lunedì 29 aprile 2019

Avengers - Endgame - Con Spoiler!

Cercare di parlare del penultimo film della Fase 3 dell'UCM voluta da  Kevin Feige, affidato ancora una volta alla regia dei fratelli Russo, non può che necessitare la presenza di qualche SPOILER, forse anche tracce di glutine e lattosio. Per questa ragione a chi non avesse visto il film sconsiglio di continuare a leggere le successive righe che andrò a scrivere.

Fermatevi adesso, se potete. Non sarà mia responsabilità se leggerete qualcosa che potrà minare la vostra degustazione della pellicola nel cinema già bello ed attrezzato della vostra ridente cittadina.

Dopo undici anni, più di venti film, tre Fasi, decine di personaggi, con Endgame si decidono i destini dell'UCM e di tanti di quegli eroi che in questi anni ci hanno accompagnato.

Chi è sopravvissuto? Chi non ce l'ha fatta? Chi ha segnato un momento importante per questa ultima epica battaglia dei Vendicatori Uniti?

Da chi partiamo?

Iron Man


Tutto è partito da lui nel lontano 2008. Questo eroe di secondo piano nato dalla fantasia di Stan Lee, grazie alla faccia spavalda di Robert Downey Jr., conquista cuori e fantasia degli spettatori di tutto il mondo. La sua frase "Io sono Iron Man" detta alla fine del primo film in solitario, ribadita nel terzo capitolo, dopo il quale sembrava che Robert Downey Jr. avrebbe abbandonato il suo personaggio, e ribadita in Endgame ha segnato la storia del suo universo.
Durante Infinity War il Doctor Strange aveva esaminato quattordici milioni di futuri possibili e ceduto la Gemma del Tempo a Thanos, sacrificando la sua vita per salvare quella di Tony Stark, dicendogli che era la sola via per avere una possibilità di vittoria nello scontro finale con il Titano. Da lì, lo spettatore aveva capito che l'unico modo per vincere sarebbe stato sacrificare la vita del filantropo e playboy. Dopo che Thanos ci dice "Io sono ineluttabile" è Tony a sconfiggere le sue armate, schioccando il Guanto dell'Infinito e ripetendo, dolorosamente la sua frase "e... io... sono... Iron Man". Lo sguardo con Strange che aveva anticipato l'avvenimento è stato uno dei momenti più intensi e drammatici di questi anni.

Natasha Romanoff e Clint Burton



I due personaggi sono sempre stati in simbiosi, da Budapest. E' giusto che siano loro ad andare alla ricerca della Pietra dell'Anima.
Dopo l'assenza di Occhio di Falco da Infinity War, era agli arresti domiciliari presso la sua famiglia, è lui a svolgere un ruolo primario in questo capitolo. Come Ronin va a caccia dei malvagi che, a suo parere ingiustamente, sono sopravvissuti allo schiocco di Thanos. Ad andare a Tokyo a riprenderlo è proprio la Vedova Nera, una che sa quello che si prova ad agire in quel modo, quando non si ha più niente da perdere ed a essere pronta a perdonarlo senza troppa reticenza e falsi moralismi.
La morte di Nat, il suo sacrificio per un bene più grande, segnano questo capitolo tanto quanto l'eroica dipartita di Tony Stark. L'evento sarà ancora più di sprone a Clint nel perseverare nel cercare di sconfiggere Thanos, proteggendo il Guanto dell'Infinito dall'assalto delle sue truppe.

Hulk e Thor


Risultati immagini per avengers endgame hulk

I due protagonisti del buddy movie Thor: Ragnarock, una commedia divertente, ma non riuscitissima e che ha segnato per sempre il destino dello Zio del Tuono, sono coloro che subiscono più trasformazioni fisiche.
Il verdone, nei cinque anni trascorsi dallo schiocco, è riuscito a trovare un equilibrio con Banner, e viceversa. Adesso un Hulk più contenuto nelle dimensioni riesce ad interagire con le altre persone grazie alla coscienza ed all'intelligenza di Bruce. D'accordo la nuova condizione, ma, in un film di una tale durata, non mi sarei dilungato tanto in gag così ripetitive (tipo il selfie) ed avrei guadagnato qualche minuto per altro.


Risultati immagini per avengers endgame thor

Stessa sorte per Thor. Il dio del Tuono è minato nel morale e nel fisico per non aver sconfitto Thanos quando ebbe l'occasione di farlo. Non crede più in se stesso e solo il senso di amicizia con Hulk lo convince a tornare in azione. Finalmente, durante gli eventi che portano alla battaglia finale, acquisisce nuovamente un po' di confidenza con se stesso, simpatico lo scambio di battute con Cap sul campo (e non è la prima volta che i due si divertono nei momenti cruciali), ma... Ma, sì c'è un ma. Ma alla fine dei conti il personaggio cinematografico si distacca definitivamente da quello dei fumetti. La sua scelta di aggregarsi all'equipaggio della Milano, ai Guardiani della Galassia (vedremo come lo impiegherà James Gunn nel Vol.3) ci fa capire che il suo destino è perdere in epicità e guadagnare in comicità. A tanti può non piacere, se si pensa sopratutto al suo primo film in solo, ed al suo ruolo nel mondo cartaceo, ma questo è.

Nebula e i Guardiani



I Guardiani ci sono, onestamente poco, tranne Rocket (un grosso problema per Iansante, doppiatore suo e di Clint Burton), ma è giusto perché erano stati annientati da Thanos nello scorso capitolo, nel quale erano stati fondamentali ed era giusto, qui, lasciare spazio ad altri (in una dimensione più terrestre).
E', così, Nebula a guadagnare il centro del palcoscenico. Ma proprio di tutto il film. E' lei la figura chiave attraverso la quale si svolge tutta la parte finale del film. Karen Gillan si è trovata per le mani un personaggio che è cresciuto in modo esponenziale dalla sua prima apparizione e l'ha gestito nel migliore dei modi.
Solo un paio di domande possono sorgere su dei meccanismi della trama che l'hanno coinvolta. Una di queste è: perché quando va in risonanza con la se stessa del passato ci mette così tanto ad accorgersene ed a avere la possibilità di avvertire gli Avengers?

Ant-Man


Risultati immagini per avengers endgame ant man

Senza il ritorno di Scott Lang al presente gli Avengers non avrebbero avuto la possibilità di Vendicare il mondo da Thanos. Che torni in quel modo però, è una, divertente, forzatura. 
Il suo ruolo è fondamentale per dare il via ai viaggi nel tempo per sistemare i danni di Thanos. Questi sono tremendamente ben riusciti. Vedere, di nuovo, i Vendicatori del 2012 nella battaglia di New York integrati con le nuove scene lascia a bocca aperta. Anche quella scena dell'ascensore con Cap e i membri dell'Hydra è decisamente ben realizzata: porta lo spettatore in una direzione e poi lo stupisce. Così come il ritorno ad Asgard di Thor, e Rocket, le scene con Natalie Portman e Renè Russo, un bel momento. Ma su tutti vince l'incontro tra Tony e suo padre, nel New Jersey; il loro dialogo è qualcosa che riassume e anticipa la crescita che per Tony culminerà con lo schiocco delle dita:  "Quale sarebbe il problema?", chiede il giovane Stark travestito da ricercatore del M.I.T.. Howard risponde "Non ho mai anteposto il bene comune al mio egoismo." Tony nascerà circa un mese dopo quella frase. Tony è già padre da qualche anno, nel suo corso del tempo, ed ha avuto una figlia da Pepper, anche Howard si sarebbe augurato una bimba perché, secondo lui, avrebbe avuto maggiori possibilità di dedicarsi più agli altri che ai suoi interessi personali. Morgan, la figlia di Tony, crescerà in un mondo che suo padre ha cercato di preservare e, grazie alla madre, avrà la possibilità di dare il meglio per tutti.


I viaggi attraverso il tempo segnano anche una svolta epocale negli Avengers: le tute quantiche. Le tute sono tutte uguali. E' la prima volta sul grande schermo che gli eroi rinunciano al loro costume individuale ed agiscono come un'unica entità.

Steve Rogers


Capitan America è assente da, almeno, Civil War. Steve Rogers ha cercato di distaccarsi dal momento del suo ritorno in vita dal personaggio di propaganda che gli avevano cucito addosso durante al Seconda Guerra Mondiale. Ha perso lo scudo in Civil War, ma ha sempre tenuto a presentarsi con il suo nome di battesimo anche durante gli scontri più accesi. In Winter Soldier, quando chiama all'appello gli agenti dello SHIELD contro gli infiltrati dell'Hydra, si presenta come Steve Rogers, lo stesso fa in Infinity War quando, durante il combattimento, risponde all'"Io sono Groot" dell'albero alieno lo fa con il suo nome di battesimo e non con quello da super eroe.
Steve, in una chiacchierata con l'amica Natasha, prima dell'apparizione di Scott, quasi con amarezza le dice, a proposito dei gruppi di sostegno che gestisce: "Io continuo a dire alle persone di voltare pagina. Alcuni lo fanno. Ma noi no." E' vero. Lui ha avuto il coraggio di ribellarsi ad un Governo in cui non credeva più, ma non riesce a dimenticare quel ballo promesso a Peggy Carter.
La Fase 4 del progetto cinematografico Marvel sarà qualcosa che si discosta da quanto visto fino ad oggi. In Endgame vediamo morire la Vedova Nera, Iron Man, ci troviamo con un Hulk menomato per aver usato il Guanto dell'Infinito, Clint con un nuovo destino, un Thor bolso che lascia la Terra e va in giro per l'Universo con i Guardiani. Era il momento di cambiare il destino anche di Cap. Steve si offre di sistemare le Gemme nel corretto flusso temporale e grazie a questa decisione può tornare là dove avrebbe voluto sempre essere: nell'immediato dopoguerra al fianco di Peggy Carter. Tornerà dal tempo in cui era partito, ma lo farà da anziano, aspettando il giusto scorrere degli anni, e solo per cedere lo scudo al suo erede.
Anche qui sorgono le domande: ma cosa sarà successo quando il Cap surgelato è stato risvegliato? Steve e Peggy avranno avuto figli (perché, nel caso, nel presente ci saranno in giro i discendenti di Tony, Scott, Steve)? Non si sono creati dei paradossi?


Endgame è il secondo tempo complesso di un film lungo più di cinque ore, iniziato con Infinity War. Christopher Markus e Stephen McFeely, alla sceneggiatura, si sono trovati per le mani una trama complessa (gestire i viaggi nel tempo non è mai semplice) che, comunque, ha lasciato domande in sospeso; oltre a quelle citate in precedenza. Abbiamo assistito ad una corsa per realizzare il film di Captain Marvel (gli interventi di Brie Larson sono stati girati prima delle riprese del film dedicato al suo personaggio) e, poi, qui, si è vista poco e con, colpevole a mio parere, ritardo. Anche durante la battaglia finale, perché?
Gamora?
Shuri e Visione?
Però, insieme ai fratelli Russo, si sono divertiti a far imbestialire i maschi suprematisti bianchi in ben due modi. Il primo, durante la battaglia finale contro Thanos, quando Captain Marvel raccoglie il Guanto dell'Infinito e le protagoniste femminili si uniscono per darle supporto. Ci sono tutte: c'è Scarlett, c'è Nebula, c'è la Valchiria (futura Regina di Asgard), c'è Wasp, c'è Pepper, che finalmente indossa qualcosa che le ha regalato Tony, tutte sono lì per dire allo spettatore: nel nostro universo non c'è solo Carol Danvers! Le donne forti ci sono e ci saranno sempre. Eccole qui, tutte a proteggere il genere umano e la sua seconda possibilità. Il secondo, invece, è quando il vecchio Cap passa il suo scudo a Falcon. Ecco, qui han fatto dispiacere anche me. Evidentemente non per un fatto di razzismo, ricordo che Sam Wilson è nero, ma semplicemente perché per me non esiste un Capitan America che non sia Steve Rogers. Avesse anche passato lo scudo a Clint o Bucky, come, pure, accade e accadde nei fumetti, ecco, non mi sarebbe stato bene.


Risultati immagini per avengers endgame thanos

Il film si muove bene per tutta la sua durata. I Russo hanno trovato il modo di bilanciare, anche questa volta, i diversi toni caratteriali dei personaggi. Hanno concentrato nella prima metà la serietà, la tragedia, ed hanno scelto di alleggerire la seconda parte introducendovi più battute e più situazioni meno serie (l'Hulk ibrido che "Spacca" e fa danni durante la battaglia di New York). Trovano spazio quasi tutti i protagonisti che hanno segnato la storia dei cinecomics Marvel, c'è Michael Douglas, ci sono Michelle Pfeiffer e Tilda Swinton, c'è Robert Redford. Forse c'è anche Howard il Papero che combatte al fianco di Pepper Pots, che vogliamo di più? 


Risultati immagini per avengers endgame

Certo, come in ogni film ci sono eventi che funzionano meglio ed altri che si incastrano più a fatica, ma... Non mi importa.
A livello emozionale questa chiusura della Fase 3 (escluso il prossimo Spiderman) è stata ciò di cui avevo bisogno come spettatore. Una cavalcata lunga undici anni, di film riusciti (Avengers, Winter Soldier, Guardiani della Galassia Vol.1) e meno riusciti (il terribile Pantera Nera, gli ultimi due Thor, Civil War) ci hanno portato a questo doppio appuntamento, Infinity War ed Endgame, ricco di emozioni. La perdita di Nat, Cap con il Martello di Thor, il sacrificio di Tony, la morte di Peter Parker, lo sguardo del Doctor Strange durante l'ultima battaglia, il cambiamento interiore di Nebula sono emozioni che solo personaggi a cui ti sei affezionato ti possono offrire.


Risultati immagini per avengers endgame 2012

Emozionare. Questo è ciò che deve fare un film. E se non vi siete emozionati quando Tony ha potuto abbracciare il padre nel passato, beh, credo che niente possa farlo più. Se non vi siete emozionati al funerale di Tony forse è perché non avete mai perso nessuno e non sapete cosa vuol dire, altrimenti ditemi voi cosa vi emoziona.

Emozionare. Endgame, pur essendo uno di quegli orribili film fatti per fare soldi (più di un miliardo di dollari in tre giorni), lo fa. Lo fa anche alla fine della pellicola. Qui, la silhouette di ogni attore, nel suo costume di scena, accompagna il suo nome e il suo autografo è a corollario del momento a lui dedicato. Anche in Star Trek VI: Rotta verso l'ignoro era successo. Era stato l'addio dell'equipaggio originale dell'Enterprise ai suoi fan.
Endgame si chiude così con un saluto ed un omaggio. Si chiude, giustamente, senza una scena post-crediti. Chiude un ciclo.

La Marvel andrà avanti a sfornare film dai suoi fumetti? Sì, è ovvio, la Fase 4 prevede già il prequel di Black Widow, The Eternals, il sequel di Doctor Strange, il sequel di Black Panther, Shang-Chi e i Guardiani della Galassia Vol. 3 (il 50% spero di riuscire a vederli al cinema), ma niente sarà più come prima.

Endgame è il film di cui avevamo bisogno e che ci meritavamo.

Titolo originale: Avengers - Endgame

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 2019 
Durata 182 min 
Rapporto 2.39:1 
Genere Cinecomics

Regia Anthony e Joe Russo 

Soggetto Vendicatori creati da Stan Lee e Jack Kirby 
Sceneggiatura Christopher Markus e Stephen McFeely 
Produttore Kevin Feige 
Produttore esecutivo Victoria Alonso, Louis D'Esposito, Jon Favreau, Stan Lee, Trinh Tran, James Gunn 
Casa di produzione Marvel Studios 
Distribuzione in italiano Walt Disney Studios Motion Pictures 
Fotografia Trent Opaloch 
Montaggio Jeffrey Ford, Matthew Schmidt 
Musiche Alan Silvestri 
Scenografia Charles Wood 
Costumi Judianna Makovsky 

Interpreti e personaggi

Robert Downey Jr.: Tony Stark / Iron Man
Chris Evans: Steve Rogers / Capitan America
Mark Ruffalo: Bruce Banner / Hulk
Chris Hemsworth: Thor
Scarlett Johansson: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Jeremy Renner: Clint Barton / Ronin
Don Cheadle: James "Rhodey" Rhodes / War Machine
Paul Rudd: Scott Lang / Ant-Man
Brie Larson: Carol Danvers / Capitan Marvel
Karen Gillan: Nebula
Danai Gurira: Okoye
Josh Brolin: Thanos
 
Doppiatori originali

Bradley Cooper: Rocket Raccoon

Doppiatori italiani

Angelo Maggi: Tony Stark / Iron Man
Marco Vivio: Steve Rogers / Capitan America
Riccardo Rossi: Bruce Banner / Hulk
Massimiliano Manfredi: Thor
Domitilla D'Amico: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Christian Iansante: Clint Barton / Ronin, Rocket Raccoon
Fabrizio Vidale: James "Rhodey" Rhodes / War Machine
Riccardo Niseem Onorato: Scott Lang / Ant-Man
Elena Perino: Carol Danvers / Capitan Marvel
Francesca Manicone: Nebula
Rachele Paolelli: Okoye
Alessandro Rossi: Thanos

Nessun commento:

Posta un commento