giovedì 15 novembre 2012

La peggior settimana della mia vita

Margherita e Paolo sono fidanzati, vivono insieme, nella loro casa di Milano (probabilmente dalle parti di Brera) e si vogliono sposare. Ad una settimana dalle nozze, però, Paolo dovrà entrare in contatto forzato, per l'organizzazione del matrimonio, con i genitori di Margherita e con la sorella di lei, Ginevra; famiglia, molto benestante, che per lui non ha grande simpatia.
Ogni gesto, ogni parola, verrà frainteso.
L'arrivo del suo testimone di nozze, napoletano, e la comparsa di una ex di Paolo non faranno che complicare le cose.

Cosa dire di questa film italiano, così ben accolto nei cinema che la Warner ha deciso di produrne un seguito (nelle sale tra una settimana) dal titolo Il peggior Natale della mia vita?
Partiamo dai protagonisti. Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi. Sono entrambi bravi, riescono a mettere in risalto le nevrosi ed i dubbi dei futuri sposi in modo lieve, ma sincero. La mimica facciale del buon De Luigi è garanzia di risata e divertimento e la professionalità di Cristiana "Maxibon" Capotondi è innegabile. Accanto a loro un cast di tutto. Si parte con il portafortuna Antonio Catania (padre di Margherita), Monica Guerritore (la mamma) e Gisella Sofio (la nonna). Che dire tutti bravi e compunti. Interpretano a dovere il proprio ruolo e Guerritore si conferma duttile e brava, anche se non ne aveva bisogno. Una domanda che mi pongo, però, è perchè non si abbia in Italia il coraggio di commercializzare un film senza una pesante componente meridionale. La figura di Alessandro Siani è eccessiva ed inopportuna. Sinceramente a me la sua comicità non convince e non fa ridere, quindi la sua presenza risulta superflua e sgradita.
La regia di Alessandro Genovesi, reduce dal successo teatrale di Happy Family (trasposto al cinema da Gabriele Salvatores, con protagonista sempre Fabio De Luigi, di cui lui stesso fu aiuto regista) è molto didascalica e disomogenea. Inquadrature incerte, ciak frettolosi (vedi la scena iniziale con il capezzolo della Capotondi in bella vista e lo spogliarello di Nadir Caselli), che rallentano il fluire della storia.
Il soggetto (Genovesi - De Luigi) non propone alcuna originalità. Accoppia l'idea di Matrimonio all'inglese e le sventure della saga Ti presento i miei (per citare film recenti) creando un mesh up pesante e lento. La visione televisiva, su un canale commerciale ricco di pubblicità, non ha favorito certamente la fruizione della visione e la limitata godibilità delle pellicola.

Lo reputo un mezzo passo falso, anche se ha riscosso un buon successo e questo è un bene per il cinema italiano, che potrà essere migliorato con il sequel a breve nelle sale.

Bugiardino di Wikipedia:

Paese di produzioneItalia
Anno2011
Durata93 min
Colorecolore
Audiosonoro
GenereCommedia
RegiaAlessandro Genovesi
SoggettoAlessandro GenovesiFabio De Luigi
SceneggiaturaAlessandro GenovesiFabio De Luigi
ProduttoreMaurizio TottiAlessandro Usai
Casa diproduzioneColorado Film, RTI
Distribuzione(Italia)Warner Bros. Italia
FotografiaFederico Masiero
MontaggioClaudio Di Mauro
MusichePivioAldo De Scalzi
Interpreti e personaggi

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