venerdì 24 agosto 2018

Dylan Dog Color Fest N° 26 - Creepy Past

Dylan Dog Color Fest N° : 26 
Creepy Past

Periodicità: trimestrale 
uscita: 09/08/2018 
Prezzo: 4,90€

Copertina: Giovanni Rigano 
  
L’uomo senza faccia
Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Giovanni Rigano
Colori: Matteo Vattani

Il passato di Dylan Dog è pieno di misteri. Un ricordo emerge grazie ad una vecchia foto ingiallita ritrovata da Groucho. Com'è possibile che si sia dimenticato di quell'evento? Anche se sono passati tanti anni, una storia, ed una perdita, così dovrebbero essergli rimaste impresse. Non sarà colpa della sagoma della creatura ritratta in foto?

Enna e Rigano aprono questo Color Fest con la stessa creatura che aveva aperto la serie di Creepy Past quattro mesi fa. E' sempre piacevole vedere nuove sfaccettature di Dylan, sopratutto da giovane, e questa sua interazione con la famiglia protagonista della storia è particolare. La storia si rivela tanto spaventosa quanto delicata. I disegni di Rigano si riconoscono e sono strepitosi.

Amore sotto chiave
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Alberto Zanon
Colori: Andres Mossa

Alla Fondazione REM un amore è andato in frantumi perchè lui non ha gettato in un fiume la chiave del lucchetto con il quale ha sigillato l'amore per la sua bella. Lui è scomparso, lei è disperata ed arrabbiata.
A Londra, Dylan Dog, è follemente innamorato della sua nuova fiamma e lei di lui. Dopo aver suggellato il loro amore con un lucchetto, però, le cose iniziano a precipitare, fino alle conseguenze più dure.

Una leggenda metropolitana interessante quella scovata da Di Gregorio. L'autore costruisce un parallellismo interessante tra quanto accade alla Fondazione REM e quanto capita al nostro Old Boy. Alle matite Alberto Zanon che accompagna con tratto realistico questa fitta al cuore. 

Le voci dentro
Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Federico Nardo
Colori: Dario Calabria

E' il turno di Qiro di indagare sul suo passato. Le voci nella sua testa gli ordinano di fare del male a chi gli è vicino. Deve trovare un modo per distrarsi e per farlo si immerge in un creepypasta con protagonista l'inquilino di Craven Road. Anche lui, in un suo vecchio caso, ha avuto a che fare con qualcuno nelle sue condizioni. Qualcuno per il quale le cose sono finite molto male.

Enna torna per chiudere l'albo con una storia decisamente paurosa. Declinata sulla misteriosità della tecnologia e sulle presenze di un altro piano accomuna eventi capitati a Dylan Dog e Qiro. Interessante, forse, più di tutti gli altri questo episodio perchè ci permette di scoprire qualcosa di più sulla natura di Qiro. Disegna Federico Nardo. E che gli vuoi dire a Federico Nardo se non bravo. Come tutti coloro che lavorano a questo esperimento bonelliano spillato mette una cura spasmodica dei dettagli ala servizio della storia. Non dimentica, inoltre, di fornire il dinamismo richiesto dalle scene.

Un Color Fest di alto livello. Sceneggiature e disegni si completano l'un l'altro con complicità.
Una pecca però c'è. La qualità della carta scelta da Bonelli per stampare l'albo è tale che la resa dei colori si rivela più spenta di quanto proposto sui social network. Obiettivamente una luminosità maggiore avrebbe offerto una lettura più piacevole e messo meglio in risalto il curatissimo lavoro dei disegnatori coinvolti. Spero che per esperimenti futuri si tenga conto di questo deficit del supporto di stampa e si pensi a come gestirlo al meglio.

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