martedì 14 dicembre 2010

Moon

Tre anni di contratto e mancano solo due settimane alla fine Sam Bell potrà tornare dalla sua famiglia in Inghilterra. Il suo turno di lavoro sul lato oscuro della Luna è quasi terminato. Il suo compito di rifornire la Terra con l'energia più redditizia e pulita mai creata l'Elio3 (H3). La scoperta dell'Elio3 ha permesso all'umanità di abbandonare i combustibili fossili e di smettere di distruggere l'ambiente che la circonda.
La stazione di controllo delle operazioni lunari di estrazione dell'H3 è supervisionata da due "elementi" il primo è l'umano Sam Bell, il secondo è il robot tuttofare GERTY. Le condizioni di salute di Sam, però, stanno lentamente peggiorando. Piccole allucinazioni, lievi problemi fisici lo accompagnano da qualche giorno, nonostante questo deve far fronte ai suoi compiti. Il principale di questi è recuperare i serbatoi pieni di H3 raccolto da tre rover lunari giganti e spedirli sulla Terra. Durante una di queste operazioni di routine, alla guida del suo piccolo rover da ricognizione, un'allucinazione lo sorprende e gli causa un incidente che coinvolge il rover gigante.
Si sveglia nella base lunare, debole e spaesato, accudito da GERTY, ma con dubbi in testa.

Raccontare oltre la trama di questo piccolo film indipendente inglese, dal costo limitato di 5 milioni di dollari, vorrebbe dire svelare eccessivamente l'intrico costruito da Duncan Jones (regista al suo debutto in un lungometraggio e figlio di David Bowie) e da Nathan Parker.
Il film richiama sapientemente la fantascienza classica degli anni '70, primi '80, del secolo scorso rimandando a titoli come 2002: La seconda Odissea, qualche tocco alla Spazio:1999, forse un po' di Alien ed ad altri classici più o meno conosciuti dal grande pubblico. La trama costruita è semplice, ma efficace, tutta incentrata sul protagonista unico ed assoluto dai film interpretato, con un'ottima prova, da Sam Rockwell. L'alienazione, il sospetto, la complicità con la vita artificiale compagna di avventura e qualche colpo di scena non eclatante accompagnano la narrazione pacata ed ovattata voluta dal regista. La gran presenza dei colori opachi e tenui rende ancora più silenziosa e lunare l'atmosfera.
Felice la scelta di realizzare con i modellini e non in computer grafica, offrendo una visione persino più realistica dell'extramondo rispetto a quella realizzabile con le moderne tecniche.

Definito da molti critici un gioiellino pensavo fosse dovuto alla volontà di "pompare" il regista, grazie alla sua parentela famosa. Non è un capolavoro della fantascienza, ma è un film che riscopre, piacevolmente, le radici classiche di un genere che ormai è tutto esplosioni e distruzione.

Per far lavorare il cervello, per seguire una trama densa.

Titolo originale Moon
Paese Regno Unito
Anno 2009
Durata 97 min

Genere fantascienza, thriller
Soggetto e Regia Duncan Jones
Sceneggiatura Nathan Parker

Casa di produzione Liberty Films UK, Lunar Industries, Xingu Films
Distribuzione (Italia) Sony Pictures

Effetti speciali Cinesite, Visual Effects Company

Interpreti e personaggi
Sam Rockwell: Sam Bell
Dominique McElligott: Tess Bell
Kaya Scodelario: Eve Bell
Matt Berry: Overmeyers
Benedict Wong: Thompson

Doppiatori originali
Kevin Spacey: GERTY

Doppiatori italiani
Riccardo Rossi: Sam Bell
Roberto Pedicini: GERTY

Premi
National Board of Review Awards 2009: miglior regista esordiente
British Independent Film Awards 2009: miglior film
Seattle International Film Festival 2009: miglior attore (Sam Rockwell)
Festival internazionale del film fantastico di Gérardmer 2010: premio della giuria e premio della critica

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