venerdì 11 maggio 2018

Creepy Past - Nascosto nel buio

Creepy Past  N° : 1 
Nascosto nel buio

Soggetto e Sceneggiatura: Bruno Enna e Giovanni Di Gregorio 

Disegni: Giovanni Rigano 

Colori: Alessandra Dottori 

Copertina: Giovanni Rigano 

Periodicità: mensile 
uscita: 10/05/2018 

€ 3,50 

Creepy Past è "l'altra" pubblicazione ggiovane di Sergio Bonelli Editore. Quella che aveva venduto un numero Zero praticamente inutile a 2€ qualche tempo fa.
All'epoca la presentazione di questa collana mi aveva, decisamente, mal disposto, sia per il prezzo dell'albo che per il materiale fornito. Materiale che ritroviamo anche in questo primo numero. La storia in cui siamo coinvolti si snoda proprio da quelle prime pagine viste per portare il lettore, giovane o meno, nel mondo di Enna e Di Gregorio. Ma dove stiamo andando? La sensazione "Monster Allergy" continua a permanere dentro di me, ma non è l'unica. Ho trovato spunti tratti da diverse fonti, fumettistiche o meno, ma la più mastodontica (da GIG) citazione è quella da uno dei capolavori del Maestro giapponese dei manga Nagai Go. Il suo Devilman è il chiaro spunto dal quale derivano i tormenti di uno dei protagonisti. Se gestito con perizia ed in modo originale questo punto di partenza può riservare piacevoli sorprese.
 
I protagonisti. Ovviamente, essendo una serie di paure per regazzetti, è incentrata su regazzetti con problemi che incontrano regazzetti con problemi, in un posto pieno di regazzetti, controllato da... sbagliato, adulti. Il punto di partenza è la Fondazione REM, manco a dirlo per scherzo, dove si studiano i problemi legati ai sogni, attraverso tecnologie modernissime. Qui, Qiro, il nostro protagonista, portato contro voglia, condivide la stanza con un compagno enorme e pasticcione e si imbatte in Ester, bugiarda e bella. Lui e la ragazza inizieranno, in qualche modo, ad indagare insieme sulla scomparsa di Alina, catturata da un essere pericoloso, dalle lunghe braccia pallide e dalle mani fornite di artigli (che, onestamente, ricorda fin troppo il Jack Skeleton pensato da Tim Burton).

Com'è questa prima avventura? Decisamente ben scritta dal duo che ha ideato la serie e con un disegno che a tratti ho adorato ed altri odiato di Giovanni Rigano (ideatore della parte grafica). La storia funziona, ha buoni ritmi, qualche, giusta banalità, visto il pubblico a cui è dedicata e nelle parti in cui decide di mettere paura od instillare dei dubbi lo fa. I disegni, come dicevo, ci offrono dettagliatissimi sfondi, un ricchezza di particolari estrema ed ammirevole, ma li ho trovati altalenanti sui personaggi. Rigano si concentra molto sulla presa di Ester nell'immaginario dei regazzini, così come per Norma, il suo opposto. Poco originale, invece, ho trovato le caratterizzazioni del Professor Iker, sia come atteggiamenti che come disegni e caratterizzazione. Libbie è probabile che ci riserverà delle sorprese. Qiro spero che ci riservi delle sorprese. Per ora l'ho trovato banale, un dejà vù.

Ad agosto uscirà un Dylan Dog Color Fest/Creepy Past. Fino ad allora resterò sintonizzato. Decisamente una buona lettura.

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