martedì 15 gennaio 2019

Batman 45

BATMAN 45 (158)
(contiene Batman 44, Detective Comics 978, Nightwing 42)
di Tom King, James Tynion IV, Jackson Lanzing, Collin Kelly, Mikel Janin, Joelle Jones, Javier Fernandez, Jorge Corona
16,8×25,6, S, 72 pp, col.
9788829300112
€ 3,50

Per la regia di Tom King, prosegue su Batman la, lunga, marcia di avvicinamento la matrimonio tra la gatta ed il pipistrello. Con la collaborazione di Mikel Janin e Joelle Jones ai disegni veniamo portati lungo il sentiero dei ricordi dal primo incontro tra i due amanti fino al giorno d'oggi, attraversando gli eventi più significati e i costumi che indossavano in quei momenti. Un costume di cui è alla ricerca anche Catwoman: quello che la accompagnerà lungo la navata della chiesa, fino all'altare, per celebrare le nozze con Batman.
Onestamente la stiamo tirando un po' per le lunghe. Effettivamente è un bel numero di pagine che non accade niente di significativo, ma la DC ci sta portando ad un evento lungamente atteso e che sta orchestrando per vendere il più possibile. Speriamo che l'attesa ne valga la pena.

Batwoman, su Detective Comics, sta cercando di assumere nel modo migliore il comando della Colonia. Peccato che Ulysses Armstrong abbia piani diversi e che la sua intelligenza malvagia, pari a quella di Tim Drake come minimo, abbiano come unico scopo sia annientare l'esercito del Generale Kane che sterminare Batman ed i suoi alleati. Grazie alle sue capacità, il giovane folle genio, riesce ad abilitare al funzionamento un sistema che Batman aveva progettato come estrema soluzione.
Nonostante tutto Detective Comics viene ancora utilizzata come pubblicazione veicolante i vecchi nemici. Tynion IV ha costruito una storia di ampio respiro per presentare una nuova declinazione di un iconico personaggio dai natali Kirbyani.
I disegni di  Javier Fernandez sono fastidiosi, per ciò che piace a me. Sono tratti decisi e graffianti, con colorazione opaca, che puntano su un impatto dinamico, piuttosto che sulla cura del dettaglio.

Nightwing va a Tokyo per aiutare Damian Wayne.
Anche qui i disegni di Jorge Corona, in stile manga iberico, sono poveri mentre puntano al dinamismo piuttosto che al dettaglio. La storia di Fernandez, una one shot, tiene un ritmo elevato tipico di un videogame a livelli, ma che ha il merito di introdurre il lettore all'arte del teatro Kabuki. 

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