venerdì 5 gennaio 2018

Lavennder

Titolo: Lavennder
Collana: Le Storie
Soggetto: Giacomo Keison Bevilacqua
Sceneggiatura: Giacomo Keison Bevilacqua
Disegni: Giacomo Keison Bevilacqua
Colori: Giacomo Keison Bevilacqua
Copertina: Aldo Di Gennaro

Pagine: 128 a colori
Prezzo: 6,30€

Trovare la vacanza dei propri sogni su Internet. Partire in coppia per undici giorni su un'isola deserta, perfetta ed incontaminata. Gwen ed Aaron sono al settimo cielo, mai avrebbero pensato di poter usufruire di un'occasione del genere.
Peccato che qualcosa metta fuori posto il loro campo durante la notte e che un'altra nave sia all'ancora sul lato opposto dell'isola. Quella che doveva essere una vacanza da sogno potrebbe trasformarsi nel peggiore incubo della loro giovane vita.

Giacomo Bevilacqua è diventato noto al grande pubblico grazie alle sue strisce sul web dedicate a Panda Piace. E' normale che Sergio Bonelli Editore l'abbia arruolato tra le sue fila, per realizzare uno Speciale di grande respiro della collana de Le Storie.
L'autore romano fa tutto lui, come si può leggere nei crediti della storia, e questo ne dimostra la poliedricità. Il vantaggio di scrivere e saper disegnare allo stesso tempo è che puoi dettarti al meglio il ritmo della storia e mettere in atto cambiamenti all'ultimo momento, senza che nessuno si lamenti. La colorazione, poi, è perfetta per comunicare l'atmosfera che Bevilacqua aveva in mente. La scelta di proporre le vignette senza bordi neri che le delimitino, facendole fondere con il bianco della pagina, mi è piaciuta molto. I disegni sono delicati, definiti ed i due personaggi protagonisti sono di bell'aspetto, e questo non guasta quando metti una coppia di fidanzati su un'isola deserta. Il fan service arriva tardi, ma arriva. D'altronde quando si ha un'isola a disposizione chi non si comporterebbe così?
La storia si sviluppa in un crescendo di tensione ed inquietudine con un ritmo piacevole che si serra con il tempo. Si viene così a generare un horror vacanziero che forma e cambia l'atmosfera con il procedere della lettura. Gwen ed Aaron diventano, nei pochi giorni di solitudine, prede di qualcosa che il lettore non si aspetta. E qui sta la problematica della storia.

Ciò che non mi ha convinto, infatti, è stata la scelta, benché originale, finale.  La conclusione del terzo atto mi ha sia spiazzato, nonostante i riferimenti, sia grafici che testuali, intuiti durante la narrazione. Quando intendo spiazzato non intendo, però in senso positivo. La scelta è interessante, ma ci sarei arrivato in modo diverso, magari con qualche pagina in più. Gli manca qualcosa, ma è una buona storia. Da acquistare rigorosamente nella collana del Le Storie e non nella nuova edizione da libreria (presentata, ovviamente, a un prezzo moltiplicato quasi per quattro).

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