giovedì 1 giugno 2017

Dylan Dog - Graphic Horror Novel

Dylan Dog N°  369 
Graphic Horror Novel 

Soggetto e Sceneggiatura: Ratigher 

Disegni: Paolo Bacilieri, Montanari & Grassani 

Copertina: Gigi Cavenago 
  
Periodicità: mensile 
uscita 30/05/2017 
Prezzo 3.50€ (+0.30 centesimi sul numero precedente) 

Un uomo senza memoria in una toilette pubblica. Coperto di sangue, con pochi indizi nelle tasche tra i quali dei pennarelli da disegnatore. Senza memoria, inizia a disegnare sui muri del bagno per ricordare ciò gli è successo negli ultimi giorni. Ricorda di essere il più famoso autore di fumetti d'Inghilterra  e di aver assunto Dylan Dog per indagare su una serie di omicidi che riconducono alle sue opere. 

Notevole, di questo albo, è l'aumento del prezzo di copertina. In edicola non ci vediamo più dare il resto, ma non per un errore bensì perchè Bonelli ha deciso di aumentare del 10%, ben più dell'inflazione, il suo prodotto. Bisogna dire che ha scelto il numero giusto per porre in atto la nuova condizione: un aumento trova, anche, giustificazione nel miglioramento dei contenuti. Ovviamente sono ironico. 

Graphic Horror Novel è uno dei peggiori numeri di Dylan Dog che io abbia mai letto. 
Soggetto e sceneggiatura sono curati da Ratigher, che c'hai pure un'età ormai e ti firmi ancora come un imbrattamuri da cortile?. E' un'accozzaglia di ovvietà, banalità, colpi di scena telefonati, deviazioni di sceneggiature per tornare in carreggiata, caratterizzazione casuale dei personaggi e chi peggio ne ha ne metta. Che poi il finale è tirato via, così, con le pinzette, in un modo indegno. 

I disegni sono rovinati in coppia da Bacilieri ed il tandem di Montanari & Grassani. Ho abbandonato il Napoleone di Ambrosini per togliermi da davanti il tratto di Bacilieri, che pur trovavo adatto al personaggio, ed, ora, mi trovo lo stesso disegnatore su Dylan Dog. Qui, Bacileri, non c'entra nulla, tanto è vero che alla fine lo capisce anche lui e smette di disegnare lasciando le vignette bianche: una presa di autocoscienza. Montanari & Grassani fanno il loro, ma non si trovano ad integrarsi con il terzo incomodo. Fosse stato un albo solo loro sarebbe stato gestito meglio. 

Ormai chiunque sia amico di Recchioni e sappia scrivere una lista della spesa è autorizzato ad essere pubblicato sulle pagine di Dylan Dog. Da tempo, Gualdoni, non si leggeva niente di così indegno sulle pagine che ospitano la creatura di Sclavi. 

Mancano meno di tre anni al numero 400, speriamo che il curatore cambi. 

Nessun commento:

Posta un commento