lunedì 20 novembre 2017

Justice League - Senza spoiler (a parte quelli che sapete già)

Batman è stato marchiato dal suo incontro con Superman. L'aver visto, seppure in sogno, un possibile futuro l'ha messo in guardia su ciò che lo circonda. E' uno dei primi a notare la presenza di strani essere sensibili alla paura. Purtroppo le sue informazioni, basate sugli studi di Lex Luthor, sono scarse ed ha bisogno di qualcuno che lo aiuti per mettere insieme i tasselli. La sua necessità è anche quella di unire una squadra che riesca a tenere testa alle minacce che non sono più solo umane.
Al suo fianco Dina Prince, Wonder Woman, è l'altra persona che riconosce i segni della minaccia. In comune accordo cercano di riunire Aquaman, Flash e Cyborg per fronteggiare la smania di Steppenwolf di conquistare la Terra.

Devo ammettere che sono uscito dal cinema nervoso e non so il perché. Anche adesso, riflettendoci, non ho capito bene il motivo. Sapevo che il film sarebbe durato "solo" due ore, per decisione della Warner Bros., e che parti del montaggio di Zack Snyder sarebbero state sacrificate. Lo sapevo, ma mi sono alzato dalla sedia con la sensazione, nonostante le due scene dopo i titoli di coda, che mancasse qualcosa. Forse qualche approfondimento, forse un po' di cupezza di un film alleggerito, con successo, da Joss Whedon (i suoi Avengers sono un gran film che rivedo sempre con piacere), per i noti motivi familiari che hanno colpito il regista titolare, o forse per la CGI utilizzata per rimuovere i baffi di Henry Cavill, tornato sul set per rigirare alcune scene mentre era impegnato con Mission Impossible. Ecco, forse è proprio la computer grafica la nota dolente di questo film. I baffi rimossi dalla faccia di Superman sono solo l'evidenza più palese, ma nelle scene girate in post da Whedon si vede troppo l'effetto del bluesceen alle spalle degli attori. Il cattivo, nonostante sia tutto digitale, è così per scelta estetica ed il suo difetto è quello di non essere Darkseid come mi sarei aspettato.


Detto ciò.
Justice League ottempera al suo compito. Con convinzione unisce le cinque figure più iconiche dell'Universo DC.
Flash. E' il primo ad unirsi con convinzione al gruppo che Bruce Wayne sta cercando di mettere insieme. E' un ragazzo con problemi: padre in galera, quattro lavori, un obiettivo ed una velocità donatagli da un incidente. Si accenna a tutto, ma il compito di far luce su questi aspetti sarà del film in solo che gli sarà dedicato. Ezra Miller assurge ai panni dello Spiderman della DC. Sue sono le gag, le battute d'alleggerimento. Suo è lo sguardo più ingenuo di tutti. Bella la scena, prima della prima battaglia dei quattro uniti, in cui parla con Batman.
Aquaman. E' il personaggio che ci guadagna di più da questa pellicola. Jason Mamoa offre i suoi muscoli ed i suoi tatuaggi alle donne presenti in sala per gran parte della pellicola. Ma questo è solo l'aspetto superficiale. Nella breve chiacchierata con Mera, peccato non averla vista di più anche solo per valorizzare l'eccezionale costume, si capiscono molte cose su di lui. Rispetto ai catoni animati dei Superamici fa un estremo salto di qualità. E' quello che dubita più di tutti della proposta di Batman, ma ne capisce la serietà e, forse, riesce a trovare nuovi amici.
Cyborg. Chi legge queste pagine elettroniche sa cosa penso di questo personaggio. Nei fumetti non ha mai vissuto storie che mi abbiano convinto. Anche lui è un incidente e, come visto nei file di Luthor, è stato curato dal padre grazie all'utilizzo di una Scatola Madre. La sua capacità è quella di interfacciarsi con tutti i sistemi informatici del mondo (occhio alla cronologia di internet sul vostro computer), anche a quella presente nella Batcaverna. Avendone i diritti, i ci avrei messo Lanterna Verde al posto suo. Nonostante tutto Ray Fisher fa un buon lavoro e lo rende accettabile.


E poi c'è la Trinità.
Wonder Woman. L'abbiamo conosciuta nel suo film, ambientato in una ipotetica guerra mondiale a metà strada tra le vere Prima e Seconda, ed abbiamo apprezzato la sua attrice. Gal Godot si conferma perfetta nella parte. Nonostante la sua eccessiva bellezza, trasmette un carisma perduto dall'età ellenica ed utilizza le sue armi, lazo (gustosa la scena con Aquaman), spada e bracciali, in modo incisivo.
Superman. Il senso di colpa per la morte dell'azzurrone porta a Bruce Wayne ad una decisione contrastata, ma ritenuta giusta dagli altri membri della futura Justice League. Clark Kent viene riportato in vita. La sua assenza aveva accresciuto la paura nel mondo e disperso la speranza, rendendo il mondo preda dei malvagi. Per combattere chi di paura si nutre, il suo ritorno era necessario. Certo il modo in cui ritorna stona con quella terra che freme sulla sua bara al termine di Batman v Superman, ma l'importante è che sia tornato. Cavill, nonostante i baffi per i quali spero una seria post produzione per l'edizione home video, è calzante nella parte e l'intervento di Whedon nei dialoghi e fondamentale per trasmetterne la solarità anche nei momenti difficili.
Batman. Ho sempre più la certezza che, presente o meno, Batman sia il centro di tutto questo Universo DC. Assente in Man of Steel, dopo venti anni di lotta al crimine a Gotham City, cambia il suo modo di agire dopo l'apparizione di Superman e questo lo porta allo scontro con l'Uomo d'Acciaio. Per Suicide Squad è il motore che spinge la Waller ad assemblare la squadra di criminali che annovera ben tre ghotamiti nel cast: Joker, Deadshoot e Harley Quinn. In Wonder Woman, sebbene assente, è colui che spinge Diana a tornare nel mondo. Qui è lui che assembla la squadra, con l'aiuto di Diana, e che la convince a riportare in vita Kal-El. Ben Affleck porta sullo schermo la pesantezza del ruolo che ricopre Batman nel mondo. Un uomo ironico, ma con un grosso peso sulle spalle, forse anche troppo vecchio per vestirsi da pipistrello. Nonostante sia l'unico senza poteri cerca, e ci riesce, di stare al passo con i metaumani di cui si circonda. E' conscio che l'uomo non può affrontare dei semidei e che i tempi in cui disinnescava bombe all'interno di pinguini sono cambiati.


I comprimari. 
J. K. Simmons ha avuto pochi secondi come Commissario Gordon, ma mi è piaciuto accanto al Bat-segnale. Una scelta azzeccata.
Diane Lane e Jeremy Irons hanno decisamente, come prevedibile, poco spazio. Chi ha la fortuna di un buon minutaggio è Robin Wright, sempre più massiccia.
Amy Adams entra nei panni tristi di Lois Lane. Dalla sua interpretazione traspare il dolore per la perdita del suo amato ed il non riuscire ad accettare il lutto. Avrà avuto poco spazio, ma avere in squadra un'attrice candidata a cinque premi Oscar negli ultimi dieci anni è di sicuro un vantaggio per tutti.


Indiscutibile la colonna sonora di Danny Elfman.
Molto discutibili, per quanto detto sopra, gli effetti speciali. In un film del genere sono fondamentali ed è peccato perdere punti importanti in questo settore.


Questo film instilla qualche goccia di luce e colore nelle pellicole DC. Per fortuna si tiene lontano dai toni che Disney sta decidendo per i film in solo degli eroi Marvel. Da Civil War in avanti per la Casa delle Idee di New York è tutta più difficile. I film mi convincono meno di quelle contemporanei della DC.
Personalmente, però, devo ancora accettare la convivenza dei toni di Snyder e Whedon i questa pellicola. Sono convinto che una seconda visione dipanerà i dubbi personali che ho su questo ottimo prodotto d'intrattenimento.


Titolo originale Justice League

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 2017 
Durata 120 min
Rapporto 1.85 : 1 
Genere cinecomic 

Regia Zack Snyder 

Soggetto Gardner Fox (fumetto), Zack Snyder e Chris Terrio (soggetto) 
Sceneggiatura Chris Terrio, Joss Whedon
Produttore Deborah Snyder, Geoff Johns, Jon Berg, Charles Roven 
Produttore esecutivo Ben Affleck, Wesley Coller, Daniel S. Kaminsky, Curtis Kanemoto, Benjamin Melniker, Christopher Nolan, Jim Rowe, Chris Terrio, Emma Thomas, Michael E. Uslan
Casa di produzioneDC Films, DC Entertainment, Warner Bros. Pictures RatPac-Dune Entertainment, Cruel and Unusual Films, Atlas Entertainment 
Distribuzione (Italia) Warner Bros. Pictures 
Fotografia Fabian Wagner 
Montaggio David Brenner, Richard Pearson, Martin Walsh 
Effetti speciali Mark Holt, John 'D.J.' Des Jardin, Keith Miller, Thomas Proctor 
Musiche Danny Elfman 
Scenografia Patrick Tatopoulos 
Costumi Michael Wilkinson 
Trucco Karen Cohen, Lee Green 

Interpreti e personaggi

Ben Affleck: Bruce Wayne / Batman
Henry Cavill: Kal-El / Clark Kent / Superman
Gal Gadot: Diana Prince / Wonder Woman
Ezra Miller: Barry Allen / Flash
Jason Momoa: Arthur Curry / Aquaman
Ray Fisher: Victor Stone / Cyborg
Ciarán Hinds: Steppenwolf
Amy Adams: Lois Lane
Jeremy Irons: Alfred Pennyworth
Diane Lane: Martha Kent
J. K. Simmons: Comm. James Gordon
Connie Nielsen: Regina Hippolyta
Robin Wright: Generale Antiope
 
Doppiatori italiani

Riccardo Rossi: Bruce Wayne / Batman
Gianfranco Miranda: Kal-El / Clark Kent / Superman
Claudia Catani: Diana Prince / Wonder Woman
Luca Mannocci: Barry Allen / Flash
Francesco De Francesco: Arthur Curry / Aquaman
Emanuele Ruzza: Victor Stone / Cyborg
Rodolfo Bianchi: Steppenwolf
Ilaria Latini: Lois Lane
Mario Cordova: Alfred Pennyworth
Roberta Pellini: Martha Kent
Ennio Coltorti: Comm. James Gordon
Antonella Giannini: Regina Hippolyta
Laura Boccanera: Generale Antiope

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