martedì 24 ottobre 2017

Split

Kevin ha ventitré personalità che si alternano alla luce, ossia che prendono il comando del suo corpo. La sua situazione è seguita da una psichiatra, ora in pensione, la Dr.ssa Karen Fletcher, che riesce, dopo anni, a riconoscerle e gestirle. Quando Kevin inizia presentarsi troppo spesso alla sua residenza capisce che qualcosa sta cambiando. Anche i discorsi dei suoi alterego sulla Bestia la portano a sospettare che Kevin, ad insaputa di se stesso, abbia commesso un atto grave.
L'atto grave è il rapimento di tre ragazza a scopo sacrificale per il risveglio della Bestia.

Split è, in sintesi, l'estremizzazione del concetto, reso famoso da Robert Louis Stevenson nel 1886: la molteplicità delle personalità umane, nel suo romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde. Qui, però, l'argomento viene trattato in modo più scientifico, ma non per questo meno spaventoso. La figura della Dr.ssa Fletcher è propedeutica a questo scopo. Grazie ai dialoghi imbastiti con Kevin, durante le sedute improvvisate, ci porta a conoscenza del disturbo del protagonista e degli studi che lei stessa è pronta a pubblicare sulla situazione psicologica che ha analizzato. Betty Buckley, già vista in altri film del regista, è una figura materna e rassicurante ed il personaggio che interpreta le calza a pennello. Si trova, infatti, a suo agio a tenere teste alla personalità che James McAvoy le permette di incontrare.
James McAvoy, finalmente in un film non tratto da fumetti, torna ai ruoli che lo hanno reso un attore di fama. Dopo i trascorsi con Frost/Nixon e L'ultimo re di Scozia, ricopre un ruolo decisamente impegnativo, che avrebbe spaventato in molti. Sappiamo che il suo personaggio ha ventitré personalità, ma non le vediamo tutto. Quelle che sia alternano sullo schermo sono quattro o cinque, ma per ognuna l'attore scozzese è riuscito a trovare una caratterizzazione convincente e credibile. Se si passa sopra ad alcuni limiti di sceneggiatura, ci torneremo tra poco, lo si fa tenendo conto della maiuscola prestazione di McAvoy. Con lui ci sono tre scream girl. Quella che lascia il segno Claire Benoit, interpretata da Haley Lu Richardson. Essendo l'unica delle tre ad avere un cognome ed un passato è abbastanza ovvio il suo ruolo nella trama, ma, nonostante tutto, si impegna a dare un minimo di spessore al suo personaggio, aiutata dai suoi occhioni.

Si diceva della sceneggiatura. Un paio di buchi "americani" ci sono. Cosa intendo per buchi americani? Intendo quelle trovate, piazzate lì, in bella evidenza, che instradano lo spettatore americano medio a capire quello che sta succedendo sullo schermo. Qui capita un paio di volte, sempre per mano della Dr.ssa Fletcher, sempre nell'ultima parte del terzo atto del film. Le trovate del regista, che voleva che quegli eventi accadessero, sono decisamente troppo evidenti per il pubblico attento e, in una situazione reale come quella, non sarebbero mai passate inosservate per un "Kevin".

Detto questo? Il film è godibile. E' un ritorno al passato per M. Night Shyamalan, dopo molti film difficili (L'ultimo dominatore dell'aria (The Last Airbender),del 2010, e
After Earth del 2013) ed un allontanamento dalle sue origini (anche Lady in the Water non è che sia proprio riuscito). Il regista indiano riprende da dove diciassette anni fa aveva lasciato il filo del discorso e soffia sulle ceneri di Unbreakable per aggiungere un capitolo alla sua trilogia (chi ha visto il film sa). Uscirà, infatti, nel gennaio 2019 Glass nel quale torneranno Bruce Willis nei panni di David Dunn insieme a James McAvoy in quelli di Kevin Wendell Crumb (e le sue molteplici personalità). Anya Taylor-Joy riprenderà il ruolo di Casey Cooke e Samuel L. Jackson quello di Elijah Price, ovvero l'uomo di vetro (Mr. Glass in originale).

Un buon film, da vedere almeno una volta per apprezzare le interpretazioni di James McAvoy e Betty Buckley. Ben tornato mr. Shyamalan 

Titolo originale Split 

Lingua originale inglese 
Paese di produzione Stati Uniti d'America 
Anno 2016 
Durata 116 min 
Genere thriller, orrore 

Regia/Soggetto/Sceneggiatura
M. Night Shyamalan 

Produttore Marc Bienstock, Jason Blum, M. Night Shyamalan 
Produttore esecutivo Ashwin Rajan, Steven Schneider 
Casa di produzione Blinding Edge Pictures, Blumhouse Productions 
Distribuzione (Italia) Universal Pictures 
Fotografia Mike Gioulakis 
Montaggio Luke Franco Ciarrocchi 
Musiche West Dylan Thordson 
Scenografia Mara LePere-Schloop 
Costumi Paco Delgado 
Trucco Diane Dixon, Pamela Peitzman 

Interpreti e personaggi

James McAvoy: Kevin Wendell Crumb, le sue personalità e la "Bestia"
Anya Taylor-Joy: Casey Cook
Betty Buckley: Dr.ssa Karen Fletcher
Haley Lu Richardson: Claire Benoit
Jessica Sula: Marcia
Brad William Henke: zio John
Sebastian Arcelus: padre di Casey
Neal Huff: padre di Claire
Morgan Spector: Derek
Izzie Coffey: Casey da piccola
M. Night Shyamalan: Jai, guardia di sicurezza dell’appartamento della Dr.ssa Fletcher
Bruce Willis: David Dunn (uncredited)
 
Doppiatori italiani

Massimiliano Manfredi: Kevin Wendell Crumb, le sue 23 personalità e la "Bestia"
Letizia Ciampa: Casey Cook
Aurora Cancian: Dr.ssa Karen Fletcher
Lucrezia Marricchi: Claire Benoit
Elena Perino: Marcia
Paolo Marchese: zio John

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