mercoledì 7 giugno 2017

Mercurio Loi - Roma dei pazzi


Mercurio Loi n°1
Roma dei pazzi

Soggetto e Sceneggiatura Alessandro Bilotta 


Disegni Matteo Mosca 
Colori Francesca Piscitelli 

Copertina Manuele Fior 

Pubblicazione mensile 
Uscita 23/05/2017 
Prezzo 4,90€ 

Roma. Ottocento. Il coprifuoco del Papa Re. L'abolizione della cultura ed i libri censurati. Qui vive Mercurio Loi, uomo dall'ingegno sviluppato, arguto osservatore, perseverante camminatore. Lui ed Ottone, il suo assistente, son sfidati ancora dall'acerrimo nemico dell'uomo con bastone e mantello: Tarcisio è tornato e vuole umiliare il suo ex mentore con i suoi giochi d'astuzia. 

Alessandro Bilotta è uno dei pochi autori interessanti arruolati ultimamente nelle fila di casa Bonelli. Uno dei pochi che riesce, seguendo un suo filone personale, a scrivere un Dylan Dog degno di essere letto. Qualcuno a cui affidare un nuovo esperimento a colori della casa editrice milanese. Nello stesso mese in cui esce il peggior Indagatore dell'Incubo della gestione Recchioni, è programmato il debutto della sua serie regolare, con protagonista un personaggio di sua creazione. Mercurio Loi non ne ha il fisico, ma è assimilabile ad un Batman italiano dell'Ottocento. Ha un maggiordomo, una casa sotto il livello del manto stradale, un giovane assistente ribelle, una mente agile, un acerrimo nemico vicino alla follia, una città in cui agire. Ruotano intorno a lui sette segrete ed un poliziotto dalle caratteristiche particolari. Un Bruce Wayne senza mantello che ha piacere a difendere Roma dai criminali che si collocano oltre la normalità. 

Nato su Le Storie, collana sperimentale di Bonelli, grazie ai disegni di Matteo Mosca, continua a vivere di questa matita sulle pagine del mensile. Il disegno si confà a ciò che il lettore, inconsciamente, tende ad aspettarsi. I dettagli sono numerosi in molte vignette e dove non sono presente se ne sente la mancanza. Il colore, di Francesca Piscitelli, non sempre riesce a sopperire all'assenza. Anzi, in alcuni casi si trova un po' lì per caso e stona. Curiosa la scelta, anche in copertina, di far tendere alla pelle di Mercurio un colore giallastro, quasi fosse malato di fegato. Magari nella sua storia di debutto è spiegato il perché (pelle olivastra?), ma è una caratteristica da tenere presente. Chissà se avrà ripercussioni sul futuro, nel caso si tratti di una malattia che il protagonista si porta dietro. 

La copertina è opera di Manuele Fior e ben sintetizza il personaggio e le atmosfere di cui si circonda. 

Quasi cinque euro, ma un investimento che il prossimo mese vorrò ripetere.

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