giovedì 26 aprile 2018

Avengers: Infinity War (Senza Spoiler)

Era nell'ombra sei anni fa. Sfruttava le ambizioni di Loki per avere in suo possesso il Tesseract, rinvenuto, sulla Terra, durante la Seconda Guerra Mondiale dal Teschio Rosso, arrivando a combattere la Battaglia di New York, divenendo a sua insaputa la causa della formazione degli Avengers.
Dopo sei anni ha trovato la collocazione di tutte e sei le Gemme dell'Infinito, ha forgiato il Guanto per accoglierle e comandarle, ha in suo possesso la Gemma del Potere.
Ora, lui ed i suoi seguaci, stanno tirando le somme. Le Gemme devono essere recuperate e Thanos deve diventare l'essere più potente del Cosmo.
Sulla sua strada, però, si schierano gli eroi più potenti della Terra, un manipolo di pirati spaziali ed il Dio del Tuono. Ognuno con destino fortemente legato a quello degli altri, anche se non ancora sanno che sarà così.

Avengers Assembled!

Il primo tempo della battaglia del la salvezza dell'Universo Marvel dura due ore e mezza. In questo lasso di tempo, nella sala cinematografica, tra panini, caramelle, pop corn, bibite che frizzano, telefonini che squillano e messaggi salvavita da inviare durante la proiezione, succede di tutto.

Dieci anni di cinematografia Marvel si trovano sullo scherno. I fratelli Russo dopo, ammettiamolo, la debole sceneggiatura di Civil War dove già avevano a disposizione un numero abbondante di eroi in calzamaglia, girano e ritmano la sceneggiatura di Christopher Markus e Stephen McFeely. Ai secondi il merito di aver pensato la storia, ai primi quello di averla portata sul grande schermo, a Jeffrey Ford e Matthew Schmidt il gran merito di aver montato il tutto in modo spettacolare. Forse ad una seconda visione, più intima, avrò la possibilità di ricredermi, ma il lavoro dei due montatore, per me, è stato fondamentale per il giudizio finale su questo film così articolato.



Si pensi che, ad oggi, i film della Casa delle Idee, Disney inclusa, stanno avendo toni decisamente differenti. Gli ultimi successi, al botteghino, erano all'opposto della scala emozionale: Black Panther si tingeva di politico e spingeva a riflessioni importanti, Thor Ragnarock è stato un buddy movie in compagnia di Hulk. Senza dimenticare il tono leggero e canzonatorio dei Guardiani della Galassia e quello di frattura che ha visto coinvolti Cap e Iron Man.


Ora. Chi si è messo a tirare le fila di tutte le trame e tutti i mood in cui ci siamo stati immersi fino a ieri ha dovuto dosare tutti gli ingredienti. Poco importa se nello spazio, all'inizio della pellicola, succedeva quello che succedeva, in un'altra zona si rideva e scherzava sparando battute: è quello che succede su questo nostro, piccolo, pianeta ogni giorno.
La ricerca delle Gemme è il modo migliore per mettere in contatto tutti i punti narrativi già visitati, ma agevola l'introduzione di nuovi ambienti. La linea narrativa di Thor è un ottimo esempio di quanto accade, ovviamente non posso dire nulla di più (anche se quando entra in azione ci offre emozioni paragonabili a quelle del Cap ed esce, definitivamente, dalla macchietta di Zio del Tuono che gli era stata dipinta addosso nella sua ultima avventura).
Il film ha una sua struttura ed un suo senso narrativo. La prima parte esplora i rapporti tra i personaggi, ridefinisce alleanze grazie ad un grosso, verde, filo conduttore.



Per tanti che siano, ognuno di loro, principalmente i capisaldi, riescono ad avere il loro spazio ed a dare soddisfazione ai fan che li attendevano. Steve Rogers con barba e capello lungo dipinge "culi sulle strisce" come non mai, Iron Man è tormentato dall'apparire del suo demone, Peter Parker è irriverente e giovane, Scarlet e Visione godono di un ampio respiro narrativo, Hulk/Banner risultano fondamentali, Thor, come detto, diventa veramente il Dio del Tuono che il suo carisma merita di rappresentare, Gamora ha un ruolo fondamentale, la Vedova un po' meno, i Guardiani si integrano in questa avventura che riesce essere al tempo stesso molto spaziale e planetaria.




Poi arriva lui: Thanos. All'inizio è dipinto come un sovrano folle, con la sua corte di sgherri malvagi, poi, quando si approfondisce il suo profilo si scopre che ha uno scopo ben preciso sostenuto da una motivazione importante, per lui. Josh Brolin è colui che interpreta il folle Titano, attorialmente non è a livello dello Spader di Ultron, ma la CGI lo aiuta molto. Conoscendo le motivazioni ed passato fumettistico di Thanos il suo comportamento è più facile da giustificare. Viene a mancare, per creare più empatia con il pubblico, lo scopo egoistico dell'opera che il folle vuole portare a termine. Se questo aspetto fosse stato mantenuto, per me, Thanos sarebbe stato un cattivo ancora migliore di quello che è stato fino ad adesso. Ed è un gran cattivo! Probabilmente il migliore dell'UCM fino ad ora.
La seconda parte del film approfondisce la battaglia, il Wakanda è il perfetto terreno di scontro per poter contenere i danni collaterali, e ci offre un finale di quelli che lasciano a bocca aperta: quanti "No!!!" stupiti avete sentito in sala? Quanto avete sperato per uno o per l'altro? Io, ad ogni inquadratura, tenevo il fiato.


Trame su trame convergono verso un punto preciso della narrativa dell'universo creato da Kevin Feige, al quale bisognerebbe fare un monumento in piazza. La sua visione, con Iron Man come primo cardine e con Steve Rogers (più che Capitan America) come suo contraltare, si è rivelata naturalmente, nel senso di "come natura avrebbe voluto" azzeccata. Ora Ant Man e Wasp (luglio 2018) e Capitan Marvel (marzo 2019) ci proietteranno verso il gran finale della Fase Tre, ancora noto come Avengers 4 (maggio 2019). Dopo questo tutto sarà rimesso in discussione.



Quindi? Team Cap rules! Da questo film i supporters del Capitano ne escono con il morale alle stelle, nonostante tutto quello che è successo. Il film funziona. Narra una follia già vista recentemente al cinema (Inferno), ma in un contesto grandioso. I fratelli Russo dimostrano di essere gli unici, tra i registi a disposizione della Marvel, a riuscire ad elevare con pari dignità ciascun eroe hanno tra le mani.


C'è da aspettare il 2019 per sapere come va a finire, ma ne vale la pena.

Ci sono tante cose che vorresti dire ancora, ma rischierei di spoilerare qualcosa e proprio non ve lo meritate. Vorrei essere al cinema, poter mettere pausa e gioiosamente discutere con tutti di quello che sta succedendo sullo schermo. Un film da vedere al cinema in una sala importante.

Titolo originale Avengers: Infinity War

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 2018 
Durata 155 min
Rapporto 2.39:1 
Genere Cinecomic

Regia Anthony e Joe Russo 

Soggetto Vendicatori creati da Stan Lee e Jack Kirby 
Sceneggiatura Christopher Markus & Stephen McFeely 
Produttore Kevin Feige 
Produttore esecutivo Victoria Alonso, Louis D'Esposito, Jon Favreau, James Gunn, Alan Fine, Stan Lee 
Casa di produzione Marvel Studios 
Distribuzione (Italia) Walt Disney Studios Motion Pictures 
Fotografia Trent Opaloch 
Montaggio Jeffrey Ford, Matthew Schmidt 
Effetti speciali Gerardo Aguilera, Russell Earl, Ashraf Ghoniem, Swen Gillberg, Jamie Hallett, Darren Hendler, Andrew Morley, Greg Steele 
Musiche Alan Silvestri 
Scenografia Charles Wood 
Costumi Judianna Makovsky 
Trucco Mary Castor, Chris Diamantides, Benji Dove, Ashley McGuire, Valerie Patterson, Aida Scuffle, Matthew Silva 

Interpreti e personaggi

Robert Downey Jr.: Tony Stark / Iron Man
Chris Hemsworth: Thor
Mark Ruffalo: Bruce Banner / Hulk
Chris Evans: Steve Rogers / Capitan America
Scarlett Johansson: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Benedict Cumberbatch: Stephen Strange
Don Cheadle: James Rhodes / War Machine
Tom Holland: Peter Parker / Spider-Man
Chadwick Boseman: T'Challa / Pantera Nera
Paul Bettany: Visione
Elizabeth Olsen: Wanda Maximoff / Scarlet
Anthony Mackie: Sam Wilson / Falcon
Sebastian Stan: Bucky Barnes / Soldato d'Inverno
Danai Gurira: Okoye
Letitia Wright: Shuri
Tom Hiddleston: Loki
Idris Elba: Heimdall
Peter Dinklage: Eitri
Benedict Wong: Wong
Pom Klementieff: Mantis
Karen Gillan: Nebula
Dave Bautista: Drax il Distruttore
Zoe Saldana: Gamora
Gwyneth Paltrow: Virginia "Pepper" Potts
Benicio del Toro: Taneleer Tivan / Collezionista
Josh Brolin: Thanos
Chris Pratt: Peter Quill / Star-Lord

Doppiatori originali

Vin Diesel: Groot
Bradley Cooper: Rocket Raccoon

Doppiatori italiani

Angelo Maggi: Tony Stark / Iron Man
Massimiliano Manfredi: Thor
Riccardo Rossi: Bruce Banner / Hulk
Marco Vivio: Steve Rogers / Capitan America
Domitilla D'Amico: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Francesco Bulckaen: Stephen Strange
Fabrizio Vidale: James Rhodes / War Machine
Alex Polidori: Peter Parker / Spider-Man
Paolo Vivio: T'Challa / Pantera Nera
Mauro Gravina: Visione
Gemma Donati: Wanda Maximoff / Scarlet
Nanni Baldini: Sam Wilson / Falcon
Emiliano Coltorti: Bucky Barnes / Soldato d'Inverno
Rachele Paolelli: Okoye
Erica Necci: Shuri
David Chevalier: Loki
Alberto Angrisano: Heimdall
Pino Insegno: Eitri
Carlo Cosolo: Wong
Eleonora Reti: Mantis
Francesca Manicone: Nebula
Nino Prester: Drax il Distruttore
Letizia Scifoni: Gamora
Massimo Corvo: Groot
Christian Iansante: Rocket Raccoon
Francesca Fiorentini: Virginia "Pepper" Potts
Massimo Lodolo: Taneleer Tivan / Collezionista
Alessandro Rossi: Thanos
Andrea Mete: Peter Quill / Star-Lord

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