mercoledì 18 dicembre 2019

C’è Spazio per tutti

Titolo: C’è Spazio per tutti
Autore: Leo Ortolani
Genere: Fumetto
Data uscita:16/11/2017
Pagine:160
Formato: Cartonato
EAN: 9788891229182
Editore: Panini Comics
Prezzo: € 24,00

Leo Ortolani si è staccato dalla serialità del Ratto, ma il Ratto è uno dei personaggi di maggiore successo nel panorama fumettistico italiano e non ha senso che scompaia.
Per questo Leo lo declina in forme diverse ed anche con scopi divulgativi di interesse generale.
C’è Spazio per tutti è questo. E’ la narrazione della conquista dello Spazio da parte dell’uomo con lo stile inconfondibile del narratore di Pisa. Accanto a Nespoli, che non sto a spiegare chi sia perché è un dovere civile di ogni italiano conoscerlo, per il suo ritorno sulla ISS, la stazione spaziale internazionale orbitante attorno al nostro pianeta, si imbarcherà sul razzo anche Rat-Man.

Il libro è di per sé interessante. Come potrebbe non esserlo la conquista dello Spazio, o per lo meno la sua porzione che ci è più vicina? Leo si documenta, scrive, disegna momenti storici dei quali molti di noi lettori hanno solo sentito parlare. Ci immerge con il suo stile coinvolgente in questa epopea che ha il culmine con l’intervento risolutore del suo iconico personaggio.

Manca qualcosa, però, a questo libro. Manca La Storia. Quella Storia che ha spinto la corsa del bimestrale di Ortolani in una cavalcata affascinante e incessante per tanti anni. Manca una motivazione concreta per la quale Rat-Man sia lassù. Nonostante la soluzione narrativa di Ortolani sia commovente, intrigante, piacevole in me non è scattato quel click che mi ha permesso di essere coinvolto nella parte finale della lettura del libro. Forse un eccesso d’assurdo di troppo, forse una distrazione mia, forse che forse, ma per quanto intimo sia il finale studiato, io, l’ho sentito distante da tutto il resto del libro. Ho compreso la costruzione immaginifica che si è voluta creare per contrastare l’alta tangibilità scientifica proposta fino a quel momento, ma non l’ho avvertita strettamente legata a tutto quello che era successo nelle pagine precedenti.

Non dico che non sia un libro da leggere, Ortolani è Ortolani e con la sua cultura ed il suo modo delicato di scrivere è un compagno sincero e piacevole per estraniarsi dalla realtà quotidiana per qualche ora.
Dico di prestargli attenzione. Rileggerlo una seconda volta, anche solo per accrescere la propria cultura personale, non farà male e, magari vi coinvolgerà come non è accaduto con me.
Una strenna natalizia per qualcuno curioso a cui tenete.


martedì 10 dicembre 2019

Golden Globes 2020 - Le nominations

Scrivo poco, ma ci sono appuntamenti che non si possono mancare e che sono diventati di famiglia. Anche quest’anno, come sempre in quel di dicembre, sono state rese note le nomination per i Golden Globes che verranno assegnati il 5 gennaio 2020.

Vediamo cosa è successo sia al cinema che in tv.

Premetto che: la maggior parte dei prodotti cinetelevisivi qui citati non li ho visti. La mia vuole essere una panoramica sulle scelte dei giurati e su quanto emerso dalla serata.

Cinema

Il primo dato è che Il Traditore, film italiano, non è riuscito ad entrare nella cinquina dei migliori film stranieri. E’ nella lista dei possibili vincitori Parasite, che si candida anche come miglior sceneggiatura e miglior regista.

Netflix, nonostante sia famoso per le sue serie televisive, non si smentisce neanche sotto il profilo cinematografico. Con Storia di un Matrimonio porta a casa sei nomination (film drammatico, sceneggiatura, colonna sonora e per i migliori attori drammatici, Adam Driver e Scarlett Johansson) e cinque con Irishman (film drammatico, sceneggiatura e regia su tutti).
Il cinecomic dell’anno porta a casa tre importanti nomination: miglior regia, miglior film drammatico e miglior attore in un film drammatico. Non avendolo visto, questa indicazione supporta la tesi di tanti sceneggiatori di fumetti: è bravo lui, è un buon film, ma non ha una sceneggiatura consistente. Mi riserverò di dare un mio parere quando uscirà in home video (verso febbraio, dicono).

Curiosa la scelta di Disney di proporre in gara il Re Leone come film di animazione e non come un film dal vivo. Si trovano concordi con quello che ho sempre sostenuto: non è un film dal vivo, ma un film d’animazione digitale di alto livello tecnico. In questa categoria è scontro fratricida nella casa del topo dalle grandi orecchie dato che vede, anche, la presenza di Frozen 2 e Toy Story 4. Poche speranze per gli altri contendenti.

Eterogenea la categoria che raggruppa i musical e le commedie. Passiamo da Once Upon a Time in Hollywood per arrivare a Rocketman. Potrebbe vincere chiunque. Anche perché il tanto contestato film di Quentin Tarantino ha, comunque, ottenuto cinque nomination tra le quali quelle per miglior regista e sceneggiatore.

Tra le canzoni è curiosa vedere la traccia portante di Frozen 2, film uscito da poco, contrapporsi con il brano di Sir Elthon John.

Tra le donne c’è vera battaglia in tutte le categorie. Giusto per citare le più famose, tra le protagoniste, avremo: Cate Blanchett Vs Emma Thompson per le commedie/musical e un poker interessante tra le protagoniste dei film drammatici Scarlett Johansson Vs Saoirse Ronan Vs Charlize Theron Vs una rediviva Renee Zellweger.
Non saranno da meno le non protagoniste, dove è presente una cinquina con dei nomi che offrono solo l’imbarazzo della scelta: Kathy Bates, Annette Bening, Laura Dern, Jennifer Lopez e Margot Robbie.

Curiosità: torna a farsi sentire la voce di Eddie Murphy che viene candidato come miglior attore in un film musical o commedia. Speriamo si meriti il premio. Dopo tanto silenzio mi farebbe piacere sapere che è tornato in forma.

Serie Tv

Apple sbarca in streaming e si prende la prima serie di nomination con The Morning Show. Entra nella cinquina delle serie drammatiche e porta Jennifer Aniston e Reese Witherspoon a contendersi la statuetta come miglior attrice drammatica.

Chernobyl fa il pieno di nomination in tante categorie, ma fanno rumore le assenze di nomination per Stranger Things, Watchmen e The Boys (giusto per citarne una per rete) e si avverte stranezza per la sola candidatura di Kit Harrington per l’interpretazione del suo Jon Snow nell’ottava stagione di  Games of Thrones. Segno che l’ultima e conclusiva stagione non è stata all’altezza delle precedenti.

Meryl Streep è stata candidata per la sua partecipazione a Big Little Lies. E’ fremente l’attesa per sapere se riuscirà a vincere o meno.

Amazon conferma il successo costante de The Marvelous Mrs. Maisel che se la dovrà vedere con Flebag nella sua categoria.

Insomma tanta carne al fuoco in tutte le categorie di entrambi i media. Appuntamento per il 5 gennaio 2020 per saper chi ha vinto cosa.

MIGLIOR FILM DRAMMATICO
1917
The Irishman
Joker
Marriage Story
The Two Popes

MIGLIOR FILM – COMMEDIA O MUSICAL
Dolemite Is My Name
Jojo Rabbit
Knives Out
Once Upon a Time in Hollywood
Rocketman

MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA
The Farewell
Les Miserables
Pain and Glory
Parasite
Portrait of a Lady on Fire

MIGLIOR COLONNA SONORA
Alexandre Desplat, Little Women
Hildur Guðnadóttir, Joker
Randy Newman, Marriage Story
Thomas Newman, 1917
Daniel Pemberton, Motherless Brooklyn

MIGLIOR CANZONE
“Beautiful Ghosts” (Cats) — Taylor Swift & Andrew Lloyd Webber
“I’m Gonna Love Me Again” (Rocketman) — Elton John & Bernie Taupin
“Into the Unknown” (Frozen 2) — Robert Lopez & Kristen Anderson-Lopez
“Spirit” (The Lion King) — Beyoncé Knowles-Carter, Timothy McKenzie & Ilya Salmanzadeh
“Stand Up” (Harriet) — Joshuah Brian Campbell & Cynthia Erivo

MIGLIOR SCENEGGIATURA
Noah Baumbach, Marriage Story
Bong Joon Ho & Jin Won Han, Parasite
Anthony McCarten, The Two Popes
Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood
Steven Zaillian, The Irishman

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Frozen 2
How to Train Your Dragon: The Hidden World
Missing Link
Toy Story 4
Lion King

MIGLIOR REGISTA
Bong Joon Ho, Parasite
Sam Mendes, 1917
Todd Phillips, Joker
Martin Scorsese, The Irishman
Quentin Tarantino, Once Upon a Time in Hollywood

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO
Christian Bale, Ford v Ferrari
Antonio Banderas, Pain and Glory
Adam Driver, Marriage Story
Joaquin Phoenix, Joker
Jonathan Pryce, The Two Popes

MIGLIOR ATTORE IN UN MUSICAL O COMMEDIA
Daniel Craig, Knives Out
Leonardo DiCaprio, Once Upon a Time in Hollywood
Taron Egerton, Rocketman
Roman Griffin Davis, Jojo Rabbit
Eddie Murphy, Dolemite Is My Name

MIGLIORE ATTRICE IN UNA COMMEDIA O MUSICAL
Ana de Armas, Knives Out
Cate Blanchett, Where’d You Go Bernadette?
Beanie Feldstein, Booksmart
Emma Thompson, Late Night
Awkwafina, The Farewell

MIGLIORE ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO
Cynthia Erivo (Harriet)
Scarlett Johansson (Marriage Story)
Saoirse Ronan (Little Women)
Charlize Theron (Bombshell)
Renee Zellweger (Judy)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Tom Hanks, A Beautiful Day in the Neighborhood
Anthony Hopkins, The Two Popes
Al Pacino, The Irishman
Joe Pesci, The Irishman
Brad Pitt, Once Upon a Time in Hollywood

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Kathy Bates, Richard Jewell
Annette Bening, The Report
Laura Dern, Marriage Story
Jennifer Lopez, Hustlers
Margot Robbie, Bombshell

TV

Miglior Serie Drammatica
Big Little Lies
The Crown
Killing Eve
The Morning Show
Succession

Miglior Attore in una serie Drammatica
Brian Cox, Succession
Kit Harington, Game of Thrones
Rami Malek, Mr. Robot
Tobias Menzies, The Crown
Billy Porter, Pose

Miglior Attrice in una serie Drammatica
Jennifer Aniston, The Morning Show
Olivia Colman, The Crown
Jodie Comer, Killing Eve
Nicole Kidman, Big Little Lies
Reese Witherspoon, The Morning Show

Miglior Serie Comedy o Musical
Barry
Fleabag
The Kominsky Method
The Marvelous Mrs. Maisel
The Politician

Miglior Attrice in una serie Comedy o Musical
Christina Applegate, Dead to Me
Rachel Brosnahan, The Marvelous Mrs. Maisel
Kirsten Dunst, On Becoming a God in Central Florida
Natasha Lyonne, Russian Doll
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag

Miglior Attore in una serie Comedy o Musical
Michael Douglas, The Kominsky Method
Bill Hader, Barry
Ben Platt, The Politician
Paul Rudd, Living With Yourself
Ramy Youssef, Ramy

Miglior Film TV o Miniserie
Catch-22
Chernobyl
Fosse/Verdon
The Loudest Voice
Unbelievable

Miglior Attore in un Film TV o Miniserie
Christopher Abbott, Catch-22
Sacha Baron Cohen, The Spy
Jared Harris, Chernobyl
Russell Crowe, The Loudest Voice
Sam Rockwell, Fosse/Verdon

Miglior Attrice in un Film TV o Miniserie
Kaitlyn Dever, Unbelievable
Joey King, The Act
Helen Mirren, Catherine the Grreat
Merritt Wever, Unbelievable
Michelle Williams, Fosse/Verdon

Miglior Attore Non Protagonista in un Film TV o Miniserie
Alan Arkin, The Kominsky Method
Kieran Culkin, Succession
Andrew Scott, Fleabag
Stellan Skarsgard, Chernobyl
Henry Winkler, Barry

Miglior Attrice Non Protagonista in un Film TV o Miniserie
Patricia Arquette, The Act
Helena Bonham Carter, The Crown
Toni Collette, Unbelievable
Meryl Streep, Big Little Lies
Emily Watson, Chernobyl

giovedì 5 dicembre 2019

Bianca Little Lost Lamb

Titolo: Bianca Little Lost Lamb
Soggetto e Sceneggiatura: Paolo Margiotta
Disegni: Francesca Perrone
·         Copertina flessibile: 112 pagine
·         Editore: Shockdom (27 giugno 2019)
·         Collana: Fusion
·         Lingua: Italiano
·         ISBN-10: 8893361566
·         ISBN-13: 978-8893361569
·         Prezzo: 18€
Peso: 481 g

Nel futuro dalla faccia del pianeta saranno scomparsi gli esseri umani. Gli animali divisi in prede e predatori, ormai antropomorfi e dotati di una unica forma di linguaggio, ne dominano la superficie.
Bianca è un agnellino al quale i predatori hanno sterminato la famiglia. L’hanno lasciata in vita, in quanto troppo piccola per fornire nutrimento, e lei, una volta cresciuta, ha deciso di cambiare il corso degli eventi. Non è più una preda: si è allenata ed è diventata un predatore di predatori. La sua vita è votata ad annientare il branco di felini che l’ha portata a vivere un vita solitaria e rancorosa.

Mi sono lasciato convincere ad acquistare questo titolo, il primo di Shockdom nella mia libreria, da quello che sembrava uno spunto interessante, anche se molto legato alle origini di tanti altri personaggi (tipo Batman) e dalla voglia di leggere di qualcosa di diverso nel panorama italiano.
Come è andata?
Partiamo dal concetto che grazie alle promozioni di Amazon questo libro l’ho pagato, fortunatamente, proprio poco. E questo già potrebbe dare un’indicazione del mio pensiero finale.

Partiamo da quello che affossa di più questo progetto: storia e dialoghi. I dialoghi sono, a mio giudizio, di una banalità estrema. Nel corso della storia leggiamo esprimere più e più volte lo stesso concetto, con le stesse parole, da Bianca. Assistiamo alla mancanza di pathos in momenti che lo richiederebbero. Viviamo una storia affrettata che perde tempo su dettagli banali, ma che si dimentica di approfondire la narrazione. L’autore lascia tanto alla formazione culturale del lettore e vuole vivere del retaggio della genesi di personaggi antropomorfi sviluppato da altri in altre opere. Ci porta a vivere in un mondo millenni avanti alla sparizione dell’essere umano dalla faccia del pianeta, ma ci presenta manufatti del passato come nuovi e contemporanei. Non accenna minimamente a come quadrupedi di razze differenti abbiano potuto evolversi in bipedi nello stesso modo e nello stesso periodo, e come mai favellino tutti nella stessa lingua. La storia, come accennato, scorre piatta e senza sorprese dall’inizio alla fine.

Il character design non è malvagio. Bianca è ben studiata, affascinante, anche se portatrice di un carattere intensamente psicopatico, d’impatto. Una cura simile è messa nei comprimari, anche se per tutti un arricchimento di particolari sarebbe stato apprezzato. In fondo quelli che vediamo raffigurati sono animali, con pelo sul corpo e sul muso, e avrebbero potuto presentare texture più elaborate. La disegnatrice si perde, inoltre, nel momento in cui potrebbe mostrare ciò che la sua fantasia potrebbe creare. La maggior parte degli sfondi o sono vuoti, riempiti da ombre o solo dal colore, o non raggiungono il livello di dettaglio che in tante altre opere prime ho visto emergere. Si vede che Francesca Perrone ha delle potenzialità, ma, forse, avrebbe avuto bisogno di più tempo per farle emergere.

Altra scelta che non condivido è sulla gestione del colore. L’ho trovato sì luminoso, ma anche molto piatto nella maggior parte delle sue declinazioni.

Forse è un fumetto per chi non ha mai letto fumetti.
Forse sono errori di un’opera prima.
Forse, visto il finale aperto, l’editore permetterà agli autori di sviluppare la storia, approfondire le tematiche lasciate in sospeso e crescere sotto il punto di vista grafico.

Per adesso è un fumetto che non mi sentirei di consigliare.

martedì 19 novembre 2019

MORGAN LOST NIGHT NOVELS - IL FINE ULTIMO DELLA CREAZIONE

MORGAN LOST NIGHT NOVELS N° : 1
IL FINE ULTIMO DELLA CREAZIONE

Soggetto e Sceneggiatura: Claudio Chiaverotti

Disegni: Giovanni Talami

Copertina: Fabrizio De Tommaso

Periodicità: mensile
Uscita: 23/11/2019
Formato: 16x21 cm, b/n
Pagine: 64
Codice a barre: 977242169204190045

Didier, lo psicopatico che odia e gufi e vuole andare a vivere in Alabama, è il nuovo padrone di New Heliopolis.

Morgan Lost tenta di trovare una nuova vita insieme al suo nuovo amore Greta.

Killer Bunny è il nuovo aspirante seria killer di successo; le sue vittime lo vedono come un normale essere umano, i pazzi come un grottesco coniglio assassino. Il suo obiettivo? Avere a che fare con Morgan Lost per diventare il più famoso tra i i serial killer.

Come ogni anno a Lucca Comics, torna una nuova serie di racconti dark scritti da Chiaverotti e dedicati al nostro profiler preferito.

Per il debutto in grande stile si affida al consolidato Giovanni Talami, alle sue donne esuberanti ed al suo tratto dinamico

L'introduzione alle nuove avventure parte da un po' più in baso del solito. Si inizia visitando quelli che paiono essere gli inferi. Un nuovo livello narrativo che potrebbe fornire spunti metafisici al piano umano con il quale siamo abituati ad interagire.

Persiste la mancanza del terzo colore che aveva caratterizzato il debutto di Morgan.

Una lettura sempre piacevole, sia sotto l'aspetto narrativo che da punto di vista grafico.

martedì 5 novembre 2019

Brivido - Maximum Overdrive

La coda di una cometa sta per avvolgere la Terra.
Improvvisamente le macchine, auto, camion, coltelli elettrici, radio e qualsiasi cosa abbia un funzionamento elettrico, inizia a ribellarsi all’essere umano. E’ così che un gruppo di avventori di un’area di sosta del Texas si trova minacciata dai camion che sono parcheggiati all’esterno.

La trama è scarna, ma il racconto di Stephen King da cui è tratto il film (Maximun Overdrive) è ricco dei particolari che vediamo sullo schermo. King, oltre che essere l’autore del racconto da cui è tratto il film, è anche sceneggiatore e regista della pellicola. King, che ha archiviato la sua esperienza da regista dopo Brivido, alla domanda sul perché non abbia diretto altri film tratti dai suoi racconti prima di Maximum Overdrive ama rispondere: “Ma l’avete visto Brivido?”. Non gli è piaciuto girarlo, non gli è piaciuto come gli è riuscito.
A me, invece, è piaciuto.
Certo, non è un capolavoro della cinematografia, ricalca altre ambientazione del futuro narrativo di King (The Myst, The Fog), incentrate su un gruppo di persone intrappolate da qualcosa che li spaventa, ma confronto a tanti altri si staglia ben oltre la sufficienza. 
Siamo nel 1986 e Emilio Estevez è ancora un bel ragazzo che si tiene lontano dal cognome Shee, Laura Harrington è una bella ragazza che non avrà una carriera costante davanti a se (smetterà di recitare nel 1999).
Il resto del cast è un misto di caratteristi noti per i loro visi e carne da macello per l’horror che si sta disegnando.


Devo dire che le parti in esterna, i camion sulle strade, le inquadrature dal basso, la scena della macchinetta spara bibite mi hanno colpito piacevolmente. Ho trovato il film forse un po’ lungo (o lento in alcuni tratti?) nonostante duri poco più di un’ora e mezza, ma decisamente piacevole e coinvolgente. Anche la decisione di caratterizzare il camion di giocattoli con quel mascherone da goblin è a dir poco azzeccata. Mi si è fissata nella mente dall’infanzia e non se ne è più andata. Tanto da spingermi a cercare e ricercare quel film che tanto mi aveva impressionato, con le sue macchine che prendevano vita.

Nota da non dimenticare, che rende il film ancora più coinvolgente, è la colonna sonora firmata ACDC. Canzoni che hanno fatto la storia della musica, anni ’80 del secolo scorso, ma, anche, pezzi strumentali che creano l’atmosfera necessaria perché il film intrighi lo spettatore occasionale.

Un titolo da rivalutare con gli anni, è stato un flop al botteghino quando è uscito, che ha saputo impressionare sia fior di bambini ingenui e appassionati dello scrittore di Bangor.


Titolo originale Maximum Overdrive 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 1986 
Durata 97 min 
Rapporto 2.35 : 1 
Genere horror

Regia Stephen King 

Soggetto Stephen King (racconto) 

Sceneggiatura Stephen King 

Produttore Martha De Laurentiis 
Produttore esecutivo Dino De Laurentiis, Don Levin, Mel Pearl
Fotografia Armando Nannuzzi 
Montaggio Evan Lottman 
Effetti speciali Industrial Light & Magic 
Musiche AC/DC 
Scenografia Giorgio Postiglione 
Costumi Clifford Capone 

Interpreti e personaggi

Emilio Estevez: Bill Robinson
Pat Hingle: Bubba Hendershot
Laura Harrington: Brett
Yeardley Smith: Connie
John Short: Curtis
Ellen McElduff: Wanda June
J.C. Quinn: Duncan
Holter Graham: Deke
Stephen King: uomo insultato al bancomat
Frankie Faison: Handy
Leon Rippy: Brad
J. Don Ferguson: Andy
Paul A. Partain: Joy
Doppiatori italiani

Massimo Giuliani: Bill Robinson
Renato Mori: Bubba Hendershot
Emanuela Rossi: Brett
Sandro Acerbo: Curtis
Paila Pavese: Wanda June
Giorgio Borghetti: Deke
Vittorio Stagni: Joy
Alessandro Rossi: Andy

lunedì 23 settembre 2019

Emmy Awards 71esima Edizione

Si torna su questo pagine digitali sempre meno spesso, ma ci sono appuntamenti a cui non si può mancare. 
Infatti nella notte di ieri si è tenuta ieri sera la 71esima edizione degli Emmy Awards Quest'anno non erano affidati ad un unico conduttore, tanto che persino Homer Simpson ha fatto una capatina sul palco per intrattenere i presenti in sala.

A raccogliere i maggiori frutti dalla stagione televisiva passa sono state le serie inglesi, con il dominio incontrastato della HBO sia come numero di vittorie nella sezione dedicata alle serie in prima serata (nove premi) sia complessivamente, e cioè inclusi i Creative Arts che si sono tenuti una settimana fa (ben 34 premi). 
Amazon Prime Video ha portato a casa 7 Emmy mentre Netflix ne ha messi in cascina 4.

Nonostante le opinioni contrastanti su come si è conclusa, l’ultima stagione di Game of Thrones ha vinto il premio come miglior serie drammatica (per la quarta volta in otto stagioni, le uniche altre serie ad aver ottenuto così tante volte l’Emmy sono Mad Men, The West Wing, Hill Street Blues e L.A. Law). 


La serie quest’anno ha conquistato, tra primetime e creative Emmy, ben 12 premi, tra cui anche quello come miglior attore per Peter Dinklage. 


Nella sezione comedy la seconda stagione de La Fantastica Signora Maisel non ha sconvolto la categoria come l'anno scorso, ma è stata Fleabag a ricevere il premio, vincendo anche su Veep. Hanno però ricevuto un Emmy sia Tony Shalhoub che Alex Borstein. L'ideatrice della serie e protagonista di Fleabag, Phoebe Waller-Bridge, ha ottenuto l’Emmy come migliore attrice in una comedy. Questo l'ha portata a battere Julia Louis-Dreyfus, che avrebbe ottenuto il record con nove vittorie. Oltre a questo ha portato a casa anche quello come miglior sceneggiatura, nello stesso momento la serie ha vinto anche l’Emmy per la miglior regia. 

È stata una grande serata per la Waller-Bridge: Killing Eve, serie da lei creata, ha fatto conquistare l’Emmy come migliore attrice in una serie drammatica a Jodie Comer. Bill Hader ha ottenuto l’Emmy come miglior attore in una comedy (Barry), Billy Porter come miglior attore in una serie drammatica (Pose). 

Tra le miniserie è stata la rivelazione Chernobyl ha ottenere ben tre riconoscimenti, tra cui miglior miniserie.

RuPaul’s Drag Race ha trionfato per la seconda volta consecutiva come miglior reality competitivo, e lo stesso RuPaul ha vinto per la quarta volta consecutiva l’Emmy come miglior conduttore.

A completare il trionfo inglese, me la sono tenuta per ultima, come non citare la vittoria dell'episodio Bandersnatch di Black Mirror tra i migliori film per la tv?

Infine, ecco tutti i vincitori della 71esima edizione degli Emmy:

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA COMEDY
Anthony Carrigan (Barry)
Stephen Root (Barry)
Henry Winkler (Barry)
Alan Arkin (The Kominsky Method)
Tony Shalhoub (The Marvelous Mrs. Maisel)
Tony Hale (Veep)

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA COMEDY
Sarah Goldberg (Barry)
Sian Clifford (Fleabag)
Olivia Coleman (Fleabag)
Betty Gilpin (GLOW)
Alex Borstein (The Marvelous Mrs. Maisel)
Marin Hinkle (The Marvelous Mrs. Maisel)
Kate McKinnon (Saturday Night Live)
Anna Chlumsky (Veep)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA COMEDY
Alec Berg, Bill Hader, Barry, “ronny/lily”
Phoebe Waller-Bridge, Fleabag, “Episode 1”
Maya Erskine, Anna Konkle, Stacy Osei-Kuffor, PEN15, “Anna Ishii-Peters”
Leslye Headland, Natasha Lyonne, Amy Poehler, Russian Doll, “Nothing in This World Is Easy”
Josh Siegal, Dylan Morgan, The Good Place, “Janet(s)”
David Mandel, Veep, “Veep”

MIGLIOR REGIA IN UNA COMEDY
Alec Berg, Barry, “The Audition”
Bill Hader, Barry, “ronny/lilly”
Harry Bradbeer, Fleabag, “Episode 1”
Mark Cendrowski, The Big Bang Theory, “The Stockholm Syndrome”
Amy Sherman-Palladino, The Marvelous Mrs. Maisel, “All Alone”
Daniel Palladino, The Marvelous Mrs. Maisel, “We’re Going to the Catskills!”

MIGLIOR ATTORE IN UNA COMEDY
Anthony Anderson (black-ish)
Don Cheadle (Black Monday)
Ted Danson (The Good Place)
Michael Douglas (The Kominsky Method)
Bill Hader (Barry)
Eugene Levy (Schitt’s Creek)

MIGLIORE ATTRICE IN UNA COMEDY
Christina Applegate (Dead to Me)
Rachel Brosnahan (The Marvelous Mrs. Maisel)
Julia Louis-Dreyfus (Veep)
Natasha Lyonne (Russian Doll)
Catherine O’Hara (Schitt’s Creek)
Phoebe Waller-Bridge (Fleabag)

MIGLIOR REALITY COMPETITIVO
The Amazing Race
American Ninja Warrior
Nailed It!
RuPaul’s Drag Race
Top Chef
The Voice

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Emily Watson, Chernobyl
Margaret Qualley, Fosse/Verdon
Patricia Clarkson, Sharp Objects
Patricia Arquette, The Act
Vera Farmiga, When They See Us
Marsha Stephanie Blake, When They See Us

MIGLIOR REGIA IN UNA MINISERIE
Stephen Frears, A Very English Scandal
Johan Renck, Chernobyl
Ben Stiller, Escape at Dannemora
Jessica Yu, Fosse/Verdon
Thomas Kail, Fosse/Verdon
Ava DuVernay, When They See Us

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Stellan Skarsgård (Chernobyl)
Paul Dano (Escape at Dannemora)
Ben Whishaw (A Very English Scandal)
Asante Blackk (When They See Us)
John Leguizamo (When They See Us)
Michael K. Williams (When They See Us)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA MINISERIE O FILM TV
Russell T Davies, A Very English Scandal
Craig Mazin, Chernobyl
Brett Johnson, Michael Tolkin, Jerry Stahl, Escape at Dannemora, “Episode 6”
Brett Johsnon, Michael Tolkin, Escape at Dannemora, “Episode 7”
Steven Levenson, Joel Fields, Fosse/Verdon, “Providence”
Ava DuVernay, When They See Us, “Part Four”

MIGLIOR ATTORE IN UNA MINISERIE O FILM TV
Mahershala Ali (True Detective)
Benicio Del Toro (Escape at Dannemora)
Hugh Grant (A Very English Scandal)
Jared Harris (Chernobyl)
Jharrel Jerome (When They See Us)
Sam Rockwell (Fosse/Verdon)

MIGLIOR FILM TV
Bandersnatch, Black Mirror
Brexit
Deadwood: The Movie
King Lear
My Dinner with Herve

MIGLIORE ATTRICE IN UNA MINISERIE O FILM TV
Amy Adams (Sharp Objects)
Patricia Arquette (Escape at Dannemora)
Aunjanue Ellis (When They See Us)
Joey King (The Act)
Niecy Nash (When They See Us)
Michelle Williams (Fosse/Verdon)

MIGLIOR MINISERIE
Chernobyl
Escape at Dannemora
Fosse/Verdon
Sharp Objects
When They See Us

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UN VARIETÀ
Documentary Now!
Full Frontal with Samantha Bee
Last Week Tonight with John Oliver
Late Night with Seth Meyers
The Late Show with Stephen Colbert
Saturday Night Live

MIGLIOR VARIETÀ SKETCH
At Home With Amy Sedaris
Documentary Now!
Drunk History
I Love You, America With Sarah Silverman
Saturday Night Live
Who Is America?

MIGLIOR REGIA IN UN VARIETÀ
Alex Buono, Rhys Thomas, Documentary Now!
Derek Waters, Drunk History
Paul Pennolino, Last Week Tonight with John Oliver
Jim Hoskinson, The Late Show with Stephen Colbert
Don Roy King, Saturday Night Live
Sacha Baron Cohen, Nathan Fielder, Daniel Gray Longino, Dan Mazer, Who is America?

MIGLIOR TALK SHOW
The Daily Show With Trevor Noah
Full Frontal With Samantha Bee
Jimmy Kimmel Live!
Last Week Tonight With John Oliver
The Late Late Show With James Corden
The Late Show With Stephen Colbert

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Jonathan Banks (Better Call Saul)
Giancarlo Esposito (Better Call Saul)
Alfie Allen (Game of Thrones)
Nikolaj Coster-Waldau (Game of Thrones)
Peter Dinklage (Game of Thrones)
Michael Kelly (House of Cards)
Chris Sullivan (This Is Us)

MIGLIOR SCENEGGIATURA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Peter Gould and Thomas Schnauz, Better Call Saul, “Winner”
Jed Mercurio, Bodyguard, “Episode 1”
David Benioff, D. B. Weiss, Game of Thrones, “The Iron Throne”
Bruce Miller, Kira Snyder, The Handmaid’s Tale, “Holly”
Emerald Fennell, Killing Eve, “Nice and Neat”
Jesse Armstrong, Succession, “Nobody is Ever Missing”

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA
Gwendoline Christie (Game of Thrones)
Lena Headey (Game of Thrones)
Sophie Turner (Game of Thrones)
Maisie Williams (Game of Thrones)
Fiona Shaw (Killing Eve)
Julia Garner (Ozark)

MIGLIOR ATTORE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Jason Bateman (Ozark)
Sterling K. Brown (This Is Us)
Kit Harington (Game of Thrones)
Bob Odenkirk (Better Call Saul)
Billy Porter (Pose)
Milo Ventimiglia (This Is Us)

MIGLIOR REGIA IN UNA SERIE DRAMMATICA
David Benioff, D.B. Weiss, Game of Thrones, “The Iron Throne”
David Nutter, Game of Thrones, “The Last of the Starks”
Miguel Sapochnik, Game of Thrones, “The Long Night”
Daina Reed, The Handmaid’s Tale, “Holly”
Jason Bateman, Ozark, “Reparations”
Adam McKay, Succession, “Celebration”

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE DRAMMATICA
Emilia Clarke (Game of Thrones)
Jodie Comer (Killing Eve)
Viola Davis (How to Get Away With Murder)
Laura Linney (Ozark)
Mandy Moore (This Is Us)
Sandra Oh (Killing Eve)
Robin Wright (House of Cards)

MIGLIOR COMEDY
Barry
Fleabag
The Good Place
The Marvelous Mrs. Maisel
Russian Doll
Schitt’s Creek
Veep

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA
Better Call Saul
Bodyguard
Game of Thrones
Killing Eve
Ozark
Pose
Succession
This Is Us