Morgan Lost N° 2
Non lasciarmi
Soggetto e Sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Giovanni Talami
Copertina: Fabrizio De Tommaso
Colori: Arancia Studio
Periodicità: mensile
Uscita: 19/11/2015
Ashley è una bellissima e misteriosa assassina. Uccide uomini soli ed intorno ai loro occhi disegna, col sangue, una maschera identica a quella tatuata sul volto di Morgan Lost. Ancora più spaventoso è che la donna sia identica a Lisbeth, la fidanzata che Morgan ha perso, assassinata, nella notte che ha segnato la sua vita.
Per scoprire la verità su quanto sta accadendo in città, Morgan, indagherà consultando amici in difficoltà ed incrocerà la strada della temibile e spietata Sezione 5 del Tempio della Burocrazia. Perchè il massimo organismo d'investigazione è così interessato alla stessa donna sulle cui tracce è il daltonico cacciatore di serial killer?
Giovanni Talami, restando nei canoni della narrazione bonelliana, dà vita a questo secondo capitolo della prima avventura di Morgan Lost. E' difficile giudicare il suo lavoro, andando oltre il suo bel tratto, squadrato quando serve, a tratti poco dinamico e foriero di belle donne, in quanto sovrastato dal rosso che Arancia Studio utilizza per farci vivere la menomazione visiva del protagonista. La colorazione è nettamente più invadente che nel numero precedente. A volte fastidiosa, più spesso opportuna.
Ciò che Chiaverotti riesce a realizzare, in questa unica storia doppia del suo nuovo non-eroe, è un racconto di ampio respiro che introduce molteplici tematiche. Un vecchio nemico, inafferrabile, a cui dare la caccia per un'amica, un cattivo alla Kingpin, ma con un problema in più, Ashely e/o Lisbeth con le sue decisioni, le sue necessità ed i suoi legami, sono solo alcuni degli argomenti che lo sceneggiatore ci fa capire che affronterà in futuro.
L'atmosfera da noir alla "Humprey Bogart fuori tempo massimo", in una passato tendenzialmente distopico, sembra funzionare. E' un piacevole ritorno al passato che sempre troppo poco spesso troviamo sui media canonici. Un salto nel passato di cui sia chi l'ha conosciuto che chi non ha mai avuto il piacere di frequentare che è piacevole fare. La narrazione ed il suo ritmo tengono legati alla storia e rendono l'albo decisamente interessante. La chiusura di Brendon è stata una fortuna per Chiaverotti (mai, nonostante il suo essere prolifico, avrebbe potuto gestire da solo un bimestrale ed un mensile) e si vede come l'uomo abbia instillato in questo nuovo progetto le sue molte passioni in modo più organico che in passato.
Al contrario della nuova stagione di Orfani: Nuovo Mondo, per la quale sto valutando di acquistare i numeri usati alla fine del ciclo, quest'esperienza editoriale di casa Bonelli, coraggiosa, mi sembra più meritevole dei miei risparmi. Sono curioso di vedere come sarà una storia di Morgan Lost nelle canoniche 96 del formato classico.
A tra un mese.
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