giovedì 8 novembre 2012

Colpo di fulmine

Ventinove anni e mezzo, Carlo, immaturo cronico, in crisi esistenziale. Vive a Roma ed oltre ad essere stato lasciato dalla sua fidanzata storica, Silvia, per un uomo più maturo e sicuro di sé, ha perso anche il suo, odiato, lavoro. In suo soccorso viene l'amico storico Massimo che lo invita a Venezia dove vive, con sua figlia di primo letto e la sua nuova moglie Anna, e lavora come secondo portiere all'Hotel Danieli.
Sono anni che Carlo non vede Massimo e sua figlia e quando li rincontra è felice. Giulia, la figlia di Massimo di undici anni e mezzo, lo colpisce positivamente ed anche lei rimane sorpresa da questo adulto allegro, al contrario di tutti gli altri che conosce. Gli impegni lavorativi di Massimo ed Anna ed il tempo libero di Carlo fanno si che l'ospite trascorra molto tempo con la ragazzina. Carlo vede in lei una persona che lo capisce e lo ascolta, Giulia vede in lui un uomo allegro e disponibile per lei. Durante un giro in gondola ecco che Giulia spiazza Carlo dicendogli che l'ama. Carlo ne rimane sorpreso, ma anche lui prova un simile sentimento per lei.
Iniziano giorni di amore platonico, di una relazione bizzarra tra questo adulto adolescente e questa adolescente adulta. Una relazione che ha ben poche basi sui cui consolidarsi e che si rivela fragile come un castello di sabbia.

E' il 1985. La pedofilia in Italia è ancora qualcosa di sommerso. Marco Risi, figli di Dino Risi, realizza questa storia, che potrebbe essere scabrosa e scandalosa, con delicatezza e dolcezza mettendo al meglio in risalto le doti dei suoi protagonisti. Riesce, visti i tempi non sospetti, a girare e far passare sullo schermo scene che oggi farebbero gridare allo scandalo, perchè realizzate in un tempo in cui l'opinione pubblica è meno politicamente corretta e meno maliziosa. Quante domande ci si farebbe oggi se una bambina ed un adulto si dichiarassero amore sullo schermo e subito dopo li vedessimo in scene nelle quali si tengono mano nella mano o vedessimo la piccola togliersi la felpa per mettersi il pigiama? Per quei tempi era accettabile per via di una mentalità diversa ed anche visti con gli occhi di oggi di una mente aperta non sembrano essere scandalose. Interessante la scena, da musical, del sogno di Carlo la notte dopo che i due innamorati si sono dichiarati: permette di capire i tormenti del ragazzo che ben sa di vivere in una situazione paradossale, che cerca di accettarla a livello conscio, con mille giustificazioni (che poi riferirà ad uno sconvolto padre), ma che a livello subconscio sa di non essere normali.
Come detto Risi azzecca anche la coppia protagonista. Jerry Calà, suo attore feticcio in Sono fotogenico (1980), Vado a vivere da solo (1982), Un ragazzo e una ragazza (1984) e la debuttante Vanessa Gravina.
Calà è nel suo periodo di pieno fulgore. La figura dell'uomo non cresciuto gli si addice bene e la cavalca senza sosta. In questa pellicola, però, fa un buon lavoro per dare spessore al suo personaggio e trasmettere (aiutato sicuramente dalla sceneggiatura e dal regista) qualcosa in più oltre alla solita immaturità. Vanessa Gravina è stupefacente (non per niente verrà candidata al Nastro d'Argento come miglior attrice protagonista a solo undici anni, che verrà poi vinto da Claudia Cardinale per l'interpretazione di Claretta nell'omonimo, dimenticato ed introvabile, film). Vanessa, sin dal debutto, è dotata di questa voce profonda ed intensa, di questi occhi espressivi ed un volto che riesce a dimostrare più anni di quanti ne abbia in realtà (il riferimento è la scena del sogno di Carlo dove, con una buona dose di abile trucco, riesce, credibilmente, a passare per maggiorenne). Che questa bambina potesse avere un futuro di ottima attrice davanti a sé risulta indubbio dalle prime inquadrature. Grazie a chi l'ha notata nel piccolo spot televisivo che l'ha lanciata e l'ha fatta debuttare da protagonista in questo film adatto alle sue corde. La chimica degli attori funziona ed è la ruota che rende fluido questo buon film italiano.
Pochi sono gli attori non protagonisti: Ricky Tognazzi (al suo decimo film da maggiorenne) è il padre scioccato, Valeria D'Obici è sua moglie e Elisabetta Giovannini è la ex di Carlo e tutti fanno la loro parte senza toglie od aggiungere niente al film.

Un bel film, delicato e rispettoso sia della morale pubblica che dei sentimenti. Una storia da due adolescenti adulti che porterà entrambi a vivere la loro età al meglio dopo l'esperienza che vivranno assieme.
Se vi capita di imbattervi in questo film non cambiate canale e vedetevelo.

Titolo originale Colpo di fulmine 
Paese Italia 
Anno 1985 
Durata 97 min 
 
Genere commedia 

Regia,Soggetto, Sceneggiatura  Marco Risi 
Sceneggiatura Massimo Franciosa 
Marco Risi 
Produttore Claudio Bonivento 
Musiche Manuel De Sica 

Interpreti e personaggi 
Jerry Calà: Carlo 
Vanessa Gravina: Giulia 
Ricky Tognazzi: Massimo 
Elisabetta Giovannini: Silvia 
Valeria D'Obici: Anna 
 
Preimi
1985 - Nastro d'argento 
Nomination Miglior attrice esordiente a Vanessa Gravina 

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