mercoledì 11 dicembre 2013

Batlleship

2005. La NASA vara il Progetto Beacon: stabilire un contatto con il Pianeta G per indagare sull'esistenza di forme di vita indigene intelligenti.
2013. Un'avanguardia degli abitanti del Pianeta G giunge sul nostro pianeta, in prossimità delle Hawaii, per impiantare un sistema di comunicazione che guidi il resto della flotta d'invasione sul Pianeta Terra. Tre potenti navi da guerra difendono il dispositivo situato nell'Oceano. Intorno ad esso un campo di forza che tiene a distanza tutte le navi delle diverse flotte in zona. All'interno della cupola rimangono solo tre cacciatorpediniere, ultimo baluardo e speranza per l'umanità di evitare un'invasione aliena e l'estinzione della razza umana.

Sinceramente. Pensavo di trovarmi di fronte ad un film il cui sottotitolo fosse: Sono un boiata: sallo!
Oh, e, invece, mi ha stupito. Più di due ore, ma che alla fine scorrono, tra un'assurdità, e l'altra, tra un effetto speciale di riciclo e l'altro, ma che divertono. Non nascondo che un paio di momenti di pathos ci sono pure, ad esempio durante la battaglia navale finale (quella giocata sullo schermo, non quella con la corazzata in derapata che spara neanche fosse John Wayne). Che poi la filosofia dell'americano spaccone è quella che fa da filo conduttore in tutta le pellicola. Ecco, sì, è uno di quei classici film che si può definire un'americanta senza timore di sbagliarsi.
Gli effetti speciali non sono affatto male, certo molto in stile Transformers, ma bisognava ottimizzare i costi. L'idea di un film marinaro è sempre ardua da mettere su schermo ed era dagli anni '60 o '40 del secolo scorso che non si vedeva uno scontro navale così impegnativo.
Il cast è qual che è. Niente di eccezionale, basato su faccioni quadrati e su bellezze bionde. L'unico attore di spicco è Liam Neeson che ha un piccolo ruolo con un paio di battute carine. Sempre carismatico. Cameo o piccola parte chiamiamola come vogliamo, in cui si è divertita, per Rihanna: con in mano grandi pistole si diverte un mondo ed il suo faccino sul grande schermo non è così male. Certo, una parte così la poteva interpretare chiunque.
Gli alieni alla fine sono abbastanza classici e con delle corazze che hanno un che di già visto. Ben realizzate, ma sarebbe ora che qualche costumista iniziasse a lavorare di fantasia e la smettessi di fare tutte le corazze uguali a quelli di Halo, per ogni film.
La colonna sonora ha un paio di passaggi interessanti, sopratutto nel finale durante l'epica messa in moto della vecchia corazzata.

Alla fin fine un film divertente, senza pretese, costato un po' troppo rispetto a quello che poi ha incassato.
Per una serata spensierata od in pezzi per più serate: tanto seguire la trama non è un problema. 

Titolo originale  Battleship  

Paese di produzione  Stati Uniti  
Anno  2012  
Durata  131 min.  
Genere  fantascienza
  
Regia  Peter Berg  

Sceneggiatura  Erich Hoeber, Jon Hoeber  
Casa di produzione  Universal Pictures, Battleship Delta Productions, Film 44, Hasbro, Stuber Productions  
Fotografia  Tobias A. Schliessler  
Effetti speciali  Industrial Light & Magic  
Musiche  Steve Jablonsky  
Scenografia  Neil Spisak  

Interpreti e personaggi  
Taylor Kitsch: Ten. Alex Hopper 
Alexander Skarsgård: Stone Hopper 
Liam Neeson: Vice Ammiraglio Shane 
Brooklyn Decker: Samantha "Sam" Shane 
Rihanna: Cora Raikes 
Peter MacNicol: Segretario della difesa 
Tadanobu Asano: Cap. Nagata 
Hamish Linklater: Cal 
Josh Pence: Capo Moore 
Jesse Plemons: Ordy 
Stephen Bishop: Taylor 
 
Doppiatori italiani  
Andrea Mete: Ten. Alex Hopper 
Alessandro Rossi: Vice Ammiraglio Shane 
Myriam Catania: Samantha "Sam" Shane 
Domitilla D'Amico: Cora Raikes 
Gianfranco Miranda: Cap. Nagata 
Nanni Baldini: Cal 
Davide Perino: Ordy

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