venerdì 15 settembre 2017

Pom Poko

Due fazioni di tanuki sono in lotta tra loro per le residue risorse del bosco di Tama. Gli umani, per realizzare il progetto di espansione urbanistica Tama New Town, stanno deforestando i boschi e livellando monti e colline. Il paesaggio sta cambiando e tutti gli animali che vivono nel bosco ne stanno soffrendo.
I tanuki sono gli unici che, sfruttando la loro capacità di cambiare forma, possono cercare di contrastare, per tutti, gli eventi. Ritiratisi con i loro saggi in un Tempio a loro dedicati, cercano di definire una strategia per fermare i lavori. Le fazioni in battaglia cercano di allearsi per affrontare gli umani e procurare il cibo necessario al mantenimento del branco.
La lotta sarà impari e difficile, ma insegnerà a tutti qualcosa.

Pom Poko è un film del 1994, prodotto dallo Studio Ghibli, e sceneggiato e diretto da Isao Takahata su un'idea di Hayao Miyazaki. Miyazaki voleva realizzare un film che avesse una minima continuità con il suo lavoro precedente, Porco Rosso, e decise di rinverdire il mito dei tanuki. Come in Kurenai no Buta il suo protagonista era (per diverse ragioni) un maiale antropomorfo, qui troviamo i tanuki (quelli che noi conosciamo come orsetti lavatori) che, secondo la tradizione giapponese, possono mutare forma a loro piacimento. In Giappone, questo animale, è considerato incarnazione di un dio ed a lui vengono dedicati templi (un po' come alle volpi). Da questo spunto, Takahata, imbastisce una storia che ci mostra tre versioni grafiche dei tanuki; la prima è quella naturale, ogni volta che entrano in contatto con gli umani, la seconda quella antropomorfa (dominante nel film), che usano per interagire tra di loro, ed una stilizzata, per rappresentarli quando sono stanchi, ubriachi o contusi da una lotta.
Come molti film dello Studio Ghibli, anche Pom Poko ha un messaggio da trasmettere, in modo insistente, persino parlando direttamente con lo spettatore, da trasmettere: la natura va rispettata. Le espansioni urbane sembrano essere necessarie per ospitare nuove famiglie e nuove persone, ma arrecano danni a creature indifese che sono costrette ad una lotta impari per sopravvivere. Qui, i tanuki possono sabotare i macchinari, spaventare gli operai, cercare di allontanare i residenti, ma nella realtà questo non accade. Gli animali vengono schiacciati, uccisi, spappolati o scacciati quando gli va bene. Ciò succede in tutto il mondo, in Giappone, dove la disponibilità di terreno pianeggiante per le costruzioni è ridotta, purtroppo, per far fronte alla crescita demografica, abbattere foreste e deturpare zone montane è, ritenuto, necessario.



Il film affronta la tematica in modo diretto e, a volte, crudo, ma, ogni tanto, si perde in ripetizioni non necessarie che allungano il minutaggio senza un perché reale. Il film rasenta le due ore piene. E' stato il lungometraggio più visto in Giappone nel 1994 ed ha vinto numerosi premi, ma, visto oggi, con una trentina di minuti in meno ci avrebbe guadagnato. Nonostante questo, uno sforzo che si compie volentieri vista l'amabilità degli animali rappresentati ed il grande spessore dell'animazione, il film risulta sempre godibile e coinvolgente. Si impara molto, anche se con dialoghi e narrazioni troppo rapide (a dispetto della lunghezza della pellicola) sulla tradizione giapponese, sulle loro leggende e sulle religioni che convivono nel Paese del Sol Levante. Azzeccate le voci fuori campo, coinvolgono e fungono da collante tra gli eventi in modo indispensabile.



E' un film da vedere, almeno una volta, per recepire il messaggio e sentirci colpevoli di quanto stiamo facendo al nostro pianeta. Se poi ci spinge ad agire, anche nel nostro piccolo, per rispettarlo di più è una vittoria da accogliere con piacere.


Titolo originale 平成狸合戦ぽんぽこ (Heisei tanuki gassen Ponpoko)

Lingua originale giapponese 
Paese di produzione Giappone 
Anno 1994 
Durata 119 min 
Rapporto 1.85:1 
Genere anime

Regia e  Sceneggiatura Isao Takahata 

Soggetto Kenji Miyazawa (racconto) Hayao Miyazaki (idea)
Produttore Ned Lott, Toshio Suzuki, Yasuyoshi Tokuma 
Produttore esecutivo Hayao Miyazaki 
Casa di produzione Studio Ghibli 
Distribuzione (Italia) Lucky Red 
Montaggio Takeshi Seyama 
Scenografia Kazuo Oga 

Doppiatori originali

Shinchô Kokontei: Narratore
Makoto Nonomura: Shoukichi
Yuriko Ishida: Okiyo
Norihei Miki: Seizaemon
Nijiko Kiyokawa: Fireball Oroku
Shigeru Izumiya: Gonta
Gannosuke Ashiya: Inugami Gyobu
Takehiro Murata: Bunta

Doppiatori italiani

Carlo Valli: Narratore
Paolo Vivio: Shoukichi
Gemma Donati: Okiyo
Saverio Moriones: Seizaemon
Marzia Ubaldi: Fireball Oroku
Marco De Risi: Gonta
Manfredi Aliquò: Hayashi
Giorgio Favretto: Inugami Gyobu
Gianluca Crisafi: Bunta
Dante Biagioni: Bonzo Tsurukame
Paolo Lombardi: Kincho VI
Valerio Ruggeri: Il pelato di Yashima
Fabio Boccanera: Tamasaborou
Oreste Baldini: Kitsune

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