lunedì 27 ottobre 2014

I Guardiani della Galassia - Senza spoiler

Tranquilli potete leggere anche se non lo avete visto: non ci sono spoiler.
Ci sono cinque non eroi, di cui due in computer grafica, che devono salvare la Galassia. C'è un ex-Wrestler che stupisce. C'è Zoe Saldana che della fantascienza ha fatto la sua seconda casa. C'è uno che interpreta Star-Lord che prima aveva recitato di Everwood (cioè, che se poi hai visto Captain America: The Winter Soldier dici: "Ma allora lo fate apposta?"). C'è un procione alieno geneticamente modificato. C'è un albero alieno dal lessico tendenzialmente limitato. C'è che entrambi in originale hanno doppiatori coi fiocchi. C'è Glenn Close. C'è un cast di caratteristi che hai visto sempre ed ovunque che rendono tutto più familiare. C'è Amy Pond, anche se tende ad essere irriconoscibile. C'è Ronan l'Accusatore, che poi boh, vabbè. C'è Thanos che è James Brolin. C'è un regista di B-Movie, che ama i colori molto saturi, le battaglie tra astronavi alla J.J. Abrams, che è riuscito a dare a questo film la suo visione. E, senza mezzi termini, è la visione giusta per questo tipo di film dove ti prendi in giro essendo conscio di farlo, arrivi al limite del ridicolo e ti fermi proprio sulla sua soglia, sapendo di farlo rendendo felice ed estasiato lo spettatore. Con la scena della camminata e con quel momento, due momenti, topici e seri dove succedono quelle cose lì.
C'è che il primo film spaziale della Marvel spacca. C'è che hanno ripetuto l'inaspettato successo di Iron Man, per di più con un gruppo di sconosciuti.
I Guardiani della Galassia è come vedere un Guerre Stellari del 2014, ma i Guerre Stellari quelli veri non gli altri. Dalla saga di Lucas, anche lui approdato recentemente in casa Disney come la Marvel, prende anche lo stile della locandine. Il poster richiama senza mezzi termini quelli della trilogia classica, ma lo fa in modo più tamarro fin dal carattere grafico scelto per il titolo. Scelta conscia e ponderata. Oltre che azzeccata.
Troviamo al suo interno, grazie alla sceneggiatura di James Gunn e Nicole Perlman, la giusta dose di ingredienti per la riuscita di un buon film. Si parte con un colpo basso e con lacrime a manetta per poi passare nel lato più tamarro e scanzonato, attraversando valori importanti, burle e figuracce come mai in un film di super eroi. Quello che c'è di diverso è che questi, appunto, non sono supereroi. Sono dei perdenti, come dirà Star-Lord nel discorso motivatore alle truppe. Un gruppo di persone, proveniente da diversi mondi, che ha perso qualcosa e che può fare la differenza per non permettere ad altri di perdere ciò che hanno di più caro.
Abbiamo poi i pezzi da novanta: i personaggi che non hanno mosso un solo piede sul set. Rocket e Groot. Se di Rocket ci si aspettano l'irriverenza  e la mancanza di scrupoli, pur conoscendolo poco, è Groot a stupire. La sua resa, grazie agli occhioni ed ai movimenti facciali, supera qualsiasi aspettativa ed il suo vocabolario limitato non risulta essere un problema. Sarei curioso di sentire il doppiaggio originale.
Sin dai promo, il film, ha giocato molto sulla colonna sonora. Si può dire che qui di colonne sonore ce ne siano due. Una è quella della pellicola, molto sinfonica, un'altra è quella della vita di Peter Quill incisa sul nastro dell'Awesome Mix Vol.1. La cassetta che il protagonista ascolta nei momenti cruciali è davvero geniale e ricca di brani coinvolgenti, che restano nell'orecchio dello spettatore fino alla fine.
Ecco i brani che comprende, giusto per capirci:

1.Blue Swuede – Hooked on a Feeling – 2:48
2.Raspberries – Go All the Way – 3:10
3.Norman Greenbaum – Spirit in the Sky – 3:57
4.David Bowie – Moonage Daydream – 4:47
5.Elvin Bishop – Fooled Around and Fell in Love – 4:35
6.10cc – I'm Not in Love – 6:10
7.The Jackson 5 – I Want You Back – 2:59
8.Redbone – Come and Get Your Love – 4:27
9.The Runaways – Cherry Bomb – 2:19
10.Rupert Holmes – Escape (The Piña Colada Song) – 4:34
11.Five Stairsteps – O-o-h Child – 3:11
12.Marvin Gaye & Tammi Terrell – Ain't No Mountain High Enough – 2:28
 
La computer grafica è il collante che tiene assieme tutto. Minutaggi incredibili di roba inesistente sullo schermo rendono credibile l'ambientazione scelta. Allo stesso tempo introducono un concetto, passato, forse, inosservato in due precedenti film Marvel: non siamo soli nell'Universo. Prima c'erano i Chitauri e gli Elfi Oscuri. Adesso ci sono migliaia di razze che lavorano fianco a fianco, che si odiano, che combattono e che tentano di espandere i loro domini. Mentre sulla Terra siamo tendenzialmente soli. La Marvel, al cinema, adesso, si è aperta infinite porte su infiniti universi. Nelle nostre case si prevede la crescita esponenziale di mensole atte ad ospitare la collezione i film in dvd o blue ray.

Forti dei successi da Iron Man al secondo Cap, quelli della Marvel hanno alzato l'asticella. Hanno reso credibili e famosi un gruppo di sconosciuti, tra cui un procione parlante ed un albero semovente. Diciamocelo: vincere la partita con in squadra Iron Man, Thor, Hulk, Black Widow, Captain America e Occhio di Falco è una cosa. Mettere in campo Star-Lord, Rocket Raccoon, Groot, Gamora e Drax è sfracellare lo stesso i botteghini vuol dire essere un allenatore al quale rendere onore. Settecento cinquanta milioni di dollari nel mondo non sono bruscolini.

Non dimentichiamo la scena dopo i titoli di coda. Come al solito sono due, la prima subito dopo la conclusione del film, veramente simpatica. La seconda alla fine: susciterà reazioni diverse. A me ha stupito e instillato grandi aspettative per il futuro.

Futuro che si svilupperà nell'ovvio seguito di questo film. Troppe domande sono rimaste in sospeso. Troppi quesiti attendono risposte: chi è lui? Che fine ha fatto lei? Come farà adesso? Ma dove sono finite? Come reagirà dopo lo smacco? E loro, cosa faranno adesso? Un po' e un po?

Da vedere. Assolutamente da vedere.

Titolo originale Guardians of the Galaxy 


Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti 
Anno 2014 
Durata 121 min 
Rapporto 2.35:1 
Genere Cinecomic

Regia James Gunn 

Soggetto Dan Abnett e Andy Lanning (fumetto) 
Sceneggiatura James Gunn, Nicole Perlman 
Produttore Kevin Feige 
Produttore esecutivo Louis D'Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Jeremy Latcham, Stan Lee, Nikolas Korda 
Casa di produzione Marvel Studios, Moving Picture Company 
Distribuzione (Italia) Walt Disney Studios Motion Pictures 
Fotografia Ben Davis 
Montaggio Fred Raskin, Hughes Winborne, Craig Wood 
Musiche Tyler Bates 
Scenografia Charles Wood 

Interpreti e personaggi 
Chris Pratt: Peter Quill/Star-Lord
Zoë Saldaña: Gamora
David Bautista: Drax il Distruttore
Vin Diesel: Groot
Bradley Cooper: Rocket Raccoon
Lee Pace: Ronan l'accusatore
Benicio del Toro: Taneleer Tivan/Collezionista
Karen Gillan: Nebula
Josh Brolin: Thanos
Michael Rooker: Yondu
Djimon Hounsou: Korath
John C. Reilly: Rhomann Dey
Glenn Close: Comandante Rael
Ophelia Lovibond: Carina Walters
 
Doppiatori originali 
Vin Diesel: Groot
Bradley Cooper: Rocket Raccoon
 
Doppiatori italiani 
Andrea Mete: Peter Quill/Star-Lord
Letizia Scifoni: Gamora
Nino Prester: Drax il Distruttore
Massimo Corvo: Groot
Christian Iansante: Rocket Raccoon
Fabio Boccanera: Ronan l'accusatore
Massimo Lodolo: Taneleer Tivan/Collezionista
Francesca Manicone: Nebula
Alessandro Rossi: Thanos
Angelo Nicotra: Yondu
Stefano Mondini: Korath
Franco Mannella: Rhomann Dey
Ludovica Modugno: Comandante Rael
Perla Liberatori: Carina Walters

venerdì 24 ottobre 2014

Forever Evil 4

Titolo: FOREVER EVIL 
Di: JOHNS Geoff, KINDT Matt, SOULE Charles,  FINCH David, GOOGE Neil, PONTICELLI Alberto  
Editore: RW LION
Collana: FOREVER EVIL - N° 4 
Serie: DC BAD WORLD - N° 5 
Prezzo: € 4,95 

Data di uscita: 12/09/2014
Formato: 16,8X25,6 
Pagine: 72 
Colore: Colore 
Caratteristiche: Spillato

Forever Evil

Batman e Catwoman raggiungono la Bat-Caverna. Qui, lei, viene messa a conoscenza di alcuni segreti del Cavaliere Oscuro e dei mezzi per contrastare i membri della Justice League, in caso di loro rivolta contro la Terra. La prossima  tappa nella loro ricerca di armi per resistere al Sindacato del Crimine è sono i sotterranei della Wayne Enterprises. Qui, però, incontrano il gruppo guidato da Lex Luthor, con Manta, Bizzarro e Capitan Cold, interessato, anche lui, ad armamenti efficaci. Il Sindacato si aspetta una mossa del genere da entrambi i gruppi, infatti l'occhio elettronico di Grid raggiunge chiunque, nei luoghi più segreti. Inviati a tentare di fermare l'impresa dei due gruppi Power Ring ed alcuni adepti di questo mondo del Sindacato ingaggiano una battaglia con la resistenza.
Ultraman scopre che Super Woman, Lois Lane, è in cinta. Il suo obiettivo primario, comunque, è quello di recuperare più Kryptonite possibile per sopravvivere.

Inizia a farsi interessante. Si inizia a dimenticare che gli avversari arrivano da una Terra parallela e non dal nostro mondo e si inizia a godere del meccanismo della trama di Johns. Devo ammettere che una sua scelta narrativa mi ha sorpreso, in mezzo ad alcune svolte scontate, e che sono curioso di vedere come andrà avanti. I disegni di Finch (che, nel nome, mi fa sempre venire in mente il protagonista di Person of Intrest) sono sempre precisi e carichi di forza comunicativa.

Harley Quinn e Mano Nera sono i due protagonisti della storie che presentano i Villain. La prima, amante del Joker ed avversaria di Batman, non riesco a capire se mi piaccia o meno. O per lo meno: mi piace a prescindere perché parla di Harley Quinn, però. La storia funzione, ripercorre la malata trasformazione della bipolare dottoressa Quinn da ragazza studiosa a violenta psicopatica. Sono i disegni, seppur piacevoli, ad avere alti e bassi. Alcune pagine, quindi, mi sono più gradite di altre.
Mano Nera è la mia prima incursione nel mondo di Lanterna Verde. Una storia di vendetta e sfruttamento del momento opportuno che mi introduce a questo personaggio malvagio capace di sfruttare la morte a suo piacimento. Non è ancora uscito, nonostante sia passato un anno dalla promessa Lion, ma sono pressoché sicuro che centri qualcosa con il ciclo del Guardiano di Smeraldo "Nella notte più profonda".
Due buone storie lette con piacere.

Terribile la copertina scelta per questo albo. All'interno, come sempre, si trovano le varianti americane dell'evento e quella con Batman e Catwoman è di gran lunga la migliore. In questa, magari anatomicamente corretta, sembra di avere a che fare con dei mostri deformi. Batman è quello che ne è uscito peggio, con quel rivolo di sangue bavoso che gli esce dalla bocca. Peccato.

giovedì 23 ottobre 2014

Forever Evil 3

Titolo: FOREVER EVIL 
Editore: RW LION
Collana: FOREVER EVIL - N° 3 
Serie: DC BAD WORLD - N° 4 
Prezzo: € 4,95 
Data di uscita: 09/08/2014
Formato: 16,8X25,6 
Pagine: 72 
Colore: colore 

Forever Evil

Ultraman ha spostato la Luna dalla sua orbita per creare un cono d'ombra in cui muoversi: al contrario di Superman lui patisce il Sole giallo e si rinvigorisce con la Kriptonite. Tutte le sue energie sono concentrate nel combattimento con il redivivo Black Adam.
Intanto, il nuovamente libero, Lex Luthor in compagnia dell'esperimento B-0 cerca di attivare un sistema satellitare personale, sconosciuto al Sindacato del Crimine, per ribellarsi alla nuova tirannia.
Dove sono gli eroi? Solo Batman sembra essere sopravvissuto, e con lui Catwoman, per portare i resti umani di Cyborg al proprio padre e cercare di riportarlo in vita.

I primi sviluppi. Si iniziano ad intravedere baluardi di una resistenza contro i nemici di Terra-3. Vorrò proprio vedere come la chiude Johns, tra quattro numeri, se mantiene i mondi paralleli o se questa incursione è stata solo un caso. Un po' nell'ombra, almeno nell'arco principale che seguo, la Società Segreta guidata dall'Alfred alternativo.

A corollario, che poi come al solito è la parte corposa dell'albo, troviamo le due storie che ci introducono il passato di due malvagi del mondo DC. Questo mese tocca ad un'avversaria di Batman ed uno di Flash: Poison Ivy e Gorilla Grodd. La prima è una classica storia di presente con dei salti indietro nel tempo per farci capire come si è formata la criminale che una volta rispondeva al nome di Pamela Isley. La seconda è una storia che ci ragguaglia su ciò che è successo nel mondo di Flash e dei suoi legami con i gorilla senzienti. Richiede un'infarinatura delle passate storie del Velocista Scarlatto, ma ci presenta sotto una veste nuova e ricca di poteri, impiegati per il male, di Gorilla Grodd.
Entrambe le storie sono ben scritte e rese graficamente con disegni degni di questo nome. Non capita spesso che due storie collaterali siano così ben disegnate.

mercoledì 22 ottobre 2014

Brendon - Luna nera calante

Brendon N° 99 
Luna nera calante

Soggetto e Sceneggiatura Claudio Chiaverotti 
Disegni Giuseppe Liotti 

Copertina Massimo Rotundo 

Periodicità: Bimestrale 
Uscita: 18/10/2014 

Brendon cavalca verso casa alla ricerca dell'informazione che potrebbe aiutarlo a sconfiggere la Luna Nera, salvare sua figlia e pareggiare i conti con lo stregone Zeder.
Riuscirà Brendon, con l'aiuto dei suoi amici cavalieri di ventura, a sventare la minaccia che si sta ponendo radici in Nuova Inghilterra? Troverà ancora viva e dalla sua parte sua figlia Daisy?

Siamo agli scoggioli. Chiaverotti dirige il penultimo episodio del suo cavaliere di ventura. Questo albo è l'occasione di chiudere alcune, vite, trame lasciate in sospeso, eliminare personaggi, sistemare gli ultimi rapporti personali e decidere il destino di Brendon e del culto che il suo antenato aveva rinvigorito.
Una trama, a tratti banale e scontata, che però regge il racconto. Certo, di fronte ad alcune scelte narrative ci si chiede se non poteva essere realizzata una soluzione meno banale, ma tant'è. C'è fretta di chiudere e di dare vita editoriale al nuovo personaggio.
Ai disegni Liotti. Non è colpa sua il degrado in cui è caduta la qualità dei disegni di questo bimestrale. Si vede che cerca di tirare un po' su la media, ma si vede anche che il suo tratto non è costante ed, a volte, emergono delle vignette che sarebbe stato meglio non vedere. Comunque sia: meglio di tanti altri prima di lui.
Rotundo mette in atto il penultimo supplizio. E' stanco di disegnare le copertine di Brendon e si vede. Non c'è più passione, cura del dettaglio, voglia di innovare. Peccato perchè aveva retto botta abbastanza bene.

A dicembre l'ultimo numero, il 100. Lì saluteremo il Brendon D'arkness e riporteremo nelle casse di case i 3,40€ che costa ormai questa pubblicazione Bonelli. Lì sarà anche il momento della valutazione finale e dei ringraziamenti all'autore ed ai suoi disegnatori. Ultimo numero, ricordiamolo, disegnato da Corrado Roi, ma non a colori, nè con un numero extra di pagine, come si era vociferato mesi fa.

giovedì 16 ottobre 2014

Orfani: Ringo - Ancora vivo

Orfani: Ringo N° 1 
Ancora vivo
 
Soggetto e Sceneggiatura Roberto Recchioni 
Disegni e Copertina Emiliano Mammucari 
Colori Annalisa Leoni 

Periodicità: Mensile 
Uscita: 16/10/2014

Jsana Juric è da venti anni Presidente del Governo Straordinario di Crisi e il mondo è ancora sull'orlo del baratro come prima della missione verso il pianeta ostile, che ha portato alla morte di quasi tutti gli Orfani.
Un suo discorso a Napoli è occasione, per un gruppo di terroristi ribelli, per attentare alla sua vita. Grazie, anche, all'aiuto della sua guardia personale, i Corvi, la professoressa sopravvive e cattura vivi alcuni dei giovani attentatori.
Ringo si è, ormai, allontanato dalla Rivoluzione. Si gode la sua pensione tra il mare e l'isola dove si è rifugiato. Quando Barbara gli viene a chiedere aiuto, però, non può fare a meno di rimettersi in gioco. La vita dei tre ragazzi catturati è importante e lui deve uscire dal suo anonimato.
Chi sono i tre ragazzi? Chi sono i Corvi? Il Pistolero sarà ancora all'altezza della sua fama?

Mi sono avvicinato a questo nuovo capitolo della saga di Recchioni con molta sfiducia e cautela. Tutto l'esatto contrario di quanto era successo, un anno fa, con Orfani. Ringo è un buon personaggio, ma l'averlo lanciato con una serie corale e poi avergli affidato una serie in solitaria mi ha lasciato molto perplesso. Sinceramente avrei preferito un cambio di punto di vista. Dimenticarci degli Orfani e trovare un nuova anello della catena narrativa a cui fissare il primo chiodo della nuova storia.
Comunque sia.
Recchioni tira fuori un cilindro dal coniglio e, in certi passaggi, rinfranca il lettore dubbioso. La scelta dei Corvi, che lascia sospesa la domanda su cosa sia successo alla prima generazione della guardia personale della Juric, è intrigante. Il richiamo a L'età di Lulù e, forse, anche a Nynphomaniac è lasciato in sospeso, ma sarà un buono spunto per le dinamiche tra tre personaggi. La scelta dell'Italia come campo di battaglia è stimolante ed è anche un modo per attrarre i lettori un po' indecisi nell'acquisto.
I colori di Annalisa Leoni sono ormai un must legato ad Orfani: ha stupito e svolto un egregio lavoro sulla prima stagione ed anche qui promette faville. Forse la scelta dei colori è un po' ripetitiva, ma d'effetto. Piccolo neo a pagina 25.
I disegni di Mammuccari sono il filo conduttore tra la chiusura del primo arco narrativo e l'inizio di questo secondo. Belli e d'impatto, hanno la loro dinamica anche se, ogni tanto, non convincono i primi piani ed i tratti dei visi degli attori.
La copertina di Mammucari, sì perchè è anche copertinista al posto di Carnevale, è una delle peggiori copertine mai viste su un albo Bonelli. Intendiamoci, io non sarei in grado neanche di sfumare il rosso al nero con un programma di grafica, ma non ditemi che questa una copertina. E' un'illustrazione di livello discreto, un pin up di presentazione assurto, in mancanza di meglio, a copertina. Se qualcuno andasse in edicola e vedesse questo albo, a digiuno di quello che c'è dietro, non credo lo comprerebbe d'acchito. Forse sarebbe acquistato in quanto numero uno della Bonelli, per quanto possano valere per un collezionista, in un immediato futuro, i numeri uno dei nuovi fumetti italiani. La speranza di una bella copertina per il prossimo numero defunge quando si guarda la quarta di copertina di questo.

Si va verso ad un on the road comics, stile Mad Max, Tre uomini e una gamba, The road, sulle strade italiane. Lo spunto iniziale bilancia originalità ed eventi che ci si aspetta, sta al team di sceneggiatori e disegnatori far volgere i prossimi undici numeri nel verso giusto.
Forse leggerò il secondo.

mercoledì 15 ottobre 2014

Justice League 28

Titolo: JUSTICE LEAGUE 
Editore: RW LION
Collana: JUSTICE LEAGUE - N° 28 
Prezzo: € 3,95 
Data di uscita: 09/08/2014
Formato: 16,8X25,6 
Pagine: 72 colore

Justice League

Gli eroi di tutte le Justice League del nostro mondo sono state sconfitti dal Sindacato del Crimine proveniente da Terra-3.
Dal passato riemergono i ricordi di Ultraman: la sua partenza da Krypton, il suo arrivo sulla Terra ed il suo diverso approccio alla vita rispetto a Superman. Per lui solo il più forte deve sopravvivere tutti gli altri devono essere destinati all'annullamento. Il Sindacato vuole dominare tutto il mondo, ma qualcuno appena tornato dall'oltretomba non è d'accordo: Black Adam.

Far risorgere Black Adam è stata una mossa opportuna al momento giusto, anche perché con 52 era diventato un personaggio di grande interesse.
Comunque sia. Se hai deciso di fare un mensile dedicato a Forever Evil ci metti tutto quello che lo riguarda. Se hai deciso di far ripartire la narrazione del tuo universo, DC, perché avevi troppe Terra, dopo soli due anni non rimetti in piedi Terra-3.
Vanno bene le grandi minacce alla Justice League, perché se non avrebbe senso di esistere,  ed agli eroi però più fantasia Geoff!

Forever Evil: Blight

John Constantine, l'unico che riusciva a tenere in mano il vaso di Pandora senza subirne gli effetti, ha scoperto di non essere così immune all'artefatto che ha scatenato la Trinity War.
Le pagine che lo vedono protagonista lo portano in un viaggio nella sua psiche, nei suoi sentimenti, allo scoprire ciò che veramente prova per gli amici dispersi. Sopratutto per Zatanna. Nei suoi viaggi mentali vede come il mondo sia destinato a soccombere al Male, come esso sia radicato in ognuno di noi, come per il genere umano non ci sia più alcuna speranza.
Per fortuna una sua vecchia amica nemica gli viene in soccorso. Ma sarà veramente così?

Bella storia, bei disegni, bel personaggio. Brutto il modo che hanno studiato di pubblicare la saga Blight di Forever Evil. Hai un mensile dedicato? Pubblicala lì. Decidi di metterla su Justice League: ce le metti tutta, avrai imparato qualcosa da JLA. Invece no. Bisogna comprare un'altra testata che se no non capisci una mazza di quello che leggi. Ma fate un albo unico con tutte le Justice League che hanno un senso ed a morire gli albi che non interessano. Al diavolo. Adesso mi dovrò sbattere tra qui e Constantine per le capire qualcosa delle saga e se un giorno vorrò rileggerla sarà un casino ritrovare tutti i numeri. Mannaggia a voi!

Freccia Verde

Stordito ed infortunato dagli scontri con il Conte Vertigo, Freccia Verde, non è in grado di affrontare la minaccia che il suo avversario sta portando a Seattle. Il suo posto lo prende Shado, ma quando sta per intervenire viene interrotta dal nuovo signore del crimine cittadino.
Oliver si vede così costretto ad agire in prima persona, solo col la sua forza di volontà e le sue capacità strategiche.

Sinceramente la saga di Freccia gestita da Lemire non è malvagissima, visto il numero di protagonisti (scelti anche tra quelli di secondo piano della DC che vi fanno capolino. L'intreccio è anche abbastanza ben costruito, ma sono i disegni di Sorrentino ad avermi stancato ed a rendermi ostica la lettura della storia. Non che siano male, che poi io sono il sostenitore dei cicli completi di autore/disegnatore, ma, con le giuste proporzioni e senza voler offendere, ma il lavora del curatore grafico del ciclo inizia a pesarmi tanto quanto Acuna su Incredibili Avengers.

Sommando tutto quello detto qui sopra: l'assenza degli eroi, la saga in più parti che saltella da un mensile all'altro, i disegni di Sorrentino, Justice League è un albo che sta scendendo pericolosamente la scala dei miei interessi. Siccome non costa poco alla fine del terzo anno potrebbe essere messa da parte.

Le storie non sono neanche male, ma è la piega "casino su fumetti anni '80 del secolo scorso" che ha preso la DC che mi fa pensare che non sia la casa editrice che fa per me e che, forse, potrei, con rammarico, abbandonare alcune sue testate.

lunedì 13 ottobre 2014

Justice League 27

Titolo: JUSTICE LEAGUE 
Editore: RW LION
Collana: JUSTICE LEAGUE - N° 27

Sceneggiatore 
PAK Greg 
LEMIRE Jeff 
Disegnatore 
SIQUEIRA Paulo
DIAZ Netho
SORRENTINO Andrea  

Data di uscita: 12/07/2014
Prezzo: € 3,95 
Formato: 16,8x25,6 
Pagine: 72 Colore

Questo mese sulle pagine dell'albo dedicato alla Justice League si parla di cattivi. Al posto del giusto albo sulla squadra di eroi più potenti dell'Universo DC troviamo le origini di Darkseid: la minaccia all'umanità che aveva spinto Superman, Batman, Wonder Woman, Flash, Aquaman, Lanterna Verde ad unirsi ed a lottare per il destino dell'umanità. Una storia tendenzialmente inutile che, però, ci permette di scoprire una passione per questa nemesi: la caccia ai Superman dei vari universi. Un po' trita e scontata la storia si avvale di discreti disegni e di una colorazione adeguata.
Le pagine di Lanterna Verde di Lemire ci portano a conoscere meglio due personaggi secondari: Shado ed il Conte Vertigo. Del secondo scopriamo ciò che da erede di uno Stato l'ha portato ad essere e diventare l'uomo malvagio che è. Della prima si parla per conoscere nel dettaglio le motivazioni della ricerca della Freccia Verde, della figlia illegittima del padre di Oliver Quinn e di Komodo. Continua essere disegnato in Sorrentino style che va bene per poche pagine, ma che dopo un po' diventa stancante e complicato da sopportare.
Bonus le follie di Channel52 con Calendar Man alla conduzione.

Tendenzialmente un numero inutile che introduce all'evento Villain Month, che crea Tie-in in tutto il mondo DC, per complicare la lettura delle testate da seguire e che preannuncia le prime delusioni forti per i lettori che seguono le pubblicazioni RW-Lion.

venerdì 10 ottobre 2014

Justice League 26

Titolo: JUSTICE LEAGUE 
Editore: RW LION
Collana: JUSTICE LEAGUE - N° 26 
Prezzo: € 3,95 

Data di uscita: 27/06/2014
Formato: 16,8X25,6 
Pagine: 80 
Colore: Colore 
Caratteristiche: Spillato

Justice League

Il vaso di Pandora, offerto a Lex Luthor da Pandora stessa, passa nelle mani di diversi eroi corrompendoli; rendendoli un  versione più malvagia ed egoistica di loro stessi. Il vero responsabile della situazione, Outsider, è uscito allo scoperto. Il doppio gioco di alcuni membri degli eroi è stato rivelato, così come la causa della malattia e della pazzia di Superman. Una nuova minaccia, ora che gli eroi sono stanchi, sconfitti e disillusi si palesa innanzi a loro: il Sindacato del Crimine.

Ecco alla fine ci sono rimasto male. Il primo grande evento della DC, era New52! mi ha lasciato l'amaro in bocca. Laggiù negli States, avevano deciso di ripartire da zero, di formattare, di resettare tutto, per l'eccesso di mondi alternativi, di realtà parallele, di versioni diverse dei loro eroi. Cosa fanno al primo evento? Bam! Ti sbattono lì un altro universo. Ti buttano, ad incipit della Forever Evil l'invasione del nostro mondo da parte degli eroi corrotti di un'altra Terra. Io non so se la guerra della Trinità sia sfuggita di mano ai suoi autori, non so se questa svolta è stata realizzata solo per aumentare il parco testate in vendita, non lo so, ma ci sono rimasto male. Forse è la conseguenza di aver lasciato il tutto in mano a Lemire? I disegni di questi ultimi due capitoli non sono male, a volte Reis coglie un po' troppo l'attimo dimenticandosi della sua dinamica, ma è innegabile che le sue pagine siano d'effetto.

Chiude l'albo un storia sul passato di Black Adam e sulla devozione che i terroristi del Kandaq hanno ancora oggi per lui. Tanto da invocare la sua resurrezione per mezzo di antichi rituali. Qualsiasi mezzo pur di defenestrare un dittatore. Poche pagine ben scritte da Geoff Johns e con dei buoni disegni di Salazar.

giovedì 9 ottobre 2014

Justice League America 7

Titolo: JUSTICE LEAGUE AMERICA 
Editore: RW LION
Collana: JUSTICE LEAGUE AMERICA - N° 7 
Prezzo: € 4,95 

Data di uscita: 27/06/2014
Formato: 16,8X25,6 
Pagine: 72 
Colore: Colore 
Caratteristiche: Spillato

Justice League America

Il vaso di Pandora. Wonder Woman crede che tale artefatto sia la chiave per mettere fine alle sofferenze del suo amato. Superman, infatti, versa sempre più in condizioni critiche e le ricerche dei suoi amici non lo stanno aiutando. L'azione si svolge su quattro piani, con tre Justice League diverse, quella con a capo Superman e le due di Wonder Woman e Batman, ma anche John Constantine, in compagnia di Shazam, sta indagando per i fatti suoi sui misteriosi fenomeni che stanno avendo luogo.

Si tirano le somme. La Trinity War è ad un punto di svolta, manca poco a mettere le mani sul vero colpevole della situazione dell'Uomo d'Accaio. Sarà davvero la pista indicata dagli autori, con il Dottor Psycho, ad essere quella giusta. L'intreccio sembra reggere, nonostante l'elevato numero di campioni presente in ogni pagina. Il ritmo è buono, ma i disegni non sembrano essere all'altezza. Per carità sono di alto livello, ma, a volte, appaiono leggermente troppo statici e legnosi per svolgere al meglio il loro compito.

Le storie di Vibe e Katana hanno quel tanto che basta di banale per essere considerate prossime alla chiusura, vista la loro tendenza all'inutilità. Dovessi sceglie, nonostante i disegni di peggiore qualità, continuerei a pubblicare solo Katana: giusto perchè è nippona, ma giusto per salvare qualcosa.

Torna un veloce ed utile editoriale di Elena Pizzi, a spiegare bene come sono messe le carte sul tavolo della Trinity War.

mercoledì 8 ottobre 2014

Avengers Confidential - La Vedova Nera & il Punitore

Il Punitore, nella sua personale guerra al crimine, intralcia, per errore, un'operazione dello SHIELD.  Adesso si trova coinvolto, al fianco della Vedova Nera nel tentativo di fermare un traffico d'armi di natura speciale. Armi che in possesso di un malvagio potrebbero portare al suo dominio sul mondo. La lotta con il Leviatano sarà all'ultimo sangue e potrebbe portare alla sconfitta dei due Vendicatori.

Produzione Nippo Americana, nel senso che i personaggi sono americani e lo staff di realizzazione è giapponese, per questo film d'animazione studiato per l'home video e ricco di comparse inaspettate, tra le quali alcune sconosciute ai più e rimaste avvolte nel mistero visto che i loro nomi non vengono mai detti.
Sebbene la storia ruoti intorno ad una storia d'amore impossibile (che si sa bene come andrà a finire), lasci cadere uno dei due protagonisti in un dubbio scontato (visto e rivisto anche in alcuni film live action) ed abbia un finale che ricordi più un videogioco per Playstation alla fine il film risulta gradevole.
Lo stile grafico che ci accompagna durante la visione ricorda molto alcuni ultimi film di Lupin, la Vedova pare un clone molto bello di Fujiko Mine, con degli accenni alla Nuova Trilogia di Ken il Guerriero (nuova per modo di dire visto che sono passati dieci anni dalla sua edizione) e che strizza l'occhio alla qualità grafica delle serie dedicate a Ghost in The Shell. D'altronde stiamo parlando della Madhouse come casa di produzione, colei che ha realizzato un dei più importanti cicli di anime a sfondo fantasy come Record of Lodoss War e che ha collaborato con decine di altri studi come Ghibli e Disney.

La versione italiana vede le voci classiche dei film Marvel/Disney dei Vendicatori in azione, ma, anche un dialogo meno volgare e più spurio di certe rudezze classiche del Punitore e di alcuni avversari incontrati lungo la strada. Figlio, questo, della radicata convinzione che il politicamente corretto vada bene in ogni caso e che i film d'animazione siano riservati o debbano per forza coinvolgere nella visione dei bambini.

Un film che vale la pena vedere per la qualità grafica presentata sullo schermo e che non richiede grande attenzione vista la semplice struttura della trama.

Titolo originale Avengers Confidential: Black Widow & Punisher(アベンジャーズコンフィデンシャルブラック・ウィドウパニッシャーAbenjāzu Konfidensharu: Burakku U~idō & Panisshā

Regia Kenichi Shimizu


Sceneggiatura Mitsutaka Hirota 
Storia Marjorie Liu
Casa di Produzione Madhouse
Tratto dai personaggi Marvel Comics
Produttore esecutivo Kevin Feige, Stan Lee 
Distributore Sony Pictures Home Entertainment
Data di Uscita Internazionale  25 Marzo 2014 (2014-03-25)

Durata 85 minuti 
Nazione Giappone, Stati Uniti
Lingue Edizione Internazionale Inglese, Giapponese 

Voci Originali
Ruolo
Voce Inglese
Voce Giapponese
Black WidowJennifer CarpenterMiyuki Sawashiro
PunisherBrian BloomTesshō Genda
Elihas StarrGrant GeorgeHiroki Tōchi
OrionJ.B. BlancMasashi Sugawara
CainKyle HebertRyūzaburō ōtomo
Iron ManMatthew MercerKeiji Fujiwara
Amadeus ChoEric BauzaDaisuke Namikawa
Maria HillKari WahlgrenJunko Minagawa
HawkeyeTroy BakerShūhei Sakaguchi
HulkFred TatascioreYuichi Karasuma
RenFred TatascioreHisashi Izumi
Nick FuryJohn Eric BentleyHideaki Tezuka

lunedì 6 ottobre 2014

Incredibili Avengers 16

INCREDIBILI AVENGERS 16
MARVEL NOW!
17x26, S., 72 pp., col. 
Contiene: Uncanny Avengers #17, Uncanny Avengers Annual #1, A+X #18
MARVEL ITALIA

Incredibili Avengers

Il Celestiale è ad un passo, letteralmente e fisicamente, dallo schiacciare la Terra sotto il suo stivale ed a distruggere e cancellare la specie umana dal Cosmo.
La Squadra Unione dei Vendicatori e degli X-Men, della quale restano in vita pochi elementi e tutti homo sapiens, sta facendo il possibile per svelare i piani dei Gemelli di Apocalisse, ma sembra tutto inutile. Le premesse portano alla distruzione totale.

Lutti, che alla fine, seppur trattandosi di morte di personaggi fondamentali e storici, costellano questa storia apocalittica di Remender. Uno sconvolgimento coraggioso ed inaspettato però in difficile continuity con gli avvenimenti di Infinity.
I disegni di McNiven hanno dato la giusta dignità a questa serie ben concepita e di sicuro impatto su tutte le testate di casa Marvel. Non per niente prima del prossimo numero di Incredibili Avengers sarà in vendita All New Marvel Now! Prologue. Una nuova vita editoriale per molte testate della Casa delle Idee. Quello che disturba è che sul prossimo numero torna la bestia di disegnatore. Se il prologo non sarà di mio gradimento questo sarà l'ultimo numero di Incredibili Avengers che prenderò.

Uncanny Avengers Annual

Il Mojoverso: dove vivono invertebrati drogati di televisione assistiti da bipedi senza volontà. Qui si pianificano i palinsesti di una televisione galattica dove Mojo rappresenta uno dei più brillanti sceneggiatori che, però, deve piegare le sue idee ai direttori di rete ed ai critici.
La soluzione per innalzare gli ascolti è quella di influenzare le menti di due gruppi di Vendicatori e metterli a combattere l'uno contro l'altro. In atmosfera teen si affronteranno, così, i Vendicatori di Capitan America contro i Vendicatori Occulti guidati da Stephen Strange, che comprendono la variabile impazzita Ghost Rider.

Ben scritto, con una buona alternanza di diversi stili di linguaggio e di diversi gerghi. Una storia in tono Buffy Ammazzavampiri che intrattiene senza troppo pretendere. Un one shot abbastanza inutile, ma divertente.

Si chiude con l'ultimo, finalmente, episodio di A+X che vede protagonisti Visione e Kitty Pride. Carino all'inizio, sperimentale quanto si vuole, ma alla fini la chiusura è naturale.

venerdì 3 ottobre 2014

Incredibili Avengers 15

INCREDIBILI AVENGERS 15
MARVEL NOW!
17x26, S., 72 pp., col. 
Contiene: Uncanny Avengers #15-16, A+X #16-17
MARVEL ITALIA

Incerdibili Avengers


Le morti e la devastazione del numero precedente hanno mantenuto in gioco una ridotta formazione di Vendicatori. Wasp è alle prese con Sentry ed il Sinistro Mietitore, il Cap sta combattendo faccia a faccia i Gemelli, ma è in grossa difficoltà, Kang sta radunando guerrieri da tutte le epoche per poter intervenire al momento giusto, Thor è alla ricerca della sua Ascia, utilizzata per uccidere il Celestiate. Intanto Exitar, Celestiale giudicatore di mondi, ha decretato la fine della Terra e la sta per calpesatare.

Doppio appuntamento con la Squadra Unione, o ciò che ne resta. Per fortuna ai pennelli troviamo ancora McNiven, perfettamente adatto alla situazione, con i suoi disegni ricchi e dettagliati, sia per quanto riguarda i personaggi che per lo sfondo. Bella la divisa di Capitan America, ancora meglio la tenuta di Wasp.
Remender sta tirando le somme della sua saga e, nel contempo, gettando semi che andranno ad influenzare tutte le testate Marvel, in primis quelle degli X-Mem.

A margine due storie brevi A+X. La prima vede L'Uomo Ragno, in un lontano passato, trovarsi a combattere al fianco di Psylocke. Una storia semplice ed inutile che, però, si fregia dei disegni realistici, e molto cartoni anni '80 del secolo scorso dedicati ai superamici, di Parlov. La seconda è un incontro tra il secchione mutante Broo e Tony Stark, Iron Man. Disegni gustosi, storia a tratti divertente anche se a tratti banale.

giovedì 2 ottobre 2014

Tartarughe Ninja

La gang del Piede sta terrorizzando New York.
Una giornalista, relegata ai servizi di basso profilo, vuole vederci chiaro e tenta un'indagine personale. Un notte assiste ad un evento straordinario. Qualcuno sconfigge gli sgherri della gang grazie a forza ed abilità sovrumane. April O'Neal inizi ad indagare su chi possa essere ad opporsi ai più malvagi criminali in circolazione e gli indizi la portano su una strana pista: Tartarughe Ninja Mutanti Teenager.
Quattro gigantesche tartarughe combatto il crimine in città e vivono nelle fogne di New York. Patite della pizza, del rap e delle arti marziali Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello, addestrati dal topo mutante Splinter, dovranno combattere contro il malvagio Shredder per evitare lo sterminio della popolazione della Grande Mela.

Positivo. Divertimento, leggerezza, combattimenti semplici, ma non incasinati, caratterizzazione fisica delle quattro tartarughe. Oltre ad avere la classica mascherina di colore diverso l'uno dall'altro, i quattro rettili, sono caratterizzati anche da stature, atteggiamenti (che richiamano molto quelli della serie originale del secolo scorso) e carapaci nettamente differenti l'uno dall'altro. Anche lo spirito e gli atteggiamenti dei protagonisti riscopre le origini delle tartarughe: quelle del ghetto nero di New York. 
Neutro. La storia è abbastanza semplice e lineare. La presentazione degli eventi passati, nei primi minuti, è un pistolotto in animazione bidimensionale in bianco e nero eccessivamente semplice e tremendamente noioso. Insomma il classico spiegone per gli americani intontiti e svogliati. Con tante origini, negli ultimi anni, narrate in modo sempre originale e diverso, questa banalizzazione è pericolosa e banale.
Negativo. Il parrucchiere: non ho mai visto tanta gente pettinata male in un film come in questo. Dal bravo William Fichtner, doppiato dal sempre categorico Luca Ward, a Megan Fox (che riesce a cambiare colore di capelli da una scena all'altra). Negativo è anche il successo che sta avendo questo film. Non nel senso cattivo, ma essendo già un prodotto d'intrattenimento di basso livello gli eccessivi incassi hanno già solleticato le chiappe a quelli della Paramount. In programma per il 2016 sembra già esserci un secondo capitolo. Mi auguro per loro che avrà lo stesso successo di questo episodio d'esordio, ma i Puffi insegnano: botto al primo capitolo, tonfo al secondo, incertezza per il terzo.
Extra. Megan Fox. Stavolta non si parla della sua bellezza o della sue capacità attoriali. La notizia è che ha fatto pace con il produttore Michael Bay e che lui l'ha resa una April O'Neal credibile, nonostante i dubbi dei fan duri e puri del fumetto e del cartone originali. Infatti la sua espressione resta sempre la stessa per tutto il film, come in un fumetto. Ci si chiede se, a 26 anni, si sia già fatta qualche dose di botulino o sia così di natura. Quello che c'è di sicuro è che almeno in una scena da il meglio di se stessa.

Mi ha fatto sinceramente piacere rivedere al cinema queste tartarughe giganti. Ricordo con affetto i cartoni di quando ero ragazzo e, forse, uno dei primi film. Un intrattenimento piacevole, ma fine a se stesso. Farà innamorare nuove generazione di bambini di questi personaggi, ma, per adesso, fornisce pochi valori se non quello del lavorare in squadra per ottenere un obiettivo.

Titolo originale Teenage Mutant Ninja Turtles 
Lingua originale inglese, giapponese
Paese di produzione Stati Uniti d'America 

Anno 2014 
Durata 101 min 
Rapporto 2,35 : 1 
Genere Cinecomics

Regia Jonathan Liebesman 

Soggetto dai fumetti di Kevin Eastman e Peter Laird 
Sceneggiatura Josh Appelbaum, André Nemec, Evan Daugherty 
Produttore Michael Bay, Ian Bryce, Andrew Form, Bradley Fuller, Scott Mednick, Galen Walker 
Produttore esecutivo Eric J. Crown, Jason T. Reed, Napoleon Smith III, Denis L. Stewart 
Casa di produzione Paramount Pictures, Platinum Dunes, Gama Entertainment Partners, Nickelodeon Movies, Mednick Productions, Heavy Metal Magazine 
Distribuzione (Italia) Universal Pictures 
Fotografia Lula Carvalho 
Montaggio Joel Negron, Glen Scantlebury 
Effetti speciali Aleksandr Lokensgard, Frazer Newton, John A. Canavan 
Musiche Brian Tyler 
Scenografia Neil Spisak 
Costumi Sarah Edwards 
Trucco Christine Domaniecki, Ashley Ryan 

Interpreti e personaggi 
Pete Ploszek: Leonardo
Noel Fisher: Michelangelo
Jeremy Howard: Donatello
Alan Ritchson: Raffaello
Megan Fox: April O'Neil
Danny Woodburn: Splinter
William Fichtner: Eric Sacks
Minae Noji: Karai
Will Arnett: Vernon Fenwick
Whoopi Goldberg: Bernadette Thompson
Abby Elliott: Taylor
Malina Weissman: April O'Neil da giovane
Kevin Eastman: Dottore
K. Todd Freeman: Dott. Baxter Stockman
Taran Killam: McNaughton
Tohoru Masamune: Shredder

Doppiatori italiani 
Daniele Valenti: Leonardo
Alessandro Ward: Michelangelo
Lorenzo De Angelis: Donatello
Stefano Starna: Raffaello
Alessia Amendola: April O'Neil
Massimo Lopez: Splinter
Luca Ward: Eric Sacks
Christian Iansante: Vernon Fenwick
Rita Savagnone: Bernadette Thompson
Monica Ward: Karai

mercoledì 1 ottobre 2014

Dylan Dog - Spazio profondo

Dylan Dog N° 337 
Spazio profondo

Soggetto Sceneggiatura Roberto Recchioni 
Disegni: Nicola Mari 
Colori: Lorenzo De Felici 

Copertina: Angelo Stano 

Periodicità: Mensile 
Uscita: 27/09/2014 

Anno 2427. La Stazione Spazile U.K. Beckham, dell'Impero di Albione, è dove Dylan Dog si risveglia da un un lungo sonno. Dylan, però, non è se stesso: è un suo clone sintentico con i ricordi del vero Indagatore dell'Incubo londinese impiantanti per mezzo di un costrutto mnemonico realizzato partendo dai suoi diari.
Il numero 5 si unirà ad altri quattro Dylan Dog, stavolta modificati geneticamente, in una missione apparentemente suicida: recuperare la U.K. Tatcher.
Un mistero circonda questa nave spaziale e terrificanti fantasmi la infestano. Riusciranno cinque Dylan Dog a vincere un ambiente avverso?

Spazio. Ultima frontiera...
Potrebbe iniziare così questa nuova avventura editoriale dell'Old Boy.
Con il numero 337 parte l'era Recchioni. E come parte? Scompaginando tutte le pagine a fumetti scritte fino ad oggi. Nella vita di Dylan entrano massicce astronavi, tecnologia, cloni, sparisce la claustrofobia e mutano alleati e personaggi ricorrenti.
Come si innesta questo viaggio all'inferno nella nuova linea temporale di Dylan? lo sapremo solo con il prossimo numero. Sarà stato solo uno stacco, una storia a se? O è parte integrante della prima stagione di dodici numeri della serie regolare programmata da RRobe?
La storia? Beh, sicuramente originale per il personaggio, ma, come da scuola Bonelliana, ricca di citazioni. Da Alien a Terminator, da Orfani ai Comics Americani. Quello che si deve all'autore è l'originalità della proposta e la riuscita dell'intreccio che, sebbene non sorprenda con il primo finale, incrina le certezze del futuro dell'ex agente di Scotland Yard nelle ultime pagine.
Ai disegni, purtroppo, Nicola Mari. Piaciuto poco sui primi Nathan Never è andato peggiorando con gli anni. Qui la storia, il tempo concessogli, e l'importanza del momento lo aiutano a rimettersi in carreggiata. Lo salvano, sopratutto dall'uso di litri e litri di inchiostro nero, i bei colori di Lorenzo De Felici.

Copertina intimista e citazionista di Angelo Stano, che trasmette una sensazione di inquietante calma.

Restiamo sintonizzati per vedere quel che accadrà sul numero 338, dotato di un malloppetto extra di pagine.