venerdì 8 settembre 2017

Mercurio Loi - Il cuoco mascherato

Mercurio Loi N°  4
Il cuoco mascherato

Soggetto e Sceneggiatura: Alessandro Bilotta 

Disegni: Sergio Gerasi 

Colori: Andrea Meloni 

Copertina: Manuele Fior 

Periodicità: mensile 
Prezzo: 4.90€

Un piccola osteria, a Roma, cucina i piatti migliori che Mercurio Loi abbia mai assaggiato. Per questo il gestore gli propone un accordo: lui viene a mangiare, nel suo piccolo ristorante, tutti i giorni esaltandone, onestamente, la cucina e Mercurio non pagherà ciò che consuma. La proposta è accettata in un attimo, anche perché ci sono troppi misteri intorno a quella locanda. Il cuoco non si mostra, se non la mano quando passa i piatti fuori dalla cucina, e non permette ad alcuno l'ingresso nel suo reame. Sempre il cuoco sembra stia coinvolgendo Mercurio in una sfida di gusto: prepara i piatti i modo così superbo che per il professore è difficile individuare tutti gli ingredienti, se non dopo lunghe riflessioni ed indagini. Il tutto, inoltre, si lega, in qualche modo ad una misteriosa donna dai lunghi capelli biondi. La ragazza passa accatto al ristorante ogni giorno, proprio all'ora di pranzo.
 
Il numero scorso di Mercurio Loi mi aveva un po' deluso, l'avevo trovato eccessivamente diretto dal "fuori" e mi aveva annoiato.
Il numero quattro torna, invece, ad offrirci un Bilotta in ottima forma. Si cimenta in un argomento che raramente avevo visto trattato nel mondo del fumetto, ancor meno in Italia: la cucina. La sceneggiatura, tradotta in disegni da Sergio Gerasi, ci stupisce con la forma di comunicazione dei gusti che assaporano le papille gustative di Mercurio. Bilotta decide di dedicare una vignetta, di colorazione diversa dalle altre, dopo il boccone ingerito dal professore romano. Qui la fantasia dell'autore ci guida non solo attraverso il gusto che assapora Mercurio, ma, ancora più interessante, attraverso i ricordi. In effetti il cibo, se ben degustato, riesce ad essere scomposto nelle sue componenti principali, sopratutto dai palati più allenati. Ancora più importante, però, è l'effetto che un buon piatto a su chiunque: può risvegliare ricordi sopiti da tempo. Una forchettata di pasta ci può portare alla mente l'immagine di un dondolo, l'aroma di una spezia un gatto che abbiamo incontrato da piccoli. Tutto questo ci permette di percorrere un sentiero che ci porta, grazie ai nostri ricordi, nel passato. E' grazie a questi indizi che la mente di Mercurio Loi si avventura nella sua nuova sfida. Una sfida che si rivela una vorace catena di deduzioni stupefacenti.

Non c'è sempre bisogno di un crimine per creare un buon giallo. Non mancano la tensione e la suspense in questa avventura.

Ottima anche da leggere a sé.

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