martedì 5 novembre 2019

Brivido - Maximum Overdrive

La coda di una cometa sta per avvolgere la Terra.
Improvvisamente le macchine, auto, camion, coltelli elettrici, radio e qualsiasi cosa abbia un funzionamento elettrico, inizia a ribellarsi all’essere umano. E’ così che un gruppo di avventori di un’area di sosta del Texas si trova minacciata dai camion che sono parcheggiati all’esterno.

La trama è scarna, ma il racconto di Stephen King da cui è tratto il film (Maximun Overdrive) è ricco dei particolari che vediamo sullo schermo. King, oltre che essere l’autore del racconto da cui è tratto il film, è anche sceneggiatore e regista della pellicola. King, che ha archiviato la sua esperienza da regista dopo Brivido, alla domanda sul perché non abbia diretto altri film tratti dai suoi racconti prima di Maximum Overdrive ama rispondere: “Ma l’avete visto Brivido?”. Non gli è piaciuto girarlo, non gli è piaciuto come gli è riuscito.
A me, invece, è piaciuto.
Certo, non è un capolavoro della cinematografia, ricalca altre ambientazione del futuro narrativo di King (The Myst, The Fog), incentrate su un gruppo di persone intrappolate da qualcosa che li spaventa, ma confronto a tanti altri si staglia ben oltre la sufficienza. 
Siamo nel 1986 e Emilio Estevez è ancora un bel ragazzo che si tiene lontano dal cognome Shee, Laura Harrington è una bella ragazza che non avrà una carriera costante davanti a se (smetterà di recitare nel 1999).
Il resto del cast è un misto di caratteristi noti per i loro visi e carne da macello per l’horror che si sta disegnando.


Devo dire che le parti in esterna, i camion sulle strade, le inquadrature dal basso, la scena della macchinetta spara bibite mi hanno colpito piacevolmente. Ho trovato il film forse un po’ lungo (o lento in alcuni tratti?) nonostante duri poco più di un’ora e mezza, ma decisamente piacevole e coinvolgente. Anche la decisione di caratterizzare il camion di giocattoli con quel mascherone da goblin è a dir poco azzeccata. Mi si è fissata nella mente dall’infanzia e non se ne è più andata. Tanto da spingermi a cercare e ricercare quel film che tanto mi aveva impressionato, con le sue macchine che prendevano vita.

Nota da non dimenticare, che rende il film ancora più coinvolgente, è la colonna sonora firmata ACDC. Canzoni che hanno fatto la storia della musica, anni ’80 del secolo scorso, ma, anche, pezzi strumentali che creano l’atmosfera necessaria perché il film intrighi lo spettatore occasionale.

Un titolo da rivalutare con gli anni, è stato un flop al botteghino quando è uscito, che ha saputo impressionare sia fior di bambini ingenui e appassionati dello scrittore di Bangor.


Titolo originale Maximum Overdrive 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 1986 
Durata 97 min 
Rapporto 2.35 : 1 
Genere horror

Regia Stephen King 

Soggetto Stephen King (racconto) 

Sceneggiatura Stephen King 

Produttore Martha De Laurentiis 
Produttore esecutivo Dino De Laurentiis, Don Levin, Mel Pearl
Fotografia Armando Nannuzzi 
Montaggio Evan Lottman 
Effetti speciali Industrial Light & Magic 
Musiche AC/DC 
Scenografia Giorgio Postiglione 
Costumi Clifford Capone 

Interpreti e personaggi

Emilio Estevez: Bill Robinson
Pat Hingle: Bubba Hendershot
Laura Harrington: Brett
Yeardley Smith: Connie
John Short: Curtis
Ellen McElduff: Wanda June
J.C. Quinn: Duncan
Holter Graham: Deke
Stephen King: uomo insultato al bancomat
Frankie Faison: Handy
Leon Rippy: Brad
J. Don Ferguson: Andy
Paul A. Partain: Joy
Doppiatori italiani

Massimo Giuliani: Bill Robinson
Renato Mori: Bubba Hendershot
Emanuela Rossi: Brett
Sandro Acerbo: Curtis
Paila Pavese: Wanda June
Giorgio Borghetti: Deke
Vittorio Stagni: Joy
Alessandro Rossi: Andy

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