venerdì 11 gennaio 2019

Dampyr - Cuba libre!

Dampyr N° : 223 
Cuba libre!

Soggetto e Sceneggiatura: Luigi Mignacco 

Disegni: Dario Viotti 

Copertina: Enea Riboldi 

Periodicità: mensile 
uscita: 04/10/2018 
Prezzo: 3.50€

Cuba, ancora prima che fosse Cuba. I conquistadores che giunsero su questa nuova isola, tra un saccheggio, uno sterminio e una serie di stupri, scoprirono, a loro spese, che le divinità locali non erano proprio astratte come pensavano. Tainos, un potente Maestro delle Tenebre, era già lì e proteggeva le popolazioni locali. Quando l'evidenza del potere degli stranieri divenne manifesta si ritirò al centro dell'isola impedendo a chiunque di raggiungerlo. Nonostante questo, durante la Revolucion Ernesto “Che” Guevara ebbe a che fare con lui e sopravvisse.
Ora, è il turno del Dampyr, giunto a Cuba sulle tracce di una giornalista investigativa in cerca di guai, di cercare di contrastare questa figura mitologica. Harlan, Tesla e Kurjac devono affrontare il suo piccolo esercito di non morti per arrivare a lui e cercare di non lasciare le penne sull'isola caraibica.


E' tanto che non leggo Dampyr, a parte il crossover del 2017 con Dylan Dog. L'avevo smesso perché lo trovavo decisamente statico nello sviluppo delle trame. Lui, mezzo uomo e mezzo vampiro nato da madre umana, il suo compare fraterno, alla Tex, coinvolto sentimentalmente con un bella vampira. I tre formano un gruppo eterogeneo ed equilibrato che si prende cura dell'umanità ignara dell'esistenza di vari tipi di creature della notte. Questo schema, con l'introduzione del Maestro della Notte padre di Harlan ha subito una leggera variazione, ma si è, poi, continuato a ripetere.
Ora, con il numero 223, un evento che ha visto la presenza dell'autore della sceneggiatura e del soggetto, Mignacco, e dei disegni, Viotti, ho colto l'occasione per acquistare questo numero particolare, ambientato a Cuba. Il lavoro di Mignacco è affettuoso e puntuale. Ricerche sul passato dell'isola e della sua colonizzazione da parte degli europei permeano, sopratutto, le prime pagine della vicenda. Con scaltrezza riesce a coinvolgere i miti della Rivoluzione Cubana, Che e Castro, e nello stesso tempo ambientare la vicenda ai giorni nostri, per coinvolgere il Dampyr e la sua piccola compagnia. A parte qualche piccolo rallentamento, la storia fila, coinvolge e, con fantasia, insinuandosi nei momenti sconosciuti della vita dei miti cubani ci insegna anche qualcosa.


Ai disegni Dario Viotti. Non seguendo la collana non so se sia disegnatore fisso o la sua sia stata un'ospitata. So che avevo conosciuto, ed apprezzato allo spasimo, il suo stile di disegno sulle pagine di The Cannibal Family, edito da Ed.Ink di Rossano Piccioni, e mi sono innamorato del suo stile realistico. Il suo tratto è pulito, preciso, luminoso in ogni vignetta. La cura che dedica ai fondali è qualcosa di maniacale. Non parlo solo della riproduzione delle vie e delle atmosfere dei centri urbani cubani, decadenti e vissuti sia esternamente che internamente, ma mi riferisco, sopratutto, alla rappresentazione della natura selvaggia delle foreste dell'isola. Larga parte dell'albo vi è ambientata e il disegnatore bresciano vi si dedica con certosina passione. Ogni foglia, ogni arbusto, ogni ombra sembra essere pensata per creare un'atmosfera indimenticabile. Unico appunto: la realizzazione dell'effetto del movimento accelerato di Tesla. Non mi ha convinto, ma non so se sia perché e un canone da seguire o per un eccesso di bellezza e realismo, caratteristici del tratto di Viotti.

Se si vuole leggere una storia che riassuma molte delle soluzioni narrative di Dampyr, se si vuole vedere Cuba, se si vuole leggere qualcosa di nuovo, se si vuole essere coinvolti nei realistici disegni di Viotti.

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