martedì 10 luglio 2012

Dylan Dog - Io, il mostro

Dylan Dog n. 310, mensile 
Io, il mostro  
 
Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Giovanni Freghieri
Copertina: Angelo Stano  
 
Picadilly Circus è teatro di un dramma. Una ragazza è inseguita e ferita da uno stalker armato di rasoio. Ad aiutarla interviene un passante, che rimane ucciso. A mettere fine al tutto è il suicidio dell'aggressore.
Intervengono i medici e la polizia per sistemare le cose e, sulla scena, appare anche l'Old Boy, in aiuto all'ispettore Bloch. Coralie, la ragazza assalita, viene caricata in ambulanza e portata in ospedale, non senza aver prima richiesto l'aiuto di Dylan. Innamorandosi all'istante ed accettando il caso contemporaneamente, l'Indagatore dell'incubo scopre la maledizione che grava sulla sua nuova cliente: Coralie è una ESP capace di trasmettere, in modo incontrollato, i propri sentimenti e sensazioni alle persone che le stanno vicino. Il problema è che l'empatia che genera comunica soprattutto il suo male di vivere e trasforma chi le è vicino in un assassino.
Anche Dylan non resterà immune a questa maledizione.

Allora. Come siamo messi?
Abbiamo una copertina evocativa e citazionista di Angelo Stano, chi altri se no?, che ci sta proprio bene e che sarebbe un bel quadro da mettere in camera da letto.
Ci ritroviamo con una buona sceneggiatura, del tanto bistrattato Ruju, che ci immerge in atmosfere psicotiche ben delineate e con gustosi salti nello splatter, quasi, vecchia maniera, che è sempre bello vedere.
Usciamo da un Maxi pulito e dai tratti nitidi di Montanari & Grassani e ci catapultiamo in 96 pagine disegnata, da par suo, con mezze tinte, linee spezzate, aloni opachi e neri, a volte, appositamente scarichi da Freghieri.
Concludendo. Non sarà un capolavoro fumettistico, ma è, a mio parere, un buon albo. Giustamente coinvolgente, dalla grafica accattivante e dal buon ritmo.

Una tranquillizzante lettura estiva.

Nessun commento:

Posta un commento