lunedì 2 marzo 2015

Dylan Dog - Il cuore degli uomini

Dylan Dog N° 342 
Il cuore degli uomini

Soggetto e Sceneggiatura: Roberto Recchioni 

Disegni: Piero Dall'Agnol 

Copertina: Angelo Stano 

Periodicità: mensile 
Uscita: 27/02/2015

Le storia d'amore per Dylan Dog viaggiano ad il ritmo di almeno una al mese. Lui si innamora veramente della ragazza che incontra, ma, poi, immancabilmente, le spezza il cuore. La fiamma di turno, questa volta, si chiama Dora e lavora come commessa in un grande magazzino. Con molto, poco, tatto, l'Old Boy, si reca sul posto di lavoro della ragazza e la molla in tronco.
Questa volta, però, la ragazza ha un padre piuttosto protettivo che rapisce l'Indagatore dell'Incubo con l'intenzione di sottoporlo alle più atroci torture per indurlo a confessare di non aver mai amato veramente Dora. I suoi metodi avranno l'effetto desiderato? Per Dylan Dog ogni donna è un amore straordinario, ma sarà vero? Lui si innamora veramente della ragazza che incontra?

Roberto Recchioni destruttura un'abitudine del vecchio Dylan Dog per creare nuovi aspetti del carattere del personaggio che ha tra le mani. Distrugge il mito dell'eterno innamorato incostante e lo ricaccia nella massa dei latin lover seriali. Ora Dylan è solo un ragazzo piacente e disponibile, nonostante il suo essere vegetariano, ex alcolizzato, appassionato di pizza e film horror, che sfrutta questi suoi tratti per attirare a se ragazze belle e libere (tante volte anche non libere). Non più l'eterno innamorato di ogni ragazza che si porta a letto o nel letto della quale finisce. Diventa più uomo e meno eroe romantico di quanto è stato, e di quanto è ancora nelle pagine dei Maxi Old Boy (ma di questo parleremo poi). La svolta può piacere o meno, far riflettere o scorrere via. Quello che è certo è che una svolta, con questa storia del curatore di Dylan Dog, c'è stata. Non è una di quelle storie che mettono in piedi una rivoluzione e, poi, la smontano; il tutto in 98 pagine.
Ai disegni un Piero Dall'Agnol estremamente fuori forma. E' da apprezzare pagina 3, con una vignetta verticale doppia che raffigura un Darth Vader di tutto rispetto. Piacevole anche l'alternarsi di varie tecniche di disegno per i vari momenti della storia. Troviamo china, matita, carboncino e diversi pennini. Tutto questo, però, non basta a giustificare l'eccessiva carenza di dettaglio, l'estrema libertà delle linee morfologiche che il disegnatore propone con le sue pagine. Negli anni Dall'Agnol non è mai stati uno dei disegnatori più precisi e realistici, ma qui va oltre i suoi standard. Non so se sia stata una scelta di cifra stilistica o se si sia trattato di una storia realizzata in un brutto periodo, però è stato, a tratti, faticoso guardarla.

Un albo importante per l'evolversi del personaggio in cura a Recchioni. Potrebbe non piacere a tanti, ma bisogna dire che si è avuto il coraggio di fare qualcosa. Non di illudere il lettore e, poi, resettare tutto nelle ultime pagine.

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