mercoledì 4 luglio 2012

Maxi Dylan Dog - 17

Maxi Dylan Dog 16, semestrale 
Copertina: Angelo Stano
Disegni: Montanari & Grassani
 
Chiamata dall'Inferno
Soggetto e sceneggiatura: Paola Barbato

I cellulari fanno male, si sa (o almeno così dicono). E' una certezza, però che gli sms uccidano. Provate a chiederlo alla nuova cliente di Dylan alla quale il marito non è sopravvissuto ad un semplice sms. Non chiedetelo neanche allo stesso Old Boy che, sul cellulare della sua nuova conquista, ha ricevuto un messaggino, da un utente anonimo, contenente la data ed il luogo della sua morte.

La verità sommersa
Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Marzano

Cromagh era un villaggio in una valle. Per necessità minerarie quella stessa valle è stata riempita d'acqua per creare un grande bacino idrico. Poco più in la il New Cromagh sorge ridente. Poco ridente per la verità dato che quando, dal lago, sorge una misteriosa nebbia, le persone che vi rimangono avvolte vengono trovate assassinate in modo orribile. C'è qualcosa di vero nelle leggende del posto? Ovviamente sindaco e polizia si rivolgono all'unico che potrebbe tirarli fuori dal guaio in cui si trovano: l'Indagatore dell'Incubo
 
Vite gemelle
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni

Lydia è la nuova fiamma di Dylan. Prima era solo una cliente e, come al solito, è diventato anche l'amore della sua vita. Il problema di Lydia è che vi è vista uccidere sotto un treno della metropolitana, ha vuoti di memoria ed ha paura di essere una veggente. Il problema è che tante altre donne identiche a lei stanno morendo nei modi più disparati. Sarà un caso che la donna lavori per un'azienda scientifica specializzata in clonazione?

Chiamata dall'Inferno è la classica reinterpretazione del mito di Ringu, The Cell e di tutti quegli altri film horror estivi che come spunto narrativo usano la minaccia tecnologica. La Barbato ci aggiunge anche un po' di vero soprannaturale, qualche personaggio di contorno (come la direttrice della rivista di gossip) ed una vecchia conoscenza del nostro, ma la storia non ha un vero e proprio mordente, come non ha dalla sua un'eccessiva originalità e colpi a sorpresa.

La verità sommersa di Marzano mi ricorda quel filmino sugli abitanti di un villaggio del Maine (?) che muoiono per via dei fantasmi di una nave affondata... ma si che l'avete visto... ah si, si, The Fog. Poco altro da aggiungere. Se avete visto il film aggiungeteci un po' di giallo in più ed avrete ottenuto questa storia.

Vite gemelle è lo Sliding Doors di Gualdoni. Che dire. Caruccia, ma non è che si sia sprecato troppo. Le copie, l'amore, la morte.

Discorso a parte meritano i disegni di Montanari & Grassani che sono la ragione per cui si compra il Maxi! Precisi. Puliti. Nitidi. Omogenei. Oh, a me sti due piacciono, che ci volete fare. L'unico appunto è che in tre storie Dylan finisce a letto con tre donne diverse e non mostra un minimo di fantasia. Ah, che anche l'Old Boy stia invecchiando veramente?

Copertina di Stano nella norma. Essenziale. Con richiami a storie passate.

Tutto sommato una buona lettura, poco impegnativa, ma, a tratti, anche poco coinvolgente. E' anche per questo che ci ho messo un po' a finirlo ed a scriverne.

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