giovedì 18 gennaio 2018

Dylan Dog - Graphic horror novel: il sequel!

Dylan Dog N°: 376
GRAPHIC HORROR NOVEL: IL SEQUEL!

Soggetto: Diego Cajelli
Sceneggiatura: Diago Cajelli
Disegni: Francesco Ripoli
Copertina: Gigi Cavenago

Periodicità: mensile
uscita: 29/12/2017
Prezzo: 3,50€

Drew, come spesso succede, una bella ragazza che ha  perso il fidanzato tre anni prima, si rivolge a Dylan in quanto il suo ragazzo sta tornando nei suoi sogni. Non sono sogni piacevoli, anzi lui la implora di fermarlo perché presto potrebbe tornare nel mondo dei vivi a prendersi una cruenta vendetta. Vendetta nei confronti di un uomo che sta raggiungendo il successo nel mondo del fumetto e della televisione con idee che paiono essere proprio di David. A rendere incredibile la vicenda è il fatto che David non aveva mai parlato né mostrato a nessuno le tavole che aveva disegnato prima di morire. L'unica ad esserne a conoscenza è proprio Drew, che passa il materiale a Dylan per aiutarlo nell'indagine.

D'accordo, inizi ad essere prevenuto nei confronti della gestione Recchioni. Ma datemi torto, vi prego, e sarò il primo a cercare di capire le vostre ragioni.
Il responsabile romano della serie da le chiavi della macchina a Diego Cajelli, milanese, autore di sketch comici, scrittore di fumetti (in Bonelli con Dampyr, Napoleone e le Nuove Storie (dimenticabili) di Martin Mystère, per conto suo con Long Wei, fallimento editoriale, in Panini Comics grazie all'incontro con Gabriele Salvatores ed il suo Ragazzo Invisibile, ed in Astorina dal 2003 per Diabolik). L'originalità sembra latitare sin dalle prime pagine e si conferma assente fino alla fine. Le pagine sembrano un susseguirsi di eventi casuali che poco si riflettono sull'animo dei protagonisti. I due anni che ha trascorso Francesco Ripoli sulle tavole di questo numero non mi hanno convito del tutto. Nei disegni dominano i "neri alla Mari" e questo mi disturba sempre. Fossero stati realizzati per una storia di maggiore originalità, forse, li avrei apprezzati di più.

La copertina di Cavenago si presenta come un omaggio al numero 18 di Dylan Dog, Cagliostro. Nonostante questo rimane troppo squadrata per i miei gusti.

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