mercoledì 20 aprile 2011

Nirvana

Ormai si è capito, anche ieri, un altro martedì, ho tradito il blog per un piatto di pasta. Ebbene si, la cena a casa di amici mi ha fatto arrivare a casa troppo tardi per essere in grado di attaccarmi al Mac e scrivere. Rimediamo ora con questo cult degli anni 90 del secolo scorso.

In un futuro non troppo lontano l'umanità si è evoluta in peggio. Gli esseri umani vivono agglomerati distinti per livelli e pochi di loro possono ancora vedere il cielo. Cielo che peraltro lascia cadere neve in continuazione. Nell'agglomerato del Nord Jimi Dini, programmatore della Okosama Star, sta verificando le ultime funzionalità dell'ultimo videogioco da lui creato, a tre giorni dall'uscita sul mercato. Nirvana, questo il nome del gioco, viene, però, infettata da un virus. Grazie a questa anomali il protagonista del videogioco, Solo, prende coscienza di se stesso e della sua condizione. In un sessione di gioco entra in contatto con il suo creatore e lo convince a distruggere la sua realtà di finzione.
Jimi, convinto dalla sua creatura, si imbarca nella missione per la cancellazione del programma depositato nei sistemi della Okosama Star, ma per riuscire deve trovare due compagni di viaggio: un programmatore ed un angelo che lo aiutino a forzare le misure di sicurezza della multinazionale. L'hacker lo trova in Joystick, un furfante con delle microcamere al posto degli occhi che sembra approfittarsi della disponibilità sua economica per sistemare alcuni suoi vecchi debiti, mentre l'angelo è Naima, ragazza dei capelli blu la cui memoria si limita ai ricordi da un anno prima all'oggi.
La sua ricerca lo porta a visitare aree della città pericolose ed a ritrovarsi sulle tracce della donna che lui amava e che l'aveva abbandonato un anno prima: Lisa.
I tre riescono a trovare un luogo sicuro ed addentrarsi nei meandri dei sistemi informatici della Okosama Star, anche se sulle loro tracce si sono messi, sia nella vita reale che nella rete, sgherri e antivirus della multinazionale

Un esperimento, uno dei pochi del cinema italiano, che non si è più stranamente ripetuto dal 1997 ad oggi. Un'incursione decisa ed originale nel mondo della fantascienza di uno dei più quotati registi italiani, uno dei pochi a vincere l'Oscar, Gabriele Salvatores. Il regista, autore anche della storia originale, riesce a mettere insieme un cast di alto livello pescando ne cinema internazionale e da caratteristi italiani. Protagonista è Chirstopher Lambert, in uno dei suoi ultimi lavori degni di nota, alla ricerca della sua amata, Emmanuelle Seigner, ed accompagnato da Sergio Rubini e Stefania Rocca. Nella realtà parallela, invece, la storia gira intorno a Diego Abatantuono e Amanda Sandrelli. Tra i due mondi si alternano caratteristi di rilievo come Claudio Bisio, Silvio Orlando, Paolo Rossi, Bebo Storti, Valerio Staffelli e Antonio Catania, senza dimenticare la Dea Kali dei manifesti che, impensabilmente, è Luisa Corna.
Il gigantesco set cinematografico nel quale il film è stato, quasi interamente, girato era il vecchio stabilimento dell'Alfa Romeo sita nel quartiere Portello di Milano, ormai da anni abbattuto per lasciare spazio a residenze (da 6000€ al metro quadro), un centro commerciale ed un parco.
Innumerevoli sono le citazione con le quali il regista ringrazia le sue fonti di ispirazione: si parte da Blade Runner per arrivare a Strange Days. Di contro possiamo trovare citazioni ed ispirazioni tratte a piene mani da Nirvana da parte dei fratelli Wachowski nel realizzazione del loro capolavoro cinematografico: la saga di Matrix. Anche Cronenberg, forse, ne trae qualche idea per evolvere in Existenz vecchi concetti che aveva espresso in Videodrome.

Effetti speciali di livello, un trama coinvolgente, una regia sapiente, rendono questa mosca bianca del cinema nazionale meritevole di attenzione anche a distanza di così tanti anni. Se vi capita procuratevi il Blue Ray od il DVD che ne vale la pena.

Paese Italia
Anno 1997
Durata 111 min

Genere fantascienza, drammatico
Soggetto e Regia Gabriele Salvatores
Sceneggiatura Pino Cacucci, Gloria Corica, Gabriele Salvatores
Fotografia Italo Petriccione
Montaggio Massimo Fiocchi
Effetti speciali Victor Togliani,
Musiche Federico De Robertis, Mauro Pagani
Scenografia Giancarlo Basili

Interpreti e personaggi
Christopher Lambert: Jimi Dini
Diego Abatantuono: Solo
Stefania Rocca: Naima
Emmanuelle Seigner: Lisa
Gigio Alberti: Ratzemberger
Claudio Bisio: Corvo Rosso
Antonio Catania: Venditore
Silvio Orlando: Portiere indiano
Paolo Rossi: Joker
Sergio Rubini: Joystick
Amanda Sandrelli: Maria

Premi
David di Donatello 1997: miglior sonoro in presa diretta

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