lunedì 24 settembre 2018

Nathan Never - Repliche umane

Nathan Never N° : 328
Repliche umane

Soggetto e Sceneggiatura: Bepi Vigna

Disegni: Romeo Toffanetti

Copertina: Sergio Giardo

Periodicità: mensile
uscita: 19/09/2018
Prezzo: 3,50

Le indagini di Nathan sul passato del suo cliente, Joe Vengeance l'artista più prolifico del suo tempo, stanno dando risultati. Molte domande faticano a trovare risposta (Bolton Company e Greyjoy Corporation che rapporto hanno? Qual è il vero ruolo di Rachel? Cos'è il TWK e chi ha sparato al C3 con il quale stava parlando Nathan?), ma gli indizi puntano in una chiara direzione. L'unico modo per soddisfare le richieste del Poeta è tornare nel suo eremo e sbrogliare la matassa insieme.

Si chiude, con la seconda parte, questa storia doppia, senza tempo, scritta da Bepi Vigna e illustrata da Romeo Toffanetti.
Quello che si evince, da ogni singola tavola, è l'amore per l'arte che trasuda dai loro autori.  Bepi scrive, Romeo incorpora in ogni vignetta riferimenti ad artisti, quadri, finti artisti, opere apprezzate solo perché realizzate da chi è famoso, musica, architettura e quanto più riesce, ma senza farlo tanto per fare. Questa mossa non satura mai il lettore ed offre due spunti: il primo al lettore d'albo, ossia godersi una grande storia coinvolgente, il secondo al lettore alto, non in senso fisico, ma inteso come lettore colto. Un lettore con studi elevati, soprattutto in storia dell'arte, filosofia o altre materie umanistiche, può accedere al secondo livello di interpretazione della grafica, più impegnata, che gli autori propongono. Alla sua portata sarebbero il riconoscere quadri, artisti, citazioni, opere: sarebbe bello poter godere al 100% di ciò che è stato offerto in queste, quasi, 200 pagine.

Una verità ipotizzata da molti è quella che Bepi Vigna ci propone, per mezzo della parole di Joe Vengeance, sul concetto di arte in questi ultimi decenni. Pagine ricche di osservazioni sulle quali riflettere per capire se si è d'accordo, o meno, con il visionario del quale abbiamo fatto conoscenza approfondita in questa storia in due capitoli. Addentrandosi nell'albo, e avvicinandosi ai momenti culminanti, giunge l'ora di incontrare gli spiegoni (che ci servono per dipanare l'indagine e capire chi/cosa/perché/quando/dove/come). Anche qui, Vigna, non cade nel banale. Alterna inquadrature cinematografiche per mantenere un ritmo tale che nella mente del lettore le parole scorrano rapide e nitide.

Un Romeo Toffanetti in uno stato di grazia così è pura ambrosia per gli occhi (che poi si appiccicano gli occhiali, ma fa niente). Come si accennava nelle righe sopra, riempie ogni singolo spazio di ogni singola tavola di riferimenti artistici e culturali dei secoli passati (rispetto all'epoca di Nathan), ma non rende la cosa pedante o pedissequa. Lui propone al lettore stimoli intellettuale che, dopo una seconda o terza lettura della saga completa, potranno andare a essere ricercarti e approfonditi in autonomia. Mantiene per tutta la storia una pioggia in costante caduta, caratteristica di Blade Runner, al quale i due artisti si sono ispirati e dal quale hanno voluto estrapolare concetti da importare nel loro mondo. Non si vede mai una luce, un raggio di sole, in barlume di speranza. Mai fino all'ultima tavola nella quale, senza spoiler, la penultima vignetta ci mostra una luce sfolgorante alle spalle di Nathan. Peccato che una volta invertita l'inquadratura la pioggia sia sempre lì, a battere sulle spalle dell'Agente Alfa. Ma anche questa è una fantasia. Forse solo il lavori in pelle, nei loro ricordi, sulla spiaggia, possono dire di aver vissuto momenti senza pioggia. Pioggia nella quale i ricordi si perdono come fossero lacrime.

Aver riapprocciato Nathan Never, con serietà, dopo tanti anni mi ha dato speranza per un eroe che vedevo in declino da troppi numeri.
Da questa storia doppia, se Bonelli avesse voglia, potrebbe tirare fuori un bel volume cartonato (A4 o A3, un bel dilemma) dove riproporre, in un'unica soluzione, tutta la storia in bianco e nero, le tavole colorate da Romeo Toffanetti, che abbiamo visto sui social, e, a cura dei due autori, un indice di tutte le citazioni disseminate lungo il cammino. Sarebbe un lavoro impegnativo per tutti, ma darebbe risalto anche al lavoro oscuro che non tutti sono in grado di apprezzare.

Rachel Nexus è apprezzabile da tutti, in ogni caso.

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