giovedì 4 ottobre 2018

L'uomo che uccise Don Chisciotte

Spagna. Oggi. Un regista visionario e geniale, Toby Grisoni, è impegnato sul set a girare una nuova visione del Don Chisciotte di Cervantes. Un po' assente, un po' preso da se stesso, segue con disinteresse ciò che gli accade attorno. Fino a quando non si accorge di essere a poca distanza da un piccolo e sperduto villaggio dove, decenni prima, aveva girato un filmato per un esame universitario. Sempre ispirato a Don Chisciotte, impiegando come attori gli abitanti del villaggio stesso. In preda ad un ricordo ed alla voglia di evadere, si reca al villaggio per chiedere informazioni sulle persone coinvolte e ritrovare l'ispirazioni.
Ritrova Javier, il vecchio calzolaio che aveva interpretato Don Chisciotte che crede di essere veramente il Cavaliere letterario. Javier lo coinvolgerà in un'avventura degna del personaggio letterario, rivedendo in lui il Sancho Panza che tanto gli è mancato.

Venticinque anni. Tanto è durata la gestazione di questo film da parte di Terry Gilliam. Venticinque anni nei quali il cast è cambiato, sono cambiate le produzioni, c'è stato di mezzo un fallimento, il sequestro del copione, la ricerca di nuovi finanziatori e, infine, la realizzazione. Solo la storia dietro la storia, raccontata nel documentario L'uomo della Mancia, dovrebbe spingere un appassionato di cinema alla visione di questa pellicola.

Ammettiamolo, però, questo è un film decisamente visionario che tende a confondere lo spettatore in più punti, nei quali appaiono confusi sia il regista che i montatori. C'è talmente tanta carne al fuoco, chi di voi ha idea di quanto ci sia di scritto nei romanzi originali? Ecco, Gilliam ha cercato di estrapolare i momenti, più o meno noti, e che hanno segnato di più la formazione cavalleresca del protagonista. Ci ha giocato e ne ha tratto una storia originale e visionaria, come lui è capace di fare.
I diversi livelli narrativi sono resi grazie a due attori protagonisti che impegnano, pressoché da soli, gran parte del metraggio della pellicola. Con grande oculatezza, la scelta per interpretare Don Chisciotte è caduta su Jonathan Pryce. Devo dire che i suoi occhi spalancati, la sua senilità galoppante, la sua calata ne personaggio sono veramente azzeccati. E' stato bello vedere, sopratutto, quei pochi minuti in cui capiamo come il suo personaggio si cala nel personaggio: un'illuminazione, un'epifania resa in modo convincente. A sorprendere, i meno attenti, è la performance di Adam Driver nel ruolo che avrebbe dovuto essere, che era stato pensato all'epoca, per Johnny Depp. Il suo Toby Grisoni (dedicato all'altro sceneggiatore del film Tony Grisoni) è un personaggio ottimamente riuscito: cinico tanto da risultare comico, borioso tanto da risultare simpatico, semplice quanto complesso. L'epifania coglie anche lui e lo in un momento difficile e apicale.

Attorno a loro girano tanti personaggi: il boss di Stellan Skarsgård, l'Angelica di  Joana Ribeiro, la nemesi di Don Chisciotte  Alexei Miiskin con le sembianze di Jordi Mollà. Tra i più e i meno riusciti, tutti offrono il loro apporto al risultato finale.

Sono rimasto molto colpito dai risultati che la ricerca delle location ha portato. La villa del finale, il paesino arroccato, le pale eoliche (che pur utili sono risultate essere cicatrici nella campagna spagnola), sono scelte azzeccate.
Ho apprezzato molto anche l'impatto visivo generato della scenografie di Benjamín Fernández. Mi hanno proiettato nei mondi pensati dal regista e mi hanno accolto in modo piacevole. Non mi dispiacerebbe vederle candidate all'Oscar.

Oggettivamente non è un film per tutti. E' un film che necessita la pazienza dello spettatore, la voglia di vedere un film particolare di un regista particolare come Gilliam e la volontà di confrontarsi con un personaggio eterno come Don Chisciotte.

Per me è valsa la pena attendere venticinque per potere vedere questo film. Anche rivederlo una seconda volta per capire meglio certi passaggi ed apprezzare la recitazione dei protagonisti non mi dispiacerebbe.


Titolo originale The Man Who Killed Don Quixote
Lingua originale inglese
Paese di produzione: Regno Unito, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio
Anno: 2018
Durata. 132 min
Rapporto: 2,35 : 1
Genere        fantastico

Regia: Terry Gilliam

Sceneggiatura: Tony Grisoni, Terry Gilliam
Produttore: Mariela Besuievsky, Amy Gilliam, Gerardo Herrero, Grégoire Melin
Produttore esecutivo: Jeremy Thomas, Peter Watson
Casa di produzione :Alacran Pictures, Amazon Studios, Entre Chien et Loup, Eurimages, Movistar, Proximus TV, RPC, TVE, Tornasol Films, Akbar Filmes, Wallimage
Distribuzione (Italia): M2 Pictures
Fotografia: Nicola Pecorini
Montaggio: Lesley Walker, Teresa Font
Musiche: Roque Baños
Scenografia: Benjamín Fernández
Costumi: Lena Mossum

Interpreti e personaggi

    Adam Driver: Toby Grisoni
    Jonathan Pryce: Javier "Don Chisciotte"
    Joana Ribeiro: Angelica
    Stellan Skarsgård: il capo
    Olga Kurylenko: Jacqui
    Jason Watkins: Rupert
    Óscar Jaenada: gitano
    Sergi López: fattore
    Rossy de Palma: moglie del fattore
    Jordi Mollà: Alexei Miiskin
    Paloma Bloyd: Melissa
    Eva Basteiro-Bertoli: Dorothea

Doppiatori italiani

    Andrea Mete: Toby Grisoni
    Franco Zucca: Javier "Don Chisciotte"
    Valentina Favazza: Angelica
    Rodolfo Bianchi: il capo
    Domitilla D'Amico: Jacqui
    Franco Mannella: Rupert

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