giovedì 30 maggio 2013

Incredibili Avengers 1

INCREDIBILI AVENGERS 1
MARVEL NOW!
17x26, S., 72 pp., col. 
Contiene: Uncanny Avengers #1, Avengers Arena #1-2

Rick Remender
John Cassaday

Gli eroi più potenti e temuti della Terra devono, sotto la giuda indiscussa di Capitan America, riportare l'ordine dopo gli eventi di AVX. Cap tenta di essere il collante della ricostruzione del rapporto tra i Vendicatori e gli X-Men redenti. Mentre Scott Summers è in un carcere comune, ma circondato da pareti di cristallo rubino, mentre gli X-Men ancora a lui fedeli sono in fuga e nascosti, mentre gli X-Men che tentano di dare una mano a ricostruire vengono cacciati, mentre si piange la morte di Xavier qualcuno torna dal passato per commettere un crimine impensabile.

Qualcuno ha rapito i giovani Vendicatori dalla scuola di addestramento che frequentano e li ha portati su un'isola deserta a massacrarsi tra loro. Giovani ragazzi che ancora hanno problemi a gestire i loro poteri, ed i loro problemi adolescenziali, saranno costretti ad uccidersi per sopravvivere. Ne rimarrà soltanto uno.

Il primo capitolo del nuovo corso di Marvel NOW! comincia con il numero 1 degli Incredibili Avengers. Ben scritto e disegnato, anche se con tratto molto acquoso da  Cassaday, la storia prende ed incuriosisce. Tra i Vendicatori già troviamo Thor e Cap. I due cercano di coinvolgere nel nuovo team anche Havok, fratello di Ciclope, e non disdegnano di portare aiuto agli altri X-Men. Interessante anche il siparietto a mazzate tra due donne forti dell'universo Marvel. Avevo paura di essermi perso qualcosa, ma il ritorno del nemico dall'oltretomba è inaspettato per tutti e non solo per me. Questo mi consola.
La seconda storia, che raccoglie i primi due episodi di Avengers Arena, è un esercizio di trasposizione fumettistica della moda del momento: il tutti contro tutti. Divenuto famoso con Battle Royale e sdoganato per il pubblico occidentale con Hunger Games, il genere tutti devono morire e ne sopravvivrà  uno solo ormai è molto gettonato. Come poteva esimersi il mondo dei supereroi da farsi coinvolgere in questo turbine. Tutto sommato la storia, scritta da Dennis Hopeless,  che d'impatto volevo rifiutarmi di leggere, è ben strutturata, attraverso la presentazione e l'empatizzazione con i singoli, giovani personaggi. Disegnata da Kev Walker con un tratto chiaro e dinamico, sembra essere una lettura piacevole e poco impegnativa. Per gli amanti del dettaglio ecco i giovani eroi intenti a salvarsi la vita: Anachronism, Apex, Bloodstone, Cammi, Darkhaw, Deathlocket, Hazmat, Kid Briton, Mettle, Nico Minoru, Nara, Red Raven, Reptil, Juston Seyfer, Chase Stein, X-23.

Lettura rilassante.

mercoledì 29 maggio 2013

AVX - Conseguenze 1 di 2

AVX CONSEGUENZE 1
MARVEL MINISERIE 135
17x26, B., 48 pp., col.
Contiene: AVX: Consequences #1/5

La guerra tra i Vendicatori e gli X-Men è finita. Il prezzo pagato è stato alto, ma ha portato alla rinascita della comunità mutante. Ciclope è stato catturato ed imprigionato in un comune penitenziario privato, come tanti ce ne sono negli Stati Uniti. Per detenerlo, però, sono state prese misure speciali. occhiali e cella in quarzo rubino, unico materiale in grado di bloccare i raggio cinetico che Scott Summers sprigiona dagli occhi.
Per cercare di capire quello che è successo Cap manda Wolferine, che trattiene dentro di se una gran voglia di uccidere, a parlare con Ciclope. Logan riesce a trattenersi a stento e non legge un grande pentimento nelle parole dell'ex leader dei mutanti.
Detenuto tra violenti criminali comuni, privato dei suoi poteri, Ciclope deve affrontare la vita carceraria come un semplice umano.

Storia semplice e lineare per concludere la saga della Fenice dal punto di vista del detenuto Ciclope. Come in ogni guerra ed in ogni battaglia ci sono due punti di vista: quello dei vinti e quello dei vincitori. In questo caso si affronta il tema del vinto che continua a pensare di avere ragione e di aver fatto ciò che ha fatto per il bene della sua specie. Io ho sempre considerato Ciclope un personaggio abbastanza insipido. Eccessivamente perfettino e con poca possibilità di sviluppo, ma d'altronde anche nella vita quotidiana troviamo gente così. Quello che con lui gli autori hanno fatto in questa saga è stato cercare di elevarlo in un modo o nell'altro. Ora ha subito una caduta rovinosa. Spero che la minisaga di Gillen non serva a riabilitarlo in poche pagine ed in poche settimane, dopo tutto quello che ha fatto. Se, d'altronde, nella saga principale di AVX è stato paragonato a Mussolini una ragione deve esserci.
I disegni di Raney son curati e puntuali. Questa run corta ed incentrata su un unico personaggio può essere l'idea per il ritorno alle matite del disegnatore.
I colori, Wurt ai pennarelli, sono luminosi e piacevoli e danno una visione meno cupa della situazione in corso.

Non che questo albo sia fondamentale, anzi. Però se, come me, si è digiuni di continuity Marvel e si vuole iniziare a leggere qualche collana del Marvel Now gettare delle basi, seppur minime, è importante. Questi due albi possono essere utili a tale scopo, anche se lasceranno poche emozioni.

martedì 28 maggio 2013

Avengers Vs X-Men

Hope Summers è la prima bambina mutante nata dopo gli eventi di House of M, quando la strega Scarlet, figlia di Magneto, ha pronunciato la fatidica frase "Mai più mutanti". Da allora, infatti, la popolazione mutante è stata ridotta a poco più di 200 elementi, costantemente in calo.
Rifugiatisi tutti sull'isola di Utopia sono, ora, sotto la guida dell'ex allievo prediletto dal Charles Xavier, Scott Summers alias Ciclope. La missione prioritaria di Scott è quella di allenare Hope, rossa di capelli come l'amore della sua vita Jean Grey, ad ospitare il ritorno della Fenice, entità extraterrestre che porta distruzione nei mondi dove arriva. In effetti il suo obiettivo si rivela premonitore in quanto la Fenice sta facendo veramente rotta verso il nostro pianeta.
Avvistata da Nova ed avvisati i Vendicatori, questi si recano su Utopia per chiedere a Ciclope di poter proteggere Hope al fine di evitarle la fine di Jean (la stessa che ha fatto nel film conclusivo della trilogia degli X-Men per il cinema). Ciclope non vuole stare a sentire. Lui vede nella ragazzina l'unica speranza della specie mutante per tornare importante e assurgere al posto che le spetta nella società. La discussione degenera in battaglia. Intanto la Fenice si avvicina.
Tony Stark tenta il tutto per tutto mettendo a punto un'armatura dalla grande, immensa, potenza di fuoco. Con indosso questa si scaglia nello spazio per contrastare l'entità. L'unico effetto che ottiene, insieme alla rinuncia di Hope di ospitarla, è quello di scinderla in cinque parti che verranno ospitate in altrettanti mutanti, i Cinque della Fenice.
Mentre i Cinque sanano le ferite del mondo, portando cibo e acqua dove non ci sono e curando malattie ,la vita per i Vendicatori agli ordini di Capitan America si farà dura. Costretti a rifugiarsi nella città del Kung Fu, grazie all'aiuto di Iron Fist, ingaggiano rappresaglie per salvare i membri del loro gruppo fatti prigionieri dai mutanti. Riportano vittorie, qualcuno dei Cinque cadrà, ed anche perdite e sconfitte.
Quando la Fenice inizierà a corrompere i detentori del suo potere la situazione diventerà critica e spaventosa. Molti X-Men cambieranno bandiera, alcuni moriranno e una di loro diverrà, inaspettatamente, chiave di volta per tentare il tutto per tutto per cercare di fermare il potere della Fenice Nera.

Di solito non leggo le miniserie ad episodi. Aspetto che escano in edizione brossurata, o meglio cartonata, a buon prezzo, e poi mi ci butto a capofitto. So anche che su un'edizione del genere posso trovare non solo la storia principale, ma anche il suo prequel ed i tie in collaterali (vedi lista sotto). Questa volta, però, non ce l'ho fatta. L'occasione di veder scannare tra loro gli Avengers e gli X-Men è stata troppo ghiotta e con l'uscita dell'ultimo numero ad Aprile 2013 ho colto l'occasione per recuperare tutta la saga, compreso il numero 0, in una variant cover bellissima.
Quello che, come ho già detto, mi fa discriminare l'acquisto di fumetti nel mare magno americano è il nome dell'autore. Se su un albo leggo il nome di Brian Michael Bendis o Ed Brubaker mi si accende una lampadina. Se, poi, ai disegni trovo Olivier Coipel, Adam Kubert e John Romita, Jr. allora l'acquisto è praticamente d'obbligo. Se leggo Grant Morrison, ad esempio, so che devo lasciare l'albo dove sta.
Gli architetti di casa Marvel si sono messi all'opera ed hanno studiato un modo per dare una scossa al mondo dei loro comics. Una energica scrollata per portarlo all'evento Marvel NOW! e quindi a ridurre la distanza narrativa dalle opere cinematografiche.
Non c'è niente da dire. L'evento è ben costruito, tanto che anche chi segue soltanto le vicende della storia principale, come me, ne può godere a pieno. Ben narrata, con colpi di scena giusti ed, anche, inaspettati. Tutto molto fluido ed intrigante. I personaggi, seppur con il poco spazio a disposizione, vengono delineati in modo da poterli apprezzare per quello che sono. Tra le figure principali, compresi i Cinque della Fenice, troviamo la sorpresa Hope, il risoluto Wolferine, un odioso Ciclope, un combattivo e strategico Capitan America, un perplesso Iron Man, gli interessanti Dottor Strange, Magik e Scarlet, il deciso Xavier. Certo non tutti avranno ruoli di primo piano, non tutti sopravvivranno (anche se mi sarei aspettato una sincera sfoltita in entrambi i ranghi), ma la storia scorre e piace.
Come detto ai disegni troviamo dei maestri del fumetto americano. La partenza, non esplosiva nelle prime pagine, è affidata a John Romita, Jr. il crescendo è, invece, nelle mani del tondo, ma piacevole, Olivier Coipel mentre l'apice è nelle mani, matite, chine e colori di uno splendido Adam Kubert.

Ritengo proprio che la Marvel ci sappia fare e che questa storia sia un buon punto di inizio per la lettura dei loro fumetti per chiunque voglia iniziare a farlo. Certo si potrà ripartire da Marvel NOW! nel prossimo futuro, ma chi vorrebbe perdersi questa rissa sognata da bambini?
Anche Panini Comics, editore italiano, ha fatto un buon lavoro condensando per noi, fortunatamente, le dodici uscite americane in sei albetti più corposi. Piccoli editoriali curati, buon carta di stampa e colori intensi e lucidi. E' presente anche la funzione AR su alcune pagine e/o vignette. Questa caratteristica permettere, dicono, di vivere il fumetto in realtà aumentata. Scarichi la App sul tuo cellulare, inquadri la pagina su cui è presente il logo AR e qualcosa parte sullo schermo del tuo smartphone. Io, con tutta la buona volontà, ci ho provato. Qualche, scarso risultato, l'ho ottenuto in una splash page del primo numero. La difficoltà dell'esecuzione e la sua non ripetibilità sono state così deludenti da non spingermi a riprovare.
Curiosamente l'editore modenese ha mantenuto la doppia copertina, come nell'edizione americana. Il lettore, quindi, può decidere se schierarsi dalla parte degli Avengers o degli X-Men, oppure prendere entrambe per la gioia delle tasche di Panini. 

Io ho fatto la mia scelta. Voi da che parte state?

Ottimo e divertente, lettura appassionante. Consigliato.

Se volete darci dentro sul serio, questa è la lista di tutte le pubblicazioni che hanno composto questo crossover negli U.S.A.:

Capitoli 1-2 
Avengers vs. X-Men n. 1-2 (aprile 2012, in USA)
Marvel Miniserie n. 129 (novembre 2012, in Italia)
Capitoli 3-4 
Avengers vs. X-Men n. 3-4 (maggio 2012, in USA)
Marvel Miniserie n. 130 (dicembre 2012, in Italia)
Capitoli 5-6 
Avengers vs. X-Men n. 5-6 (giugno 2012, in USA)
Marvel Miniserie n. 131 (gennaio 2013, in Italia)
Capitoli 7-8 
Avengers vs. X-Men n. 7-8 (luglio 2012, in USA)
Marvel Miniserie n. 132 (febbraio 2013, in Italia)
Capitoli 9-10 
Avengers vs. X-Men n. 9-10 (agosto 2012, in USA)
Marvel Miniserie n. 133 (marzo 2013, in Italia)
Capitoli 11-12 
Avengers vs. X-Men n. 11 (settembre 2012, in USA)
Avengers vs. X-Men n. 12 (ottobre 2012, in USA)
Marvel Miniserie n. 134 (aprile 2013, in Italia)
 Tie-in  [modifica]Aprile 2012 
AVX: VS n. 1
Avengers vs. X-Men: Infinite n. 1
Avengers n. 25
New Avengers nn. 24-25
Secret Avengers n. 26
Uncanny X-Men n. 11
Wolverine and the X-Men n. 9
Maggio 2012 
AVX: VS n. 2
Avengers n. 26
Avengers Academy nn. 29-30
New Avengers n. 26
Secret Avengers n. 27
Uncanny X-Men n. 12
Wolverine and the X-Men nn. 10-11
X-Men: Legacy nn. 266-267
Giugno 2012 
AVX: VS n. 3
Avengers vs. X-Men: Infinite n. 6
Avengers n. 27
Avengers Academy nn. 31-32
New Avengers n. 27
Secret Avengers n. 28
Uncanny X-Men nn. 13-14
Wolverine and the X-Men n. 12
X-Men: Legacy nn. 268-269
Luglio 2012 
AVX: VS n. 4
Avengers n. 28
Avengers Academy n. 33
New Avengers n. 28
Uncanny X-Men nn. 15-16
Wolverine and the X-Men nn. 13-14
X-Men: Legacy n. 270
Agosto 2012 
AVX: VS n. 5
Avengers vs. X-Men: Infinite n. 10
Avengers n. 29
New Avengers n. 29
Uncanny X-Men n. 17
Wolverine and the X-Men n. 15
Settembre 2012 
Avengers n. 30
New Avengers n. 30
Uncanny X-Men n. 18
Wolverine and the X-Men n. 16
Ottobre 2012 
AVX: VS n. 6
AVX: Consequences nn. 1-4
Uncanny X-Men n. 19
Wolverine and the X-Men n. 18
Novembre 2012 
AVX: Consequences n. 5

Ovviamente io ho letto solo la storia principale e mi è bastata.

Titolo originale Avengers vs. X-Men 


Sceneggiatori  
Jason Aaron (nn. 2, 9, 12)
Brian Michael Bendis (nn. 1, 8, 11)
Ed Brubaker (nn. 3, 10)
Jonathan Hickman (nn. 4, 6)
Matt Fraction (nn. 5, 7)

Disegnatori 
Olivier Coipel (nn. 6-7, 11)
Adam Kubert (nn. 8-10, 12)
John Romita, Jr. (nn. 1-5)
 
Editore Marvel Comics 
1ª edizione aprile 2012 – ottobre 2012 
Collana 1ª ed. Avengers vs. X-Men 
Periodicità bimensile 
Albi 12 (completa) 
Formato 17 cm × 26 cm 
Pagine 22-32 (circa) 
Editore it. Panini Comics – Marvel Italia 
1ª edizione it. novembre 2012 – aprile 2013 
Collana 1ª ed. it. Marvel Miniserie nn. 129 - 134 
Periodicità it. mensile 
Albi it. 6 (completa) 
Formato it. 17 cm × 26 cm 
Rilegatura it. spillato/brossurato 
Pagine it. 22-32 (circa) 

lunedì 27 maggio 2013

Akira - Review Blu Ray


16.07.1988. Una strana esplosione, concentrata in un nucleo nero che si espande fino a diventare di un bagliore accecante, annienta la città di Tokyo.2019. Dopo trent'anni l'opera di ricostruzione è ancora in alto mare. I soldi scarseggiano ed i pochi a disposizione sono stati orientati alla realizzazione di infrastrutture adite allo svolgimento delle prossime Olimpiadi.La città è sconvolta da sommosse popolari, studentesche, religiose di coloro che, in profonda crisi culturale ed economica, non riescono a trovare i soldi per mangiare.Le strade, poco frequentate da automezzi, sono il regno delle bande di motociclisti. Tra loro la più crudele è quella dei Clowns. A sfidarla ci pensa un gruppo di ragazzini orfani che cerca un modo di sfogarsi. Elementi distintivi del gruppo sono Yama, il capo della gang, Kaneda, dotato di una fantastica moto rossa, e Tetsuo, il più giovane ed insicuro.Durante una delle scorribande notturne sulla tangenziale di Tokyo, all'inseguimento dei Clowns, Tetsuo, per evitare un bambino in mezzo alla strada, sbanda e cade. Dopo l'esplosione della moto, sdraiato a terra, il ragazzo riesce meglio a vedere la sua possibile vittima: e' un ragazzino dalla pelle di una strana tinta bluastra e dalla pelle tanto raggrinzita da sembrare un vecchio. Inoltre, sulla mano destra ha tatuato il numero 26. Quando i suoi compagni raggiungono Tetsuo per aiutarlo a rialzarsi il ragazzino cerca di fuggire, ma dal cielo atterrano misteriosi elicotteri che portano via sia Tetsuo che il numero 26. Kaneda ed i suoi amici vengono tratti in arresto e portati al commissariato.Qui, preoccupati per la sorte di Tetsuo, incontrano una ragazza che fa breccia nel cuore di Kaneda: Kay. Una volta rilasciati tornano ciascuno alle proprie vite: i ragazzi a scuola, preoccupati per l'amico scomparso, e Kay al suo gruppo terrorista. Lei, infatti, cerca le tracce di un esperimento scientifico misterioso chiamato Akira. Akira è anche lo stesso nome della divinità della quale la popolazione sta aspettando la venuta per ribellarsi allo status quo.Tetsuo, intanto, è stato portato in un misterioso ospedale militare. L'incontro con Takashi, il numero 26, ha risvegliato in lui una sopita potenzialità ESP che, ora, l'esercito sta alimentando con i farmaci.Quando Tetsuo riesce a fuggire dall'ospedale ed a fare luce sul mistero di Akira, non sedato dai medicinali dei militari, la situazione diviene critica.

Io me lo ricordo vent'anni fa. Io mi ricordo come a Milano vi fossero poster di questo film d'animazione giapponese che pretendeva di uscire nei cinema. Mi ricordo quando nella sala semi deserta di un venerdì sera, il primo giorno di proiezione, ero seduto ipnotizzato da questo film dai colori sgargianti, il rosso su tutti, dalle tecnologie futuristiche, il juke box a compact disc, con queste moto stranissime, quella di Kaneda rimarrà un sogno per tutti. Mi ricordo che uscito dalla sala ero così stupefatto e felice, ma anche confuso. Mai un film d'animazione era stato più criptico. Ammetto serenamente che dopo la prima visione ero certo di non aver capito niente. Mi ricordo di essere andato a rivederlo con un altro gruppo di amici. Ricordo che dopo questa seconda visione mi si era accesa una lampadina: avevo capito. Collegato i pezzi e capito la trama principale. Mi ricordo la prima edizione in VHS. Mi ricordo che erano stati tolti i primi 4 minuti per farci stare tutto il film su una cassetta da 120 minuti e ridurre i costi di produzione. Mi ricordo il lavoro di duplicazione per prendere dalla versione originale giapponese quei 4 minuti persi ed incollarci dietro quei 120 in italiano. Mi ricordo la prima edizione in DVD. Infine, ho visto la versione Blu-Ray, visto che non potrò essere oggi al cinema a vederlo nuovamente sul grande schermo.Il Blu-Ray, edito da Dynit presenta caratteristiche apprezzabili: video: AVC 1080 24p / 16:9 anamorfico (1.85:1), audio: Italiano DTS-HD Master Audio 5.1 e Giapponese Dolby True HD 5.1 (192Khz/24bit) il movie e LPCM 2.0 i contenuti extra, sottotitoli: Italiano standard, extra: Trailer Originali giapponesi, storyboard.Se l'impianto video è egregio con colori saturi, le varie tonalità di rosso su tutti, e la resa di qualsiasi colore è precisa e gustosa in ogni sfumatura altrettanto non si può dire della sezione audio. La traccia italiana, quella che la maggior parte di noi ascolterà,  mostra tutti i difetti delle versioni DVD precedenti. Si riscontra il solito problema di imprecisione delle battute sul labiale ed una, ripetuta, resa del parlato inferiore rispetto alle musiche e una leggera persistenza di un minimo tono metallico in alcune sequenze di parlato. Queste caratteristiche portano a qualche difficoltà nell'ascolto che deve essere sopperita prestando molta attenzione durante la proiezione.Dynit ha fatto un ottimo lavoro anche con il packaging di questo capolavoro. La custodia amaray del Blu-Ray è racchiusa in un box di catone, nero con scritta Akira rossa. All'interno di questo involucro troviamo, oltre al disco, un piccolo libricino celebrativo del film. Dentro vi sono raccontate curiosità, sono presenti illustrazioni ed approfondimenti sul film, che faranno piacere al fan ed al neofita.


Per quanto riguarda il film vero e proprio. Katsuhiro ōtomo è un grande del fumetto e dell'animazione giapponese. Sin dal suo esordio ha saputo stupire e colpire i suoi lettori. Quando si è messo dietro la macchina da presa per dirigere un'anime cinematografico tratto dal più grande successo, ha deciso di dare al suo pubblico qualcosa di nuovo. Diverso nello svolgimento rispetto alla versione cartacea, come spesso accade, il film è curato in ogni minimo dettaglio. Ogni immagine è piena di particolari e l'animazione carnosa, tipica degli anni '80 del secolo scorso, lascia lo spettatore sazio e soddisfatto dopo ogni fotogramma. Ogni scena è dotata della necessaria fluidità per la sua esecuzione. I colori sono misurati anche negli eccessi. Le architetture, sia disastrate che ricostruite, sono imponenti e spettacolari. Certo è presente qualche ingenuità tecnologica, ma su tutto si passa sopra non appena entra in scena la moto di Kaneda: il sogno di ogni motociclista e non.
La trama, come detto dello stesso Katsuhiro ōtomo, ha molti livelli di lettura, alcuni estremamente complessi. Si parte dalla classica (ma non in un film d'animazione) critica alla società contemporanea. A fronte di un popolazione in disagio, di una crisi, di una recessione economica e culturale, il governo investe fondi in operazioni di facciata come l'organizzazione delle Olimpiadi e la ricerca militare avanzata invece di aiutare i cittadini in difficoltà. Sanità ed istruzione sono lasciate sempre di più andare alla deriva e la violenza delle forze dell'ordine è concentrata solo alla repressione dei civili. A questo si aggiunge la necessità di credere in qualcosa di nuovo e nasce così, nel scintoista e buddista Giappone, l'attesa per la resurrezione e l'avvento di un nuovo messia: Akira.Il finale del film è tutto un concerto di animazioni ardite e tanto realistiche quanto impossibili.La colonna sonora, che a me, personalmente non fa impazzire, è stato un successo di vendite in cd, tanto da portare un recente riedizione.Nexo Digital riporta nelle sale, solo per un giorno, per la prima volta in versione 2K con un nuovo remix multicanale | audio PCM Surround 5.1, venticinque anni dopo la sua prima uscita, dopo aver incassato 50 milioni di dollari e raccolto attorno a se più di un milione di fan, un capolavoro realizzato da 1.300 animatori provenienti da 50 diversi studi di animazione sotto la guida di Katsuhiro ōtomo.Se non l'avete mai visto: andate. Se l'avete già visto: sapete che dovete andare.Un capolavoro dell'animazione mondiale che per il pubblico italiano ha significato qualcosa di più. Ha portato all'attenzione della gente comune un nuovo, per l'occidente, modo di fare animazione. Ha permesso di capire che il "cartone animato" non è solo roba da bambini, ma anche un'arte comunicativa. Attraverso questo genere si possono trasmettere emozioni forti e senso dello stupore tanto quanto che con gli altri generi. Katsuhiro ōtomo ha aperto uno spiraglio per la crescita culturale delle nuove generazioni occidentali. Ci ha resi più maturi e curiosi. Anche solo questa sarebbe una ragione per rendere omaggio al suo film culto."Tokyo, 2019. Nella città devastata dalla Terza Guerra Mondiale, regna il caos: bande di motociclisti si fronteggiano, gruppi di terroristi e di ribelli mettono la città a ferro e fuoco, sette religiose proliferano in attesa della seconda venuta del leggendario Akira…"

Titolo originale アキラ
Akira 
Lingua originale giapponese 
Paese di produzione Giappone 
Anno 1988 
Durata 124 min 
Rapporto 1.85:1 
Genere animazione/fantascienza 

Regia Soggetto Sceneggiatura Katsuhiro ōtomo 
Sceneggiatura Izo Hashimoto 
Produttore Ryohei Suzuki, Shunzo Kato 
Produttore esecutivo Sawako Noma 
Casa di produzione Akira Committee Company Ltd. 
Distribuzione (Italia) Dynit 
Art director Toshiharu Mizutani 
Character design Katsuhiro ōtomo 
Animatori Takashi Nakamura 
Fotografia Katsuji Misawa 
Montaggio Takeshi Seyama 
Effetti speciali Takashi Maekawa, Noriko Takaya 
Musiche Shoji Yamashiro 
Scenografia Kuzuo Ebisawa, Yuji Ikehata, Koji Ono 

Doppiatori originali 
Mitsuo Iwata: Kaneda
Nozomu Sasaki: Tetsuo
Mami Koyama: Kay
Tessho Genda: Ryū
Tarô Ishida: colonnello Shikishima
Mizuho Suzuki: Dottor ōnishi
Yuriko Fuchizaki: Kaori
Takeshi Kusao: Kai
Tatsuhiko Nakamura: Takashi
Fukue Itô: Kyoko
 
Doppiatori italiani 
Angelo Maggi: Kaneda
Alessandro Quarta: Tetsuo
Antonella Baldini: Kay
Fabrizio Pucci: Ryū
Paolo Buglioni: colonnello Shikishima
Valerio Ruggeri: Dottor ōnishi
Monica Ward: Kaori
Fabio Boccanera: Kai
Massimo Corizza: Takashi
Graziella Polesinanti: Kyoko
Mario Milita: Primo Ministro
Andrea Ward: Teppista
 
Premi 
1992 - Silver Scream Award all'Amsterdam Fantastic Film Festival a Katsuhiro Otomo

giovedì 23 maggio 2013

Spider-Men 2 di 2

SPIDER-MEN 2
MARVEL SELECT 9
17x26, B., 64 pp., col. Contiene: Spider-Men #3/5
MARVEL ITALIA

Dopo l'agguato tesogli dal suo storico nemico, Peter Paker è giunto sulla Terra Ultimate e ha incontrato Miles Morales, lo Spiderman di questa realtà. Anche se sembra essersi convinto della situazione qualche dubbio gli resta. Decide, quindi, in un momento di distrazione del ragno Ultimate di andare in cerca del suo passato in questo mondo. Scopre, così, che il suo alter ego è morto qualche anno prima e che Gwen Stacy e zia May vivono sotto lo stesso tetto. L'incontro con loro sarà scioccante per tutti, ma aiuterà Peter a convincersi della serietà della situazione.
Grazie all'aiuto degli Ultimate Avengers, tra i quali Thor, Iron Man e Nick Fury riuscirà a rintracciare la sua nemesi per tentare di tornare nel suo universo d'appartenenza.

Bendis arricchisce questo albo di una marea di personaggi comprimari tali da renderlo memorabile. Troviamo praticamente tutti i Vendicatori più importanti, gran parte dello SHIELD e chi più ne ha più ne metta. La brava Sara Pichelli si trova splendidamente a suo agio con ognuno di loro, una vera prova di maturità della giovane artista italiana: non butta via l'eccezionale occasione che la casa delle idee di New York le ha offerto.
La trama si sviluppa in modo fluido e omogeneo con qualche, piccolo, colpo di scena ed una sequenza quasi commovente. L'incontro tra il "nostro" Peter Parker e la sua famiglia Ultimate con i suoi dialoghi intensi riuscirà a strappare una lacrimuccia ai lettori più sensibili.

Sinceramente avrei rilegato i cinque volumetti della saga in un'unica uscita, con prezzo intorno ai 5€, e l'avrei fatta godere tutta d'un fiato all'appassionato senza aspettare due mesi (altro a quelli di differenza rispetto alla pubblicazione americana). Tutto sommato una buona storia con dei disegni estremamente curati e piacevoli. I colori, forse, a volte possono non convincere tanto (Hulk è più grigio che verde, ma forse è una scelta storica della serie Ultimate ed io ne sono ignorante), ma il mix di tutto convince.

Io, fossi in voi, comprerei i due volumetti e me li berrei nel più breve tempo possibile, gustandomeli, per non perdere il ritmo narrativo. 

mercoledì 22 maggio 2013

Spider-Men 1 di 2

SPIDER-MEN 1
MARVEL SELECT
817x26, B., 48 pp., col. 
Contiene: Spider-Men #1-2

Testi: Bian Micheal Bendis
Disegni: Sara Pichelli

Peter Parker è l'Uomo Ragno. Miles Morale è l'Uomo Ragno. Peter Parker lavora a New York. Miles Morales lavora a New York. La differenza e che le New York in cui prestano i loro servizi come Uomo Ragno sono su due piani esistenziali differenti. Insomma sono l'Uomo Ragno di due Terra parallele. Ah, prima di Miles Morales, nel suo universo, l'Uomo Ragno era Peter Parker, poi è morto.
Quando, in una sera di tranquilla pattuglia, Peter Parker vede una folgorante luce sorgere da un palazzo abbandonato non si fa pregare per andarne e a determinare la causa. Il problema che un super cattivo, da tempo fuori gioco, ha messo in piedi una strana attrezzatura che emette un raggio violaceo in direzione del cielo. Durante la lotta l'Uomo Ragno viene attratto all'interno del flusso.
Pochi minuti dopo, un confuso, Spiderman si trova in un limpida giornata di sole a New York. Una New York un po' diversa da come se la ricordava. Qui, su un tetto, incontra un ragazzetto con indosso uno strano costume da Uomo Ragno. Dopo un piccolo scontro, durante il quale imparerà la differenza tra i suoi poteri e quelli dello sconosciuto, verrà messo a conoscenza di quanto accaduto da una versione afroamericana, ma sempre con la benda sull'occhio, di Nick Fury, il capo dello Shield.

Anche se diviso in due piccoli albi, in uscita a distanza di due mesi l'uno dall'altro, questo è il modo in cui preferisco leggere le avventure dei supereroi americani. Piccoli albi monotematici con storie autoconclusive.
Questo della coppia Bendis/Pichelli è un esperimento, almeno per il momento, ben riuscito. L'autore trova un bell'escamotage ed un buon villain per attuarlo, per trasportare il nostro Uomo Ragno nel mondo Ultimates (che per chi non lo sapesse è quello utilizzato da Marvel per svecchiare i suoi personaggi, gettare le basi dei successi cinematografici ed attirare nuovi lettori).
Quando un tuo compatriota va a lavorare all'estero, se ti sta simpatico o non lo conosci, speri sempre il meglio per lui. Quando, poi, hai la possibilità di valutare il suo lavoro temi sempre di essere troppo super critico od accomodante. Nel caso della romana Sara Pichelli, titolare da anni dei disegni della testata Ultimate Spider-Man, non si corre nessuno di questi due rischi. Il suo tratto è piacevole e chiaro, intrigate e dinamico. Ottima prova davvero.

Un'avventura fuori dall'ordinario per Spidey (ma quale sarà il suo ordinario ci chiediamo) da leggere per svagarsi. Magari aspettando di avere tra le mani anche il secondo e conclusivo capitolo.

martedì 21 maggio 2013

Iron Man 1 - Marvel Now!

Autori: Kieron Gillen, Greg Land, Peter David, Mike Del Mundo
Casa Editrice Italia: Panini Comics
Casa Editrice Stati Uniti: Marvel
17×26, S., 80 pp., col.
Genere: Supereroi
Prezzo: 1.99 (Prezzo Lancio), 5,50€ Variant PVC

Tony Stark: latin lover, milardario, filantropo. E supereroe in armatura. Nella sua misantropia, dopo essere stato rapito per riscatto e liberatosi costruendo un'armatura corazzata, è diventato il supereroe americano noto come Iron Man. Ex capo dello S.H.I.E.L.D., finanziatore de I Vendicatori, ha passato un brutto momento con il demone della bottiglia e con il virus Extremis. Ora che la sua identità, una volta segreta, è nota a tutti è costantemente impegnato a salvare l'umanità dai molteplici pericoli. Siano essi supercriminali, aliene, droghe, eventi naturali.
Dal passato torna il virus Extremis. Inizialmente studiato per permettere la guarigione di persone con gravi deficit grazie alla capacità ricombinativa del D.N.A. della sostanza sintetica. Purtroppo come ogni buona scoperta ha anche il rovescio della medaglia: la possibilià di potenziare esseri umani sani e donare loro speciali poteri. Grazie ad una messaggio della scopritrice del virus, Tony scopre che è in corso un'asta per assegnare una nuova fornitura di Extremis. Una volta infiltratosi scopre chi sono i compratori. Come missione personale si incarica di estirpare alla radice ogni focolaio di Extremis.

Iron Man è il primo esempio di quello che Marvel vuole mettere in pratica con il suo progetto Marvel Now! Non è un reboot, non è un rilancio, non è un azzeramento di alcuna testata. Quello che vedremo accadere sarà un profondo rinnovamento dei team artistici e creativi che si incroceranno sulle molteplici testate. Infatti, questa testa viene affiadata a Kieron Gillen e Greg Land, già noti per la gestione degli Uncanny X-Men agli appassionati di fumetti americani.
A Kieron Gillen è affidata al parte di scrittura delle nuove armature del vendicatore in armatura. Quello che pare da questo primo numero è una forte coesione con il personaggio cinematografico portato sul grande schermo da Robert Downey Jr. Non a caso il fumetto è uscito in netto anticipo rispetto a tutto il resto del Now! per cavalcare l'onda del nuovo episodio cinematografico. Forse un po' forzato il tutto, chi leggerà il fumetto ed avrà visto il film capirà, ma con dialoghi sensati,mai eccessivamente verbosi ed un buon ritmo.
La parte grafica è discutibile. Greg Land utilizza uno stile estremamente fotografico che si rivela veramente pesante ed indigesto durante le scene con i personaggi in carne ed ossa: ottiene un effetto "ricalco" da fotografie di riviste d'alta modo tale da sembrare ridicolo. Si riscatta, però, nelle parti in cui il mecha delle armature è predominante. I colori sono piacevoli in entrambe le occasioni, ma non riescono ad attenuare l'effetto fotoromanzo quando Tony ed i suoi co-protagonisti sono raffigurati. Scelta curiosa quella di proporre in questo primo numero del nuovo corso ( in cui sono contentuti 3 episdi di una storia di 5) un'esagerazione di nuove armature. Quella stealt grigia e con i led blu sarà pur bella, ma da li ad essere stealt...
A corollario del numero 1 di Iron Man troviamo una storiella di Peter David, Mike Del Mundo con un team-up tra Vendicatori e X-Men. Tony Stark offre ad una raffreddatta Kitty Pride un lavoro, ma le cose non vanno proprio per il meglio. La storia di David è semplice e lineare, senza troppe pretese. I disegni di Del Mundo ricordano vagamente quelli di Elektra Assassins, ma sono meno onirici, più acquarellati e sgraziati.

Una testata di cui mi ha fatto piacere prendere il n.1 in variant cover PVC, ma che non entrerà tra i miei acquisti periodici.

lunedì 20 maggio 2013

Puffi - Maggio 2013


Sono usciti. Anche quest'anno per celebrare l'uscita del secondo nuovo film live dei puffi, sono usciti. Ho tra le mani, finalmente?, i sei protagonisti della prossima pellicola della Sony, credo che sarà anche in 3D come l'altra, realizzati dalla Schleich.
E io mi chiedo: ma come possono essere così brutti? Ecco, perché sono veramente brutti. Ma non solo esteticamente. Persino il materiale con cui sono realizzati dà, al tatto, un senso di brutto. Sono secchi, rigidi, leggeri, vuoti. Vuoti come sono diventati gli ometti blu da quando sono solo e solamente veicolo di monetizzazione. Il collezionista, come me, ama non avere buchi nella sua collezione e quindi si trova costretto ad acquistare i diversi puffi che la Schleich mette in commercio. Negli anni di film ci si riduce, quindi, ad una doppia spesa. Se quelli di Gennaio sono stati, tutto sommato, non una delusione totale la stessa cosa non si può dire di quelli di Maggio.
La realizzazione di ognuno di loro è poco curata. La pittura è molto casuale, per gli amanti delle varianti. Infatti, se in un espositore in negozio proverete a guardare i capelli di Vexy vi accorgerete che sarà impossibile trovarne due uguali. Varianti a go-go come direbbe il pilota della Mach-5.
Se il Grande Puffo è brutto ed inutile, sembra in posa per fermare il taxi, e Vanitoso paia attendere il frontale con un autobus, è puffetta a subire la sorte peggiore. Nella sua posa "borotalco" sembra cercare di evitare la caduta di un pianoforte che stava venendo issato all'ultimo piano di un grattacielo newyorkese prima che la corda si spezzasse. E' di un brutto imbarazzante.


I due mostriciattoli grigi, conosciuti come Vexy, lei, e Hackus risultano essere, a queste condizioni, una vera e piacevole sorpresa. Cioè sono brutti, ma, essendo diversi dagli ometti blu, non sembrano esserlo così tanto in quanto personaggi nuovi ed originali.
Vai a vedere che alla fin fine il più bello di questa tornata è proprio Gargamella con il suo fedele gatto Birba attaccato allo stinco. Per lo meno è originale, per quanto può esserlo nell'atto di cacciare i suoi acerrimi nemici.
Estratto dal dialogo con il mio spacciatore di puffi:
"Sai non mi è ancora arrivata la scatola set, ma mi arriva presto.".
"Ecco, quella giusto se me la regali per il compleanno. Son già brutti questi, figurati se li compero doppi. A tutto c'è un limite.".
"Dai ma questi due son carini.".

"Son brutti e fatti male. Ti spendo ste 25€ solo per non avere buchi nella collezione, ma sono veramente brutti.".
"Eheheh.".

giovedì 16 maggio 2013

Marvel NOW! - Point one

Un anno italico di pubblicazione fa la DC Comics ha resettato il suo mondo. Dopo la saga 52, infatti, ha debuttato il nuovo mondo New 52, con una scrittura da zero di tutti gli eroi della casa editrice. Questo, è inutile negarlo, ha portato a loro tanti nuovi lettori intenzionati a seguirne la serialità e non solo sporadiche raccolte di storie importanti.
Adesso, praticamente da venerdì 26 Aprile 2013, la stessa cosa sta succedendo in Italia per l'universo Marvel. Marvel NOW! non è proprio un azzeramento del mondo di Iron Man, Capitan America e tutti gli altri, è più una sintesi in ragione dei film cinematografici. Non a caso le prime collane a ripartire dal numero 1 saranno Iron Man (al cinema con il 3), I Guardiani della Galassia, Ant Man, Cap, Thor, gli X-Men, gli Avengers (tutti con film in produzione e destinati ad arrivare nelle sale). E' inutile negare che il discorso sembra interessante.
Dato di fatto è che mi sono trovato tra le mani diverse delle nuove uscite del nuovo mondo Marvel.
Una è questo Point One dove vengono raccontati diversi nuovi inizi di alcune saghe. Troviamo Cable, Nova, Ant-Man e Loki reduci da passate avventure nel pre-NOW! gettare delle basi con i nuovi lettori. Quello che si nota subito, però, è che qui non viene tutto azzerato, ma solo semplificato. Si sfrondano tanti orpelli che si sono accumulati in 70 anni di storia, si riscoprono origini, se ne creano di nuove, ma tutte leggermente legate al recente passato editoriale di ciascun eroe. Questa operazione, quindi, sembra essere destinata sì ad affezionare nuovi lettori ed a mantenere gli ansiosi appassionati, ma anche a non gettare nel dimenticatoio la storia passata. Sarà un punto di svolta, atteso da tanti, me incluso, per la Marvel per cercare di affezionare anche coloro che vivono i supereroi solamente come eroi cinematografici. L'operazione non dovrebbe risultare molto difficile (congiuntura economica a parte) dati gli urletti entusiati delle nuove generazioni presenti alla proiezione di Iron Man 3, l'altro giorno, al passare della pubblicità degli albi a fumetti sul grande schermo.

Point one si lascia leggere. E' strutturato come un contenitore di più storie, legate da un filo rosso del destino, dove gli autori Bendis & McNiven, Loeb & McGuinness, Fraction & Allred, Hernandez Walta & McKelvie, Kieron Gillen gettano le primissime basi del loro lavoro futuro.

Un buon punto da dove cominciare per farsi un'idea.