lunedì 23 maggio 2016

Infinity Vs Dimension

Qualche post fa si era parlato di come Disney fosse uscita dal mercato dei Toy-for-Life, abbandonando il progetto Infinity. Come detto, 3.0 è l'ultima edizione di questo genere di videogame per la casa americana ed, io, ho provato a giocarci per capire quali fossero le criticità.

Una, mai risolta, è la lunghezza dei caricamenti. In un'epoca in cui i giochi si caricano mentre tu stai giocando, per aumentare la fluidità dell'esperienza, stanziando Giga di dati sull'hard disk della console, i tempi morti della creatura di Avalanche sono eccessivi. E' stata introdotta la barra di caricamento, che, però, non sempre è presente, e questo aiuta a vincere la noia. Gareggiare con gli sgusci su Tatooine è devastante per i nervi. Una corsa contro Sebulba dura meno di tre minuti, ma tra entrare ed uscire dall'arena ci vogliono almeno altri due minuti. Fatte due gare si è già perso troppo tempo.
Per il resto la dinamica, i combattimenti random stile rpg giapponese, e tante altre piccole esperienze non sono da buttare via. Il gioco tiene botta e non si vede l'ora di finire l'avventura. L'intercambialità dei personaggi e la ottima fattura delle statuette è un'attrattiva coinvolgente.

Gran belli, ma ognuno nel suo mondo.
Meno coinvolgente è il sistema delle Imprese. Oltre agli obiettivi classici di Xbox, il sistema per sbloccare qualche nuovo bonus è legato, come alla versione 2.0, al conseguimento di determinate Imprese durante il gioco. Alcune sono abbastanza semplici e gratificanti, anche se richiedono particolari personaggi per essere giocate, altre paiono noiose e semplici stratagemmi per allungare la vita del gioco (tipo la caccia agli uccelloni, ai cubi, ecc... nel capitolo base).

Espansioni per far convivere i personaggi.
Dimension. Non essendo uscito in Italia, non ho avuto l'occasione di giocarlo, ma ho notato, dai gameplaying nell'Internet, una caratteristica che lo potrebbe rendere più affascinante di Infinity. Se in Infinity i personaggi rimangono legati al proprio brand (seppure interno a Disney), i personaggi di Star Wars possono essere utilizzati solo nelle avventure del mondo creato da Lucas, Hulk e compagni possono portare a termine le missioni del mondo Marvel ed i Classic (Topolino, Mulan, Stitch) non possono altro che giocare con quelli dei classici Disney, in Dimension queste limitazioni non esistono. Doctor Who può aiutare Gandalf a portare a termine un'avventura nel Mondo di Batman e Superman. 

Eravamo quattro amici al bar.
Certo, Infinity ha la Scatola dei Giochi dove tutti i suoi campioni si possono incontrare e vivere fianco a fianco, ma non suona bene allo stesso modo. In più questo ambiente è intrigante, ma troppo lungo per essere giocato da un adulto ed allo stesso tempo troppo complicato, tecnico e ripetitivo per essere preso in considerazione da un adolescente. Qui Dimension si è trovato in netto vantaggio. I programmatori Lego non si sono dovuti barcamenare con brand, in continua lotta per la supremazia, all'interno della medesima compagnia. Hanno avuto la fortuna di lavorare con le licenze acquisite dalla ditta danese per le costruzioni a mattoncini, senza barriere di sorta.

Giusto qualcuno.
Quindi la Disney è effettivamente uscita dal mondo dei videogiochi? Ne siamo sicuri? Sbaglierò, ma io non ne sono così convinto. Come ben sanno i collezionisti, Lego ha recentemente pubblicato una serie di Minifigures dedicate ai personaggi Disney. Se facciam di conto che Dimension si basa sulla presenza di Minifigures particolari, possedute da giocatori, che interagiscono nel gioco... Beh cosa impedirebbe a Lego di creare mondi per i Pirati dei Caraibi, per Spiderman e Capitan America, per Elsa e Rapunzel? Questo porterebbe soldi nelle casse sia di Lego, ma anche di Disney. Soldi, per quest'ultima, magari un po' di meno, ma puliti puliti da qualsiasi costo e, sopratutto, da qualsiasi rischio aziendale. I costi per Lego, invece? Lo sviluppo di nuovi pacchetti gioco (siamo sicuri che un Dimension 2.0 non sia alle porte e che parte del lavoro non sia già stata fatta?) e la produzione di varianti dei suoi Minifigures in commercio. Quanto sarebbe bello veder dividere lo schermo tra Iron Man e Batman, Flash e Quicksilver? Lego ha così tante licenze che potrebbe creare incontri importanti come Ariel e Jack Sparrow, Biancaneve e le Tartarughe Ninja, Voldemort contro Darth Vader. Intrigante non è vero?  Sembra essere abbastanza semplice e conveniente per entrambe le aziende e, forse, un pelo più economico anche per i collezionisti. 

Tutto può succedere.
Intanto io vado avanti, per l'appunto, a collezionare, ed a giocare con, i personaggi Infinity che più mi piacciono ed ad acquistare i Dimension che, per me, han più significato.

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