martedì 29 settembre 2015

Speciale Dylan Dog - La casa delle memorie

Speciale Dylan Dog N°  29 
La casa delle memorie

Soggetto e Sceneggiatura Alessandro Bilotta 

Disegni Giampiero Casertano 
Copertina Massimo Carnevale 

Periodicità annuale 
Uscita 19/09/2015 


In una Londra di un futuro non troppo distante, Dylan Dog è invecchiato ed a capo di un corpo speciale di Scotland Yard per il contrasto dei ritornanti, che altro non sono che morti viventi affamati di carne umana. 
Ora, oltre a questo problema, ne è sorto un altro: quello degli Immemori. Gli immemori altri non sono persone che tornano alle loro case dopo anni dal momento della scomparsa. Non sono morti, non sono affamati di carne umana, ma non hanno ricordi del tempo trascorso lontano. Da dove arrivano? Dalle misteriose Oasi delle quali si parla sottovoce e che sembrano accogliere chi paga cifre profumante? O queste oasi non esistono, come afferma il Primo Ministro Lynwood?

Saggia decisione quella di Roberto Recchioni quella di dedicare gli Speciali di Dylan Dog alla saga de "Il pianeta dei morti " di Alessandro Bilotta. Iniziata sul seconde Color Fest e proseguita prima sul decimo numero della medesima collana e poi sul ventiduesimo Albo Gigante, tutte le storie, poi, raccolte da BAO in questo volume qui, è un aspetto narrativo interessante del mondo di Dylan Dog.
La storia di questo albo è un nuovo inizio, un po' in tutti i sensi, e permette a chi non ha mai letto, goduto, recuperato le storie precedenti di addentrarsi in questa era angosciosa. Il Dylan di Bilotta è disincantato, alcolizzato, solo per scelta e senza più una ragione di vita. L'atmosfera che lo circonda è cupa e pesante ed i soli raggi di luce sono dovuti alla presenza delle tre bionde figure femminili che si alternano sulle 160 pagine del volume.
La storia scorre e funziona, mettendo tanta carne al fuoco per il futuro (come se non ne fosse stata messa abbastanza nei capitoli precedenti). La scelta di riempire alcune pagine con il passato di alcuni ritornanti è utile sia al narratore, per riempire spazi morti nella sceneggiatura, che al lettore, per distrarsi dalle vicende dei protagonisti e vedere gli eventi da un punto di vista differente. Poi quella sorpresa finale ed i vari cliffhanger lasciati in sospeso mantengono alta la curiosità.
Giampiero Casertano alle matite è una garanzia. Belle donne, tratto coinvolgente, dettagli felici di esserci, buon ritmo.
La copertina illustrata da Massimo Carnevale è un po' così. Stilisticamente molto bella, ma poco comunicativa.
Il titolo, La casa delle memorie, sembra riferirsi a qualcosa di più astratto che reale. Adatto? Ad ora, ancora, non lo so. Però, sicuramente, intrigante.

Appuntamento a tra un anno con un nuovo, mortale, episodio.

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