60052
16,8×25,6, S, col., 72 pp
Pubblico: Per Tutti
Genere: Supereroi
Titolo da: edicola
Prezzo: € 3.95

Il Sindacato del Crimine è stato liberato ed è impegnato a combattere fianco a fianco della Justice League di Wonder Woman e alle Lanterne Verdi l'avvento di Anti-Monitor. Nuovi sviluppi si avranno con l'arrivo di Lex Luthor, la gravidanza di Superwoman ed i piani di Grail per Steve Trevor.

Un numero tendenzialmente interlocutorio, per premettere di calare ancora qualche carta in vista delle mani finali della partita. Accadono un po' di eventi succulenti disegnati molto bene. Siamo in attesa del prosieguo.

E' ancora necessario sottolineare la noia che emerge fluida da Cyborg e Terra-2? Immaginavo. Un risvolto interessante coinvolge, però, la Hawkgirl di Terra-2. Il suo incontro con le amazzoni può dare un sollievo al lettore.

Speriamo bene.

lunedì 5 settembre 2016

Dylan Dog - Remington House

Dylan Dog  N°  360 
Remington House

Soggetto e Sceneggiatura: Paola Barbato 

Disegni: Sergio Gerasi 

Copertina: Angelo Stano 

Periodicità: mensile 
Uscita: 27/08/2016
Prezzo: 3.20€

Una casa nella quale si è svolto il massacro di una famiglia. La guida turistica in questo triste luogo è il lavoro di Tara, nuova cliente di Dylan Dog. Lui in quella casa c'era stato proprio il giorno del tragico evento, in veste di poliziotto pivello di Scotland Yard. Lei spera di ottenere da lui qualche dettaglio in più sugli eventi di quel giorno, per riuscire a conservare il posto di lavoro. Nonostante le sue reticenze, l'Old Boy, si convince ad accompagnare la ragazza durante una visita, ma ovviamente, niente va come deve andare.
Davanti agli occhi dell'inquilino di Craven Road, come sotto l'influsso di una possessione, le persone iniziano ad uccidersi a vicenda.

Paola Barbato si ripete. Nel senso che ripete proprio un canovaccio che l'ha già vista protagonista in, almeno, una storia breve; la storia breve che l'ha vista protagonista sia ai disegni che ai testi. Una storia trita e ritrita, che non aggiunge niente di nuovo a quanto l'autrice ha proposto fino ad oggi. Anzi, quella che sembra scarsezza d'idee, le toglie un po' di appeal. La storia è tendenzialmente banale ed a tratti porta il lettore ad interrogarsi sulla logica delle azioni compiute in scena.
L'albo si salva per la capacita di Segio Gerasi di creare ambienti opprimenti e di rendere al meglio gli effetti spaventosamente speciali richiesti dalle situazioni.

Per assurdo, ovviamente l'albo è stato scritto con anticipo rispetto all'uscita del film al cinema, l'inizio della storia ricorda da molto vicino quello della pellicola dedicata alle nuove Acchiappa Fantasmi.

giovedì 1 settembre 2016

Justice League 50

Justice League 50
Contiene Justice League 46, Earth 2: Society 6, Cyborg 5
di Geoff Johns, Daniel H. Wilson, David F. Walker, Francis Manapul, Alisson Borges, Ivan Reis, Felipe Watanabe, Daniel HDR

Specifiche
Titolo: Justice League 50
Linea: Lion
Collana: Justice League
Autore: Geoff Johns, Daniel H. Wilson, David F. Walker, Francis Manapul, Alisson Borges, Ivan Reis, Felipe Watanabe, Daniel HDR
ISBN: 9788893510189
ISSN: 9772280013001-60050
16,8×25,6, S, col., 84 pp
Pubblico: Per Tutti
Genere: Supereroi
Titolo da: edicola
Prezzo: € 3.95

Wonder Woman, l'unica a non aver ottenuto l'elevazione a dio dopo la morte di Darkseid, deve affrontare le conseguenze dello scontro sulla Terra. Con lei i rimasugli delle Justice League, e Big Barda moglie di Mr. Miracle, devono contenere le devastazioni causate dai seguaci del defunto dominatore di mondi. Gli altri eroi, trasformati in dei, stanno cercando di capire la loro situazione, solo Batman, incoscientemente, sembra godersela, potendo accedere a tutto lo scibile immaginabile. Non sono, quindi, focalizzati su ciò che sta combinando l'Anti-Monitor. Sulle sue tracce, però, c'è Grail, diventata dea dell'anti-vita.

Sempre più grosse, sempre più epiche, sempre con più personaggi, sempre più in situazioni estreme. Ha ancora senso una collana come Justice League? Sì, perché ci permette di godere dell'interazione tra i diversi eroi. No, perché le storie vissute da quelli che sono, prevalentemente, umani li portano fino a punti in cui la psiche di una persona vera cederebbe.
Non lo so, alla fine sarebbe meglio, per il lettore ed il narratore non per chi deve guadagnarci soldoni, realizzare un speciale annuale in cui i più grandi eroi della Terra si incontrano e poi via, ognuno per la sua strada.
In ogni caso rimane l'avventura migliore raccontata su questa collana.

La saga di Terra-2 Society è decisamente noiosa. Jimmy Olsen è il Dott. Impossible, cattivone hacker che vuole la scatola madre per generare la vita a suo piacere. La parvenza di Justice League che si sta andando a formare è carina, ma i disegni non riescono a risollevare quella che sembra essere una trama sciapa. Trama nella quale riescono a trovare posto Power Girl e la Cacciatrice, che sarebbero anche personaggi interessanti.

Nessuna parola da spendere su Cyborg. Anche gli autori stessi sono consci dei plagi grazie ai quali sopravvivono e, dato che se ne sono accorti tutti, mettono nei dialoghi delle battute che li sottolineino. Una tristezza. I disegni si salvano, ma è curioso come Reis ci tenga a sottolineare di avere realizzato solo i layout e che, poi, altri han disegnato per davvero.

Io continuo a dire: volumetto sottile solo per le avventure della JL. A mare tutto il resto.