martedì 14 luglio 2015

Aliens - Scontro finale

Ellen Ripley è sopravvissuta, l'unica, all'attacco dell'alieno Xenomorfo che ha causato la morte di tutti i componenti dell'equipaggio della Nostromo. Ora è stata anche tratta in salvo dal suo vagabondare nello spazio in stato di sonno criogenico sulla navetta di salvataggio. Il problema è che sono passati 57 anni da quando i fatti sono accaduti,
La Weyland-Yutani, la compagnia che aveva inviato la Nostromo su LV-426, ha, da vent'anni intrapreso la terraformazione dell'inospitale roccia e nessun accadimento spiacevole si è ancora verificato. Ripley avverte i consiglieri della compagnia di fare attenzione perché l'astronave esplorata dal suo equipaggio all'epoca ospitava uova aliene contenti un pericoloso parassita. Il suo avvertimento non viene ascoltato, anzi sprona un arrivista funzionario a spingere i coloni alla suo ricerca. Il problema è che una volta inviato l'ordine non vengono, inspiegabilmente, più ricevute comunicazioni da parte dei terraformanti.
Una squadra di ricerca, composta da marines spaziali, lo stesso funzionario ed una riluttante Ellen Ripley viene inviata sul pianeta per verificare le condizioni della colonia. Ovviamente, nessun colono viene ritrovato vivo, tranne una bambina che si fa chiamare Newt e che vive, come una selvaggia impaurita, tra i cunicoli dell'insediamento umano. La sua paura è motivata dalla presenza di centinaia di xenomorfi pronti a renderla ospite di un loro nuovo cucciolo.
Ripley e la sua squadra dovranno provare a fermare l'invasione aliena e sopravvivere.

Testosterone anni '80 del secolo scorso a mille, anche se la protagonista è una donna.
Cameron, sì quello di Avatar, prende in mano la creatura di Ridley Scoot e la evolve nel secondo capitolo.  La prima parte della storia, tra intrecci di interessi commerciali e personali, strizza molto l'occhio a quella Fanteria dello Spazio che poi darà vita ad un film a se stante anni dopo. Non è difficile neanche rintracciare un'esorbitante profusione di mascolinità, aggressività e di una manifesta non sopportazione della catena di comando quasi irritante che, nonostante tutto, non crea grossi problemi allo svolgersi della missione.
La seconda parte è un'intensa caccia all'uomo, nel vero senso della parola, e di dimostrazione di manifesta superiorità della specie aliena che viene sconfitta solo dall'astuzia e dall'istinto di sopravvivenza di una scatenatamente materna Ripley.
La cura degli ambiente e delle atmosfere è maniacalmente piacevole. Seppur ricco, il budget a disposizione della troupe ha messo alla prova l'inventiva del regista e degli scenografi. Per realizzare il veicolo di trasposto si è modificato una di quelle strane vetture che si vedono negli aeroporti e che trascinano gli aerei. Per avere a disposizione più camere criogeniche, costose e poco utilizzate, si è utilizzato uno specchio per raddoppiarle. Queste sono solo alcune delle piccole astuzie messe in atto per risparmiare qualche soldo in più da dedicare agli effetti speciali. La scelta ha pagato, infatti, gli effetti speciali sono fenomenali, tanto che si sono portati a casa anche un Premio Oscar. Nonostante fossero a disposizione un numero limitato di tutte da alieno nel film questo non si nota, anche grazie ad un abile montaggio, ed anche le sequenze di volo delle navette o le esplosioni sono da antologia. Formidabile, poi, la lotta finale tra Ripley nell'esoscheletro e la regina aliena, tanto arrabbiata.
Cameron, inoltre, ha inserito una vera e propria chicca narrativa. Il conto alla rovescia finale, prima della distruzione dell'installazione, è di un quarto d'ora. Lo è a tutti gli effetti, infatti, dal primo annuncio all'esplosione del complesso trascorrono esattamente 15 minuti (controlla se non ci credi).
La regia del creatore di Terminator ed Avatar è misurata. Dove sono gli spazi stretti non lesina primi piani strettissimi dei suoi protagonisti, Sigourney Weaver su tutti, ma dove le miniature gli danno la possibilità di moderate panoramiche lui non si fa pregare a sfruttarle.
Nel cast oltre all'iconica, e già citata, Sigourney Weaver non possiamo fare a meno di notare la presenza di due volti che rimarranno nell'immaginario degli spettatori per decenni Paul Reiser, il viscido Carter J. Burke, e Lance Henriksen, Bishop, che negli anni diverrà tanto uomo immagine della saga quanto Sigourney ne sarà la donna immagine.
Musiche d'atmosfera ed effetti speciali azzeccati completano questo sequel che poco ha da invidiare all'originale.

Se non lo hai mai visto: vedilo! Se lo hai già visto, anche venti volte: rivedilo, perdiana! Mica te lo devo venire io a dire.

Premi

1986 - Saturn Award 
Miglior film di fantascienza
Miglior regia a James Cameron
Miglior attrice a Sigourney Weaver
Miglior attore emergente a Carrie Henn
Miglior attore non protagonista a Bill Paxton
Miglior attrice non protagonista a Jenette Goldstein
Migliore sceneggiatura a James Cameron
Migliori effetti speciali a Robert Skotak, Stan Winston e Dennis Skotak
1987 - Premio Oscar 
Miglior montaggio sonoro a Don Sharpe
Migliori effetti speciali a Robert Skotak, Stan Winston, John Richardson e Suzanne M. Benson
1987 - Premio BAFTA 
Migliori effetti speciali a Robert Skotak, John Richardson, Stan Winston e Dennis Skotak

Titolo originale Aliens 

Paese di produzione USA 
Anno 1986 
Durata 137 min.
154 min. (Edizione speciale)
Rapporto 1.85:1 
GenereFantascienza

Regia, Soggetto, Sceneggiatura James Cameron 

Soggetto David Giler, Walter Hill 
Produttore Gale Anne Hurd 
Fotografia Adrian Biddle 
Montaggio Ray Lovejoy 
Effetti speciali Stan Winston 
Musiche James Horner 
Scenografia Peter Lamont 

Interpreti e personaggi 
Sigourney Weaver: Ellen Ripley
Paul Reiser: Carter J. Burke
Michael Biehn: Dwayne Hicks
Carrie Henn: Rebecca 'Newt' Jordan
Bill Paxton: Sold. W. Hudson
Lance Henriksen: Bishop
William Hope: Ten. S. Gorman
Jenette Goldstein: Sold. J. Vasquez
Al Matthews: Serg. Apone
Mark Rolston: Sold. Drake
Daniel Kash: Pvt. Spunkmeyer
Colette Hiller: Cpl. Ferro
Cynthia Dle Scott: Cpl. Dietrich
 
Doppiatori italiani 
Ada Maria Serra Zanetti: Ellen Ripley
Roberto Pedicini: Burke Carter J.
Renato Cortesi: Dwayne Hicks
Rossella Acerbo: Rebecca 'Newt' Jordan
Stefano De Sando: Sold. W. Hudson
Massimo Foschi: Bishop
Luca Biagini: Ten. S. Gorman
Sonia Scotti: Sold. J. Vasquez
Glauco Onorato: Serg. Apone
Piero Tiberi: Sold. Drake

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