venerdì 7 agosto 2015

True Detective

Ieri.
Un detective trasferito dal Texas alla Luisiana.
Un caso in odore di santeria, di voodoo, di satanismo, in quella terra bigotta di famiglie importanti.
Bambini scomparsi di cui nessuno denuncia la scomparsa.
Un detective tutto d'un pezzo, ma che nasconde dei segreti.
Un'indagine che non deve essere portata a termine.
Oggi.
Gli stessi due detective invecchiati.
Un assassino apparentemente ancora in libertà.
Un'indagine da privati cittadini.
Qualcosa che non vorresti mai scoprire.

True Detective è stata la serie rivelazione del 2014, ancora una volta per HBO (la stessa di Trono di Spade). Ma com'è veramente?
Se ne parliamo a livello attoriale è decisamente eccezionale. Per la maggior parte delle otto ore si confrontano sullo schermo due ottimi attori cinematografici: Matthew McConaughey e Woody Harrelson. Direi che entrambi non hanno bisogno di presentazioni e che sono entrambi giganteschi. Il primo ha avuto la fortuna di interpretare il più originale dei due e, forse, questo gli ha permesso di spiccare un po' di più sul suo collega. Collega che non ha, comunque, avuto la vita facile. Attorno a lui ruotano i problemi più umani: la moglie, le figlie, le amanti ed il peso di essere considerato quello affidabile. Su "Rust" grava la parte più spirituale ed allo stesso tempo concreta della vicenda. Il suo passato gli permette di mettere sullo stesso piano ogni indizio trovato e condurre naturalmente un'indagine che con la logica poliziesca si sarebbe arenata; come prova basta vedere come la condurrebbe il suo capitano.
Birra?
Accanto a loro dei coprotagonisti che definire così è riduttivo. Michelle Monaghan, pre Pixels ed Adam Sandler, riesce a reggere il confronto con i personaggi principali in modo eccellente. Anche lei subisce l'invecchiamento ed il ringiovanimento che la struttura narrativa richiede e lo giostra con grande abilità.
Che poi c'è anche Alexandra D'Addario, fa poco, ma lascia il segno.
Un fotogramma dopo e BOOOM!
Ottima scelta anche per le location. Oltre la magia delle paludi della Luisiana non si può far a meno di rimanere affascinati dalla location dell'ultima puntata e della passione e l'abilità di coloro che l'hanno arredata.
Sul piano narrativo. La ricchezza di dettagli, di trame volontariamente lasciate in sospeso (la scena delle bambole, i disegni della figlia di Marty e la sua progressiva virata verso un'adolescenza scapestrata, il passato di Rust che torna, le fughe sentimentali di Marty che gli cambieranno la vita, il presente dei due poliziotti di colore) donano alla serie nuove letture ogni volta che la si riguarda. Forse per questo la trama, il caso stesso, nella quale lavorano e vivono i due protagonisti è talmente banale e scontata che in un episodio di CSI avrebbero risolto il caso in massimo due puntate.

Nic Pizzolato ha avuto un'idea geniale: concentrare in otto ore, otto episodio, l'abilità interpretativa di grandi attori tanto da valorizzare un enigma mediocre. Non si può parlare di sceneggiatura mediocre e nemmeno di idea debole perché non è così. L'idea è eccezionale, la sceneggiatura curata e solo la soluzione del caso è così scontata che dopo due puntate sai già quale strada si dovrebbe battere per trovare il colpevole. Che poi il colpevole sia chi è, beh, è il meno. Tutto quello che conta è come lo spettatore ci è stato portato. In questo caso ci è stato condotto con un buon pathos ed una buona dose di emozioni.
Nota negativa personale? Troppa birra, alcool e sigarette. Forse, l'America di quegli anni era così.
Se la seconda stagione, con più attori famosi, dovesse essere stata scritta intorno ad un caso più complesso ed articolato potrebbe essere anche meglio di questa.

Titolo originale True Detective
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2014 – in produzione
Formato serie TV
Genere poliziesco, thriller
Stagioni 1
Episodi 8
Durata 60 min (episodio)
Lingua originale inglese
Caratteristiche tecniche
Aspect ratio 16:9
Risoluzione 1080i
Audio Dolby Digital 5.1
 
Crediti
Ideatore, Sceneggiatura Nic Pizzolatto

Regia  Cary Joji Fukunaga

Musiche T Bone Burnett
Scenografia Alex DiGerlando
Costumi Jenny Eagan (st. 1)
Produttore Carol Cuddy (st. 1)
Produttore esecutivo Nic Pizzolatto, Cary Joji Fukunaga, Scott Stephens, Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Steve Golin, Richard Brown
Casa di produzione Anonymous Content, Parliament of Owls, Passenger, Neon Black, Lee Caplin / Picture Entertainment

Interpreti e personaggi
Matthew McConaughey: Rustin "Rust" Cohle
Woody Harrelson: Martin "Marty" Hart
Michelle Monaghan: Maggie Hart
Michael Potts: Maynard Gilbough
Tory Kittles: Thomas Papania

Doppiatori e personaggi
Adriano Giannini: Rustin "Rust" Cohle
Pino Insegno: Martin "Marty" Hart
Francesca Fiorentini: Maggie Hart
Massimo Bitossi: Maynard Gilbough
Davide Albano: Thomas Papania

Prima visione
Prima TV Stati Uniti d'America
Dal 12 gennaio 2014 Al in corso
Rete televisiva HBO

Prima TV in italiano (gratuita)
Dal 5 ottobre 2014 
Rete televisiva Cielo (ep. 1x01)
Prima TV in italiano (pay TV)
Dal 3 ottobre 2014 Al in corso
Rete televisiva Sky Atlantic

Prima stagione
2014 - Television Critics Association Awards Miglior attore drammatico a Matthew McConaughey
Miglior nuova serie televisiva
 
2014 - SXSW Film Festival Migliore sigla a Patric Clair (Audience Award)
Migliore sigla a Patric Clair (SXSW Film Design Award)
 
2014 - Premi Emmy Miglior regia per una serie televisiva drammatica a Cary Joji Fukunaga
Miglior casting per una serie drammatica a Alexa L. Fogel, Christine Kromer e Meagan Lewis
Miglior fotografia per una serie single-camera a Adam Arkapaw per l'episodio Capitolo quattro: Cani sciolti
Miglior design di una sigla a Patrick Clair, Raoul Marks e Jennifer Sofio Hall
Miglior trucco per una serie single-camera (non prostetico) a Felicity Bowring, Wendy Bell, Ann Pala, Kim Perrodin e Linda Dowds
  
2015 - Writers Guild of America Awards Miglior serie drammatica
Miglior nuova serie
 
2015 - Art Directors Guild Awards Migliori scenografie per una serie televisiva contemporanea a Alex DiGerlando
 
2015 - ACE Eddie Awards Miglior montaggio per una miniserie televisiva per una televisione non commerciale per Capitolo quattro: Cani sciolti a Affonso Gonçalves

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