venerdì 22 marzo 2019

Morgan Lost Black Novels - Ritratto di famiglia in nero

Morgan Lost Black Novels N° : 3 
Ritratto di famiglia in nero

Soggetto e Sceneggiatura: Claudio Chiaverotti 

Disegni: Max Bertolini 
Copertina: Fabrizio De Tommaso 

Formato: 17x23 cm, b/n 
Pagine: 64 
Codice a barre: 977242169204190039 
Periodicità: mensile 
Uscita: 21/03/2019 
Prezzo: 3.5€
  
Morgan Lost è in debito. Dovrà andare a caccia di serial killer accompagnato da un cineoperatore e realizzare una trasmissione per ogni caccia che seguirà. Le opzioni sono tra lo Scultore canadese, che uccide le vittime e le trasforma in statue, od una famiglia, madre, padre e figlia, che terrorizza Seattle uccidendo, follemente, gente a caso.
A Morgan verrà affidato questo secondo caso, che lo coinvolgerà più di quanto lui stesso si sarebbe aspettato. Riuscirà il cacciatore di taglie a scoprire, e fermare, gli assassini che si nascondono sotto le maschere sorridenti della Famiglia Felice?

Terzo capitolo delle Black Novels e delle nuova realtà in bianco e nero di Morgan Lost. Si sente la mancanza dell'arancio? No. Era piacevole prima? Lo sarebbe stato se si fosse capita la dinamica con il quale veniva impiegato e se fosse stato usato solo nelle vignette in cui era coinvolto il protagonista.
La storia com'è? Mmhhhh... devo dire che lo spunto è decisamente interessante. Chiaverotti sta rinnovando il suo personaggio senza snaturarlo. L'idea della Famiglia Felice, anche per come è stata impostata, con quelle maschere che ricordano un po' le Notti del Giudizio, è intrigante. Mi ha lasciato un po' perplesso il metodo d'indagine applicato. Alla fin dei conti mi è sembrato che la soluzione sia giunta un po' troppo in modo casuale. Certo, come nella vita vera, non tutto gira come vorremmo che andasse, ma qui, per me, qualche meccanismo di troppo si è inceppato. Lo rileggerò con più calma per capire se è davvero la storia ad essersi inceppata o se sono stato io a farmi sfuggire qualche dettaglio.
Il livello dei disegni, invece, è strepitoso. Max Bertolini è un'altra delle colonne, con Talami, Romeo, Airaghi, sulle quali si appoggia, a ragione, Chiaverotti per dare vita ai suoi personaggi (che siano Brendon o Morgan Lost). Il livello di dettaglio, il dinamismo delle figure, il ritmo della narrazione visiva; tutto questo alza il livello dell'albo ed aiuta a dirimere ogni dubbio sulla sceneggiatura (ammettiamolo, senza timore, come, in ogni caso, un paio di pagine sono eccessivamente al servizio del lettore, per quanto belle).

Morgan Lost ha trovato nelle 64 pagine mensili la sua dimensione migliore. Peccato, solo, che costi come un albo da 98.

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