venerdì 19 dicembre 2014

Justice League 30

Titolo: JUSTICE LEAGUE 
Editore: RW LION
Collana: JUSTICE LEAGUE - N° 30 
Testi: Johns, DeMatteis, Lemire
Disegni: Reis, Janin, Sorrentino
Prezzo: € 3,95 
Formato: 16,8x25,6 
Pagine: 72 
Colore: colori
Caratteristiche: Spillato
Data di uscita: 10/10/2014

Justice League continua a proporre storie da un altro Universo. La fantasia di Johns abbozza un ritratto dei membri del Sindacato del Crimine mancanti all'appello. Grazie al punto di vista di Grid vengono esplorate, superficialmente, ma con buona fantasia, gli eventi che hanno portato alla nascita di Power Ring, Atomica, e Johnny Quick. Alle matite un buon Ivan Reis, forse eccessivamente fluido, ma efficace.

Forever Evil: Blight (parte 4)

John Constantine è alla costante ricerca dei suoi compagni. Lo scontro, finito male, con l'incarnazione terrena di Blight l'ha portato a trovare una traccia che potrebbe aiutare lui ed i suoi alleati a ricomporre la Justice League Dark: la posizione di Deadman.
Ma, quando lui, Pandora, Swamp Thing, Nightmare Nurse, raggiungono il fondo del mare trovano una pericolosa sorpresa ad attenderli: il Re del Mare del Sindacato del Crimine è tornato in vita ed è pronto a sterminarli. Ma è tutto come appare?

De Matteis ci sa fare. Sta mettendo in piedi una bella saga ed i rimandi con i numeri precedenti sono importanti per capire le dinamiche narrative. E' fortunato ad avvalersi di un disegnatore abile come Janin che rende le sue parole tavole intriganti e curate, dall'aspetto un po' belga.

Freccia Verde

I clan delle armi sono pronti a riunirsi ed a dare via alla Outsiders War. Per avere qualche speranza di contrastarli, Oliver Quinn in compagnia di Shado, dovrà tornare sull'isola di cui è stato prigioniero per cinque anni e trovare l'arma totemica della sua famiglie, della quale era alla ricerca anche suo padre, la freccia.
Gli altri clan ed i suoi avversari non gli renderanno la vita facile: il clan dello scudo è già sulle loro tracce.

A me la saga dell'Outsiders War non è che stimoli più di tanto, ma c'è e me la devo leggere. Non è male, ma forse un po' banale. I disegni di Sorrentino, stile fotografico interessante anche se alla lunga stancante, sono interessanti e piacevoli. Sembrano aver raggiunto una maturità superiore dopo essere stati messi a confronto con altri autori nel numero precedente.

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