lunedì 11 febbraio 2013

Dopo 600 anni



Avevo tanti argomenti da proporvi oggi, ma come farsi scappare la succulenta notizia che a poche generazioni è capitato di sentire? Il Papa, massima autorità della Chiesa cattolica di Roma, abdica per motivi di salute. Il 28 Febbraio 2013 sarà l'ultimo giorno del papato di Benedetto XVI. Sarà un caso, ma uno dei pochi Papa che aveva abdicato in precedenza portava il suo stesso nome, ma con un numero diverso, IX. 
Ma procediamo con ordine.
 

Cosa è successo?
Il Codice di diritto canonico, nel libro II, parte II, sezione I, capitolo I, art. 1, canone 332 comma 2 asserisce: “Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti“. Il discorso è abbastanza chiaro. Joseph Ratzinger non è più fisicamente in grado di gestire l'enorme mole di lavoro che richiede seguire la Chiesa e non vuole ripercorrere il calvario del suo predecessore ed amico Karol Józef Wojtyła, colui che fu Giovanni Paolo II e per tanti della mia età IL Papa. Nessuno di noi è in grado di giudicare la scelta di un uomo che nato il 16 Aprile 1927, probabilmente malato, ma possiamo vedere cosa è successo nel passato.

Chi sono i Pontefici che hanno abdicato prima di Benedetto XVI?
Il primo è stato Clemente I che ha mantenuto le redine della Chiesa dal' 88 al 97 d.C., stesso percorso che seguì nel 235 Papa Ponziano. Come detto, poi, Benedetto IX che sedette sul seggio di Pietro per poco meno di due mesi dal Marzo al Maggio del 1045
Prima di Benedetto XVI non sono stati numerosi i Pontefici che hanno abdicato: da Clemente I (in carica dal 88 al 97 Dc) a Papa Ponziano (dal 230 al 235 Dc), passando per Papa Silverio (536 - 537 d.C) fino a Benedetto IX (dal 10 marzo a 1° maggio 1045) ed a Celestino V (dal 29 agosto al 13 dicembre 1294);ed a Gregorio XII (dal 1406 al 1415).
 
Il caso più conosciuto, citato anche da Dante Alighieri nella sua Commedia, poi Divina, è stato quello di Papa Celestino V. Sullo scranno vaticano dal 29 agosto al 13 dicembre 1294 fu un oppositore della fazione sostenuta dal Sommo Poeta, che lo mise nel suo poema all'Inferno nel girone degli ignavi con questa quartina:

"Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui

che fece per viltade il gran rifiuto"

(Inferno III, 58-60)



L'ultimo Papa a compiere questo estremo passo, prima di Benedetto XVI, fu Gregorio XII nel XV secolo, rimase in carica dal 1406 al 1415. La situazione politico religiosa dell'epoca risultava abbastanza confusa. Vi erano, infatti, ben tre Papa all'opera in quegli anni: a Roma Gregorio XII, ad Avignone Benedetto XIII e l'antipapa Giovanni XXIII.
Rispetto a tutti gli altri casi, quindi, il suo fu un po' particolare. La sua decisione fu prese su richiesta dell'Imperatore Sigismodo che durante il Concilio di Costanza impose ai tre Papa di abdicare per riportare ordine nella Chiesa. La decisione fu rispettata solo da Gregorio XII, gli altri due furono deposti. Il seggio rimase vacante fino alla morte di Gregorio XII al quale successe Martino V.

Non ci resta che augurare a Joseph Ratzinger un sereno ritiro, prima a Castel Gandolfo e poi nel convento di clausura vicino a Roma in cui si stanno concludendo i lavori di ristrutturazione. Nel limite delle sue forze l'uomo, dopo quasi otto anni come massima autorità della Chiesa, si dedicherà alla teologia, sua passione da sempre. Intanto a Roma tra il 15 ed il 22 di Marzo dovrebbe essere eletto il suo successore.

Chi se lo sarebbe mai aspettato un colpo di scena tale nella nostra generazione? Un evento secolare che potremo raccontare a chi verrà dopo di noi.

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