martedì 17 luglio 2012

Chiamami aquila

Il Sun Times, quotidiano di Chicago, ha il suo giornalista di punta in Ernie Souchak, giornalista d'assalto grazie alla sua inchiesta sulla corruzione dell'assessore M. Yablonowiz e del suo giro di mazzette.
A seguito di un attentato, il suo direttore ed amico Howard McDermott , lo convince ad allontanarsi dalla città inviandolo ad intervistare un'ornitologa eremita, studiosa di aquile calve sulle Montagne Rocciose, di nome Nell Porter.
Come tutte le migliori storie d'amore anche questa inizia con una profonda antipatia tra i due. Nelle due settimane di convivenza i due si innamoreranno al punto che una volta tornato in città Ernie non sarà più in grado di lavorare.
Però, un po' la distanza, un po' il lavoro, riporteranno l'attenzione del giornalista sul caso Yablonowiz. La morte "accidentale" dell'impiegato comunale che lo aveva aiutato a smascherare il giro di mazzette rimetterà in carreggiata Ernie che ricomincerà la sua indagine. Fino al giorno in cui Nell Porter non terrà una conferenza a Chicago.

Michael Apted (nel suo futuro: Gorky Park, Gorilla nella nebbia, Nell, Extreme Measures - Soluzioni estreme, Agente 007 - Il mondo non basta, Enigma, Amazing Grace e Le cronache di Narnia: il viaggio del veliero) sostituisce alla regia del film uno sconsolato Steve Spielberg e fa un buon lavoro. Una commedia semplice, ma intensa, che vede come protagonisti John Belushi e Blair Brown.
Blair Brown (che in Italia torneremo ad apprezzare nel ruolo di Nina Sharp in Fringe) è di una dolcezza estrema e di una bellezza delicata, oltre che un'ottima attrice dallo sguardo intenso.
John Belushi, non lo sa ma è al suo penultimo film, offre una prestazione attoriale decisamente intensa. Dimostra come non è solo un attore da commedia grassa, ma come riesca a percorrere con abilità anche sentieri drammatici e romantici. La sua prestazione in questo film rammarica ancora di più per la sua prematura scomparsa a base di droga ed alcol. Non era bello come lei, ma lo si può considerare la Marilyn Monroe maschile.

Ammetto di non averlo visto dall'inizio, ma questo film del 1981 tiene ancora incollati allo schermo. Una commedia semplice e delicata che rilassa e diverte. Un di quei film che può piacere a tutti, indistintamente dal genere preferito di film che si è abituati a guardare. Alla fine si rimpiange la scomparsa di un attore che avrebbe potuto essere davvero uno dei più grandi.

Titolo originale Continental Divide 
Paese USA 
Anno 1981 
Durata 103 min 
Genere commedia

Regia Michael Apted 

Soggetto e Sceneggiatura  Lawrence Kasdan 
Produttore Bob Larson 
Produttore esecutivo Steven Spielberg 
Fotografia John Bailey 
Montaggio Dennis Virkler 
Musiche Michael Small 
Scenografia Peter Jamison 

Interpreti e personaggi 
John Belushi: Ernie Souchak 
Blair Brown: Nell Porter 
Allen Garfield: Howard McDermott 
Carlin Glynn: Sylvia (moglie di Howard) 
Tony Ganios: Max Bernbaum "Possum" 
Val Avery: assessore M. Yablonowitz 
Liam Russell: Deke Lewis 
Everett Smith: Fiddle 
Bill Henderson: controllore del treno 
Bruce Jarchow: Karmit Hellinger 
Harold Holmes: Mr. Feeney 
Elizabeth Young: Mrs. Feeney 
Eddie Schwartz: James (figlio di Hellinger) 
Frankie Hill: Agatha (prostituta) 
Marji Bank: Mrs. Yablonowitz 
Christopher Lowell: bracconiere 
Frank Noel: bracconiere 
Zaid Farid: scippatore 
Rai Rogers: Franklyn Kearth (scippatore) 
Jack Decker: Falso agente 
Ben Rawnsley: Falso agente 
Ron McLeish: Capo stzione 
Yana Nirvaria: Amante di Yablonowitz 
Norm Tobin: signore alla stazione 

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