lunedì 18 aprile 2011

The Social Network

Erica Albright è il perché è nato Facebook.
Mark Zuckerberg, dotato dell'arroganza inconscia propria dei geni, viene mollato dalla sua ragazza, Erica, appunto, e non riesce a farsene una ragione. Il martedì sera del fattaccio rientra nel suo alloggio dalla Harvard Univeristy e si mette a fare ciò che sa fare meglio: programmazione informatica. Dopo aver postato le impressioni sulla serata, e qualche spiacevole commento sulla sua ormai ex, sul suo blog si dedica alla costruzione di un sito, Facesmash, che dia la possibilità di mettere a confronto centinaia di ragazze di diverse università e votare la più carina. Il suo progetto richiede la violazione della sicurezza delle reti universitarie, il download e l'impaginazione automatica delle foto, il tutto da ubriaco ed in meno di una notte. Il nuovo sito è un successo: 22000 contatti in una notte, giusto prima che la rete di Harvard collassi.
Il progetto di Mark lo rende famigerato. Viene obbligato a scusarsi sui giornali scolastici, convocato dal consiglio di Harvard e condannato a sei mesi di lavori socialmente utili.
La sua bravata lo porta all'attenzione di un gruppo di studenti più grandi, Cameron e Tyler Winklevoss, che gli propongono di realizzare la programmazione di un sito di incontri esclusivo per i ragazzi della facoltà.
Mark prende l'idea, prende tempo, si fa finanziare dal suo migliore ed unico amico Eduardo Saverin e crea in 40 giorni The Facebook.
Il sito è un successo. Si espande ad altre università e grazie all'incontro con Sean Parker, il creatore di Napster, in due continenti diventando il capillare: Facebook.

La vicenda è narrata da due tavoli di contrattazione legale differenti. Il primo è quello in cui i fratelli Winklevoss chiedono, ed otterranno, un risarcimento da Zuckerberg per aver usato una loro idea rubandogliela. Il secondo è quello in cui Eduardo Saverin, cofondatore e direttore finanziario di The Facebook prima e Facebook dopo, chiede, e lo otterrà, un risarcimento per essere stato fatto fuori dalla creatura in modo arbitrario.
Il film è un documentario in cui giovani e bravi attore come Eisenberg, visto in Welcome to Zombieland e Scott Pilgrim Vs the world, Garfield, futuro Spiderman, e l'ex cantante Timberlake danno vita a personaggi che hanno cambiato il mondo alla gente comune.
Fincher realizza la sua biografia utilizzando uno stile simile a quello impiegato da Stone per realizzare Alexandros. Non esalta la figura del protagonista inutilmente, ma la foraggia con i meriti che il genio acquisisce nel tempo contrapponendole i demeriti e le debolezze che caratterizzano l'uomo.
Ne risulta uno Zuckerberg ingenuo, genialmente arrogante, al quale i soldi poco interessano, ma sopratutto bisognoso di affetto dalle persone che lo circondano. In fondo il suo cruccio più grande è quello di aver perso la ragazza a cui teneva e non essere riuscito a riconquistarla neanche diventato il più giovane multimiliardario del mondo.
Uno script importante, pluripremiato, tratto da un libro in cui l'unica fonte diretta è stata la testimonianza di Saverin, sottolineato da una colonna sonora azzeccata accompagna il tutto.

Un buon film, giustamente non da Oscar, veloce, godibile, intenso. Le due ore di cui si compone sono la giusta durata per questa pellicola ricca di dialoghi, molti specifici per nerd, interessanti e che mai annoiano.

Se usate Facebook vedetelo, se non lo usate vedetelo per cercare di capire perché i vostri amici lo usano.

Titolo originale The Social Network
Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti
Anno 2010
Durata 121 min

Genere documentario drammatico
Regia David Fincher
Soggetto Ben Mezrich
Sceneggiatura Aaron Sorkin
Produttore Dana Brunetti, Ceán Chaffin, Michael De Luca, Scott Rudin
Produttore esecutivo Aaron Sorkin, Kevin Spacey
Casa di produzione Columbia Pictures, Relativity Media
Distribuzione (Italia) Sony Pictures
Fotografia Jeff Cronenweth
Montaggio Kirk Baxter, Angus Wall
Musiche Trent Reznor, Atticus Ross
Scenografia Donald Graham Burt

Interpreti e personaggi
Jesse Eisenberg: Mark Zuckerberg
Andrew Garfield: Eduardo Saverin
Justin Timberlake: Sean Parker
Brenda Song: Christy Lee
Rashida Jones: Marylin Delpy
Joseph Mazzello: Dustin Moskovitz
Max Minghella: Martin Turner
Rooney Mara: Erica Albright
Armie Hammer: Cameron/Tyler Winklevoss

Doppiatori italiani
Davide Perino: Jesse Eisenberg
Lorenzo de Angelis: Andrew Garfield
Gabriele Lopez: Justin Timberlake
Simone Veltroni: Joseph Mazzello
Gianfranco Miranda: Max Minghella
Chiara Gioncardi: Rooney Mara
Marco Vivio: Armie Hammer

Premi
3 Premi Oscar 2011: Miglior sceneggiatura non originale, Miglior montaggio, Migliore colonna sonora
4 Golden Globe 2011: miglior film drammatico, miglior regista, miglior sceneggiatura, migliore colonna sonora originale
4 National Board of Review Awards 2010: miglior film, miglior regista, miglior attore (Jesse Eisenberg) e miglior sceneggiatura non originale
3 Premi BAFTA 2011 miglior regista, miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio
3 Satellite Awards 2010: miglior film drammatico, miglior regista, miglior sceneggiatura non originale
Writers Guild of America Award: miglior sceneggiatura non originale (Aaron Sorkin)
Premi César 2011: miglior film straniero

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