lunedì 20 luglio 2015

Terminator - Genisys

1984. Sarah Connor sarà al madre di John Connor, che, in un futuro alquanto prossimo, guiderà la Resistenza contro Skynet e la sua determinata a caccia al genere umano. Skynet, sarà il sistema ideato per difendere il pianeta Terra dalle minacce e che deciderà che l'umanità stessa è una minaccia. Skynet che riuscirà  sostituire gli uomini con i suoi costrutti robotici: i Terminator. L'unico ad opporsi sarò il figlio di Sara, John. Per evitare tutto ciò manderà un Terminator in quest'anno per ucciderla prima che lei lo dia alla luce.
2017. L'anno del Giorno del Giudizio. Skynet raggiungerà la piena coscienza ed inizierà ad estinguere l'umanità.
E' l'anno in cui Kyle Reese dovrà portare Sara Connor per tentare un'ultima offensiva a protezione del genere umano.

Ok. Non si può raccontare di più, perchè nel parlare di un film che tratta di viaggi nel tempo e modifiche di linee temporali qualsiasi cosa si dica è a rischio spoiler. E lì sopra ne ho già spiattellati fin troppi.
Ci prova Alan Taylor a dare nuova vita alla saga di Terminator, nata nel 1984 del genio di James Cameron con quattro soldi. Ci prova con una sceneggiatura, piena di buchi e spiegoni puff, di Laeta Kalogridis, Patrick Lussier. Una sceneggiatura che, appunto se non ci fai troppo caso, funziona da buon intrattenimento. I tre periodi temporali portati sullo schermo sono ben realizzati. Si respira l'atmosfera del 1984 e dei film dell'epoca, si vive il post apocalittico visto in quell'obrobrio di Salvation, e la realtà da qui a due anni non è necessariamente così diversa da quella di oggi, tanto da funzionare. Quello che pone domande è: perchè Skynet, con tutta la sua intelligenza, ha bisogno della cosciente approvazione del genere umano per potersi attivare? Perchè deve usare un cavallo di troia del genere, quando, comunque, in un mondo così informatizzato potrebbe fare quello che vuole? Riesce il regista del peggiore Marvel Movie di sempre a far dimenticare gli ultimi venti anni di delusioni a cui la saga ci ha abituato? Grazie ad un cast abbastanza in forma sì, ma senza fornire spunti geniali o con mirabolanti scelte registiche inaspettate. Riesce grazie all'autocitazione, a volte in occasioni inaspettate, della saga. Riesce spostando i punti di riferimento dei fan. Riesce grazie al ritorno di Governator, e dici poco.
Il cast. Arnold! E' sempre un grande. Lui, vecchio ma non obsoleto, è quello che ci muove per andare al cinema. Il suo sorriso inquietante è fantastico. Il finale gli rende giustizia, anche se lo capisci appena vedi quello come andrà a finire.
"Sono tornato"
Il figlio di John McClane è cresciuto ed ora lotta nella Resistenza sotto il nome di Kyle Reese. Faccione da belloccio da prendere a schiaffi da bambino all'età adulta, sarà con noi anche nei seguiti.
Jason Clarke, nessuna parentela con l'Emilia, è uno spoileratissimo John Connor, ma io non vi dico niente lo stesso. C'ha la faccia da cattivo e la mette al servizio del film quando serve.
Matt Smith, stufo di andare in giro per l'universo su un Tardis, mi auguro che avrà ruoli più presenti nel prosieguo della saga, per adesso è stato poco sfruttato. Si può fare di più.
"No, non faccio niente di tutto ciò."
Emilia "Madre della Resistenza e dei Draghi" Clarke ci regala tutte le sue ciglia, senza la parrucca, ed una sbirciatina alle tette (visto che nella stagione 5 del Trono di Spade le tocca stare vestita seduta su una sedia senza schienale). Linda Hamilton quanto basta in certi momenti, non le sembra vero maneggiare mitra e lanciagranate e si diverte parecchio ad azionarli. Bravina, carina, facce buffe ed espressioni serie. Potrebbe essere la degna erede di Ellen Page, che mi piaceva tanto, ma non si vede più molto.

"F@nCù£0 i draghi. Datemi mille di questi!"
Tutto sommato? Il film è vedibile. Rende giustizia alla creazione di Cameron cancellando il Salvation e Le Macchine Ribelli dalla cronologia e salvando il capostipite con tanto del buono che c'era nel secondo capitolo.
Spaventano un po' i due seguiti, in uscita nei due anni a venire, e la/le serie televisiva/e con radici profonde in Sara Connor's Chronicles. Speriamo bene.

Il cinema quasi pieno di persone da quindi ai settanta anni, ad uno spettacolo pomeridiano, a due settimane dall'uscita in sale non può che dire che il film piace e diverte. 

Ah, sì. Scena post crediti presente: mi raccomando attendere prego.

Titolo originale Terminator Genisys

Lingua originale Inglese

Paese di produzione Stati Uniti
Anno 2015
Durata 126 min
Genere fantascienza
 
Regia Alan Taylor
 
Sceneggiatura Laeta Kalogridis, Patrick Lussier
Produttore David Ellison, Dana Goldberg
Produttore esecutivo Megan Ellison, Laeta Kalogridis, Bill Carraro, Paul Schwake, Patrick Lussier, Robert Cort
Casa di produzione Paramount Pictures, Skydance Productions
Distribuzione (Italia) Universal Pictures
Fotografia Kramer Morgenthau
Montaggio Roger Barton
Effetti speciali Mark Hawker
Musiche Lorne Balfe
Scenografia Neil Spisak
Costumi Susan Matheson
Trucco Anji Bemben

Interpreti e personaggi

Arnold Schwarzenegger: T-800 "Guardiano"
Emilia Clarke: Sarah Connor
Jai Courtney: Kyle Reese
Jason Clarke: John Connor/T-3000
J. K. Simmons: Detective O'Brien
Lee Byung-hun: T-1000
Dayo Okeniyi: Danny Dyson
Matt Smith: Alex/Skynet/T-5000
Sandrine Holt: Detective Cheung
Gregory Alan Williams: Detective Harding
Courtney B. Vance: Myles Dyson
Michael Gladis: tenente Matias
Douglas Smith: Eric Thompson
Brett Azar: T-800
Aaron V. Williamson: T-800 (2029)
Wayne Bastrup: Giovane O'Brien

Doppiatori italiani
 
Alessandro Rossi: Guardiano
Alessia Amendola: Sarah Connor
Carlo Scipioni: Kyle Reese
Fabrizio Pucci: John Connor/T-3000
Paolo Marchese: Detective O'Brien
Daniele Blandino: T-1000
Luigi Morville: Danny Dyson
Francesco Venditti: Skynet/T-5000
Paolo Buglioni: Myles Dyson
Alessandro Budroni: Tenente Matias

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