giovedì 7 aprile 2011

The Ramen Girl

Abby si trasferisce a Tokyo per stare vicino al suo fidanzato Ethan. Pur di stare con lui accetta un lavoro al limite del mobbing in uno studio legale nippo americano dove sta seduta alla sua scrivania ogni giorno senza far nulla. Dopo 15 giorni di sua presenza nella megalopoli giapponese Ethan decide di lasciarla e si trasferisce ad Osaka. La solitudine in una grande città straniera in cui non conosce nessuno la fa cadere in depressione. Una sera entra in un negozio di ramen e sedutasi al tavolo inizia a sfogare la sua frustrazione, in inglese, con il padrone del ristorante e sua moglie, entrambi parlano solo giapponese. Quella serata cambia la sua vita: decide di voler diventare cuoca di ramen e si mette al servizio più completo del proprietario. La sua avventura, tra alti e bassi, durerà un anno, fino a quando, cioè, il Gran Maestro del ramen non verrà in visita alla bottega del suo sensei ad assaggiare il frutto del suo lavoro.

Un film delicato. Una rappresentazione della tradizione giapponese vista con occhio americano. Raccontato con delicatezza, ammiccamento di luci e con strizzatine d'occhio alla tradizione popolare giapponese è un film piacevole. Recitata un po' sopra le righe da Brittany Murphy, ma coadiuvata da bravi attori giapponesi che recitano quasi tutti nella loro lingua la pellicola scorre senza intoppi e senza troppi colpi di scena. Possiamo ritrovare tra le sue scene quello che il maestro Mijagi insegnava al suo allievo in Karate Kid, il principio è sempre lo stesso: dedizione ed anima in quello che fai se vuoi ben riuscire.
Una buona rappresentazione dell'importanza data dal popolo nipponico alle sue tradizioni, ma anche di come il popolo americano voglia tendere a modificarle. Il ramen creato dalla protagonista alla fine del film ne è un esempio: la pasta ed il brodo cucinati secondo tradizione sono accompagnati da elementi originari americani come spinaci, pomodori e mais. Il regista strizza l'occhio alle due culture cercando di non scontentarne nessuna.
L'alternarsi di dialoghi in inglese e giapponese a messo a repentaglio la salute mentale del curatore del doppiaggio italiano. Scelta pessima quella di lasciare i sottotitoli inglese durante le conversazioni in giapponese. Tanto pessima che quando gli occidentali parlano in giapponese nella versione originale in quella italiano appaiono i sottotitoli inglesi mentre parlano italiano. Un delirio!

Un film che passa e non resta, ma durante la visione risulta essere piacevole. Sopratutto per appassionati della cultura giapponese, un po' per sentire parlare la lingua un po' per calarsi nelle atmosfere tradizionali di una grande Paese.

Titolo Originale The Ramen Girl
Genere Commedia
Regia Robert Allan Ackerman
Sceneggiatura Becca Topol
Data di produzione 2008
Durata102 min.
Nazione USA - Giappone
Lingua Inglese/Giapponese

Interpreti
Brittany Murphy: Abby
Toshiyuki Nishida: Maezumi
Sohee Park: Toshi Iwamoto
Tammy Blanchard: Gretchen
Kimiko Yo: Reiko
Tsutomu Yamazaki: Gran Maestro

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