lunedì 10 dicembre 2012

La legione degli scheletri

Una visita al museo permette a Dylan di conoscere una strana ragazza, Moheena, che rimane sconvolta dalla visione di un quadro. La vita della ragazza, timida orfana e studentessa d'arte è da qualche tempo sconvolta da strane visioni ed eventi tragici. I suoi occhi vedono scheletri che popolano il nostro mondo, invisibili a tutti gli altri, e le persone che le fanno dei torti vengono uccise in modi orrendi.
L'Old boy cercherà di venire a capo dell'incubo in cui sta vivendo la ragazza dal passato tormentato.

Questo albo è un'opera prima. Segna il debutto come autore completo di Angelo Stano. Ebbene sì, lo storico copertinista della collana creata da Tiziano Sclavi nel lontano 1986, successore dell'abile Claudio Villa, disegnatore dello storico n.1 inizia, con il n.315, una nuova carriera nel mondo del fumetto. Come si suol dire in questi casi Angelo se la canta e se la suona, il tutto con risultati pressoché brillanti. Del suo stile di disegno, ormai iconico, non si può dire nulla, anzi solo elargire complimenti. Della sceneggiatura si potrebbe discutere, ma solo in positivo. Il soggetto ideato da Stano riprende un po' le atmosfere classiche e paranormali degli albi che hanno segnato il successo della collana Bonelli negli anni '80 e '90 del secolo scorso. Una storia precisa, pulita, con un sacco di morti strane, qualche accenno allo splatter e con l'orrore sociale tanto dichiarato esplicitamente da Sclavi, che sarebbe sempre dovuto essere alla base delle storie del nostro.
La copertina è evocativa ed ispirata, ovviamente perfettamente attinente alla storia contenuta nell'albo, anche se non la migliore di questo anno solare disegnata dall'autore.

Tirando le somme un ottimo debutto di Stano come autore completo (credo che sulla serie regolare sia accaduto solo con Giancarlo Ambrosini e si parla di tanti tanti anni fa). Ma sarà un caso che l'iniziazione di Stano a questa nuova vita sia iniziata sul n.315 della collana? Un numero composto da 3 numeri primi? La cabala ha qualcosa a che vedere? Doveste incontrare l'autore prima di me vi prego di chiederglielo e farmelo sapere.

Nessun commento:

Posta un commento