Dylan Dog Color Fest n. 5, semestrale
Copertina: Milo Manara
Il grido muto
Soggetto: Pasquale Frisenda e Luigi Mignacco
Sceneggiatura: Luigi Mignacco
Disegni e colori: Pasquale Frisenda
Chi è la misteriosa ragazza che Dylan ha trovato sepolta viva in un piccolo parco in via di demolizione? Da dove viene e quale segreto nasconde? Per scoprirlo, l'Indagatore dell'Incubo dovrà seguire la misteriosa fanciulla in un viaggio attraverso una strana Londra, vista con gli occhi di chi non ha voce per urlare la propria paura.
Frisenda e Mignacco si mettono in due per creare la storia più inutile e scontata di questo albo. Se fosse stata una storia a se stante, pubbilcata per un qualche evento speciale, forse, non si avrebbe avuto nulla da ridire. In questo ambito l'ovvietà della trama non permette di partire col piede giusto al lettore per apprezzare l'albo. I disegni sono di ottimo livello, colori cupi che ben si adattano alla storia, vignette alternate in modo ritmico ed apprezzabile permettono un lettura scorrevole
Lacrima di stella
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Marzano
Disegni: Daniele Caluri
Colori: Chiara Fabbri Colabich e Cristina Toniolo
Un desiderio espresso alle stelle conduce l’Indagatore dell’Incubo su di un mondo lontano dove stanno per svolgersi gli ultimi atti di una tragedia da tempo dimenticata. Per il Nostro si prepara una lotta disperata tra coloro che vivono nella luce e le fameliche creature delle tenebre.
Un deja vu. Per chi avesse avuto la fortuna di vedere la prestazione interpretativa di Patrick Stewart nei panni del Capitano Jean Luc Picard nell'episodio di Star Trek Next Generation, della quinta stagione il numero 25, "Una Vita per Ricordare" questa non è altro che una parziale copia. I disegni di Caluri ed i colori di Colabich e Toniolo sono una gioia per gli occhi. Il loro stile si avvicina molto a quello utilizzato da Alex Ross per realizzare Marvels e Kingdom Come. L'unico neo che gli si può rimproverare, simpaticamente, è l'eccessiva ottima forma fisica di Bloch.
Cattiva sorte
Soggetto, sceneggiatura: Diego Cajelli
Disegni e colori: Daniele Bigliardo
Un incredibile incidente conduce Groucho in bilico tra la vita e la morte, spingendo l’inquilino di Craven Road alla ricerca di una verità celata tra realtà e superstizione. Un’indagine pericolosa, nell’ambiente degli scomettitori incalliti e della loro eterna guerra contro la malasorte.
Cajelli e Bigliardo, con una storia intrigante e curiosa, ci portano a a vivere attimi di tensione per Groucho. I disegni sono contigui allo stile della storia precedente, anche se meno nitidi ed avvolti da una costante "nebbiolina" cromatica. Un effetto originale che non pregiudica nè la riuscita nè la qualità della storia.
L’uomo che non c’è
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Marco Nizzoli
Colori: Fabio D’Auria
Quale modo peggiore di cominciare la giornata che quello di svegliarsi già morti? È ciò che pare essere accaduto a Dylan Dog che, una mattina, si ritrova ridotto a uno spettro senza neppure sapere come ciò sia potuto accadere e con nella mente il solo ricordo di una strana fidanzata che non lo vuole più vedere.
Incipit classico per questa storia di Gualdoni che, però, alla fine stupisce il lettore con un bel colpo di scena. Disegni classici e puliti, come i colori luminosi, per una storia di Dylan Dog, ma che non mantengono costante lo stile per tutta la narrazione.
Se il precedente Dylan Dog Color Fest mi aveva fatto passare la voglia di acquistare questa pubblicazione (ed il fatto di averla resa semestrale era una ragione in più) questa uscita mi ha fatto ricredere. Nonostante la non eccessiva originalità delle storie, l'alta qualità del colore e dei disegni degli artisti giustificano l'immersone in questo albo. Si legge con piacere e gusto, permette di passare un po' di tempo in più con l'Investigatore dell'Incubo rispetto alla sola uscita mensile.
La copertina di Manara è il valore aggiunto che aiuta a spingere all'acquisto gli indecisi.
I riassunti pubblicati sono quelli ufficiali che trovare su www.sergiobonelli.it
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