venerdì 12 agosto 2011

Dylan Dog - Color Fest n. 7

Dylan Dog Color Fest n. 7, semestrale
Copertina: Gianluca e Raul Cestaro

L'illustrazione di copertina è di alta qualità. Ottima caratterizzazione del personaggio ed atmosfera in cui è inserito, peccato che non abbia alcun richiamo alle storie interne e sia fine a se stessa.

Passaggio per l’Inferno
Soggetto e sceneggiatura: Fabrizio Accatino
Disegni: Gigi Simeoni
Colori: Fabio d’Auria

Stano come la sfortuna stradale perseguiti Dylan Dog. Rientrando dalla conclusione di un'indagine verso Londra buca due gomme del maggiolino. Per fortuna arriva in suo soccorso una mini con una ragazza bordo. Accettato il passaggio dalla sconosciuta l'Indagatore dell'Incubo non se la vedrà proprio bene.

I colori di questa storia sono spettacolari. Mai vista una targa disegnata e colorata meglio di quella del maggiolino di Dylan in un fumetto. La storia è semplice e mi ricorda l'inizio della trama di un libro di Stephen King, che ho appena letto e commentato, ma del quale non mi viene il titolo. Un senso di estremo deja vu non mi permette di godermi la trama al meglio. Simeoni in ottima forma, con tratti puliti e dinamici.

Il banco dei pegni
Soggetto e sceneggiatura: Sergio Badino
Disegni: Giancarlo Alessandrini
Colori: Chiara Fabbri Colabich

Un manipoli di senza tetto arriva a casa di Dylan Dog per chiedere il suo intervento. Loro compagni di vita sono stati trovati morti per strada, in circostanze misteriose e con le tasche piene di soldi. Le indagini del nostro lo porteranno alla ricerca del banco dei pegni Diogene, dove qualcuno potrebbe sapere la risposta ai misteri del "Bad Bridge".

Anche qui un senso di già visto. Mi ricorda, in modo lato, Cose Preziose di Stephen King: il banco dei pegni, l'anima e tutto il resto, certo rivisitato con fantasia da Badino. Una buona storia senza pretese, ben disegnata da un maestro come Alessandrini e con i colori scuri e ben dosati della Colabich. Il tutto condito con citazioni (molto marcate) ai Monty Phyton

Luci della ribalta
Soggetto e sceneggiatura: Michele Medda
Disegni: Aldo Di Gennaro
Colori: Studio Rudoni

Gale McCorman è una delle più presenzialiste star della tv inglese. Da circa trent’anni, infatti, compare in ogni show televisivo del Regno Unito. Chiunque la riconosce ovunque vada, ma da qualche tempo la situazione è cambiata. Lei si ricorda di apparizioni in programmi nelle cui registrazioni non è presente. Le persone si dimenticano di lei. Dylan dovrà scoprire cosa sta succedendo prima che lei scompaia del tutto.

Abbastanza originale la storia di Medda, corta, intensa. Di Gennaro dimostra di essere confidente con la matita come nel passato, non me lo ricordo recentemente sulle pagine del Dylan, ma magari mi sbaglio. I colori non sono un gran che, stesso discorso che vale per la storia successiva. Mi ricordavo lo Studio Rudoni molto più performante in un Color fest precedente, ma forse mi confondo io

Strage di mezzanotte
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Montanari & Grassani
Colori: Studio Rudoni

Un ritorno nel passato per Dylan Dog. Un ritorno ad una delle sue prime indagini. Come anni fa ai magazzini Dastan un manichino è tornato in vita ed ha iniziato ad uccidere la gente. L'Old Boy, con l'aiuto dei suoi amici, dovrà muoversi in fretta per impedire l'accrescersi del numero dei cadaveri.

Qui, Gualdoni, autocita la serie per cui scrive. Un ritorno al passato un po' debole e prevedibile sin dalle prime battute, ma gustoso per i collezionisti appassionati. I disegni di Montanari & Grassani, pur professionali, sono i più deboli dell'intero pacchetto di storie non sono supportati dalla colorazione dello Studio Rudoni.

Continuo a considerare il Color Fest un'occasione persa per la Bonelli. Con questa testata avrebbe potuto considerare l'idea di creare una linea "what if" annuale dedicata ad uno dei suo personaggi di punta. Sappiamo che queste idee non sono prese in considerazione dalla casa milanese, ma un abbozzo di tentativo è stato fatto con il Tex Color di inizio mese e speriamo sia un buon segno. Stando così le cose dopo l'ottava o decima uscita di questa collana l'abbandonerò. Per leggere le avventure di Dylan già bastano la serie regolare ed i classici speciali, anche i Maxi iniziano ad essere di troppo.

Tutto sommato una lettura piacevole, con carta di alta qualità e colori brillanti, ma anche abbastanza inutile. Il prezzo di 4.8€ potrebbe spaventare qualcuno.


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