Alla ricerca di una nuova vita e di un nuovo lavoro Susan, madre single, si trasferisce con i due figli, Dane e Lucas, in una villetta in una cittadina tipica della provincia americana. Reduci da una decina di traslochi i due fratelli non sono troppo contenti della nuova sistemazione, Dane, il maggiore, meno di tutti. L'accorgersi di vivere vicino ad una coetanea molto carina gli farà cambiare idea.
Perlustrando la casa, i due fratelli, scoprono una botola, nella cantina, chiusa con innumerevoli lucchetti. Trovate le chiavi li aprono ad uno ad uno e, una volta spalancata la botola, si trovano faccia a faccia con l'oscurità. Un pozzo, un buco, profondissimo, apparentemente senza fondo si presenta davanti a loro. Con l'aiuto di Juliet, la vicina, iniziano a fare degli esperimenti per determinarne la profondità: la luce ne viene inghiottita, chiodi ed altri oggetti che vi vengono buttati non toccano il fondo. La curiosità si affievolisce quando giunge l'ora di cena; richiudono la botola e tornano alle loro case. La noia della cittadina non permette ulteriori svaghi ed il giorno dopo sono di nuovo li a studiarla, ma con un piccolo mistero: la botola è stata aperta. Quando? Da chi? Da cosa? Da quel momento i tre ragazzi vivranno esperienze che li spaventeranno e terrorizzeranno: una bambina fantasma apparirà prima a Juliet e poi ad i ragazzi, il pupazzo di un clown terrificante perseguiterà il piccolo Lucas, enormi fangose impronte verranno notate da Dane.
I ragazzi dovranno scontrarsi con qualcosa di oscuro se vorranno sopravvivere alla loro curiosità.
Joe Dante torna a presentarci una sua opera dopo quattro anni dall'ultima, quel The Screwfly Solution facente parte della serie tv The Master of Horror 2. Ora, dopo aver acquisito l'esperienza necessaria, ci propone questo film in 3D, come d'obbligo per ogni autore da due anni a questa parte. La realizzazione tecnica è degna di nota, seconda solo ad Avatar come resa del 3D, e nemmeno paragonabile agli altri 3D in sala in questo momento. Nonostante la visione con gli occhialini, dello Space Cinema, non provoca mal di testa ne fa sorgere la voglia di levarli durante la proiezione. Gli inserti 3D non sono stupefacenti, ma, probabilmente, il punto di forza della tecnica usata è proprio quello di rendere godibile il film senza strafare ed affaticare inutilmente l'occhio dello spettatore.
La trama, delineata da Mark L. Smith , è classica, intensa, paurosa a tratti, ma lascia qualche domanda aperta. Perché Charlie, il cane di Juliet, non subisce la stessa sorte dei ragazzi? Perché un cane abbaia al tombino di fronte a casa di Dane e Lucas e poi sparisce? Piccole domande alle quali dare una risposta avrebbe dato un senso di completezza.
I giovani attori si son adattati bene ai ruoli assegnati e la buona riuscita del film è anche merito loro (non mi stupirei di vedere Haley Bennett, che dopo il debutto del 2007 in Music and Lyrics si è ben comportata qui, interpretare Mary Jane Parker nel reboot di Spiderman). Gli effetti speciali sono stati equamente divisi tra artigianalità e computer grafica. Sebbene la seconda, in certe sequenze, sia stata di ottimo livello, ho trovato più coinvolgente la prima (ma questo è un giudizio puramente personale in quanto le due tecniche si completano a vicenda).
Finalmente un bel film horror anni 80, senza spargimenti di sangue ne accenni splatter, tutto giocato sulla tensione e sulle paure dei protagonisti e degli spettatori. Il 3D è un di più, non pregiudica il film, ma se fosse per me, i film, sarebbero tutti in 2D.
The Hole 3D con Haley Bennett (Julie Campbell), Teri Polo (Susan), Chris Massoglia (Dane Thompson), Quinn Lord (Lucas Thompson) , 2009, 92 min, regia Joe Dante, prodotto da Bold Film
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