lunedì 30 marzo 2015

Batman 34

BATMAN
Editore: RW LION 
Collana: BATMAN 2012 - n° 34 
Serie: BATMAN - n° 91 
Testi Snyder, Manapul, Tomasi
Disegni Capullo, Buccellato, Eaton

ISBN: 977978886873686691 
€ 3,95 

Batman


L'Enigmista, dalla sua località segreta, ogni giorno, ad un orario preciso, sfida i cittadini di Gotham a porgli un enigma al quale non sappia rispondere. Tutti falliscono.
E' solo con il ritorno in città del Crociato Incappucciato che le braci della speranza si rianimano. Trovare Edward Nygma, sconfiggerlo e restituire la città ai propri abitanti è la  missione che lui, il Commissario Gordon e Lucius Fox si sono posti.
Riuscirà Batman a sorprendere il suo enigmatico avversario?

Anno Zero ha due significati. Il primo è la nascita di Batman e del risveglio della giustizia in città. Il secondo è l'anno in cui l'Enigmista ha preso possesso e messo in croce Gotham. Solo uno di questi due Anno Zero arriverà all'anno Uno. Sarà Batman? O sarà Nygma? La storia di Snyder strizza l'occhio a tanti classici posta atomici per mettere in piedi la sua rappresentazione. Tanti attori si alternano sul palco, ma le storie raccontate sono funzionali all'obiettivo perseguito. Certo, si è liberi di supporre come andrà a finire la storia (mazzate su denti all'Enigmista), ma l'interessante è il viaggio per giungervi. Snyder e Capullo rendono interessante il viaggio sia con la storia che con i disegni. L'atmosfera di eterna alba che regalano i colori della storia. Il tratto grafico pulito e fresco sono un buon viatico.

Detective Comics

Ikarus è una droga che era scomparsa da anni dal mercato. Elena Aguila, morta in fiamme tra le braccia di Bruce Wayne, è il primo nuovo caso da tempo. Il sergente Bullock sospetta fortemente del miliardario, ma non ha prove per perseguirlo.
Intanto Batman cerca chi vende questa letale droga sintetica. Le sue indagini lo conducono su una pista, ma la strada sembra essere molto tortuosa ed arrivare a chi tira le fila potrebbe non essere facile.

Manapul e Buccellato sono una coppia diversa rispetta a Snyder e Capullo. La storia ha una partenza un po' più banale, già vista con dinamiche leggermente diverse su Nightwing, e lo stile del disegnatore è più graffiato e nutrito di colori meno nitidi.
E' un inizio di qualcosa di nuovo. Staremo a vedere.

Morto Nightwing, in coda all'albo troviamo una storia legata a Forever Evil che non riusciva ad essere pubblicata da nessun'altra parte. Un Batman contro Bane nutrito di mazzate e poco altro, che richiama molto il film di Nolan nel quale i due si affrontano.
I disegni sono esteticamente belli. Lo stile di Eaton molto si presto alla realizzazione di pin up e certe tavole intere ce lo fanno capire. Meno gli riesce la parte dinamica della storia, ricca di scontri. Decisamente statico, tanto da non riuscire a suscitare interesse per quello che sta succedendo.

Annotazione. Nella pagina dei riassunti viene presentato un profilo dedicato, titolo e disegno, al Sergente Harvey Bullock. Peccato che nel bugiardino si parli di un certo Leslie Thompkins del quale in nessuna delle storie qui contenute si accenna minimamente.

venerdì 27 marzo 2015

Claymore

Claymore
Titolo orig.  クレイモア (Kureimoa)
Lingua orig.  giapponese
Paese Giappone
Autore Norihiro Yagi
Editore Shueisha

1a edizione   6 maggio 2001 - 4 ottobre 2014
Collane 1a ed.  Monthly Shonen Jump (fino a giugno 2007), Weekly Shonen Jump (fino a ottobre 2007), Jump Square
Tankobon 27 (completa)

Editore it. Star Comics
1a edizione it.  giugno 2005
Collana 1a ed. it. Point Break n. 67
Volumi it.  26 / 27
Genere dark fantasy

Le Claymore sono delle guerriere metà donna e metà yoma, mostri dalle forme più svariate che si nutrono prevalentemente delle budella umane. Queste bellissime donne diafane dagli occhi argentei, vengono assoldate dai villaggi in cui si manifesta la presenza di uno yoma per liberarli, ma non ritirano mai direttamente il compenso. A pensarci è un uomo vestito di nero appartenente all'organizzazione che gestisce l'affare. Quarantasette sono le guerriere che sono parte dell'organizzazione e quando ne muore uno viene sostituita con un'altra. Claire è una ragazza dal passato difficile, è l'ultima delle Claymore, la numero 47, ma è dotata di poteri particolari. La sua formazione la porterà a cercare ed affrontare Priscilla, la ex numero 1 trasformatasi in yoma, che ha ucciso la sua mentore e amica Teresa.

Claymore è andato avanti tredici anni in Giappone, sottoforma di manga ed ha anche dato vita ad una serie televisiva di successo. I tonbakon originali sono suddivisi in capitoli denominate scene. Ogni scena à composta, più o meno di otto atti. La narrazione è snella, piacevole e semplici. La storia riprende argomenti cari al fantasy nipponico con mostri generati dal corpo umano, prevalentemente di sesso maschile. Qui gli uomini, però, sono solo delle pedine ad uso delle donne. Donne sono coloro che li sterminano, donne sono gli yoma risvegliati più potenti e pericolosi. Una parte critica alla società moderna, una parte storia fantasy, con richiami agli elfi nell'iconografia delle combattenti, una parte horror giapponese con mostri deformi e deformabili.
Il disegno si contraddistingue per il tratto pulito, nitido e luminoso. La caratterizzazione dei personaggi non è molto marcata, pochi dettagli permettono di distinguere le protagoniste l'una dall'altra, soprattutto nelle scene di battaglia in cui sono coinvolte più Claymore. Quando si tratta di disegnare gli yoma, comunque, si nota un gran lavoro di ricerca sia naturalistica che nel campo dei mostri orrorifici. Se l'originalità a volte latita, non si può dire altrettanto del talento grafico di Norihiro Yagi. La resa risulta essere impressionante e la cura messa in alcune tavole è da capogiro.
L'ambientazione si riconosce in quella di un classico fantasy medioevale, con borghi, paesini e castelli già diroccati. Non si può dire che anche questi dettagli vengano trascurati. Se i centri abitati sembrano essere un po' troppo tutti uguali, medioevo europeo, non si può negare che tutto sia rappresentato con dettagli accurati e ottima perizia grafica.

Un manga, concluso, di piacevole e scorrevole lettura. Una lettura coinvolgente. Non mi è dispiaciuto affatto.

giovedì 26 marzo 2015

Sandman Overture

Sandman Overture 01
di Neil Gaiman, J.H. Williams III

Contiene Sandman Overture 1, Sandman Overture Special Edition 1

Specifiche
Titolo: Sandman Overture 01
Linea: Lion
Collana: Sandman Overture 01
Autore: Neil Gaiman, J.H. Williams III
ISBN: 9788868735333
16,8x25,6, S, col., 48 + fold-up pp
Pubblico: Per Tutti
Genere: Fantastico
Titolo da: libreria

Sandman, per molti, non ha bisogno di presentazioni come non ne ha il suo autore Neil Gaiman.
Ho letto i primi due numeri di questa sua vita editoriale, l'Overture, il prequel delle vicende pubblicate prima in Omnibus, ormai introvabile, sia da Planeta che da Lion ed ora ristampate in Deluxe dalla Lion. La trama è in costruzione, si svilupperà in sei numeri di piccola foliazione, ed i dialoghi sono complessi e richiedono l'attenzione completa del lettore. Questo è dovuto anche alla ricchezza grafica delle pagine illustrate da J.H. Williams III. Il disegnatore resta fedele a quanto verrà visto nel futuro di Morfeo e riempie la pagina con una gran quantità di dettagli e particolari. Tale concentrazione di oggetti, soggetti e colori non rende, comunque, meno agevole la lettura, anzi.
In queste quattro righe volevo solo accennare a due particolari osservazioni che derivano dal redazionale alla fine storia della storia del primo albo.
Nelle prime pagine di questo viene spiegato come è stata realizzata, nelle stamperie canadesi per il numero 1 in lingua originale, la pagina finale dell'albo. Tale pagina non è semplice, ma si tratta di un certosino lavoro di stampa su quattro pagine unite insieme tra loro, tali da formare una pagina lunghissima sulla quale si dipana la conclusione della storia. La realizzazione di tale concetto è rimasto anche nell'edizione italiana. Peccato che sulla pagina seguente il redazionale sia stampato per almeno due dita fuori dalla pagina e quindi illeggibile.

Seconda osservazione. Nell'intervista a Williams si tratta approfonditamente dei baloon traslucidi studiati per la realizzazione dei dialoghi in Sandman Overture. Nell'edizione italiana del primo numero non vi è alcun baloon traslucido. Neanche nelle tavole riprodotte in dettaglio nel redazionale, a mo' di esempio, se ne trova traccia. Mi chiedo a questo punto: in originale è uscito con i baloon traslucidi, oppure no?

Rimango in attesa dei prossimi numeri. Questa Overture di Sandman sembra molto interessante.

mercoledì 25 marzo 2015

Lego - Ritorno al Futuro

Torniamo a parlare di Lego e dell'alta contagiosità dei mattoncini danesi.
Esistono le serie regolari, dove si va per soggetto ed a gusto personale, ed esiste la serie CUUSO. O meglio, visto l'improponibile nome i geni del marketing della Lego hanno deciso di trasformarlo in Lego Idea. Cambia il nome, ma il concetto è lo stesso. I fan della casa danesi utilizzano i mattoncini ad incastro per costruire ciò che vogliono. Inviano il progetto a casa madre. Gli specialisti lo esaminano, lo buttano su una dedicata pagina nell'internet e chiedono agli altri fan di votare. Tra tutte le idee proposte, quelle che arrivano a 10000 voti passano in pregiudicato per essere realizzate e messe in vendita. Non tutti i set che raggiungono la quota di voti prefissata vengono realizzati, ma uno di questi è stato la DeLorean di Ritorno al Futuro.
All'inteno della scatola, ispirata non poco al film di Steven Spielberg con Michael J. Fox e Christopher Lloyd, troviamo un libretto di istruzione, ricco di curiosità sul film, e delle buste, finalmente, non numerate con tutti i pezzi.
L'assemblaggio è veloce e preciso. Senza correre si riesce a completare l'opere in un'ora, un'ora e mezza.
Ci sono le ali di gabbiano funzionanti, c'è Mr. Fusion, c'è la targa del futuro, ci sono delle fantastiche ruote a scomparsa sotto la carrozzeria. C'è Doc Brown, con la doppia faccia, c'è Marty col suo skate. C'è la possibilità di realizzare le tre versioni della macchina del tempo, ciascuna per ogni film realizzato. Semplicemente togliendo un pezzo dal modello base, sostituendo le ruote ed aggiungendo Mr. Fusion possiamo giocare con l'auto del capitolo cinematografico che abbiamo preferito.

Un difetto? Il modello, seppure dettagliato e ben concepito è un filo troppo piccolo. Far entrare entrambi i personaggi nell'abitacolo della vettura è veramente un'opera di difficile ingegneria ad incastro. L'unico modo, e pure con questo le portiere è improbabile che si chiudano senza problemi, è mettere entrambi gli omini inclinati verso l'interno, con le teste a coprire il flusso canalizzatore, per intenderci. Avessero realizzato il pianale della macchina un poco più largo avrebbero risolto ogni problema.

Tutto sommato? Un gran bel modellino che ha il merito di aver dato risalto alla serie CUUSO, divenuta famosa anche tra i normali acquirenti proprio grazie a questa Idea. Ad oggi oltre ad idee più serie, come il tris di uccelli, le donne in carriera ed altri, possiamo trovare, o troveremo, anche, set più popolari: la ECTO-1 dei Ghostbusters, il TARDIS del Doctor Who ed altre belle sorprese per collezionisti e malati di vintage.

Ma basta parlare e vediamo un po' come si presenta la mitica DeLorean e buon Ritorno al Futuro.
C'è lo skate di Marty, ma manca Einstein.
La targa del futuro.
Personalizzabile in ogni modo.

martedì 24 marzo 2015

Original Sin 4

ORIGINAL SIN 4
COVER EYE
MARVEL MINISERIE 155
Autori: J. Aaron (S), M. Deodato Jr. (D)
17x26, B., 64 pp., col.
Contiene: Original Sin #7-8
MARVEL ITALIA
Disponibile dal 12/03/2015

Tiriamo le somme. Midas, Orb e Exterminatrix si stanno recando sulla Luna per recuperare quanto più potere possibile dai resti della base dell'Osservatore.
Gli eroi sono impegnati in una lotta all'ultimo sangue contro l'Uomo sul Muro, il loro amico invecchiato, colui che li ha traditi e che potrebbe, persino, aver ucciso Uatu: Nick Fury. Il Colonnello svelerà segreti ad alcuni di loro che cambieranno le vite di chi li ascolterà.
Intanto l'eterogeneo gruppo che comprende Bucky, Doctor Strange, Rocket Racoon è alla ricerca di qualche risposta ai misteri davanti ai quali li ha messi il vecchio Howl Commando ed i suoi LMD.

Alla fine? Una storia abbastanza inutile. Soprattutto da seguire in quattro mesi. Fosse stata un one shot di più pagine avrebbe deluso di meno. I sospetti vengono tutti confermati. Non è come un romanzo giallo nel quale il colpevole salta fuori all'ultimo e non era mai stato nominato prima nella storia. Qui è abbastanza chiaro. Sinceramente io mi ero messo a leggerla nella speranza, promessa, che chiarissero perché c' è in giro un Fury nero dopo che il Fury originale era stato bianco fino alla creazione dell'Universo Ultimate. Promessa non mantenuta. La storia è a tratti confusionaria e tira in ballo personaggi che appaiono per poche vignette, alcuni neanche parlano, oppure giusto per richiamare successi cinematografici (vedi Rocket Racoon).
I disegni sono sempre curati e dettagliati anche se, a volte, eccedono in informazioni e diventano troppo caotici. Deodato è bravo e lo sa. In alcuni passaggi se ne compiace fin troppo tanto da tendere a stancare il lettore.

Non tutto è da buttare via, ma il lasso di tempo in cui è stata pubblicata la storia ed il valore aggiunta che ha portato sono inversamente proporzionali. Sono lontani i tempi di AvsX.

Speravo un po' meglio.

lunedì 23 marzo 2015

Original Sin 3

ORIGINAL SIN 3 
COVER EYE
MARVEL MINISERIE 154
Autori: J. Aaron (S), M. Deodato Jr. (D)
Contiene: Original Sin #5-6
17x26, B., 48 pp., col.

MARVEL ITALIA

Disponibile dal 12/02/2015
prezzo: € 3.00

Nick Fury è un anziano signore. La formula dell'infinito ha perso ogni suo potere e tutti gli anni sulla schiena dell'ex comandante dello S.H.I.E.L.D. si affacciano ora dopo ora a chiedere il conto. Circondato da decine di Life Model Decoy dalle sue sembianze, riceve gli eterogenei eroi da lui radunati, per indagare sulla morte dell'Osservatore, nel suo rifugio segreto. Qui racconta loro la sua storia segreta. Racconta a tutti come è diventato chi è e quello che ha dovuto fare per rimanere se stesso così a lungo. I possesso dei due occhi dell'Osservatore e con prigioniero Orb, tenta di attivarli per conoscere i segreti detenuti dal loro proprietario originale.
Intanto, anche Midas e suo figlia sono alla ricerca degli occhi.
I Vendicatori scoprono che il Fury con cui hanno mangiato la bistecca il giorno prima era un LFM e vogliono vederci chiaro.

Con i nuovi colpi di scena un paio di passaggi dei numeri precedenti si rivelano completamente inutili. Ci si accorge, anche, che molta della trama ordita non è stata utile al fine di trovare l'assassino dell'Osservatore, ma solo a gettare le basi per il passato del Colonnello. In pratica dell'omicidio, quello che avrebbe dovuto essere il fattore trainante di tutta la storia, ancora non si sa nulla. La storia di Aaron è un pretesto per indagare sul passato, presente ed offrire uno sguardo sul futuro di Fury; personaggio veramente poco usato negli ultimi anni dalla Marvel.
Deodato Jr, per fortuna, si riprende un po' dall'eccesso di nero del numero precedente. Qui, nonostante gli ambienti siano più o meno gli stessi di quelli visti sul secondo capitolo italiano della saga, le immagini sono più luminose. I dettagli sono più valorizzati e non viene male agli occhi nel cercare di decifrare quanto disegnato.

Al momento viste le scarse ripercussioni, la voglia della Marvel di vendere collane parallele, la scarsa, anche se promessa, componente investigativa, questa saga non sta mantenendo le promesse del primo numero. Sì, tanti eroi di secondo piano stanno venendo valorizzati, ma non è proprio chiaro a cosa serva questa miniserie.

venerdì 20 marzo 2015

Original Sin 2

ORIGINAL SIN 2
COVER MYSTERY
MARVEL MINISERIE 153
Autori: J. Aaron (S), M. Deodato Jr. (D)
Contiene: Original Sin #3-4
17x26, B., 48 pp., col. 
MARVEL ITALIA

Disponibile dal 15/01/2015
prezzo: € 3.00

Perché Bucky si è comportato in quel modo? Ha messo in mostra il suo vero essere od abbiamo frainteso qualcosa?
Chi è Nick Fury?
Perché i gruppi che investigano su quanto successo all'Osservatore sono così eterogenei? Si aggiungerà qualche altro elemento a ciascuna squadra?
Ma il Dottor Strange è sempre stato così minaccioso?
Quali segreti sono stati rivelati dall'esplosione dell'occhio dell'Osservatore in possesso di Orb? Dov'è l'altro occhio?

Non so se sia un effetto della stampa nostrana, non so se fosse proprio così anche in originale, ma il chiaro scuro di Deodato, questa volta, è troppo scuro. In alcune vignette si fatica a distinguere i personaggi, dettagli importanti sembrano andare persi.  Speriamo che non si vada avanti così o l'ultimo numero fanno prima a stamparlo tutto nero.
La storia di Aaron è un giallone d'altri tempo con un pletora di eroi in costume a ricoprire il ruolo delle comparse. Il colpo di scene alla fine del volume dovrebbe incuriosire, ma, dopo anni di fumetti, ti lascia solo esclamare: "Ancora?". Speriamo che i prossimi snodi della trama abbiano un senso più ampio che quello di spiegare perché dopo il film degli Avengers vi sia anche nel mondo dei fumetti un Nick Fury nero, che coesiste con il classico Nick Fury caucasico.

Attendiamo.

giovedì 19 marzo 2015

Original Sin 1

ORIGINAL SIN 1
COVER EYE
MARVEL MINISERIE 152
Autori: Jason Aaron (S), Mike Deodato Jr. (D)
Contiene: Original Sin #1-2
17x26, B., 64 pp., col.
MARVEL ITALIA
Disponibile dal 11/12/2014
prezzo: € 3.30

Sulla Luna vive l'Osservatore. Meglio. Sulla Luna viveva Uatu l'Osservatore finchè qualcuno non ha deciso di ucciderlo, di rubargli le armi e gli oggetti che conservava nella sua magione e di cavargli gli occhi.
Adesso tre squadre, separate, di super eroi stanno cercando il colpevole e gli oggetti sottratti. Nick Fury, fuori dai giochi da tempo, guida le indagini dei Vendicatori. Moonknight, Soldato d'Inverno e Gamora vagano nello spazio, il Punitore e il Dottor Strange cercano risposte nel mondo magico, Emma Frost, Ant-Man e Pantera Nera si spingono nelle viscere della Terra in cerca d'indizi.
Intanto, qualcuno manovra i Senza Mente tenendo tra le mani uno degli strappati dalle orbite dell'Osservatore.

Da due anni a questa parte, mai avevo letto così tante pagine del Nick Fury classico. Jason Aaron decide di ripescare  lui, i Senza Mente e due cattivi di serie Z e renderli protagonisti di questi primi due numeri della nuova mini saga Marvel. Storia che non è niente di apocalittico, ma che sembra indirizzarsi verso un approccio più soft, più indagatore, più figlio del mistero che delle scazzottate. Certo che gli eroi non mancano; se ne contano a decine anche in una sola pagina. Quello che cambia è il loro approccio alla storia cambia e richiede minor violenza e più acume.
Al momento le squadre, le diverse sottotrame, sembrano essere in giro a casaccio, sicuramente entro i quattro numeri della serie tutto si risolverà e, probabilmente, nonostante i segreti degli eroi svelati, tutto tornerà come prima. Magari, perché no, anche con un nuovo Osservatore.
I disegni di Mike Deodato Jr, grazie all'aiuto del colorista, mantengono la caratteristica per la quale questo storico autori di fumetti americani è noto: l'abile dosaggio dei chiaro scuri. Certo è uno stile che può anche non piacere, può rendere alcune tavole leggermente pesanti e poco chiare, ma non gli si può dire nulla in quanto cura del dettaglio e cifra stilistica. Guardare i suoi disegni è veramente piacevole, si viene automaticamente spinti a rallentare la lettura delle tavole per assaporare meglio le atmosfere.

Un buon inizio.

mercoledì 18 marzo 2015

Orfani: Ringo - Come pioggia

Orfani: Ringo N° 6
Come pioggia 

Soggetto: Mauro Uzzeo e Roberto Recchioni 
Sceneggiatura: Mauro Uzzeo 
Disegni: Alessio Avallone 
Colori: Nicola Righi

Copertina: Emiliano Mammucari 
 
Periodicità: mensile 
Uscita: 14/03/2015 

La pioggia è incessante. La fuga di Ringo ed i suoi tre ragazzi dai Corvi e dalla Juric è estenuante. Nessun riparo sicuro, nessun cibo certo, solo pioggia.
Il trovare una grotta nella quale asciugarsi un po' e cercare ristoro sembra essere il più alto degli obiettivi. Fino a quando il sole squarcia le nubi, una cittadina allegra, anche se abbandonata, appare in lontananza ed un meritato giorno di vacanza sembra affacciarsi all'orizzonte.
C'è il tempo per ricordare il passato, per divertirsi, per tentare di gestire le nuove dinamiche di gruppo.

Un numero riempitivo, con un paio di "ma come è possibile?" che, a pagine chiuse ti vengono in mente. Tutto sommato questa storia alla Hansel e Gretel non è raccontata male, anche se al fine della trama principale poco aggiunge. Forse ci serve per conoscere un po' meglio Rosa, qualche pesante tratto del carattere di Seba e poco o niente di Nuè e Ringo.
I disegni di Avallone si rispecchiano perfettamente nel canone di Orfani. I suoi bordi delle figure spessi ed avvolgenti danno spessore e riservano belle sorprese per gli amanti delle rosse e di Rosa in particolare. 
I colori di Righi, tendenzialmente sui toni dell'arancio, valorizzano la sequenza della "strega" con il verde acido che emerge dagli sfondi cupi.

Decisamente non mi coinvolge come la prima serie di Orfani, ma ormai siamo a metà e, spero, quando la storia avrà i suoi smottamenti potrebbe farsi davvero interessante.

lunedì 16 marzo 2015

Cartoomics 2015

Il pre Cartoomics è partito in modo estremamente positivo. Rispetto all'edizione 2014, per gli addetti ai lavori, qualcosa è migliorato già da subito: il biglietto elettronico. Nominativo, stampabile casa, con QR Code da validare all'ingresso. Comodo, moderno, rapido.
Infatti, il primo giorno di fiera si arriva al padiglione 16, che quest'anno al 12 c'era Hobby and Work e quindi si cammina di più, e blink. Passato sotto il lettore ottico il biglietto, il tornello si apre senza problemi. Già all'ingresso si capisce la tendenza di quest'anno: Lego! Niente a che vedere con le 50 sfumature di Grey. Due isole enormi con vari tipo di costruzioni realizzate con i mattoncini danesi. La prima con monumenti, robot, personaggi d'animazione con tanto di istruzioni e progetti in vendita, la seconda dedicata a Guerre Stellari, su, nell'area fantascienza. Entrambe con il medesimo risultato: far sbavare. Nei loro pressi Dadiemattoncini di Ancona, Brianza Lug e la fornitissima Cartoleria Andreani di Garbagnate Milanese.



La fiera si presenta ben divisa in aree. Come detto Lego e mattoncini all'inizio, poco distante la zona editori ed autori, una vasta area di materiale giapponese, pochi venditori di fumetti (dall'aria sempre più svogliata) e l'area fantascienza. Andandole a vedere nel dettaglio possiamo dire che sia la zona editori (sia di fumetti  che di giochi da tavoli) e quella degli autori ha avuto un discreto successo tra gli appassionati. Successo dovuto anche all'impegno di Don Alemanno e del suo Jenus, di Bonelli con i suoi disegnatori che firmavano e regalavano ricordi ai fan (tra loro Roberto Recchioni, in elegante completo prugna, Brindisi, Busatta, Manfredi, Medda e tanti altri) e l'impegno di Panini Comics a portare gente come Toffolo e Pacheco sui propri tavoli.

Rw edizioni si è premurata di portare molto materiale in vendita, ovviamente nessuna notizia del cofanetto completo di Lanterna Verde - Nella notte più profonda di cui si attendono notizie solo dal 2013, ma poco altro.
L'area giapponese ha visto cosplayer di ogni razza, religione, edizione, formato, aggirarsi e fare acquisti. Grazie alla consuetudine del venerdì gratis per la gente mascherata anche il primo giorno di fiera ha visto ragazzini bigiare la scuola e mischiarsi con altri ragazzini bigioni.
L'ultima sezione del padiglione 16 era dedicata alla fantascienza. Bel colpo d'occhio quello offerto dai ragazzi di Gotham Shadow, prigione, batsegnale ed un Artiglio Femmina strepitoso. La parte del leone, però, come ogni anno e quest'anno sulla mirabolante superficie di 300 metri quadri, l'ha fatta la 501st Legione. Ambienti ricostruiti con cura, musica a palla, un landspeeder quasi funzionante, costumi spettacolari e grande disponibilità a farsi fotografare. Senza contare la bellissima esposizione di oggetti nel piccolo museo allestito dietro il mercato di Watto e l'ologramma di Darth Vader proiettato su una superficie trasparente. Spero che quest'anno, però ci sia la possibilità di dedicarsi un po' di più ad eventi di beneficenza, oltre a tutta la campagna promozionale che, sicuramente, a fine hanno li vedrà coinvolti con l'uscita del nuovo episodio di Star Wars.


Sempre in tema Star Wars non possiamo dimenticare, nella solita posizione centrale nell'area dedicata, i ragazzi di Jedi Generation. Quest'anno al campo opposto dell'arena, a dividerla con loro, c'era Ludosport. Sia per affetto verso di loro che per la posizione internazionale che sta raggiungendo lo sport da loro proposto, scherma con spada laser, vedere come erano accampati mi ha messo abbastanza tristezza. Fino all'anno scorso avevano un box per loro dove accogliere i visitatori. Quest'anno due tavoli di legno a chiudere il lato corto dell'arena, su solo uno dei due un drappo nero, nessun depliant, nessun bigliettino da visita, poche spade rovinate e con difficoltà ad accendersi. Bisogna dire che le persone, in questo caso, fanno la differenza e suppliscono con la passione e la loro serietà al disagio ed all'imbarazzo di doversi presentare in quelle condizioni.
Al loro debutto, credo, quest'anno, lo stand degli appassionati del Doctor Who: postazione scarna, ma fan calorosissimi.
A vegliare su tutti e sulla buona riuscita dell'evento un gigantesco Daitarn III, accurato in ogni dettaglio. Era il faro illuminante per orientarsi. Alle sue spalle, come altro non poteva essere, il palco per le esibizioni dei cosplayers e MPS Studios con la loro musica.
Al padiglione 20, invece, l'onore di ospitare i gruppi storici, fantasy, dedicati a Games of Thornes e la Umbrella Corporation. Se per i primi la scelta di un'area tutta per loro si può definire azzeccata, ho la sensazione che la Umbrella non abbia giovato del trattamento. Anche al sabato, in orari di pienone, non è che fossero presi d'assalto come gli altri anni. D'altronde con il loro stand così immenso temo si non semplice trovargli una collocazione visibile ed allo stesso tempo lasciare spazio per gli altri. Non so se sono rimasti soddisfatti da questa fiera.


Il pass valido per tre giorni, alla fine, ha passato il test del tornello solo il primo giorno. Il secondo sono dovuto andare in biglietteria con il pass a farmi rilasciare un biglietto omaggio per poter accedere. Diciamo che abbiamo mosso un passo nella giusta direzione e che l'anno prossimo anche questo problema sarà risolto.

Tirando le somme. Tra Agorà, area conferenza e mostra Diabolik organizzata da Astrorina, gli incontri, la mostra mercato e tutti gli eventi organizzati si può ben dire che questa Cartoomics, senza essere a conoscenza dei numeri ufficiali, si può considerare riuscita.
Non credo che il numero degli ingressi abbia  superato quello dell'edizione record dell'anno scorso, forse complice anche lo sciopero dei treni di Trenord ed FS dalle 21 di sabato alle 21 di domenica, ma, comunque, è bello avere un fiera così in casa. Non fa per nulla sentire la mancanza di una Lucca, anche se la magia di una fiera cittadina di quattro giorni è ben altro che tre giorni in un capannone.

Considerazione a latere. Avviso ai naviganti. Per coloro che si volessero recare in visita all'Expo 2015. C'è da camminare un frappo!!! Fate conto che dalla metro all'ingresso della fiera ci sono almeno cinque, sei minuti a piedi. Per arrivare al padiglione 16 almeno altrettanti e l'Expo sarà molto più lontano. Mi auguro che organizzino dei servizi navetta per raggiungere le zone espositive, se no la gente schiatta per strada.








giovedì 12 marzo 2015

Avengers 20

AVENGERS 35
AVENGERS 20 
ALL NEW MARVEL NOW!
Contiene: Avengers #32, Avengers #33, Avengers World #6, Avengers World #7 (prima parte)
Autori: J. Hickman (S), N. Spencer (S), L.F. Yu (D), M. Checchetto (D) 17x26, 
S., 80 pp., col. 
MARVEL ITALIA
Disponibile dal 12/02/2015
prezzo: € 3.50

Avengers

5000 anni nel futuro e poi 50000 anni nel futuro, Capitan America dovrà vedersela con i complicati meccanismi temporali che hanno regolato l'arrivo della seconda Terra contro quella della sua realtà. Troverà mondi nuovi, vecchi amici e vecchi avversari per i quali il tempo sembra non passare. Tutto sempre grazie all'opportuno apparire e scomparire della Gemma dell'Infinito in suo possesso: quella del tempo.

Hickman sta facendo di tutto per incasinare il cervello dei suoi lettori. Butta lì paroloni complessi, con cognizione di causa, ma che spesso non spiegano la dinamica di quello che sta avvenendo. Una storia di difficile lettura, una lunga serie di What If, che potrebbe dare qualche soddisfazione se ben gestita. Ovviamente, poi, riportando tutto a come era prima. Altrimenti le conseguenze sarebbero troppo complicate da gestire, sia nel breve che nel lungo periodo.
Leinil Yu ha, come ho riportato su queste pagine elettroniche, uno stile estremamente apprezzabile. Quello che gli manca è la cura di certi dettagli: non si può a pagina 1, in una vignetta 10x5, non disegnare i dettagli del viso dei tre Vendicatori ritratti in campo lungo. Passi per il Cap che è quasi di spalle, ma disegnare Starbrand completamente in ombra ed il viso, rivolto verso il lettore, della Vedova senza occhi/naso/bocca è veramente ridicolo.

Avengers World

L'attacco a Barbuda, grazie al potere di Manifold, si può attuare. Thor, Hyperion e Capitan Marvel trovano sulla loro strada un'avversaria di tutto rispetto: Smasher. O come si chiama ora: Messaggero. I suoi nuovi poteri le permettono di affrontare i tre Vendicatori senza troppi problemi.

Questa saga sembra realizzata per liberarsi, apparentemente, di qualche vecchio eroe, e di presentarne altri per qualche motivo oscuro, Hyperion, o pro cinema, Falcon. Alla fine resta poco attacco e poco di coinvolgente, se paragonato al ciclo precedente di Avengers World. Storia semplice, entrambi i capitoli, di Spencer, ma disegni ricchi e morbidi di Checchetto.

Nota positiva: entrambe le storie godono di un episodio doppio.
Nota positiva 2: Non c'è più Avengers A.I.. Non ci credevo, ma è accaduto davvero. Sono commosso.

mercoledì 11 marzo 2015

Superman - L'Uomo d'Acciaio 10

SUPERMAN L'UOMO D'ACCIAIO
Editore: RW LION 
Collana: SUPERMAN L'UOMO D'ACCIAIO - n° 10 
Testi J. Lemire, C. Soule, K. Kershil
Disegni: T.S. Daniel, P. Siqueira, E. Barrows, B. Kitson
ISBN: 9788868737009 
€ 3,95 

Batman/Superman

Superman è costretto a chiedere aiuto al Formicaio per rintracciare il Dott. Ray Palmer, esperto di Microverso; il mondo miniaturizzato che vive insieme a noi. Gli serve il suo aiuto per entrare, fisicamente, nel cervello di Batman per cercare di farlo uscire da coma in cui è caduto. Sembra proprio che un mondo miniaturizzato si sia stabilito tra le cellule della sua materia grigia e che non gli permetta di risvegliarsi. Ovviamente la missione non sarà così semplice come sperato. I battaglieri abitanti autoctoni non prenderanno molto bene la presenza di due pellerosa sul loro micro mondo.

Beh, dai, carina. Una storia semplice e simpatica che permette a molti lettori di conoscere il Microverso e l'incarnazione fumettistica del Dott. Ray Palmer, interpretato nel seria Arrow dall'ex Superman Brandon Ruth. Disegni dinamici ed elastici, dai colori vivaci.

Superman/Wonder Woman

Faora e Zod hanno messo fuori combattimento i due eroi più forti della Terra. La loro missione di aprire un varco tra la Zona Fantasma ed il nostro mondo è sempre più vicina a compiersi. La coppia di supereroi non sembra essere in gradi di contrastarli
Acciaccati e ammaccati Superman e Wonder Woman si recano nella fucina di Efesto, nelle viscere dell'Etna, per chiedergli un aiuto. Lo scontro sembra andare per il meglio, ma anche i due invasori kryptoniani hanno dalla loro parte un dio: Apollo, dio greco del sole, che li ricarica di energia in continuazione.
Intanto nelle profondità marine. qualcuno, avvista qualcosa di misterioso. Noi non lo sappiamo, ma sembra proprio Doomsday.

La saga Superman/Wonder Woman è decisamente buona. Utilizzata per approfondire il rapporto tra l'Uomo d'Acciaio e la nuova dea della Guerra, propone interessanti soggetti e mette i protagonisti contro a nemici decisamente potenti. Adesso sono Zod e Faora, tra poco sarà Doomsday, ma per l'Azzurrone avere contro il dio del Sole non sarà una passeggiata in futuro. Non dimentichiamoci che la fonte del potere di Superman è proprio il caldo Sole rosso che nutre la nostra Terra. Interessante anche la figura di Efesto. Ritenuto, erroneamente, un dio minore del Pantheon greco, per il suo vivere isolato, è stato un grande genio e precursore dei tempi. Sarà interessante la sua posizione, se ne assumerà una, nei prossimi duelli che vedranno coivolte le divinità greche ed i supereroi.

Questa testata Lion è abbastanza interessante. Nonostante sia terminata la saga Unchianed continuano ad essere pubblicate storie abbastanza coinvolgenti. Dispiace la scelta di dividere la saga Doomed tra questo e l'altro mensile dedicato a Superman, per aumentare le vendite. Come non mi è piaciuto il giochetto per Forever Evil: Blight continua a non piacermi per questa storia.
Si faranno valutazioni, si prenderanno decisioni.

martedì 10 marzo 2015

Original Sin 0

ORIGINAL SIN 0
MARVEL MINISERIE 151
Contiene: Original Sin #0, Guardians of the Galaxy #14 (III)
Autori: M. Waid (S), J. Cheung (D), D. Abnett (S), G. Sandoval (D)
17x26, B., 48 pp., col. 
MARVEL ITALIA
Disponibile dal 13/11/2014
prezzo: € 3.00

Sam Alexander ha ereditato da poco il titolo di Nova da suo padre, scomparso nel nulla (forse morto). Rimpiange di non aver creduto, davvero, alle storie raccontategli dal suo genitore prima della scomparsa. Rimpiange di averlo visto solo nel suo ruolo di bidello scolastico alla deriva. Il nuovo Nova è anche un giovane membro dei Vendicatori ed a volte pone domande scomode persino a Capitan America ed Iron Man: perché Uatu, l'Osservatore sulla Luna, osserva? Tutti sanno ciò che fa, osserva le vicende della Terra senza interferire, ma nessuno sa il perché. Decide quindi di andare a trovarlo per chiederglielo direttamente. Uatu, stranamente, decide di mostrargli qualcosa del passato della sua specie. Qualcosa che inculcherà altre domande nella mente del giovane guardiano della Nova Corp.

A Mark Waid il compito di gettare i primi semi, in questo numero 0, della storia gialla e rivelatrice che partirà sul numero 152 di Marvel Miniserie. Come in molti prologo di questo genere viene "usato" un Nova per mettere in moto gli eventi. Lo spunto interessante è davvero la domanda "perché lo fa?", che in tanti anni nessuno si è mai posto, sul conto dell'Osservatore.
Jim Cheung e Paco Medina prendono in mano la matita è realizzano con tratto curato anche se occasionalmente un po' troppo statico, questa introduzione alla saga che sarà Original Sin. La realizzazione degli ambienti terrestri e lunari è decisamente accurata, mentre lascia a desiderare il dettaglio nella pagine che interessano il racconto in flashback di Uatu.
Tutto sommato queste sono pagine interessanti per conoscere un personaggio che poco di frequente di incontra.

A corredo, un piccola foliazione del fumetto che segna il ritorno dei Guardiani della Galassia originali, quelli del XXXI secolo. Nel 3014, Vance Astro, leader del gruppo che detiene lo scudo di Capitan America, Martinex T'Naga, Charlie-27, Yondu Udonta e Starhawk, sono in missione per liberare un campo dove i terrestri sono tenuti prigionieri. Un inizio interessante. Un prosieguo che non mi vedrà partecipe, visto che già seguo troppe serie. 

lunedì 9 marzo 2015

Lego - Star Wars Microfighter

Capitolo doloroso. Profondamente doloroso. Per il mio portafogli.
Tempo fa è uscito al cinema un filmetto d'animazione di cui si parlava qui. Lego Movie è stato deleterio. Ha fatto scoppiare, di nuovo, l'insana passione che avevo da bambino per le costruzioni con i colorati mattoncini ad incastro danesi.
Guardandomi intorno ho trovato set molto belli e costosi, set decisamente originali, set più o meno economici. Tra questi ultimi emergono i "piccoli combattenti" di Guerre Stellare. O come amano chiamarli i loro ideatori dalla Lego i Microfighters di Star Wars.
Con poco più di nove euro ci si porta a casa dei modellini solidi, semplicisticamente dettagliati, molto giocabili, divertenti da montare e con delle minifigures (termine ormai associato indissolubilmente a quelli che una volta erano, molto semplicemente, gli omini Lego). Per chi fosse datato come me: una volta c'erano gli omini gialli, ora ci sono di tutti i colori e di tutte le forme. Gli omini gialli sono rimasti relegati nei set proprietari Lego d'ispirazione a Lego City, in tutti gli altri troviamo Ninja, Chima, Supereroi, e chi più ne ha più ne metta, ognuno con il suo bel colore originale.
Il mondo di Star Wars non poteva essere da meno, anzi è proprio uno dei maggiori cavalli di battaglia dei danesi.
Ecco quindi che dalle porte della fabbrica sita nella piana del nord Europa, bagnata su tre lati dal mar, vengono recapitati in tutto il mondo miliardi di mattoncini in stile Impero. Quello dei Sith si intende.
La prima serie, sì perché ne è già uscita una seconda, comprende sei soggetti. Io ho deciso di possedere solo quelli che mi piacciono veramente e quindi ne ho presi quattro. Gli altri due contenevano un veicolo di terra guidato da un clone classico ed una navicella con droide annesso.
Quelli che ho preso sono:
Lo Star Destroyer, compatto e pesante



Il Millennium Falcon, un pezzo da novanta, nonostante la sua ridotta dimensione è ricco di dettagli ed il piccolo Han Solo è spettacolare

Tie Interceptor, dotato di ali mobili e di disco rotante sul fronte, con il pilota bellissimo con il casco nero rimovibile.
X-Wing, il classico veicolo spaziale dei ribelli, anche lui con le ali mobili, missili sparabili e pilota inferocito contro gli imperiali.

Non pensavo, ma sono veramente belli, curati e giocabili anche da bambini più piccoli. 
Come detto è già uscita la seconda serie di questa linea. Sono cinque veicoli, questa volta, di cui almeno tre decisamente interessanti. Forse ne riparleremo.

giovedì 5 marzo 2015

Avengers 19

AVENGERS 34
AVENGERS 19 
ALL NEW MARVEL NOW!
Contiene: Avengers #31, Avengers World #4, Avengers World #5, Avengers A.I. #10 (finale)
Autori: J. Hickman (S), N. Spencer (S), L. Francis Yu (D), S. Caselli (D)
17x26, S., 80 pp., col. 
MARVEL ITALIA
Disponibile dal 15/01/2015
prezzo: € 3.50

Avengers

I balzi temporali della ritrovata Gemma del Tempo portano il manipolo di Vendicatori guidato da Capitan America avanti 50 anni nel futuro e, poi, ulteriormente di 500. Qui, coloro che intraprendono il viaggio, scoprono nuovi loro alter ego dalle caratteristiche morali abbastanza diverse dalle loro. Il nuovo Cap non è come potrebbe sembrare, così come anche gli altri non sembrano essere umani.

Hickman e la sua giostra ci portano in giro per i secoli in quelle storie che, per me, poco hanno senso. Possono essere considerate uno svago creativo, un what if mascherato, ma, alla fine della fiera, poco senso hanno sul presente supereroistico. Probabilmente la storia completa sarà interessante, come sempre, ma alzare sempre l'asticella così tanto potrebbe risultare controproducente, fino a cadere nel ridicolo senza accorgersene. Non sempre "più grande è più bello", in questo caso potrebbe essere semplicemente più caotico.
Belli i disegni di Yu, anche se in alcune tavole sono fin troppo cupi. Grandiosa, sempre, la sua Vedova Nera.

Completano l'albo due storie di Avengers World dedicate a Starbrand e Manifold, approfondimenti interessanti su personaggi secondari, ma che poco aggiungono alla linea principale della vicenda di Madipor, dell'AIM e di quel drago volante con sulla testa una piccola isola.
Appesantisce l'albo l'ultimo, speriamo sia vero vero vero, capitolo di Avengers A.I.: una delle peggiori cose mai lette in vita mia. Oscenità allo stato puro. Inutile spreco di carta.

mercoledì 4 marzo 2015

Termae Romae

Lucius Modestus è l'architetto di punta dell'Impero Romano per la costruzione delle terme. Lui crede fermamente  nel suo lavoro. Crede che ciò che realizza aiuti a rendere grande e forte l'Impero. Però, la combinazione della decadenza delle terme, sempre più viste come un luogo di svago che di cura di corpo ed anima, ed il suo essere ancorato al classico lo portano a dubitare di se stesso ed a cedere terreno ad altri architetti.
Durante un momento di ristoro alle terme qualcosa di anomalo gli accade. Trascinato dalla corrente in un buco nel muro si ritrova in un bagno pubblico del Giappone contemporaneo. Qui rimane sbalordito dalla cultura delle terme di questo popolo dagli occhi allungati ed una volta tornato alla Roma della sua epoca realizza un nuovo, rivoluzionario, progetto. Grazie alle idee raccolte nel suo strano viaggio  torna ad essere stimato sia dai politici, e dall'Imperatore Adriano tra tutti, che dalle persone comuni.
I viaggi non terminano ed ogni volta che necessita di un'ispirazione, misteriosamente, sempre per mezzo dell'acqua, torna in quello strano Paese. Inspiegabilmente continua ad apparire in presenza di una ragazza,. Mami, con l'ambizione di diventare mangaka e la cui famiglia è proprietaria di un piccolo bagno termale nel nord del Paese.

Tratto dal manga di Yamazaki Mari, Thermae Romae è un film tv giapponese uscito nei cinema del Paese del Sol Levante il 28 aprile 2012. I protagonisti di questa trasposizione sono Abe Hiroshi, modello ed attore giapponese di fama, e Ueto Aya, cantante j-pop, modella, attrice in attività dal 1997. Entrambi i protagonisti sono molto bravi e convincenti. Abe è un romano azzeccato, anche se tra i tanti italiani di Cinecittà, dove il film è stato girato sui set di Roma, si nota che forse forse non è proprio autoctono. Il cinema, però, è bello anche per questo: un poco di magia e tutto diventa credibile. Aya Ueto è di una bellezza disarmante., oltre, ovviamente, ad essere brava e credibile. Certo, il suo ruolo, quasi biografico dell'autrice del manga, è quello della classica ragazza giapponese un po' svampita, con i classici atteggiamenti, ma funziona. Lei lo rende reale e ti spinge ad invidiare Lucius, tanto da inculcarti la voglia di andare alle terme e sperare di capitare nella sua stessa situazione. I personaggi di contorno sono curati. Nonostante abbiano poco spazio rispetto ai protagonisti, per tutti vengono formati dei caratteri, vengono resi in modo tale che lo spettatore possa capire in pochi passaggi come sono le persone che ha di fronte. Più che i co-protagonisti colpiscono le orde di vecchietti giapponesi a mollo che il film offre. Se quelli del primo viaggio di Lucius nel bagno pubblico della metropoli sono divertenti, quelli del paesino di cui è originaria Mari sono ancora più coinvolgenti.
Il film scorre, anche se 108 minuti sembrano essere un pochino troppi, ed offre spesso situazioni divertenti alternate a eventi drammatici sia nella vita dei protagonisti che per l'Impero Romano. La vita di Lucius non è facile, così come l'inseguire i sogni che ha costa a Mari molta sofferenza, l'Imperatore Adriano è coinvolto in una campagna difficile dalla quale potrebbero dipendere le sorti di Roma ed il suo erede al trono non sembra meritare il suo destino. In effetti la trama non è così da semplice commedia come vuole apparire. Il tono che il regista, Takeuchi, riesce a dare è un mix di commedia, tragedia (leggera) e racconto storico e tutto bene si mischia.
Persino gli effetti speciali (beh tranne quello del gorgo con dentro le persone, ironico e bellissimo per l'idea) sono adeguati e le scenografie di Cinecittà fanno sempre il loro effetto.

Essendo il seguito del manga un po' troppo licenzioso non sembra che un secondo capitolo con attori in carne ed ossa verrà realizzato. Tuttavia non mi perderei la prossima messa in onda di questo divertente film giapponese che ci narra di come il popolo degli occhi allungati abbia contribuito alla prosperità di Roma e del suo Impero ed alla proclamazione a divino dell'Imperatore Adriano, anche lui grande architetto e cultore delle terme.

Titolo originale テルマエ・ロマエ 

Paese Giappone 
Anno 2012 
Formato film TV 
Genere commedia, storico
Durata 108 minuti 
Lingua originale giapponese 
Caratteristiche tecniche 
Aspect ratio 2,35 : 1 

Crediti 
Regia Hideki Takeuchi 

Sceneggiatura Shôgo Mutô 
Fotografia Kazunari Kawagoe 
Montaggio Hiroshi Matsuo 
Musiche Norihito Sumimoto 
Costumi Augusto Grassi, Giampaolo Grassi, Cristina Marta 
Effetti speciali Tiberio Angeloni, Massimo Di Palma, Franco Galiano, Paolo Galiano 

Interpreti e personaggi 
Hiroshi Abe: Lucio
Aya Ueto: Mami
Masachika Ichimura: Adriano
Kazuki Kitamura: Ceionius
Kai Shishido: Antonino
Ananda Jacobs: Livia
 
Casa di produzione Enterbrain Inc., Fuji TV 
Prima visione 
Prima TV Giappone 
Data 27 aprile 2012 
Rete televisiva  
Prima TV in italiano (gratuita) 
Data 2 marzo 2015 
Rete televisiva Rai 4 

lunedì 2 marzo 2015

Maxi Dylan Dog Old Boy 2

Maxi Dylan Dog Old Boy 2
Maxi Dylan Dog N° 23 

Copertina: Gigi Cavenago 

Periodicità: quadrimestrale 
Uscita: 26/02/2015 

Chiuso nell’incubo
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Maurizio Di Vincenzo

A volte le giornate non girano per il verso giusto. Lo sa Dylan Dog quando Groucho viene mortalmente ferito da un demone ed in ospedale appare chiaro che le sue speranze di sopravvivere sono ridotte. Quando Bloch finisce sotto inchiesta per aver passato un fascicolo riservato al suo vecchio amico. Quando un altro te stesso ti appare davanti ogni volta che ti guardi allo specchio o ti addormenti, per indurti ad un mortale esame di coscienza.
Un periodo davvero brutto per Dylan ed i suoi amici che, forse, non si risolverà per il meglio.

Una storia deludente. In altro modo non si può definire questa sceneggiatura di Di Gregorio. Lo sceneggiatore imbastisce un profondo dramma psicologico per il protagonista. Lo getta nella disperazione. Gli affonda gli amici. Lo allontana dall'amore. Quasi lo sacrifica sull'altare della sofferenza. Poi tutti si alzano e gridano scherzone! E' inaccettabile che dopo venticinque anni di pubblicazione ci si riduca ancora a questi mezzucci su Dylan Dog. Non si è mai avuto il coraggio di cambiarlo e continuando così lo si sarebbe portato alla morte editoriale. Non per vendite forse, ma per idee sicuramente. Per fortuna Recchioni sul numero 342 della serie regolare, in edicola a fine febbraio 2015 quindi in contemporanea a questo Maxi, ha deciso di fare le cose per bene e, riprendendo la trama di base di questa storia, ha deciso di percorrere una strada diversa. Per inciso vorrei ricordare quello che penso io della collana Old Boy: qui vengono riciclare, a 6.50€ a numero quadrimestrale, le storie di scarto che non sono state reputate degne, dalla nuova gestione editoriale, di essere pubblicate tra gli albi della serie regolare. Ovviamente una ditta come la Bonelli non può permettere di pagare autori e disegnatori per la realizzazione di storie che, una volta finite, vanno buttate nel cestino. Ecco quindi nascere Old Boy. Una piccola spesa in più per l'editore, ma un maggiore rientro dato dalla vendita degli albi. Questa storia rientra, sicuramente, tra quelle non selezionate da Recchioni, anche se, come detto, lo stesso autore romano ne ricicla l'idea e la fa sua, e buttata nel calderone di Maxi.
Di Vincenzo realizza con tratto spigoloso ed affilato questa storia di specchi, normalità, passioni sopite e tristi svolte ed è, a ben vedere, l'unica ragione per la quale questa storia si salva.

A volte non ritornano
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Giorgio Pontrelli

Gregory Talbot. Da bambino ha assistito al ritorno, temporaneo, di suo nonno dal mondo dei morti. Quella è stata la prima volta che ha visto operare la sua capacità di risvegliante. Adesso, convocato e remunerato, si reca a casa della gente con un lutto recente per permettere a coloro che hanno subito la perdita di interagire per l'ultima volta con i defunti. Quando, però, il suo potere inizia a funzionare male si reca dall'Indagatore dell'Incubo per far luce su quello che gli sta accadendo. Ormai in sua presenza i morti risorgono ed aggrediscono i vivi. Persino per Dylan Dog l'unica soluzione potrebbe essere quella di spegnere la vita del signor Talbot per salvare quella di tutti gli altri.

Marzano a volte cade dal primo scalino tenendosi al corrimano ed altre tira fuori delle storie decisamente accattivanti. Quella che potrebbe essere la classica storia di zombie mostra un personaggio ottimamente sfaccettato come Gregory Talbot. Introduce nella vita dell'Old Boy quello che potrebbe essere un suo nuovo amico e collaboratore, peccato che, con ogni probabilità, non lo vedremo mai nella serie regolare. Risulta essere bonariamente interessante e sarebbe potuto essere un comprimario importante in sceneggiature ben studiate per la coesistenza con Dylan Dog. Da qui, probabilmente, Recchioni ha preso un'altra delle idee in sviluppo nella serie regolare: Dylan Dog senza distintivo di Scotland Yard. Che, anche qui, ovviamente, finisce a scherzose.
Pontrelli è incostante. Passa da voler gestire il nero e le sue sfumature come Roi fino a rasentare l'essenziale come Picatto o Dall'Agnol. Si vede un calo stilistico, da pagina 1 a pagina 98, vertiginoso. Sembra quasi che ad un certo punto la realizzazione di questa storia sia diventata per lui od un peso o gli abbiano chiesto di accelerare perché in ritardo coi tempi di consegna. Peccato perché partiva bene. Tutto sommato, però, il disegno rimane pulito e nitido ed aiuta ad avvicinarsi all'animo del povero signor Talbot.
Una buona storia.

Sciopero generale
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Alessandro Baggi

Sembra che un giorno di sciopero abbia cambiato la realtà di Londra. Dylan Dog, alle prese con un misterioso committente ed un incarico ancora non chiaro ma già pagato, attraversa la città  vuota.

Io ci spero sempre. Spero che Gualdoni riesca a tirare fuori una buona storia e riesca a riprendersi dal baratro in cui è caduto prima di essere rimosso da curatore di Dylan Dog. Ci spero, ma lui non ce la fa.
Sciopero generale è il suo modo di vendicarsi dei detrattori del suo modo di raccontare. Alterna sulle pagine della sceneggiatura eventi assurdi, senza senso, slegati e tramite un suo avatar grafico, un disegnatore disperato, immagina di concludere la storia a caso distraendo con colpi di scena il lettore. Ed è esattamente quello che fa. Tra riferimenti a passati numeri della serie regolare (indizio numero uno che rafforza la mia tesi sul riciclo) e poche idee, ma confuse, come il rifiuto di fornire "spiegoni" non solo finisce fuori strada, ma sembra dar ragione a chi lo critica. Sembra, quasi, dire al lettore: "io non son più capace di scrivere, ma sono qui lo stesso. Fatti vostri.".
I disegni di Baggi sono vecchi. Non solo perché sono del 2013 (indizio numero due che rafforza la mia tesi sul riciclo), ma anche graficamente. Uno stile antico, che piacerà ai datati lettori di Martin Mystère che si ricordano del buon Ricci. Urbanisticamente interessanti, calano vistosamente sulla raffigurazione dei soggetti.
Per rispondere alla domanda finale dell'albo: "e poi, parliamone chiaramente, cosa spaventa di più un lettore della consapevolezza di non avere il controllo su quello che legge?" possiamo esporci con due soluzioni:
- "uno sceneggiatore che non sa cosa scrivere e non se ne rende conto";
- "Gualdoni".