Di Star Wars Episodio VII non si può parlare senza rischiare di incappare in qualche spoiler che guasti, leggermente, la visione a chi ancora (ancora!!!) non l'ha visto. Bisogna andarci con i piedi di piombo. Cerchiamo di farlo.
Iniziamo da dove c'è meno rischi di far danni: del comparto tecnico. Alle musiche John Williams. Per la prima volta si è avvicinato ad un film di Star Wars nell'era del digitale avanzato. Il suo lavoro non deve essere stato facile. Abituato a comporre le colonne sonore della saga a film completamente montato, qui si è trovato a lavorare su un film in divenire. La sua arte, comunque non ne ha risentito. Musiche d'atmosfera puntuali e precise, come da sempre, accompagnano la visione del film di J. J. Abrams. Forse meno epiche di una volta, ma sicuramente adatte ai contesti che si impegnano a sottolineare.
J. J. Abrams, appunto. Cosa ha combinato qui l'autore di Lost, il rinnovatore del mito di Star Trek? E' stato all'altezza della trilogia originale, perché con quella sarà il paragone non con i prequel di Lucas?
Senza svelare troppo, la storia raccontata da J. J. Abrams è un omaggio alla trilogia classica. Vi sono citazioni, visive e letterali, ovunque. Il deserto, il droide, il compattatore dei rifiuti, gli ologrammi, quella cosa là e come succede quella roba lì nel finale, quella cantina e tanti altri piccoli e grandi omaggi. Ed è un male? Secondo me no. L'operazione di presentazione di questa nuova trilogia al pubblico moderno doveva, per forza, passare da un film del genere. Non sarebbe stato salutare per la saga un inizio completamente slegato dal passato, la tecnica usata nei due film di Star Trek funziona ancora. Visivamente il lavoro del regista ha reso spettacolari le scene di volo, emozionante la prima sequenza del Millennium Falcon (non ve l'aspetterete così) ed i combattimenti tra i Tie (bellissimi) ed i nuovi X-Wing (molto classici, ma perché rovinare la perfezione?). Io non ho mai nascosto la mia passione per questo regista e non posso che essere soddisfatto del suo lavoro. Ah, vi chiederete dei flare... Sappiate che durante lo scorrere dei titoli, classico di Star Wars, non ve ne sono. Subito dopo sì. A parte gli scherzi, anche se è veramente presente, il tocco distintivo di J.J. è stato molto contenuto, più funzionale che estetico.
Lo script,, come accennato, è foriero di citazione e, forse, venti minuti troppo lungo. La narrazione, comunque sia, scorre snella ed avvincente, superando le difficoltà espressive di alcuni attori. Scorre, coinvolge e supera le piccole forzature con l'abilità di un saltatore di staccionate dall'olio preferito.
I personaggi.
J. J. Abrams, appunto. Cosa ha combinato qui l'autore di Lost, il rinnovatore del mito di Star Trek? E' stato all'altezza della trilogia originale, perché con quella sarà il paragone non con i prequel di Lucas?
Senza svelare troppo, la storia raccontata da J. J. Abrams è un omaggio alla trilogia classica. Vi sono citazioni, visive e letterali, ovunque. Il deserto, il droide, il compattatore dei rifiuti, gli ologrammi, quella cosa là e come succede quella roba lì nel finale, quella cantina e tanti altri piccoli e grandi omaggi. Ed è un male? Secondo me no. L'operazione di presentazione di questa nuova trilogia al pubblico moderno doveva, per forza, passare da un film del genere. Non sarebbe stato salutare per la saga un inizio completamente slegato dal passato, la tecnica usata nei due film di Star Trek funziona ancora. Visivamente il lavoro del regista ha reso spettacolari le scene di volo, emozionante la prima sequenza del Millennium Falcon (non ve l'aspetterete così) ed i combattimenti tra i Tie (bellissimi) ed i nuovi X-Wing (molto classici, ma perché rovinare la perfezione?). Io non ho mai nascosto la mia passione per questo regista e non posso che essere soddisfatto del suo lavoro. Ah, vi chiederete dei flare... Sappiate che durante lo scorrere dei titoli, classico di Star Wars, non ve ne sono. Subito dopo sì. A parte gli scherzi, anche se è veramente presente, il tocco distintivo di J.J. è stato molto contenuto, più funzionale che estetico.
Lo script,, come accennato, è foriero di citazione e, forse, venti minuti troppo lungo. La narrazione, comunque sia, scorre snella ed avvincente, superando le difficoltà espressive di alcuni attori. Scorre, coinvolge e supera le piccole forzature con l'abilità di un saltatore di staccionate dall'olio preferito.
I personaggi.
Han Solo è il carisma puro. Lui ed il suo amico peloso, appena appaiono sullo schermo, elevano il film di una spanna. Il mestiere di Ford e la presenza scenica di Chewbacca sono innegabili e l'importanza della presenza del vecchio cast in questo film è angolare.
Carrie Fisher torna a vestire i panni di Leia, quelli di Generale della Resistenza non quelli del bikini metallizzato. La sua è una prova coraggiosa perché sa benissimo che il tanto tempo passato potrebbe non essere stato tanto buono per lei quanto per Harrison Ford. L'assenza dagli schermi internazionali ha cristallizzato il ricordo di lei come schiava di Jabba ed è dura accettare la realtà: trenta anni son passati per tutti.
Luke? Non c'era nel promo volete che ve ne dica qualcosa io? Ma anche no, un po' di mistero va mantenuto.
Le nuove leve. Questo film è un primo passaggio di testimone. Troviamo Finn, Poe, Kylo Ren, Rey, il Generale Hux e Capitan Phasma.
Le nuove leve. Questo film è un primo passaggio di testimone. Troviamo Finn, Poe, Kylo Ren, Rey, il Generale Hux e Capitan Phasma.
Partiamo proprio da Phasma; grandi attese per questo personaggio. Però... Ne si può dire poco.
Il Generale Hux è un personaggetto interessante. Sottotraccia, ma arrivista. Da tenere d'occhio.
Kylo Ren. Diciamo che il film gira un po' intorno alla sua ricerca e presto i suoi tormenti diverranno importanti. Incrocia la strada di diversi protagonisti, ma quella di uno sopratutto. Carismatico con la maschera, con qualche complesso di inferiorità da abbattere. A me non dispiace.
Finn. E' quello che sembra. Sempliciotto alle prese con una vita che non aveva programmato. Potrebbe dare di più divenendo più espressivo,
Poe. L'Han Solo della nuova generazione. Simpatico e sbruffone, è interpretato dall'attore giusto.
Rey. Si suppone abbia un retaggio importante, ma è tutto da dimostrare. Intelligente e svelta è interpretata da una brava attrice. L'essere così giovane potrebbe indicare che la sua presenza sia prevista per molti film.
Importante la presenza di BB-8, uno dei personaggi più riusciti. La sua caratterizzazione attraverso i suoni e le movenze del testone sul corpo sferico lo rendono un membro del cast a a tutti gli effetti. Il vantaggio maggiore è che una attore a tutti gli effetti, non generato in computer grafica, ma solido ed interattivo. Grande sforzo tecnologico per la sua realizzazione, anche se la sua difficoltà a scendere le scale rimane evidente.
Poi ci sono i camei di attori più o meno importanti che sta a voi scoprire.
Grazie a BB-8 si apre il discorso sugli effetti speciali, che non possono essere altro che strepitosi. Quello che più meraviglia è che lo sforzo di J.J. nel voler utilizzare molti oggetti di scena reali e non in computer grafica è come questa scelta permetta di rendere tutto più reale. Gli spettatori che erano andati oltre la meraviglia delle capacità tecniche utilizzate nei prequel avevano notato l'eccessiva finzione che circondava gli attori. Qui si nota l'inverso. Gli ambienti sono reali, il Falcon è percorribile e stupendo, l'integrazione tra props e cgi è realizzata con garbo e maestria. Un pizzico in più di magia che non guasta, anche nella realizzazione degli alieni. Le creature non umane sono spesso interpretate da attori veri e solo ritoccate con la computer grafica, meno del passato sono quelli realizzati in post produzione.
Il 3D. Il film non è nativo 3D, ma è stato convertito, per mezzo di algoritmi matematici, alla sua conclusione. Lavoro complesso, ma che mina la credibilità di questo prodotto. Soffre meno di tanti altri dell'effetto "bassa luminosità", ma non ne è immune. Spesso qualche dettaglio si perde e le scene in eccessiva velocità risultano confuse. Il meglio di sè lo da durante il combattimento del Falcon, quello iniziale, e nella discesa di Rey nelle viscere dell'Incrociatore Imperiale abbattuto (si vede nel trailer non è spoiler). Tutto sommato accettabile, per qualcuno a cui il 3D notoriamente non piace.
I costumi sono qualcosa di nuovo molto legato al passato. Le armature degli Storm hanno linee più morbide, ma ricordano molto quelle della trilogia classica (devono aver migliorato la visione dal casco visto che sparano dritto). Kylo Ren non è affatto male, ma è meglio quando ha il cappuccio su che giù (le donne dicono che è meglio anche quando ha il casco su, ma queste sono maldicenze). Phasma, capirete voi perchè non ne posso parlare troppo in questa sede.
Chi veramente spacca, come carisma, nella azioni e come immagine sono i piloti. I piloti Tie hanno un look veramente piacevole, evoluzione dei classici, e quelli di X-Wing rimangono iconici come nel passato, pilotando in modo spettacolare.
Ci sono poi delle new entry come i Tropper dotati di lanciafiamme, mitragliatore pesante e quella mazza per combattere contro le spade laser, di cui non ricordo il nome, che sono qualcosa di strepitoso. C'è poi la balestra di Chewbacca che, dopo anni, trova il sue perché ed è strepitosa!
Effetto Disney.
Non possiamo dimenticarci che questo è il primo prodotto dell'acquisizione di Lucasfilm da Disney. Star Wars ha subito un contraccolpo? In verità era già stato Lucas a portare la sua creatura sulla strada del buonismo, Disney ha spianato un po' il sentiero. I morti ammazzati ci sono, le stragi ci sono, le navi esplodono, come sempre, ma qualcosa è cambiato, rispetto alla trilogia classica, nei rapporti tra i personaggi, nella cattiveria insita. Qualcuno ha paura che questa western soap opera sulla famiglia Skywalker si trasformi nel classico Cenerentola, in cui un signor nessuno riscopre quanto è speciale e cambia il mondo. Secondo me è difficile che accada, grazie alle solide basi piantate nel lontano passato da Giorgione.
In conclusione Il risveglio della Forza fa ciò che promette: risveglia la Forza e la passione negli spettatori. Oltre a questo cerca di catturare coloro che nati alla fine degli anni '90 del secolo scorso non hanno mai visto Star Wars, né in trilogia classica né nei prequel, e ce ne sono più di quanti pensiamo accanto a noi. Offre loro un viaggio spaziale di prima classe per accedere alla "galassia lontana lontana" nella quale tanti sogni sono stati riposti. Se il lavoro verrà compiuto con crisma e giusto carisma gli appassionati non potranno che crescere, sperando solo che i vecchi fan non vengano mandati in overdose dagli appuntamenti annuali che, ormai, sono destinati a succedersi.
Mancano solo due anni a Episodio VIII, ricordiamocelo, e l'anno prossimo avremo Rogue One.
Andate al cinema, divertitevi, sognate, lasciate a casa i pensieri e che la Forza sia con Voi.
Titolo originale
Star Wars: The Force Awakens
Lingua originale inglese
Paese di produzione USA
Anno 2015
Durata 135 min
Rapporto 2.35:1 e 1.44:1 (sequenze IMAX)
Genere soap opera western
Regia J. J. Abrams
Sceneggiatura Lawrence Kasdan, J. J. Abrams, Michael Arndt
Produttore Kathleen Kennedy, J. J. Abrams, Bryan Burk
Produttore esecutivo Tommy Harper, Jason D. McGatlin
Casa di produzione Lucasfilm, Bad Robot Productions
Distribuzione (Italia) Walt Disney Studios Motion Pictures
Fotografia Daniel Mindel
Montaggio Mary Jo Markey, Maryann Brandon
Effetti speciali Industrial Light & Magic, Base FX, Blind
Musiche John Williams
Scenografia Rick Carter, Darren Gilfort
Costumi Michael Kaplan
Trucco Amy Byrne
Interpreti e personaggi
Harrison Ford: Ian Solo
Mark Hamill: Luke Skywalker
Carrie Fisher: Leila Organa
Adam Driver: Kylo Ren
Daisy Ridley: Rey
John Boyega: Finn
Oscar Isaac: Poe Dameron
Lupita Nyong'o: Maz Kanata
Andy Serkis: Leader Supremo Snoke
Domhnall Gleeson: Generale Hux
Anthony Daniels: C-3PO
Alessandro De Medio: Chewbacca
Max von Sydow: Lor San Tekka
Doppiatori italiani
Michele Gammino: Ian Solo
Ottavia Piccolo: Leila Organa
David Chevalier: Kylo Ren
Benedetta Degli Innocenti: Rey
Luca Mannocci: Finn
Gabriele Sabatini: Poe Dameron
Chiara Gioncardi: Maz Kanata
Massimo Corvo: Leader Supremo Snoke
Simone D'Andrea: Generale Hux
Mino Caprio: C-3PO
Luciano De Ambrosis: Lor San Tekka
Luciano De Ambrosis: Lor San Tekka
Nessun commento:
Posta un commento